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Le 8 migliori fasce cardio Garmin del 2024

 

Fascia cardio Garmin – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Durante una corsa o un allenamento, disporre dello strumento adatto con cui gestire e tenere sotto osservazione la frequenza cardiaca migliora di molto la raccolta di dati legati al battito e alla capacità di recupero dell’utente. Tra i maggiori produttori Garmin si è ritagliata negli anni una posizione importante, motivo per cui questa guida si andrà a concentrare sulle proposte di questo brand sul fronte delle fasce cardio. Tra i modelli che ci hanno convinto di più troviamo Garmin HRM-Dual – Fascia Cardio Premium. Tra i top di gamma della categoria, si è dimostrata una soluzione perfetta per chi cerca una lettura precisa e puntuale del battito, anche grazie alla tecnologia ANT+ e al protocollo Bluetooth. L’utente può così allenarsi sia all’aperto sia in strutture al chiuso, oppure sfruttare anche una buona connessione on line per salvare tutte le informazioni legate alla sessione appena conclusa. Onlydroid – HRM-Run Fascia Cardio con fascia toracica è un esempio di un produttore diverso che ha pensato a un supporto dotato di grande compatibilità con orologi e sistemi di tracciamento Garmin. Ridotto consumo energetico, insieme a una fascia posizionabile senza difficoltà intorno alla vita. Queste le specifiche principali su cui si gioca la partita per la migliore fascia cardio.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori fasce cardio Garmin – Classifica 2024

 

 

Fascia cardio Garmin Premium

 

1. Garmin HRM-Dual – Fascia Cardio Premium

 

Considerata tra le migliori fasce cardio Garmin del 2024, il modello HRM-Dual possiede un’eccellente indossabilità, grazie a una fascia che si mantiene elastica e che all’occorrenza può anche essere lavata. Il peso di 54,4 g non crea ingombro durante l’allenamento. 

Il modulo centrale si posiziona sulla fascia, donandole un’ottima stabilità una volta che questa viene posizionata sotto il torace.

La batteria di questa Garmin Premium ha una durata media di 3 anni, un periodo decisamente lungo per chi svolge un’attività con una frequenza di un’ora al giorno. Con la rete di sensori senza fili ANT+, una tecnologia proprietaria, si ottiene una lettura precisa dei dati cardio, così da avere un supporto e una corretta visualizzazione delle informazioni legate alla frequenza. 

Sul fronte della versatilità, la compatibilità con il sistema wireless e e il protocollo Bluetooth, aggiungono e ampliano lo spettro delle possibilità. All’utente la scelta di optare per un tipo di collegamento o per un altro, adattandosi all’ambiente scelto in cui ci si allena.

 

Pro

Materiali: Una fascia elastica robusta, con un modulo centrale progettato con cura e un insieme di elettrodi che registrano e monitorano al meglio battiti e frequenza.

Impostazioni: Le gestione delle connessioni e il pairing tra il modulo centrale e i dispositivi wireless procede spedito e senza intoppi.

Connettività: Grazie al protocollo proprietario Ant+ e al sistema Bluetooth le possibilità di una perdita di segnale sono ridotte al minimo.

 

Contro

Apertura: Il sistema studiato per aprire e chiudere la fascia andrebbe migliorato, così da avere una tenuta maggiore e garantire una maggior sicurezza durante l’allenamento.

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Fascia cardio compatibile Garmin

 

2. Onlydroid – HRM-Run Fascia Cardio con fascia toracica

 

Con i suoi 55 g la fascia cardio HRM-Run rientra tra i consigli d’acquisto che ci sentiamo di proporre in questa guida. Si osserva qui un oggetto in cui il design e la funzionalità vanno di pari passo, con il doppio sistema di collegamento disponibile che sfrutta sia il canale Bluetooth sia il sistema senza fili di Garmin Ant+.

Il design e la linea scelta per questa fascia compatibile Garmin premiano l’indossabilità, grazie a una buona elasticità, e l’igiene, visto che può facilmente essere lavata dopo l’allenamento. La batteria interna non ha bisogno di essere caricata e va a supportare l’attività sportiva per un totale di 300 ore di corsa monitorate con il massimo livello di attenzione.

L’indice di protezione è IP67, ottimo sia contro l’intrusione della polvere sia contro l’ingresso di gocce d’acqua e altri liquidi che potrebbero pregiudicare il corretto funzionamento. 

Un altro aspetto che è piaciuto molto agli utenti, è quello legato alla grande compatibilità della fascia con i maggiori sistemi e app sportive, quali Strava, Runtastic e Runkeeper. 

In questo modo si possono creare profili specifici molto dettagliati, con l’aggiunta anche del dei dati relativi a battito e frequenza, così da avere una fascia cardio compatibile Garmin pronta all’uso.

 

Pro

Praticità: Il sistema di gestione e impostazione del dispositivo passa attraverso una modalità user friendly accessibile ai più.

Comfort: Una volta indossata, la fascia cardio si mantiene al suo posto e non crea problemi nel corso della sessione.

Convenienza: La spesa richiesta per l’acquisto di questa fascia cardio rispetto ad altri prodotti simili trova un giusto equilibrio tra prezzo finale e prestazioni.

 

Contro

Gancio: Il sistema di fissaggio nella zona posteriore andrebbe cambiato, così da creare meno problemi a chi soffre della scomodità una volta collocato dietro la schiena.

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Fascia cardio Garmin HRM-Run

 

3. Garmin HRM-Run Fascia Cardio

 

A un primo sguardo si potrebbe pensare che Garmin HRM-Run sia una versione light del modello Dual. In realtà sia a livello di design sia come funzionalità questo secondo modello ha da dire la sua e lo fa dimostrando anche un certo carattere.Nello specifico sono le dinamiche di corsa il punto forte di questa fascia cardio. 

L’azienda ha riservato sempre la solita cura e attenzione per i dettagli, con un sistema di apertura e chiusura della fascia e un modulo di controllo che mantiene sotto costante osservazione i parametri legati a battito e frequenza. È qui che si vede come si amplia l’offerta, in comparazione con altri dispositivi analoghi. 

La fascia cardio Garmin HRM-Run monitora anche la cadenza dei passi, con in più anche l’oscillazione verticale che si realizza mentre si corre. Altre opzioni prevedono poi il calcolo del tempo che il piede viene a contatto con il terreno su cui si corre, con un’indicazione che guarda anche al bilanciamento del piede.

 

Pro

Impostazioni: Numerose le funzionalità offerte dal dispositivo, con un supporto che va oltre il semplice dato statistico sulle pulsazione e lo arricchisce con le metriche di corsa dettagliate.

Indossabilità: Una volta stretta intorno al torace, la fascia si mantiene in posizione, senza un ingombro spiacevole per l’utente.

Funzioni: Il calcolo della cadenza dei passi, così come il sistema che monitora il bilanciamento del piede che tocca terra. Queste alcune delle qualità principali dell’oggetto Garmin.

 

Contro

Colla: Diverse persone hanno espresso delle perplessità sul sistema di fissaggio delle parti fisse, così come per gli elettrodi che si occupano di monitorare il battito. Questo perché la colla utilizzata non regge al meglio al passare del tempo.

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Fascia cardio Garmin HRM-Pro

 

4. Garmin HRM-Pro – Fascia Cardio Bluetooth e ANT+

 

La fascia cardio Garmin HRM-Pro è dotata di funzioni avanzate per rilevare diversi tipi di attività, dalla corsa, alla bici, al nuoto. I dati vengono rilevati tramite i due protocolli Bluetooth e ANT+ e vengono trasmessi ai dispositivi collegati, come un orologio Garmin o anche le app compatibili.

Quando rileva le dinamiche di corsa, si interessa in particolare dell’oscillazione verticale, il tempo di contatto con il terreno, la lunghezza della falcata, il bilanciamento dei piedi e così via, per migliorare la vostra tecnica. 

La batteria ha una durata di circa un anno ed è semplice da cambiare, mentre la fascia è in materiale elastico e quindi si può regolare con grande facilità. Il costo è abbastanza alto, ma il problema sembra essere in realtà che tende a sganciarsi in acqua o sotto le maglie aderenti. 

 

Pro

Versatile: Questa fascia può essere usata per tutti i tipi di sport, dalla corsa al nuoto all’allenamento in casa.

Funzioni: Si connette a tutti i dispositivi compatibili con il Bluetooth e ANT+, inoltre può rilevare le dinamiche di corsa, aiutandovi a migliorare le vostre prestazioni.

Batteria: Ha una durata di circa un anno ed è molto facile da sostituire quando è il momento.

 

Contro

Fascia: Tende a sfilarsi quando si è sott’acqua o se posizionata sotto maglie molto aderenti, che creano attrito. 

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Orologio con fascia cardio Garmin

 

5. Orologio Garmin Unisex 010-02120-30 & HRM-Dual Fascia Cardio Premium ANT+

 

Se di tutti i prodotti venduti online avete pareri positivi, ma desiderate qualcosa in più, che possa anche ridurre il numero di oggetti da acquistare, ecco qui l’orologio con fascia cardio Garmin che mette a disposizione due oggetti di alto valore.

Prima di tutto, infatti, c’è l’orologio digitale, di colore nero quindi unisex, con memoria interna che permette di ascoltare la musica tramite l’associazione di un paio di auricolari Bluetooth. Grazie alla funzione Garmin Coach potrete dare vita a un vero allenamento, per verificare tutti i progressi fatti. 

Il sensore LED incorporato può rilevare i battiti cardiaci tramite il polso e il sensore misurare la saturazione di ossigeno. Importante anche la possibilità di inviare un SMS di soccorso. La fascia si abbina all’orologio tramite Bluetooth e ANT+, ha una batteria della durata di oltre tre anni e può essere anche lavata, una volta rimossa la parte che rileva la frequenza cardiaca.

Il costo è più alto del solito, ma avrete due oggetti a un prezzo nel complesso conveniente.

 

Pro

Due al posto di uno: Con un solo acquisto avrete un orologio firmato Garmin e una fascia cardio, per migliorare il vostro allenamento.

Funzioni: L’orologio permette di ascoltare la musica e di impostare un allenamento programmato, per verificare anche tutti i progressi.

Fascia: Una volta rimossa la parte elettronica, può anche essere lavata, per essere sempre pulita ogni volta che la usate.

 

Contro

Costo: Non si tratta di un prodotto dal prezzo alla portata di tutti, ma è necessario valutare che avrete due oggetti di alto valore. 

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Fascia cardio Garmin SS3

 

6. Garmin Cintura Cardio SS3

 

Il modello qui proposto fa parte della dotazione di una fascia cardio, con la differenza che in questo caso il supporto Garmin SS3 è costituito principalmente dalla fascia, senza il trasmettitore.

Questo perché diversi utenti vogliono avere una seconda soluzione a cui affidarsi nel momento in cui quella in dotazione è ad asciugare o si è consumata troppo nel tempo.

Nella zona centrale è presente il sistema di aggancio e posizionamento del modulo trasmettitore, che si blocca in modo semplice ed affidabile. 

La lunghezza arriva a 14 cm e possiede una grande compatibilità con diversi sensori Garmin. Avvolge il corpo dell’utente in modo stabile e con il massimo della tenuta, un mix interessante in cui l’elasticità delle parti e il marchio della casa madre si dimostrano efficaci e adatti agli sportivi più esigenti.

 

Pro

Gestione: Indossare e fissare al corpo la fascia cardio non richiede particolari manovre. Un modo in più per dedicarsi subito all’allenamento.

Regolazioni: La fascia si sistema semplicemente intorno alla vita, con la zona del torace protetta e il sensore ben assicurato.

Compatibilità: Numerosi i dispositivi Garmin compatibili con questa fascia, così che l’utente può scegliere come e quando cambiare supporto senza temere incompatibilità con il sensore.

 

Contro

Resistenza: Dai pareri di chi pratica con continuità l’attività sportiva è emersa una tendenza di questa fascia ad aprirsi nella parte sul lato, una nota negativa che ne pregiudica l’utilità.

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Fascia cardio Garmin Swim

 

7. Garmin HRM-Swim Fascia Cardio per Nuoto

 

Capire quale fascia cardio Garmin comprare non è poi così scontato. Per chi pratica un’attività come il nuoto l’azienda statunitense ha creato un prodotto ad hoc. Si tratta di una fascia cardio Garmin swim, progettata con l’intenzione di fornire le migliori informazioni e supporto ai nuotatori.

Lo strap che la caratterizza si mantiene ben collocato al suo posto ed è stato pensato per quanti si tuffano e nuotano anche a una certa velocità. Il sensore non perde un colpo e si collega in un attimo agli altri dispositivi compatibili Garmin. 

Il nuovo modello HRM-Swim è pensato per chi ama la piscina come per chi si dedica a un’attività come il triathlon, così da unire anche attività diverse come il ciclismo e la corsa. 

Il design antiscivolo tiene ben collocata la fascia, anche nel momento della virata, con il sistema Ant+ che trasmette wireless tutti i dati e le informazioni sensibili sulla sessione in corso.

 

Pro

Impostazione: La linea e la tipologia di fascia devono il loro nome a una precisa scelta di campo. L’oggetto infatti si dimostra molto utile per tutte le attività di tipo natatorio.

Materiali: Un sistema collaudato si occupa di tenere ben fissata la fascia, così da adattarsi alla diversa corporatura fisica senza rischio di cadute.

Trasmissione dati: Il sistema proprietario ANT+ monitora e trasmette le informazioni su battito, frequenza e prestazioni in modo continuo e preciso.

 

Contro

Altri usi: Si lamenta una certa scomodità della fascia nel caso in cui venga utilizzata in un contesto diverso da quello acquatico, come per esempio durante una corsa. Lo sfregamento sulla pelle potrebbe dar problemi ai più sensibili.

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Cinturino di ricambio per fascia cardio Garmin

 

8. LIVLOV V3 – Cinturino di ricambio compatibile con Garmin HRM

 

Chi cerca sempre l’occasione, si domanda dove acquistare a prezzi bassi un cinturino di ricambio per fascia cardio Garmin, come quello di Livlov, che mette a disposizione un prodotto molto valido a un costo decisamente interessante.

Si allunga al massimo fino a 130 cm, è compatibile con dispositivi come Garmin HRM, Wahoo Tickr (1a e 2a generazione), Polar (H7 e precedenti) ma non è compatibile con cardiofrequenzimetri da incasso come il Polar H9eH10, MyZone, Peloton, Garmin Trio, Wahoo Tickr (2020 3a generazione).

Realizzato in PU, resiste al sudore, quindi rimane nella stessa posizione senza spostarsi. Convince per le sue caratteristiche, tanto da essere uno dei più scelti dagli utenti, ma dovrete fare un po’ di forza per tendere l’elastico, che è molto robusto.

 

Pro

Resistente: La fascia di Livlov può essere allungata al massimo di 130 cm, quindi mette a disposizione una buona solidità per chi cerca un oggetto da non sostituire subito.

Materiale: Realizzato in PU, resiste bene al sudore e quindi non si sposta e non scivola durante il vostro allenamento.

Costo: Si tratta di un prodotto dal costo decisamente basso, quindi pensato per la gran parte degli utenti.

 

Contro

Elastico: Essendo veramente robusto, dovrete mettere un bel po’ di forza se volete tenderlo a dovere. 

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Guida per comprare una fascia cardio Garmin

 

La scelta di un dispositivo con cui tenere traccia dei battiti e della frequenza cardiaca a marchio Garmin coprono una vasta gamma di proposte. Per questo pensiamo sia utile proporre alcune linee guida così da migliorare l’esperienza e scegliere in maniera autonoma e soddisfacente.

A ognuno la sua fascia cardio

Essenzialmente il compito primario richiesto a un oggetto del genere è quello legato al calcolo e a una misurazione corretta delle pulsazioni cardiache. Per ogni sportivo è infatti importante che questo parametro venga monitorato in maniera continuativa e con il minor numero di oscillazioni presenti. A tal proposito è bene quindi individuare la fascia cardio adatta. 

Ci sono per fortuna modelli pensati apposta per chi svolge un’attività come il nuoto e altri che invece vanno benissimo per sport diversi come la corsa e il ciclismo. Le differenze riscontrate vanno a toccare principalmente la tipologia di fascia su cui è montato il sensore e la resistenza dello stesso.

In alcuni modelli pensati per chi si dedica assiduamente al nuoto, il sistema di chiusura della fascia regge bene anche nel caso di virate a fine vasca, oppure nel momento in cui ci si tuffa, senza perdere il contatto e la misurazione che si desidera.

Alcune altre tipologie di fascia cardio aiutano a calcolare fattori importanti decisivi per chi pratica un’attività a livello professionale, come il calcolo delle bracciate oppure info sul bilanciamento del peso ogni volta che il piede del corridore tocca terra. Una volta capito ciò che il modello è in grado di fare si può così puntare alla tipologia che si ritiene più adatta, senza così procedere all’acquisto di un supporto sovradimensionato per costo e funzionalità.

 

Connettività

Il tipo di protocollo con cui il sensore trasmette le informazioni è un altro fattore di cui tenere conto al momento della scelta. Tra i supporti maggiormente utilizzati da Garmin troviamo il sistema ANT+. Si tratta di una rete senza fili pensata e progettata dalla stessa azienda statunitense, che ne ha ereditato anche il brevetto. In pratica consente al sensore posto sulla fascia cardio Garmin di comunicare in maniera agevole con altri dispositivi, agendo su una frequenza ISM a 2.4 GHz. 

In alternativa molti sensori gestiscono anche il protocollo Bluetooth, così da avere un altro canale su cui muoversi e con cui poter impostare la condivisione e il passaggio dei dati. I modelli Garmin più venduti hanno uno o entrambi i supporti, così da poter essere collegati senza difficoltà agli orologi del marchio e impostare al meglio tutte le diverse fasi e il processo di sincronizzazione e raccolta degli esiti della performance.

Indossabilità e comfort

Nel tempo il marchio Garmin ha saputo migliorare e ottimizzare la forma della fascia elastica, con una tipologia in grado di adattarsi e strutturarsi in base allo sport e all’attività praticata. Dalle prime forme in plastica dura si è poi passati ad alternative in tessuto elastico. 

Si trovano estimatori su entrambi i fronti con chi preferisce magari un comfort leggermente inferiore a cui però corrisponde una migliore tenuta e un rischio ridotto che il supporto scivoli e si perda così il collegamento con il sensore. Per alcuni sportivi la tenuta e il mantenimento della posizione, sono elementi centrali che giustificano anche una spesa leggermente superiore per il modello più aggiornato.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona la fascia cardio Garmin?

La fascia cardio si compone di un sensore al cui interno vengono raccolti e trasmessi i dati legati alla frequenza cardiaca. Alcuni elettrodi sono sistemati lungo la fascia e a loro spetta il compito di ricevere e trasformare il segnale elettrico emesso dal cuore in una serie di numeri e dati che vengono poi trasmessi sfruttando il protocollo Bluetooth o il sistema proprietario di Garmin Ant+.

 

Come resettare la fascia cardio Garmin?

In alcuni casi è possibile che il dispositivo non funzioni come si deve o si blocchi. Per questo Garmin ha previsto la possibilità di resettarlo. È sufficiente la pressione continuata del simbolo che rappresenta la forma di una lampadina per un tempo di 25 secondi. In questo modo si attiva la funzione di reset. Da quel momento basta la pressione successiva dello stesso tasto per accendere nuovamente la fascia cardio.

 

Come associare la fascia cardio Garmin?

Per prima cosa è necessario indossare la fascia, bisogna poi posizionare il sensore della fascia a una distanza massima di tre metri da un dispositivo con funzionamento ANT+. 

Una volta selezionato il tasto Azione, si passa al tasto Impostazione e si sceglie la voce Sensore Ant. Si clicca poi sulla voce Ricerca dando così il tempo al supporto di verificare il collegamento e dare quindi il via al pairing tra i due elementi.

 

Come lavare la fascio cardio Garmin?

Al termine di un allenamento o di una sessione con la fascia, per prima cosa vi suggeriamo di rimuovere il sensore dalla stessa e metterlo da parte. Un accumulo eccessivo di sudore sulla fascia potrebbe ostacolare la raccolta e il buon funzionamento degli elettrodi presenti sul supporto. 

La fascia elastica dovrebbe essere sciacquata dopo ogni utilizzo e lavata a mano o in lavatrice dopo un massimo di sette sessioni di allenamento. Si può procedere a un lavaggio della stessa sia in lavatrice, con una temperatura massima di 40 gradi, sia a mano.

 

 

 

Come utilizzare al meglio la fascia cardio Garmin 

 

Per avere risultati soddisfacenti è bene comprendere come si struttura e quali dati una fascia e un sensore cardio si occupano di raccogliere. Per questo abbiamo inserito nelle righe qui sotto alcuni consigli e spunti per quanti che una volta capito come scegliere una buona fascia cardio Garmin, vogliono beneficiare di tutte le sue funzioni. 

La scelta della misura

Come con un vestito, alcuni modelli di fascia cardio dispongono di taglie adatte a un tipo o a una corporatura differente. L’ideale è quindi informarsi per tempo e capire se la fascia che si è scelta risponde a quelle specifiche che ci sono utili. Alcuni tipi di fascia possiedono una struttura elastica, così che riescono ad adattarsi al meglio a misure e conformazioni fisiche che variano molto tra loro.

 

Robustezza e funzionalità

Verificate sempre il grado di resistenza e se il sensore e la fascia cardio scelti sono stati progettati con l’intento di essere utilizzati in contesti diversi. Non tutti i sensori cardio infatti possono essere utilizzati in acqua o hanno un design e informazioni raccolte pensate specificamente per chi pratica attività natatoria. A seconda dell’attività sportiva scelta e del vostro bisogno vi potete indirizzare su una tipologia di fascia alta o su un modello più economico ma che esaudisce i vostri desideri.

La corretta manutenzione

La cura di un oggetto del genere deve tenere conto di aspetti e situazioni diverse. L’ideale è entrare nell’ordine di idee per cui sensore e fascia vanno tenuti nelle migliori condizioni. Per quel che riguarda il primo evitare urti e cadute è la prima e fondamentale raccomandazione. 

Al suo interno trovano posto un sistema di ricezione e trasmissione preciso e delicato, motivo per cui a fine attività riporlo al sicuro è una saggia scelta. Anche la fascia necessita di supporto, dal momento che viene a stretto contatto con l’utente e per sua stessa natura assorbe sudore e sporco. La pulizia e l’eliminazione della polvere, aiuta i tessuti a mentenersi elastici quanto basta, con un lavaggio serio che deve avvenire almeno dopo sette uscite.

 

 

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Gli 8 migliori cronometri del 2024

 

Cronometro – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Ottimo supporto per chi pratica in maniera agonistica discipline come la corsa e il nuoto, il cronometro è riuscito a mantenere intatta la sua sua utilità, migliorandosi nel tempo così da venire incontro alle esigenze più disparate. Tra i modelli che ci hanno colpito ci fa piacere segnalare LaoPao Melt cronometro. Piacevoli la colorazione e il corpo metallizzato, l’oggetto ha due memorie disponibili con cui tenere traccia dei tempi, con in più una serie di funzioni extra come la sveglia, che possono tornare utili all’occorrenza. L’altro consiglio d’acquisto è invece rappresentato da Sigma orologio SC 6.12. Qui la funzione di cronometro è inclusa direttamente nella cassa dell’oggetto, dotato di una buona indossabilità e di una capacità di memorizzazione che include fino a sette diversi allenamenti, una versatilità che rientra tra le sue doti migliori.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
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Gli 8 migliori cronometri – Classifica 2024

 

 

Cronometro da gara

 

1. LaoPao Melt cronometro

 

Nella ricerca di un buon cronometro da gara, la proposta LaoPao unisce funzionalità a un look accattivante, ideale per quegli sportivi che non disdegnano anche un aspetto che non lascia indifferenti gli amanti del design. Tra le offerte sul mercato questo modello spicca per la scelta di una cassa in metallo e un laccetto pratico con cui poter legare al collo il supporto durante una corsa, liberando così le mani che possono gestire al meglio tutte le altre operazioni. 

Nella parte superiore sono collocati tre pulsanti con cui scegliere e dare il via alle funzioni di cronometro, conto alla rovescia, a cui si collega poi anche quella di cronometro dedicato esclusivamente a una partita di pallone. Tra le altre modalità, la sveglia programmabile aiuta a ricordare appuntamenti e impegni, mentre un pratico orologio ci tiene sempre aggiornati sull’ora e il giorno preciso. 

Una volta premuto il tasto centrale Mode, si scorre il menù e si riesce così ad approfittare dei diversi tipi di allenamenti disponibili, con uno schermo nitido perfetto per una lettura e una consultazione dei dati della sessione appena conclusa.

 

Pro

Design: L’aspetto esterno del cronometro si fa apprezzare per il mix accattivante di una cassa in metallo e la colorazione chiara dai toni metallizzati.

Funzionalità: Il tutto si gestisce attraverso una serie di pulsanti dedicati, con il tasto Mode al centro che si occupa di scorrere tra le varie voci del menu.

Robustezza: Il laccetto con cui bloccare e tenere al suo posto il cronometro è resistente quanto basta per procedere serenamente con l’allenamento.

 

Contro

Peso: Si evidenzia come l’oggetto abbia una struttura compatta che non gioca molto a favore della leggerezza. Una nota su cui il produttore dovrebbe lavorare in futuro.

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Orologio cronometro

 

2. Sigma orologio SC 6.12

 

Tra i prodotti venduti on line, il modello Sigma ci è piaciuto per la sua linea che unisce da una parte la forma tipica dell’orologio da polso con le buone funzionalità che si ricercano anche in un cronometro. Basta la sola pressione di uno qualsiasi dei tasti per attivare l’orologio e prepararsi a un allenamento. 

All’interno del dispositivo è presente una memoria con cui poter gestire fino a sei diverse unità, così da avere una varietà di sessioni a cui affidarsi per dare uno spunto e una linea diversa a ogni uscita. Tra le modalità utilizzate da questo orologio cronometro molto interessante quella che permette di visualizzare il momento di inizio del giro e il tempo medio impiegato. 

Tra l’altro si può anche controllare il miglior giro percorso, per poi tornare alla modalità Sleep e controllare sul display data e ora, come in un classico orologio. Il calcolo e la modalità delle funzioni attivabili passano attraverso una maggiore o minore pressione dei pulsanti. Un sistema semplice e comodo con cui impostare e dare il via all’allenamento che si desidera. 

 

Pro

Forma: La scelta di creare un oggetto dotato di cinturino e dalla linea che segue le specifiche di un orologio da polso, ha fatto breccia in chi apprezza un cronometro in questo formato.

Quadrante: Il display su cui poter visualizzare informazioni e dati svolge al meglio il suo compito, con un spazio adeguato per ognuno dei dati.

Tenuta: Il cinturino e la protezione offerta dal display reggono anche dopo numerose sessioni di allenamento, con soddisfazione dell’utente.

 

Contro

Istruzioni: La presenza di un manuale in lingua inglese non aiuta a districarsi tra le numerose impostazioni, rendendo il settaggio dell’orologio macchinoso.

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Cronometro con conto alla rovescia

 

3. JZK Cronometro Digitale Professionale

 

Chi non vuole imbarcarsi in una spesa eccessiva e portarsi a casa un dispositivo pratico e dalle ottime funzionalità, può optare per il cronometro con conto alla rovescia digitale JZK. Strutturato su due righe di memoria aiuta a tenere sotto controllo tempi e ad archiviare i risultati in modo semplice ed intuitivo. 

Il posizionamento della batteria e la sua durata offrono una copertura nel tempo che non lascia l’utente sul più bello, con una robustezza che ben si sposa anche con il costo finale dell’oggetto.

Il peso dell’articolo è di 65 g con un pratico cordino che si sistema intorno il collo così da poter gestire al meglio il controllo e la verifica dei risultati dell’allenamento. Tra le funzionalità troviamo poi sia il calcolo del giro completo sia quello del giro parziale, con un sistema che processa anche il numero di giri effettuati durante la sessione in corso.

 

Pro

Comodità: I pulsanti con cui gestire il cronometro rispondono in modo rapido ai comandi, così da controllare e monitorare con precisione la prestazione.

Ingombro: La grandezza dell’oggetto non crea problemi a quanti vogliono portarsi dietro il cronometro durante una corsa, con il comodo laccetto con cui legare al collo il supporto.

Memoria: La doppia linea con cui vengono visualizzati i dati consente di impostare e verificare le prestazioni sfruttando un archivio e un sistema di memorizzazione affidabile.

 

Contro

Istruzioni: Si lamenta l’assenza di un manuale d’istruzioni in italiano, fondamentale per capire al meglio le diverse assegnazioni e l’uso dei pulsanti. 

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Cronometro Casio

 

4. Casio Orologio Unisex Casio Collection

 

Tra i migliori cronometri del 2024, il Casio spicca per una grande capacità nel tenere e raccogliere i dati sull’allenamento. Riesce infatti a cronometrare fino a dieci ore, con la funzione Lap memory 100 che consente anche di salvare il tempo pausa, i giri parziali con la data della sessione. In questo modo si crea un archivio consultabile poi anche in un secondo momento.

La memoria è ampia e permette un salvataggio dei dati fino a 100 registrazioni. La funzione arbitro poi è perfetta per chi deve seguire con attenzione un match in corso. Il calcolo del tempo di gioco effettivo e di quello trascorso semplificano così il lavoro e la gestione degli eventuali tempi supplementari. 

La ricchezza del dispositivo non si ferma qui. Tra l’altro si possono gestire anche nove conti alla rovescia sequenziali, ottimi per chi deve organizzare una sessione di ripetute. La cassa è in vetroresina, con una batteria la cui durata arriva a cinque anni. Interessante anche la specifica legata all’impermeabilità, con una robustezza che si assesta sui 5 Bar. 

 

Pro

Qualità: La tipologia di cronometro qui presente è la dimostrazione di un oggetto pensato per soddisfare tutte le aspettative di chi cerca un prodotto professionale. Costruito in modo da durare a lungo e ricco di modalità, il cronometro Casio soddisfa molte aspettative.

Tenuta: La cassa in resina e il vetro in acrilico mantengono il cronometro protetto da urti e cadute, mentre la resistenza fino a 5 Bar di pressione ne fa un prodotto che regge bene anche all’acqua.

Impostazioni: Con  i tre tasti superiori si gestiscono le diverse funzioni del cronometro, con una ricchezza di modalità che soddisfa gli atleti ad ogni livello.

 

Contro

Segnali acustici: La presenza di un segnali audio dalla potenza ridotta ha creato alcuni problemi quando si utilizza il cronometro all’aperto e in luoghi mediamente rumorosi.

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Cronometro marino

 

5. Finis 3X100M Stopwatch, Cronometro Digitale Multifunzione

 

Il Finis 3X100M rientra tra i migliori cronometri della categoria, specie per quegli utenti che praticano attività natatorie e vogliono un supporto professionale con cui tenere traccia di risultati e obiettivi. In particolare lo schermo è ampio e presenta le tempistiche distribuite lungo tre linee, così che si può controllare il tempo e anche le frazioni di giro senza interruzione.

Tra le modalità più apprezzate quella che consente di calcolare il numero delle vasche, andando poi anche nello specifico con la conta delle bracciate. Con i quattro pulsanti si può poi selezionare la data precisa e l’orario, per poi passare a un primo cronometro che indica il totale delle vasche effettuate e a un secondo che segna invece il giro in corso. 

Il cronometro marino è preciso e la sua misurazione copre un arco massimo di dieci ore, con un display ben contrastato che fa della nitidezza dei numeri una sua carta vincente.

 

Pro

Controllo: La selezione delle informazioni su display e il tipo di visualizzazione uniscono da un lato ricchezza di contenuti e semplicità dell’interfaccia.

Materiali: La plastica dura che compone il cronometro regge bene agli urti e si dimostra l’ideale supporto per chi cerca un cronometro marino.

Memorizzazione: Tra gli aspetti più interessanti dell’oggetto, ci preme menzionare la capacità di calcolo delle bracciate per ogni vasca, un punto a favore per i più attenti a questi dati.

 

Contro

Pressione: Per far funzionare al meglio il tutto è necessaria una certa forza da esercitare sui tasti, un aspetto che non tutti hanno gradito.

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Cronometro analogico

 

6. TFA Dostmann – Cronometro Meccanico

 

Non tutti amano il supporto di tipo digitale, per questo la scelta può anche ricadere su un cronometro analogico, come quelli di un tempo e che ancora si utilizzano per certe gare e manifestazioni. TFA Dostmann è un marchio leader nella creazione di prodotti simili.

Una volta aperta la confezione si vede come la cura costruttiva passi sia dalla realizzazione della cassa in metallo, fino a una custodia a protezione del cronometro. In più è poi incluso anche un laccetto per tenere al meglio l’oggetto senza rischiare che cada a terra.

I secondi sono scritti in numeri di colore diverso, con un buon livello di contrasto e un pulsante di reset laterale con cui bloccare e in caso far ripartire il conteggio. Un secondo quadrante più piccolo si occupa del calcolo dei minuti, con una copertura massima che arriva a trenta minuti. 

L’assenza poi di batterie per il suo funzionamento elimina il rischio che il cronometro si fermi improvvisamente e lasci l’utente privo di riferimenti sui tempi. La modalità di carica meccanica a tal proposito è da considerarsi un punto a favore dell’oggetto.

 

Pro

Materiali: La cassa è in metallo, con un sistema di attivazione che risponde bene ai comandi e fa della precisione un suo punto d’onore.

Tipologia: In comparazione con i modelli digitali, la scelta di un cronometro analogico premia quanti desiderano un oggetto che mostra al meglio le informazioni e il dettaglio dei secondi e dei minuti trascorsi.

Dotazione: Tra le note più interessanti del prodotto figura anche una custodia per il trasporto e un cordoncino con cui legare il supporto al collo o intorno il polso, così da evitare spiacevoli cadute.

 

Contro

Vetro: Il sistema a protezione del quadrante dovrebbe essere migliorato, visto che appare alquanto fragile e soggetto a scheggiarsi facilmente.

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Cronometro con GPS

 

7. Suunto Ambit3 Peak Orologio

 

Una cosa è certa: il modello Ambit3 Peak non è un semplice cronometro e neppure uno tra i modelli più economici in circolazione. Pensato per chi ama l’avventura e le sfide outdoor, si tratta di un oggetto che unisce una moltitudine di funzionalità. 

È un cronometro GPS, il che significa che permette di seguire in maniera precisa e puntuale i diversi spostamenti dell’utente, con in più una raccolta dati che include anche la frequenza cardiaca, visto che nella confezione è presente anche una fascia cardio ad hoc. Il sistema FusedAlti combina da un lato le informazioni del satellite con i dati barometrici, così da restituire un’altitudine precisa per chi ha bisogno di questa informazione.

Con questo elemento attivato si riesce a prevedere con un buon indice di previsione il cambio del meteo e mettersi a riparo in caso di un’escursione in montagna. Con l’app Suunto poi si tiene traccia dei risultati di ogni sessione, così da creare una linea temporale e uno storico consultabile a piacere.

 

Pro

Versatilità: L’orologio contiene al suo interno diverse modalità di funzionamento che, oltre al calcolo cronometrico, includono anche una bussola, un barometro di precisione e un controllo delle funzioni cardio.

Robustezza: La ghiera è in acciaio con un cinturino in un composto elastomero che offre tenuta e non irrita troppo la zona del polso.

GPS: Il collegamento con il satellite e le coordinate che si riescono a ottenere, migliorano di molto l’indice di precisione e la correttezza di certi dati, così da avere un quadro chiaro delle sessioni.

 

Contro

Costo: Rispetto agli altri prodotti considerati in questo articolo, si vede come l’orologio Suunto appartenga a una fascia alta, non sempre accessibile a tutti.

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Cronometro per palestra

 

8. Vicloon Cronometro Digitale Sportivo

 

Forma ergonomica e prezzo accattivante. Questi i due punti forti di questo cronometro per palestra, pensato e progettato anche per chi vuole tenere sotto osservazione  i risultati di una corsa o una nuotata. Sul grande display è visualizzata solo una linea con i dati in caratteri ampi, così da fornire con la massima chiarezza tutte le info necessarie a capire come si è svolta la sessione. 

Un comodo laccetto è collocato nella parte inferiore del cronometro, mentre nella confezione è incluso anche un fischietto che può sempre far comodo agli allenatori. Essenzialità è la parola d’ordine di questo dispositivo, con un set di pulsanti che si attivano senza difficoltà.

In più il peso ridotto e la buona ergonomia aiutano a tenerlo in mano senza particolari difficoltà, con una comodità d’uso che fa il paio con una spesa molto contenuta. La cassa è ben saldata e resiste anche agli eventuali schizzi d’acqua, senza pregiudicare per questo l’operatività. 

 

Pro

Interfaccia: I pulsanti e lo stile scelto per visualizzare dati e informazioni puntano alla semplicità e al massimo del comfort per l’utente.

Confezione: All’interno della scatola, oltre al cronometro è presente anche un pratico fischietto con cui dare il via e fermare l’allenamento.

Rapporto qualità/prezzo: Una volta visto l’oggetto e considerato il costo a cui viene venduto, è evidente come il cronometro soddisfa le aspettative di chi cerca un oggetto pratico ed essenziale.

 

Contro

Funzioni: L’assenza di un calcolo e un controllo multilap è una mancanza che si fa sentire, specie per quanti puntano a un supporto più professionale.

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Guida per comprare un cronometro

 

Iniziare ad allenarsi o tenere traccia di dati e informazioni, rappresenta un passaggio naturale per chi pratica sport a differenti livelli. Si capisce bene dunque l’attenzione e la cura nella scelta di un cronometro che soddisfi certe aspettative, riguardo la qualità e il tipo di modalità disponibili. Nelle righe che seguono cerchiamo di far luce su quegli aspetti che possono indirizzare meglio l’utente nella scelta finale, in modo da comprendere al meglio quale cronometro comprare.

Funzionalità

In estrema sintesi un cronometro nasce per tenere sotto controllo il tempo o i tempi impiegati a svolgere un tipo di attività sportiva. Per questo a seconda del livello di prestazione e dei dati che si intendono raccogliere esistono prodotti capaci di soddisfare meglio o peggio queste aspettative. 

I modelli di un tempo, a funzionamento meccanico, raccolgono ancora un buon numero di estimatori. L’assenza di batterie che si esauriscono è un primo punto a favore della tipologia, d’altra parte però, si vede come funzionalità come l’archiviazione dei risultati e una maggiore complessità sono precluse a questi oggetti.

Sul fronte dei cronometri digitali si apre così un nuovo universo di opzioni. Troviamo alcuni modelli specifici per un tipo di sport, come quelli progettati per il nuoto in grado di calcolare anche il numero delle bracciate per ogni vasca. Chi invece pratica la corsa non disdegna l’opportunità di registrare giri e mezzi giri, magari potendo anche scaricare via app questo storico. 

Maggiori funzionalità non significa poi sempre costi esagerati. Le uniche voci di cui tenere conto e che fanno lievitare i costi riguardano la presenza di un sistema integrato GPS o una fascia cardio da indossare durante l’allenamento.

Capire dunque di cosa si ha realmente bisogno costituisce il primo step di un acquisto consapevole e oculato. Se si vuole solo tenere traccia dei tempi si può puntare su un modello base di cronometro. L’importante è considerare la qualità della cassa e l’affidabilità del marchio. Avere istruzioni chiare e nella propria lingua è un elemento centrale. 

Molti utenti infatti si perdono nella ricerca di quale tasto premere per sfruttare al meglio quanto il cronometro ha da offrire. Interfaccia chiara e un manuale esplicativo ben scritto dunque rientrano tra i must have di un cronometro che si rispetti.

L’aspetto poi segna un’altra voce di cui tenere conto, con l’estetica che deve andare di pari passo con l’usabilità. Ben vengano dunque cronometri con un buon indice di protezione rispetto alla polvere o agli schizzi d’acqua. Ottimi quei modelli impermeabili e con un vetro di protezione robusto e una ghiera in metallo. 

Ciò che conta è che il cronometro sia robusto e con pulsanti pratici da azionare. Un display ampio permette di tenere sotto osservazione anche più parametri alla volta. Molto interessante anche la possibilità di avere più linee su cui collocare tempi diversi e tenere traccia dei tempi, con uno storico direttamente consultabile mentre si sta registrando anche un altro tempo.

La tipologia d’oggetto varia dal classico cronometro dotato di laccetto, per poi passare a veri e proprio orologi da polso, al cui interno è inclusa anche questa funzione. Qui entra in gioco molto il gusto di ognuno e la voglia o meno di avere tutto sempre e comunque a portata di mano. 

 

Funzioni extra

Diversi utenti si trovano d’accordo anche nel considerare anche altre opzioni oltre la solita raccolta di dati e numeri tipica di un cronometro. Un nuovo prodotto raccoglie pareri positivi anche per una funzione sveglia che ricorda alcuni appuntamenti importanti durante la giornata, oppure per un calendario visionabile a piacere o per l’aggiunta di un’app su cui condividere e monitorare nel tempo i diversi esiti di una corsa o una nuotata.

Poter personalizzare i profili e raccogliere più dati a seconda dell’attività che si pratica crea così scompartimenti e zone separate con cui poter impostare obiettivi e traguardi differenziati.

Come scegliere dunque un buon cronometro è questione di gusti e necessità. Non sempre il dispositivo ultra accessoriato può fare al caso nostro, per cui è opportuno puntare su un prodotto rispondente ai nostri bisogni. Meglio informarsi piuttosto se il manuale è ben scritto e realizzato, con un confronto con i pareri di altri utenti che hanno provato l’oggetto personalmente e che hanno scelto di condividere pregi e difetti sul cronometro in questione.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona un cronometro?

Si tratta di un dispositivo a funzionamento digitale o analogico con cui tenere traccia di uno o più tempi che coprono l’inizio e la fine di un’attività sportiva. Su un display o su una base numerata si dà il via al conto a partire da un istante zero, con una serie di numeri molto precisi che servono a tenere traccia di minuti, secondi e anche i centesimi di secondo, questi ultimi fondamentali quando si tratta di una gara di corsa a livello agonistico.

 

Come si legge un cronometro?

Nel caso di un modello analogico occorre seguire le lancette e il loro posizionamento sul quadrante. Il punto di partenza corrisponde al numero zero nella parte superiore in alto. 

In alcuni modelli è poi collocato un secondo quadrante più piccolo, su cui vengono segnati i minuti trascorsi. In questo modo la lancetta sul quadrante maggiore indica i secondi trascorsi e quella in posizione più defilata si occupa invece dei minuti. 

Il discorso si fa più semplice nel caso di un cronometro digitale in cui basta la pressione di un tasto per far partire il cronometro, così da avere sul display i numeri ben visibili, con la cifra iniziale dei secondi e l’aggiunta di minuti e ore man mano che il tempo scorre.

 

Dove comprare il cronometro?

Esistono negozi specializzati in articoli sportivi dedicati alla corsa o al nuoto che hanno tra gli oggetti in vendita anche dei cronometri più o meno professionali. In questo modo si ha così la possibilità di essere seguiti da un professionista, capace di indirizzarci sul modello che potrebbe fare più al caso nostro. 

Nel caso invece vogliate puntare su una ricerca on line, una guida come questa potrebbe essere il primo passo per riuscire a chiarirvi le idee sulla questione e su quale possa essere il miglior cronometro da comprare.

 

Come spegnere un cronometro?

Sembra una banalità ma diversi utenti si sono trovati di fronte al dilemma legato allo spegnimento dell’oggetto. C’è da dire che nei modelli più economici può succedere che questa possibilità non sia prevista mentre negli altri di solito la pressione prolungata di uno dei pulsanti assolve a questa funzione. Non disperate però, di solito le batterie dei cronometri hanno una durata veramente molto lunga, per cui anche nel caso di un modello che non si spegne è improbabile che vi abbandoni di punto in bianco.

 

 

 

Come utilizzare al meglio un cronometro

 

Anche se spesso alcuni cronometri non contengono al loro interno una manualistica soddisfacente, l’utilizzo di questo strumento non è così complicato come si può pensare. Nelle righe seguenti abbiamo inserito qualche consiglio così da poter sfruttare al meglio questo strumento.

Conoscere il proprio cronometro

Gran parte dei modelli digitali sono strutturati con tre tasti superiori. Di solito quello centrale è chiamato Mode e permette di selezionare e strutturare le diverse modalità, impostando tra l’altro data e ora così da scegliere poi le diverse modalità di funzionamento a seconda del modello che state utilizzando. È bene precisare che un prodotto che si rispetti deve arrivare insieme a istruzioni chiare che aiutano l’utente a gestire senza problemi i diversi elementi che compongono la struttura portante del cronometro.

 

L’uso del laccetto

Tanti modelli presentano la classica forma in cui nella zona superiore è collocata una piccola cordicella. Sfruttatela al meglio, così da poter legare il cronometro al collo quando non è utilizzato oppure intorno il polso. Si ha così l’opportunità di gestire al meglio il cronometro, verificando quando serve le informazioni sul dispositivo e che tutti i dati siano corretti e ben visibili.

 

Impostare l’allarme

Una volta compreso come gestire le notifiche e l’allarme sul dispositivo, vi suggeriamo di selezionare come si deve anche un orario corretto. In caso contrario si rischia di essere svegliati durante la notte dal suono del vostro cronometro o ricevere un bip sonoro ad ogni cambio di ora.

Manutenzione

Di solito un cronometro punta sulla robustezza e sulla tenuta delle diverse parti. Oltre alla bontà costruttiva è bene però fare attenzione a non sbatterlo ed evitare il più possibile gli urti dal lato del display. Per chi lo utilizza durante una corsa o un allenamento è bene sempre asciugarlo ed eliminare eventuali residui di polvere e sporco che possono accumularsi naturalmente con il sudore e stando semplicemente all’aperto. Una volta a casa, collocatelo in una posizione protetta dalla luce del sole e non lasciatelo troppo esposto, magari con il calore eccessivo il display potrebbe rovinarsi e precludere una corretta lettura dei numeri.

 

 

Categories
Arco

I 5 Migliori Archi Compound del 2024

 

Arco Compound – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Tra gli strumenti per lo sport e la caccia, l’arco possiede ancora oggi un suo fascino particolare. Dall’antichità fino a oggi, alcune tipologie si sono conservate e mantenute, mentre la tecnica ha saputo offrire anche altro dal punto di vista dello scarico del peso in fase di tiro, con una buona aggiunta di potenza. Ed è qui che entrano in gioco i moderni archi compound che, grazie a un efficiente sistema di carrucole di tipo eccentrico, permettono di accumulare un maggior quantitativo di energia nei flettenti per demoltiplicare la forza necessaria a mantenere l’arco in tensione, con una riduzione sostanziale del carico sul braccio dell’arciere. Tra i migliori della categoria per chi si dedica alla caccia o semplicemente ama trascorrere il proprio tempo libero al poligono di tiro, segnaliamo lo Sharrow CNC 7075-T6, che unisce alla leggerezza e alla flessibilità una grande resistenza grazie alla realizzazione in solida lega di alluminio. L’Hellbow Fossil, invece, è un modello semi-professionale che permette di regolare sia l’apertura (tra 25 e 31 pollici) sia la potenza (compresa tra 19 e 31 pollici) in base alle esigenze dell’arciere.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 5 Migliori Archi Compound – Classifica 2024

 

 

1. Sharrow CNC 7075-T6 Arco Compound da Caccia Regolabile da 35-65 Lbs

 

Tra i migliori archi compound del 2024, la proposta Sharrow si fa apprezzare per la combinazione unica di leggerezza e resistenza, dovuta alla realizzazione in lega di alluminio che lo rende più reattivo, perfettamente bilanciato e facile da gestire anche per gli arcieri alle prime armi.

Il libbraggio può essere tarato da un minimo di 35 fino a un massimo di 65 libbre a seconda delle esigenze, potendo contare su un’impugnatura sagomata in modo ergonomico che ne migliora la presa e permette di scoccare le frecce con una maggiore precisione.

Altra interessante innovazione del modello è l’implementazione di un efficiente sistema anti-vibrazione che riduce al minimo l’impatto sulla mano e accentua ulteriormente la sensazione di estrema leggerezza della struttura, permettendo di effettuare lunghe e precise sessioni di tiro con l’arco o caccia sportiva, senza gravare troppo sugli arti superiori.

L’unico appunto è che, in comparazione ad altri modelli simili venduti online con un ricco parco accessori, lo Sharrow CNC 7075-T6 viene proposto non solo a un prezzo decisamente più elevato, ma anche senza alcun optional aggiuntivo per migliorarne la gestione e l’utilizzo.

 

Pro

Versatile: Secondo i pareri degli acquirenti si tratta del miglior arco compound sul fronte della versatilità e della polivalenza poiché utilizzabile sia da chi si dedica alla caccia sportiva sia da chi vuole divertirsi al poligono di tiro.

Materiali: La realizzazione in lega di alluminio punta a renderne la struttura più leggera e resistente al tempo stesso.

Stabile e preciso: Il sistema di carrucole con perni in acciaio permette all’arciere di conferire maggiore potenza e precisione alle frecce scoccate, garantendo ottimi risultati anche a chi non ha ancora dimestichezza con questa disciplina.

 

Contro

Accessori: Alla luce del fatto che si tratta di un modello abbastanza costoso, molti utenti avrebbero gradito qualche accessorio in più all’interno della confezione.

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2. Hellbow Fossil Arco Compound Con Carrucole Regolabili da 30 a 70 LBS

 

Se avete già maturato un minimo di esperienza e vi state chiedendo quale arco compound comprare, un modello semi-professionale come l’Hellbow Fossil potrebbe rivelarsi un’interessante opzione d’acquisto.

Nonostante si tratti dell’articolo più economico della nostra rassegna, soddisfa pienamente le esigenze di chi è alla ricerca di un arco solido, maneggevole e pratico da usare, con tanto di mirino a tre pin e supporti antivibranti in gomma che puntano a migliorare la stabilità e la precisione del tiro.

È, inoltre, possibile regolare sia il libbraggio da 30 a 70 libbre, sia l’apertura in un range compreso tra 19 e i 31 pollici, il tutto senza richiedere l’utilizzo di una pressa corda grazie a un avanzato sistema di viti che permette di autoregolare la potenza in base al risultato che si vuole ottenere.

L’arco viene consegnato già assemblato e pronto all’uso, includendo nella dotazione anche una dettagliata guida che spiega passo passo come montare e rimuovere gli accessori forniti in dotazione.

 

Pro

Design: La forma e la struttura dell’Hellbow Fossil sono frutto di una sapiente progettazione volta a restituire un arco compound robusto e con un sistema di tiro e tensione ideale sia per i neofiti sia per gli arcieri più esperti.

Accessori: All’interno della confezione sono inclusi uno stabilizzatore, un mirino a tre pin, una grip pull-up e due frecce in carbonio con cui allenarsi.

Polivalente: Grazie ai flettenti lunghi 71 cm e alle pulegge regolabili nel libbraggio e nell’apertura, può essere utilizzato sia per la caccia in aree boschive sia per praticare discipline sportive che richiedono un design più leggero.

 

Contro

Semi-professionale: Un modello molto valido per gli arcieri di livello medio, ma sicuramente poco adatto per i professionisti che richiedono performance di rango superiore.

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3. Evans Set Arco Compound Fade da 20 Libbre

 

Per chi è alle prime armi e desidera un prodotto tra i più economici, Evans presenta qui un arco pratico per chi inizia con questa tipologia di strumenti e dalla versatilità che non guasta.

Abbiamo qui un prodotto adatto ai più giovani, più nello specifico per un’età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Per questo l’allungo è di 24” e la lunghezza tocca gli 80 cm. 

I due cams sono di tipo circolare, una scelta che migliora le gestione del tiro e rende più morbida tutta la trazione, senza sforzi eccessivi da parte dell’arciere. Sul lato destro viene poi posizionato un portafrecce, pensato per chi ama avere sempre a portata di mano un dardo in aggiunta e non dover interrompere la sequenza dei tiri.

Nel pack è incluso poi anche un parabraccio e una protezione per le dita, mentre un mirino con due pin aiuta a tenere la giusta linea e traiettoria sul bersaglio.

 

Pro

Leggerezza: La natura dell’arco e la sua struttura ne fanno un oggetto comodo da impugnare e particolarmente adatto per i più piccoli.

Costruzione: I cams circolari e la tensione ridotta offrono un punto di partenza perfetto per i principianti, con il corpo centrale in solido materiale elastico. 

Accessori: Nella confezione sono incluse due frecce in fibra di vetro, un parabraccio e una pratica protezione per le dita.

 

Contro

Informazioni: Diversi utenti si sono lamentati delle ridotte note legate al tipo di arco e che lo identificano come un prodotto pensato e progettato specificamente per i più piccoli.

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4. Wolfman Arco Compound Dawn X3 Regolabile 30-70 Lbs

 

A chi si sta chiedendo dove acquistare un arco compound completo e funzionale consigliamo il Wolfman Dawn X3, eccellente da più punti di vista e con una dotazione di accessori da fare invidia.

Partendo dai cams ad alta precisione, per poi passare al telaio in lega di alluminio e alla tenuta dei cavi, tutto sembra puntare su una progettazione attenta a non scendere a compromessi sul fronte della potenza e della velocità.

Anche in questo modello possono essere tarati sia il libbraggio, da 30 a 70 libbre, sia l’allungo, che in posizione massima è di 27,5 pollici, potendo contare su un sistema di carrucole con perni in acciaio che riduce sensibilmente lo sforzo nel momento in cui l’arco è teso.

Ideale sia per i mancini sia per i destrimani, dispone di un supporto regolabile per appoggiare la freccia e di un sistema antivibrazione che attutisce gli impatti sulla mano, resi ancora più impercettibili dalla presenza di due inserti in gomma all’altezza dell’incastro della corda con i flettenti.

 

Pro

Regolazioni: Il Wolfman Dawn X3 è regolabile sia per quanto riguarda l’apertura (fino a un massimo di 27,5 pollici) sia sul fronte della potenza con un libbraggio compreso tra 30 e 70 libbre.

Versatile: Grazie alla struttura realizzata in lega di alluminio, può essere utilizzato sia per le attività sportive sia per la caccia, con in più un pratico alloggiamento per il mulinello che lo rende ideale anche per chi ama la pesca con l’arco.

Dotazione: Rientra tra i modelli più venduti e apprezzati del momento anche per il ricco parco accessori, che include tutti gli strumenti necessari a migliorare la gestione e l’utilizzo dell’arco, con in più un set di sei frecce in carbonio per iniziare subito a fare pratica.

 

Contro

Costoso: Le ottime specifiche tecniche, le prestazioni all’avanguardia e la cospicua dotazione di accessori purtroppo lo collocano in una fascia di prezzo piuttosto alta.

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5. ZSHJG Kit Arco Compound Gordon Composites 30-70lbs

 

Grazie al peso di poco inferiore ai tre chilogrammi, l’arco compound Gordon Composites risulta abbastanza leggero e maneggevole da essere utilizzato anche dagli arcieri inesperti o alle prime armi.

Con una potenza regolabile da 30 a 70 libbre e un’estensione massima di 30,5 pollici, fornisce stabilità e precisione al tiro, vantando una struttura molto robusta e resistente per garantire prestazioni di lunga durata.

Nella confezione sono presenti anche uno stabilizzatore in gomma che aiuta a mantenere al meglio la presa sull’arco e la linea di tiro, un mirino a cinque pin con luce per inquadrare il bersaglio con un parametro di riferimento adeguato, e un pratico parabraccio che protegge la parte dell’arto superiore compresa tra il gomito e il polso dalla sferzata della corda durante il rilascio della freccia.

Non male la resa e la qualità dei materiali che, nonostante il prezzo competitivo a cui il modello viene proposto, hanno dimostrato una buona resistenza all’usura e alle sollecitazioni reiterate per garantire un utilizzo a lungo termine.

 

Pro

Leggero e preciso: Con 30,5 pollici di lunghezza e solo 2,9 kg di peso non sarà un problema sollevarlo e tenderlo nemmeno per chi non ha ancora maturato la necessaria esperienza nel tiro con l’arco.

Design: Si rivela una meraviglia anche per gli occhi grazie all’accattivante combinazione di colori e al design ben curato sotto il profilo estetico.

Accessori multipli: Insieme all’arco, viene fornito tutto ciò che serve per sfruttarlo al massimo fin dal primo momento, tra cui uno stabilizzatore, un mirino a cinque pin e un parabraccio per garantire la massima sicurezza durante il tiro.

 

Contro

Solo per destrimani: La versione qui proposta è appositamente progettata per l’uso da parte dei destrimani, per cui i mancini che si stanno chiedendo come scegliere un buon arco compound dovrebbero optare per la variante specificamente ideata per loro.

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Accessori

 

Tongtu Outdoor 12 Frecce Carbonio

 

Le frecce non sono mai abbastanza e per questo avere una scorta adeguata rappresenta una scelta intelligente.

L’asta ha una composizione formata dalla spiralizzazione delle fibre di vetro, con un impennaggio in plastica che ha lasciato a dire il vero qualche utente perplesso.

Le punte possono essere svitate, così da migliorare la trasportabilità del tutto.

La superficie dell’asta non è perfettamente liscia ma si caratterizza per una certa ruvidezza che le porta ad essere leggermente ondulate.

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Sharrow Stabilizzatore di Prua

 

Sharrow propone qui un sistema di bilanciamento, con una barra in carbonio da 30” che aiuta l’arciere a mantenere sotto controllo le vibrazioni, così da effettuare un tiro nelle migliori condizioni.

Ottima anche la funzione di riduzione del rumore e la protezione per l’arco. 

Il tutto arriva smontato, con le istruzioni che aiutano a unire le diverse sezioni e procedere subito alla sistemazione dello stabilizzatore sull’arco.

Diversi utenti hanno apprezzato questo nuovo accessorio Sharrow, specie per i prezzi bassi rispetto ad altri stabilizzatori venduti on line.

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Guida per comprare un arco compound

 

La categoria degli archi compound include al suo interno tutti quei modelli e proposte che si differenziano dal classico arco o da quello composito, per la presenza di una serie di carrucole, anche dette cams, che aiutano la fase di tensione dell’arco e di conseguenza il tiro. Come scegliere però un buon arco compound? Nelle righe che seguono abbiamo cercato di mettere al centro questa domanda, con l’intenzione di sviscerare la questione e proporre soluzioni utili per l’utente finale.

Gli elementi da considerare

Il libraggio è un primo elemento da prendere in considerazione al momento dell’acquisto. Esistono delle tabelle facilmente consultabili, il cui scopo è quello di dare punti di riferimento a chi si sta avvicinando a questa specialità. Fattori come l’età, il peso e le condizioni fisiche si pongono come ulteriori variabili da considerare. Il libraggio dell’arco a sua volta determina anche la velocità della freccia. Negli archi più pesanti l’energia sprigionata probabilmente sarà maggiore, ma non per questo si andrà a guadagnare in velocità, anzi. Nelle proposte più leggere invece l’uso di una freccia più morbida.

Un altro aspetto che differenzia l’arco compound dai suoi fratelli maggiori è la tipologia di allungo che si riesce a ottenere. Nel caso di uno strumento classico virtualmente questo limite non esiste, mentre passando al compound ogni tipo di arco ha il suo allungo fisso oltre il quale è bene non andare. 

Anche qui la selezione del giusto e corretto tipo di allungo viene determinata dalla caratteristiche fisiche del soggetto. La misurazione non è complicata: è sufficiente allargare le braccia con i palmi aperti. Si calcola in pollici la lunghezza e si divide il tutto per 2,5. Il risultato andrà a determinare la taglia che fa al caso nostro.

 

L’importanza di avere elementi di qualità

La qualità dei materiali e la stessa conformazione di un arco compound, incidono in maniera sostanziale sull’esperienza di tiro. Qui la tipologia di un tipo di carrucola piuttosto che un’altra determina in senso profondo la modalità e il tipo di tiro. Gli eccentrici dalla forma circolare permettono una trazione morbida e più gestibile, una versatilità che però si paga in termini di velocità della freccia. 

La tipologia media invece permette un accumulo maggiore di energia ma a parità di libraggio l’arco risulta molto più pesante. Le cams ad alta energia rappresentano la dimensione più interessante per ottimizzare al meglio energia e velocità. Si arriva a valori di velocità fino a 320 fp.s con un controllo in fase finale minore e quindi la necessità di lasciare in tempi brevi la freccia.

La ricchezza della dotazione

Gli accessori presenti all’interno della confezione sono un plus sempre gradito. Da un lato infatti avere a disposizione un mirino a due o quattro pin, fa risparmiare sull’acquisto di un componente extra ed aiuta ad avere una linea di tiro pulita e precisa. 

Discorso simile anche per i portafrecce che si collegano al corpo stesso dell’arco o agli stabilizzatori. Si tratta di elementi nuovi che arricchiscono la dotazione dell’arco. La ricerca della qualità e di una realizzazione dei diversi componenti e del corpo stesso dell’arco, influisce anche molto sulla silenziosità. Specie per chi ha intenzione di passare il più inosservato possibile è un parametro decisivo. 

A ciò si aggiunge anche una maggiore o minore portabilità, con alcuni modelli che si smontano in più parti così da ridurre al meglio l’ingombro complessivo una volta in marcia.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come costruire un arco compound?

Per realizzare un arco di questo tipo bisogna avere a disposizione una serie di attrezzi tipici del falegname e una conoscenza del funzionamento di leve e misurazioni precise. In rete sono disponibili disegni e studi anche molto tecnici. La presenza di carrucole e lo studio dei materiali con cui poter realizzare l’oggetto necessitano di grande pazienza e strumenti ad hoc. Se avete una sala hobby e volete cimentarvi nell’impresa vi ricordiamo di tenere a mente che l’acquisto degli attrezzi con cui lavorare e dei materiali potrebbe essere molto superiore al prezzo di un modello entry level.

 

Come cambiare la corda di un arco compound?

Nel caso la corda si sia consumata in modo eccessivo per procedere a un cambio è d’obbligo o la consulenza di un professionista o l’utilizzo di una presa da arco. Si tratta di un supporto pensato appositamente per questo tipo di oggetti, con cui tenere ben fermo l’arco e procedere in totale sicurezza alla rimozione della vecchia corda e alla sua sostituzione con una nuova. In caso contrario è assolutamente sconsigliato cambiare la corda senza questo strumento, il rischio è di rovinare l’arco e farsi male, vista la tensione a cui è sottoposta la corda.

 

Come funziona un arco compound?

Si tratta di uno strumento per certi versi molto simile all’arco tradizionale. La grande differenza è data dai cams, ovvero da tutto quell’insieme di pulegge e flettenti rigidi che aiutano l’arciere in fase di allungo. Questo metodo aiuta a tenere sotto controllo le tensione necessaria al momento di tendere la corda dell’arco. Un’altra differenza sta anche nella gestione della freccia. Negli archi compound l’arciere ha la possibilità di sfruttare un supporto in cui far passare la stessa, evitando così di reggere direttamente il dardo prima di lasciare.

 

Come si regola un arco compound?

Gli elementi che si possono andare a modificare in un arco del genere sono molteplici. Si può effettuare una messa a punto statica e una di tipo dinamico. Nella prima è opportuno controllare lo stato generale dell’oggetto, come l’usura di una corda, dei flettenti e dei cavi. In seconda battuta si deve procedere a una regolazione del libraggio (quando possibile) e dell’allungo.  La scelte e la selezione delle frecce, così come dei dati forniti dal produttore, occupano la terza parte di questi check. È necessario anche un controllo delle cams che si utilizzano, specie nella loro posizione di partenza. Tutto questo per dire che se siete alle prime armi è indispensabile l’aiuto di un serio professionista o di un collega arciere.

 

 

 

Come utilizzare al meglio un arco compound

 

La scelta di un prodotto del genere può far leva sul gran numero di offerte e sull’esperienza che un oggetto del genere sa offrire. Ma come sfruttare al meglio le diverse funzioni e su quale modello indirizzarsi? In questa guida facciamo il punto sulla questione, così da ottenere il meglio da un arco compound.

L’importanza della giusta taglia

Capire le misure e in particolare una nota centrale come l’allungo, aiuta a ridurre il numero degli archi che possono fare al caso vostro e concentrare l’attenzione su un modello adatto a corporatura e alle vostre esigenze. Discorso simile che va a toccare anche il libraggio scelto, con delle comode schede che riescono a dar conto del valore di riferimento a seconda dell’età e del peso.

Prendersi cura dell’arco

La manutenzione dell’oggetto è qualcosa di imprescindibile, specie anche in prodotti di questo tipo dove tra corde, flettenti e tiranti, l’usura è dietro l’angolo. Verificate sulla scheda del vostro arco come e dove poter intervenire, così da gestire la cosa nel modo più appropriato. 

L’arco compound ha una sua complessità che è bene affrontare con gli strumenti giusti, tipo la pressa per arco. Si tratta di un supporto essenziale senza il quale è bene non avventurarsi troppo in queste operazioni. In quel caso meglio seguire le indicazioni e non andare a improvvisare, con il rischio di rovinare l’arco e la sua struttura portante.

La scelta degli accessori, se presenti o meno all’interno della confezione, dovrebbe intercettare alcuni elementi come il mirino e il sistema di stabilizzazione. Nel primo caso possiamo vedere come l’arciere migliora e sceglie così un angolo di tiro e una precisione che possono far comodo. La presenza poi di uno stabilizzatore aiuta a ridurre di molto gli effetti delle vibrazioni, così come il rumore prodotto al momento di scoccare la freccia.

 

 

Categories
Cyclette

Ultrasport F-Bike – Recensione

 

Principale Vantaggio:

Una linea differente, che parte dall’idea di cyclette per rivistarla, con una struttura differente e funzionale a coinvolgere anche altre parti del corpo, come la zona lombare e le braccia. Comodità anche ai primi posti, con un sistema di chiusura brevettato ottimo anche per chi non possiede troppo spazio in casa.

 

Principale Svantaggio:

La mancanza di istruzioni e note più dettagliate ha fatto storcere il naso a chi non possiede troppa familiarità con il montaggio e la comprensione delle varie funzioni sul display. Un aspetto per cui il marchio Ultrasport dovrebbe concentrarsi maggiormente in futuro.

 

Verdetto: 9.4/10

Accattivante variante sul tema cyclette, la proposta Ultrasport nasce con l’intento di aiutare l’utente a rimettersi in forma o a mantenere un livello adeguato di benessere, sfruttando un supporto semplice da maneggiare e con un livello di resistenza e gestione dello sforzo versatile. La seduta è confortevole, così come i pedali antiscivolo che mantengono i piedi al loro posto, in modo da esercitare la giusta potenza nel corso dell’allenamento.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Allenamento

Quanti vogliono rimettere in moto tutta la parte superiore e inferiore del corpo, hanno nel modello Horse rider un aiuto reale a ritrovare la forma. Per la sua stessa struttura, l’oggetto stimola e allena non solo le gambe, con un movimento ondulatorio che sollecita cosce e polpacci, ma che fa lavorare anche le braccia, stimolando poi tutta la parte lombare e della colonna, attraverso il movimento. 

Si ha così l’opportunità di portare in casa uno strumento versatile e completo, che riunisce e mette in moto zone muscolari differenziate. La seduta è ampia e aggiustabile all’occorrenza, con una parte che regola lo sforzo, settabile in modo intuitivo e semplice. 

Si creano così una dimensione e un momento salutari, con la possibilità di mettersi in forma tra le pareti di casa, senza ingombri eccessivi e macchinari che occupano metà del salone di casa.

Funzionalità

Nella zona centrale è posizionato un pratico display LCD. Attraverso il pulsante centrale Mode si riesce a gestire in meglio tutto ciò che riguarda la raccolta e la visualizzazione in tempo reale dei dati. Si va dalla durata della sessione, passando per il conteggio delle ripetizioni e una stima sul consumo calorico. 

I dodici livelli di resistenza disponibili, possono essere modificati agendo sulla manopola sotto la sella. Così l’utente interviene sul livello e lo sforzo senza necessità di scendere dall’Horse rider. 

Il sistema pieghevole aiuta nella gestione in casa, con un’ottimizzazione e una portabilità che si appoggiano anche alle quattro ruote dedicate al trasporto da un ambiente all’altro. Il supporto massimo offerto raggiunge i 110 chili, così da venire incontro anche agli sportivi più robusti, con un peso dell’attrezzo di 14 chili.

 

Rapporto qualità/prezzo

In vista di un acquisto dedicato al fitness e al benessere, la scelta di un attrezzo come Horse rider ritrova il giusto equilibrio tra risultati e investimento. I materiali sono robusti, con una zona inferiore ben piantata a terra e collocata in modo da contribuire a gestire lo sforzo e i diversi tipi di allenamento. Visto da questo punto di vista, lo strumento supporta e suggerisce nuovi modi di tenersi in forma, con un coinvolgimento a 360 gradi delle fasce muscolari. 

L’investimento richiesto è così compensato in modo soddisfacente dall’ampiezza dello spettro degli esercizi, dai benefici su una zona più ampia del corpo e da un oggetto, solido e robusto. La qualità e l’affidabilità delle sue parti sostengono al meglio nel corso dell’allenamento, con un ingombro non esagerato e un display che raccoglie e visualizza informazioni importanti. 

Dati che, una volta messi nero su bianco sul display, aiutano a capire l’evoluzione e i piccoli successi raggiunti, funzionando così come uno stimolo e un pungolo a fare meglio, a dare di più se si vuole superare un limite. In alternativa, si ha un supporto economico con cui combattere l’inerzia e certa sedentarietà dei nostri giorni.

 

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Abbigliamento sportivo

Gli 8 migliori reggiseni sportivi del 2024

 

Reggiseno sportivo – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Molte donne che praticano sport usano il reggiseno sbagliato, e voi potreste essere tra queste. Prima di andare in palestra è d’obbligo indossare un buon paio di scarpe da ginnastica e una tuta comoda, ma nella lista degli outfit indispensabili c’è anche il reggiseno tecnico. Per aiutarvi a scegliere il modello giusto, abbiamo preparato una guida all’acquisto sui migliori sport bra del momento, ma se preferite ottimizzare i tempi di ricerca, ecco un’anteprima delle nostre preferenze: il Nike Victory Compression è costituito da uno speciale tessuto Dri-FIT che favorisce la dispersione del sudore e non perde di elasticità anche se continuamente sollecitato dai movimenti corporei; a seguire, l’Adidas Drst Ask SPR, dal convincente rapporto qualità/prezzo e disponibile in una vasta gamma di colori.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori reggiseni sportivi – Classifica 2024

 

Se non avete idea di quale reggiseno sportivo comprare, date uno sguardo alla nostra tabella di comparazione dei modelli più venduti del momento, in modo da individuare la versione corrisponde alle vostre aspettative, sia in termini di comfort sia in termini di spesa.

 

 

Reggiseno sportivo Nike

 

1. Nike Reggiseno sportivo Victory Compression

 

Al primo posto della nostra classifica dei migliori reggiseni sportivi del 2024 si colloca il Victory Compression di Nike, ideale anche per le taglie abbondanti. È realizzato con uno speciale tessuto Dri-FIT traspirante in grado di favorire la dispersione del sudore, in modo che l’atleta non avverta quella fastidiosa sensazione di bagnato durante gli allenamenti.

Altro punto di forza del reggiseno sportivo Nike è la presenza di cuciture piatte termosaldate che, oltre a concedere un’ampia libertà di movimento, riducono al minimo lo sfregamento con la pelle e il conseguente rischio di irritazioni o arrossamenti. Molto utili anche gli stabilizzatori in nylon delle spalline, pensati per impedire l’effetto stretch e sostenere con decisione il seno senza comprimerlo troppo.

Il modello piace alle utenti soprattutto per il suo convincente rapporto qualità/prezzo, sebbene in molte abbiano espresso dubbi sulla corrispondenza delle taglie, che appaiono più piccole rispetto agli standard europei. Per garantirsi una perfetta vestibilità, si consiglia quindi di preferire una misura in più rispetto a quella che si indossa di solito.

 

Pro

Cuciture: L’esclusivo design con inserti stabilizzanti e cuciture piatte assicura un’ampia libertà di movimento durante gli allenamenti, senza causare irritazioni o arrossamenti.

Dri-FIT: Punto di forza del Victory Compression di Nike è il tessuto con tecnologia Dri-FIT, che favorisce l’evaporazione del sudore e mantiene la pelle perfettamente asciutta.

Resistente: La composizione al 90% in microfibra e al 10% in cotone gli concede una notevole resistenza alle trazioni e ai lavaggi, così da garantire una maggiore durata nel tempo.

 

Contro

Taglie: Trattandosi di un modello molto aderente, consigliamo di acquistare una misura in più, anche perché le taglie disponibili non corrispondono alla perfezione con quelle europee.

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Reggiseno sportivo Adidas

 

2. Adidas Reggiseno sportivo Drst Ask SPR

 

Passiamo ora a un reggiseno sportivo che colpisce soprattutto per il suo design avvolgente e ricercato, disponibile tra l’altro in dodici diverse colorazioni per rimanere sempre fedeli al proprio stile personale anche quando si tratta di andare in palestra.

Sulla parte frontale, infatti, spicca il logo dell’azienda che aggiunge un tocco di brio a qualsiasi mise sportiva, mentre la fascia elasticizzata sotto il seno favorisce il sostegno senza stringere troppo o provocare fastidi.

Le utenti che hanno scelto il reggiseno sportivo Adidas si sono dette molto soddisfatte del tessuto tecnico con cui è realizzato, poiché riesce a contenere bene le forme impedendo che si crei quell’imbarazzante effetto “rimbalzo”. 

A tal proposito, però, ci preme sottolineare che il modello potrebbe non garantire il sostegno necessario a chi ha un décolleté abbastanza prosperoso, nel qual caso sarebbe meglio optare per un capo più sostenitivo. A ogni modo, la disponibilità di diverse taglie permette di individuare facilmente la misura corrispondente al proprio giropetto, per cui non si correrà il rischio di sbagliare.

 

Pro

Design: Il reggiseno proposto da Adidas colpisce soprattutto per il suo look curato e accattivante che permette di indossarlo sia sotto la maglietta sia come vero e proprio top sportivo.

Traspirante: Il tessuto in nylon ed elastan si comporta come una “seconda pelle” e garantisce una perfetta traspirazione anche in caso di allenamenti a media o alta intensità.

Prezzi bassi: Il modello, oltre a essere costituito da materiali di eccellente fattura, presenta un rapporto qualità/prezzo davvero convincente ed è disponibile in un’ampia varietà di colori.

 

Contro

Taglie forti: Pur garantendo un buon sostegno grazie alla fascia elastica sul busto, potrebbe non essere adatto per le donne con un seno prosperoso che cercano un modello più contenitivo.

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Reggiseno sportivo per seno grande

 

3. Undercover Lingerie Reggiseno Sportivo SN109

 

A chi, invece, è alla ricerca di un reggiseno sportivo per seno grande, che sia anche più economico rispetto alla media, consigliamo il modello SN109 di Undercover Lingerie, forte di un prezzo di vendita estremamente vantaggioso in rapporto alla buona qualità complessiva e ai benefici offerti.

Cominciamo, dunque, dall’aspetto più interessante del prodotto, ossia le spalline imbottite e regolabili che permettono di adattare il capo alla conformazione del proprio seno e ai suoi eventuali cambiamenti fisiologici.

L’assenza di cuciture, invece, elimina il rischio che il contatto con le zone più sensibili possa provocare fastidi o dolorose lesioni sulla pelle, mentre gli inserti traspiranti favoriscono l’evaporazione del sudore anche durante le giornate particolarmente afose.

Dal momento che il suo design ricorda quello di un reggiseno tradizionale, molte donne preferiscono indossarlo sotto la maglietta, una pecca che, però, viene in parte bilanciata dal fatto che il modello riesce a valorizzare al meglio le forme femminili.

 

Pro

Spalline: Il principale vantaggio di questo reggiseno sportivo è la presenza di spalline regolabili che lo rende adatto anche per chi ha un seno molto prosperoso.

Comodo: È in grado di contenere al meglio le forme e di valorizzarle al tempo stesso, mentre l’assenza di cuciture assicura il massimo del comfort senza causare irritazioni o lesioni cutanee.

Prezzo vantaggioso: Nonostante la buona qualità dei materiali, il prodotto può essere acquistato a un prezzo molto competitivo.

 

Contro

Regolazione: Il fatto che le spalline si regolino sul retro potrebbe risultare scomodo per chi cerca il massimo della praticità.

Estetica: Il modello di Undercover Lingerie presenta un design molto simile ai tradizionali reggiseni intimi, per cui è preferibile indossarlo sotto la maglietta.

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Reggiseno sportivo contenitivo

 

4. Oakeysì Reggiseno Sport Contenitivo BAK06

 

Il reggiseno sportivo contenitivo BAK06 di Oakeysì si differenzia dagli altri modelli a compressione per una caratteristica in particolare: le coppe sono progettate per mantenere i seni ben separati, così da garantire un valido sostegno anche alle taglie forti.

Si comporta, in pratica, come un tradizionale reggiseno push-up, poiché modella e spinge il petto verso l’alto servendosi di una solida fascia elasticizzata sul busto, a cui si uniscono le finiture piatte che evitano irritazioni e restano invisibili sotto i vestiti.

Il tessuto in filato di bamboo e poliammide aderisce perfettamente al corpo per assecondarne i movimenti, oltre a essere anallergico, antibatterico ed estremamente delicato sulla pelle.

Quando fa molto caldo, però, la traspirabilità del tessuto potrebbe venire meno e potreste avvertire una fastidiosa sensazione di bagnato man mano che la sudorazione corporea aumenta. Ciononostante, pensiamo che questo modello saprà darvi grandi soddisfazioni, e non solo in virtù della buona qualità dei materiali impiegati, ma anche per il costo conveniente a cui viene venduto.

 

Pro

Materiali: Reggiseno contenitivo che vanta materiali di eccellente qualità come impone la tradizione tessile italiana: realizzato in filato di bamboo e poliammide, risulta resistente ai lavaggi, anallergico e assolutamente delicato a contatto con la pelle.

Fascia elasticizzata: Regge saldamente il seno durante le attività sportive e lo modella proprio come farebbe un push-up, il tutto senza stringere troppo né limitare la libertà di movimento.

Vestibilità: Tutte le taglie disponibili calzano alla perfezione e, in caso di dubbi, si può fare affidamento sulla tabella messa a disposizione dall’azienda.

 

Contro

Traspirabilità: Pur essendo realizzato con tessuti di ottima qualità, non garantisce un buon livello di traspirazione, soprattutto durante i periodi più caldi dell’anno.

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Reggiseno sportivo taglie forti

 

5. Syrokan Reggiseno sportivo Coolmax Underwire

 

Una guida all’acquisto che si rispetti deve tenere conto delle esigenze di tutte le donne, comprese quelle che hanno un seno particolarmente prosperoso. Ecco perché abbiamo inserito tra i nostri consigli anche il reggiseno sportivo taglie forti Coolmax Underwire di Syrokan, pensato per gli allenamenti ad alta intensità e disponibile in due differenti colorazioni.

Ideale per le donne con coppe di tipo C, D, E e F, è dotato di spalline larghe che assicurano un ottimo sostegno in qualsiasi circostanza, e potrete regolarle a piacimento in base alla conformazione del vostro seno e ai suoi eventuali cambiamenti fisiologici.

Ma il vero punto di forza del modello sono le sue coppe preformate che, oltre a proteggere il petto dagli urti e dalle sollecitazioni, lo rendono adatto per gli sport ad alto impatto, come l’equitazione e la palla a canestro. Giudizi positivi anche in merito al rapporto qualità/prezzo del prodotto, ritenuto equo dalla maggior parte delle utenti.

 

Pro

Regolabile: Le spalline larghe garantiscono il sostegno necessario anche in caso di forme prosperose e possono essere regolate a piacimento in base alle proprie misure.

Economico: Rispetto ai competitor, il Coolmax Underwire di Syrokan ha il grande pregio di costare poco pur senza scendere a compromessi in termini di qualità e resistenza. Inoltre, è disponibile in due diversi colori, il bianco e il beige.

Coppe preformate: Si adattano perfettamente alla conformazione del seno e lo proteggono da ogni possibile urto o sollecitazione.

 

Contro

Ferretti: La loro presenza potrebbe rendere il capo poco confortevole se indossato per parecchie ore consecutive; per evitare fastidiose irritazioni sulla pelle vi consigliamo di rimuoverli.

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Reggiseno sportivo Calvin Klein

 

6. Calvin Klein Reggiseno sportivo Bralette Lift

 

Entra a pieni voti nella nostra classifica anche il reggiseno sportivo Calvin Klein Bralette Lift, che accontenta le donne che non vogliono rinunciare alla comodità e allo stile. Disponibile in quattro colorazioni diverse, presenta una profonda scollatura a V per valorizzare al meglio il decolleté e farvi apparire più sensuali, mentre sulla fascia troviamo l’inconfondibile logo dell’azienda che esalta ulteriormente la bellezza del capo, tanto da poterlo utilizzare anche come top sportivo in abbinamento a un paio di leggins aderenti e scarpe da ginnastica.

Il tessuto in misto cotone e modal, oltre a risultare molto resistente e morbido al tatto, riduce al minimo il rischio di reazioni allergiche da contatto e assorbe efficacemente il sudore, lasciando la pelle fresca e asciutta per tutto il giorno.

Si tratta, però, di un modello pensato principalmente per chi ha un seno di dimensioni contenute, poiché le bretelle, essendo molto sottili, non assicurano il sostegno necessario in caso di curve prorompenti.

 

Pro

Design: Difficile passare inosservate con indosso questo splendido reggiseno a marchio Calvin Klein, ideale per chi vuole rendere stiloso e trendy il proprio outfit sportivo.

Anallergico: Realizzato in misto cotone e modal, si presta a essere utilizzato anche dalle donne che soffrono di allergie da contatto o sensibilità cutanea, perché traspirante ed estremamente delicato sulla pelle.

Lavaggi: Essendo il cotone un tessuto molto resistente e ingualcibile, si potrà lavare il reggiseno anche direttamente in lavatrice a una temperatura massima di 30°C.

 

Contro

Per seno piccolo: La scollatura a V del modello è molto profonda e rischia di far apparire volgari i décolleté più generosi.

Prezzo alto: Pur riconoscendo la buona qualità e la particolare bellezza del capo, riteniamo che il costo sia abbastanza elevato rispetto alla media.

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Reggiseno sportivo aperto davanti

 

7. Fila Reggiseno sportivo Underwear

 

I nostri consigli d’acquisto proseguono con il reggiseno sportivo aperto davanti proposto da Fila che, rispetto agli altri modelli messi a confronto fin qui, si distingue per la sua versatilità di utilizzo.

Oltre a essere indossato come un tradizionale sport bra, risulta ideale anche per le neomamme durante l’allattamento. L’apertura sul davanti, infatti, permette di offrire il seno al piccolo senza incontrare eccessive difficoltà, e dal momento che è realizzato in misto cotone ed elastan, risulta estremamente delicato e sicuro sulla pelle.

Le coppe dispongono di un rinforzo interno che assicura un maggiore sostegno, mentre l’assenza di ferretti e cuciture lo rende molto comodo da indossare anche per tutto il giorno. Buona l’idea di inserire degli inserti in rete in corrispondenza della fascia elastica, in modo da favorire la traspirazione e il ricircolo dell’aria anche quando fa molto caldo.

La tonalità disponibile è solo una, quella nera, ma dal momento che si tratta di un’offerta davvero conveniente, vale la pena accontentarsi.

 

Pro

Versatile: Pratico da indossare grazie alla comoda apertura sul davanti, l’Underwear di Fila può essere utilizzato anche a seguito di un intervento chirurgico al seno e dalle neo mamme durante l’allattamento.

Tessuto: È realizzato in misto cotone ed elastan per garantire una buona dispersione del sudore e la massima delicatezza a contatto con la pelle.

Sostegno: Le coppe sono provviste di un rinforzo interno che si presta a sostenere adeguatamente il seno senza stringere o causare fastidi, mentre la parte incrociata sul retro aderisce bene al corpo e scompare sotto la maglietta.

 

Contro

Poca scelta: Purtroppo, il capo è disponibile nella sola tonalità nera, per cui se state cercando un reggiseno sportivo più colorato e trendy dovrete valutare altre proposte.

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Reggiseno sportivo Puma

 

8. Puma Reggiseno sportivo 516996

 

Se avete un fisico asciutto e praticate sport a basso e medio impatto, potrebbe fare al vostro caso questo reggiseno sportivo Puma, in vendita a un buon prezzo. Comodo e trendy con un tocco di brio, presenta una comoda scollatura rotonda che lo rende adatto per chi non ama mettere in evidenza il décolleté durante gli allenamenti.

Nelle spalline sono stati aggiunti degli inserti stabilizzanti che assicurano un’ampia libertà di movimento e si adattano come un guanto ai movimenti del corpo, mentre l’innovativo dorso a vogatore favorisce la compressione muscolare senza costringere troppo il seno.

La fascia appare più rigida rispetto ai tradizionali reggiseni sportivi, e questo significa che sarà in grado di assorbire efficacemente gli urti riducendo, al contempo, quell’odioso effetto stretch che fa sentire a disagio.

Le acquirenti hanno apprezzato soprattutto il design originale e ben curato del modello, disponibile in nove tonalità coloratissime e vivaci per essere sempre al passo con i trend del momento anche in palestra.

 

Pro

Estetica: Tra i reggiseni sportivi che hanno meritato un posto nella nostra classifica, questo è sicuramente il più trendy, in quanto caratterizzato da un design accattivante disponibile in tantissime tonalità vivaci e originali.

Sostegno: È provvisto di una fascia elastica molto rigida che assicura un sostegno ottimale, per cui anche chi ha un seno generoso potrà sentirsi a proprio agio.

Qualità/prezzo: In rapporto alla buona qualità e alla particolare cura per l’estetica, il prezzo risulta accessibile per tutte le tasche.

 

Contro

Non per tutti gli sport: Il reggiseno sportivo Puma è progettato per gli allenamenti a bassa e media intensità, per cui lo sconsigliamo a chi pratica sport ad alto impatto.

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Guida per comprare un reggiseno sportivo

 

Il reggiseno sportivo è un capo pensato per sostenere il seno e rendere gli allenamenti più comodi ed efficaci. Questo indumento è, infatti, la scelta d’elezione di tutte le donne che praticano sport ma non vogliono rinunciare al comfort e alla praticità. 

I principali aspetti da prendere in considerazione per individuare la migliore marca per le proprie esigenze sono la taglia e la conformazione delle coppe, ma a giocare un ruolo chiave sono anche le spalline, il tessuto e, soprattutto, la tenuta, che deve essere consona all’intensità dell’attività fisica svolta. Consultate la nostra guida per scoprire come scegliere un buon reggiseno sportivo tra le numerose offerte disponibili sul mercato.

A cosa serve il reggiseno sportivo

Quale reggiseno indossate per praticare sport? Se la vostra risposta è la lingerie tradizionale, sappiate che è quella sbagliata. Un paio di scarpe da ginnastica, la giusta pettinatura e una mise sportiva, in effetti, non sono sufficienti per potersi allenare comodamente, poiché nell’elenco degli irrinunciabili deve esserci obbligatoriamente anche il reggiseno tecnico.

Ciò che differenzia gli sport bra dalla tradizionale biancheria intima è la maggiore rigidità del tessuto, che si propone di contenere adeguatamente le forme assicurando un’ampia libertà di movimento. Questi capi, poi, non si limitano solo a sostenere il seno, ma si oppongono in modo efficace agli urti e alle sollecitazioni che potrebbero provocare fastidi o, addirittura, lesioni al tessuto mammario.

Che si tratti di danza, jogging o qualsiasi altro sport di squadra, esiste un reggiseno adatto a ogni attività sportiva, che vi permetterà di allenarvi in totale libertà riducendo gli eccessi di sudore e quel fastidioso effetto stretch.

Senza contare, poi, il fatto che le donne con un décolleté più generoso potrebbero avvertire un certo disagio nell’indossare un capo che non garantisca un adeguato sostegno. Con un modello sportivo, invece, non si avrà più quell’imbarazzante effetto “rimbalzo” del seno, e ci si potrà allenare in tutta tranquillità all’insegna del comfort e della sicurezza.

 

La taglia

Ora che abbiamo fatto chiarezza sulla funzione dello sport bra, veniamo quindi al dunque cercando di capire come scegliere il miglior reggiseno sportivo per le proprie esigenze, così da essere sicure di investire bene il proprio denaro.

Il nostro consiglio è quello di provare il capo di persona per valutarne la vestibilità e il comfort, ma se siete troppo impegnate e non avete la possibilità di recarvi in negozio, potete sempre confrontare prezzi e caratteristiche dei modelli venduti online per individuare facilmente quello adatto a voi.

In questo caso, però, ci sono alcune dritte da seguire nella scelta della taglia giusta. Per prima cosa, è necessario misurare la circonferenza del sottoseno, un valore che vi aiuterà a far in modo che la fascia elastica aderisca perfettamente al corpo e assicuri il giusto sostegno.

Per quanto riguarda invece le coppe, bisogna fare riferimento al giropetto, e per misurarlo basta posizionare il metro all’altezza del capezzolo e farlo passare orizzontalmente intorno al busto. Questo passaggio è molto importante, perché la coppa deve contenere il seno in modo adeguato senza però risultare troppo stretta o troppo larga, altrimenti sarà difficile assicurarsi una buona protezione in caso di urti o impatti.

A ogni modo, per verificare la vestibilità delle taglie potete fare riferimento alla scheda tecnica del prodotto, dove spesso vengono riportate anche le misure in centimetri della fascia elastica e delle coppe, e in caso di dubbi potete sempre farvi guidare dai pareri espressi dalle utenti che hanno già provato il modello di vostro interesse.

Il giusto sostegno

Una volta stabilite quali sono le vostre misure, dovrete concentrarvi sulla composizione del capo e, più precisamente, sul tessuto e sulle spalline.

Ora, partendo dal presupposto che un buon reggiseno sportivo deve essere leggero e soprattutto traspirante, è importante scegliere un modello realizzato con materiali tecnici che assicurino un’adeguata dispersione del sudore, in modo da non avvertire quella fastidiosa sensazione di bagnato che fa venire voglia di cambiarsi quasi subito.

Per ottenere un perfetto sostegno e la libertà di movimento necessaria per allenarsi senza impedimenti, è fondamentale che le spalline aderiscano perfettamente al corpo. A seconda delle dimensioni del seno possono essere strette, larghe, incrociate o dritte sulla schiena, ma la cosa importante è che siano regolabili, così da poter adattare il capo alle proprie forme e agli eventuali cambiamenti fisiologici del corpo.

Accertatevi, infine, che il modello sia resistente non solo allo sfregamento e alle sollecitazioni ma anche ai lavaggi in lavatrice, dal momento che si tratta di un indumento che verrà lavato con maggiore frequenza rispetto alla tradizionale biancheria intima. Se, poi, non volete rinunciare alla vostra femminilità, potete anche optare per un reggiseno imbottito che valorizzi le curve anche sotto gli outfit sportivi.

 

 

 

Domande Frequenti

 

A cosa serve il reggiseno sportivo?

Oltre a sostenere il seno in modo ottimale, il reggiseno sportivo limita gli attriti provocati dalle sollecitazioni tipiche delle attività sportive, che oltre ad arrecare fastidio all’atleta, potrebbero causare dei veri e propri danni alla pelle.

 

Perché usare il reggiseno sportivo?

Innanzitutto per rendere gli allenamenti più confortevoli ed efficaci, e poi perché si tratta di un capo estremamente versatile, che può essere indossato sotto la propria mise sportiva o lasciato a vista, magari in abbinamento a un paio di leggings aderenti e scarpe da ginnastica. 

 

Reggiseno sportivo come costume?

Il reggiseno sportivo si adatta praticamente a ogni tipo di sport, dell’aerobica allo yoga, dalla danza al jogging, ma ci sono anche modelli pensati appositamente per chi pratica nuoto. Si tratta di capi molto simili ai tradizionali costumi da bagno che indossiamo al mare, ma sono studiati per assicurare il giusto sostegno in acqua e favorire la compressione muscolare durante le prestazioni.

 

Come allargare il reggiseno sportivo?

Se avete la necessità di allargare il vostro nuovo sport bra ma non avete dimestichezza con il taglio e cucito, potete acquistare un allargatore di reggiseno, una sorta di “prolunga” di stoffa che permette di aggiungere qualche centimetro al giropetto senza doversi destreggiare con ago e filo. Questi estensori sono, in genere, provvisti di tre file di ganci e sono disponibili in diverse varianti di colore per non dare troppo nell’occhio.

 

Dove si compra il reggiseno sportivo?

Se vi state chiedendo dove acquistare un reggiseno sportivo, potete trovare degli ottimi modelli su Amazon oppure nei negozi di intimo. È consigliabile provare il capo prima di acquistarlo, ma se preferite comprare online o non avete tempo di recarvi al punto vendita, potete sempre leggere la recensione delle altre utenti che hanno già provato il modello che avete adocchiato.

 

 

 

Come utilizzare un reggiseno sportivo

 

Negli ultimi anni, i reggiseni sportivi sono diventati un must have irrinunciabile per tutte le donne che praticano sport, e per una buona ragione. Da loro, infatti, ci si aspetta molto di più rispetto alla controparte tradizionale, dal momento che devono favorire la dispersione del sudore, rimanere intatti dopo frequenti lavaggi e sostenere perfettamente il seno durante le attività sportive. 

Inoltre, sono una componente fondamentale dell’equipaggiamento atletico, poiché pensati per proteggere l’atleta dagli effetti della forza di gravità e dalle sollecitazioni a cui viene sottoposto il corpo in fase di allenamento. Vediamo, dunque, quali sono le regola da seguire per scegliere il modello giusto e come utilizzarlo in palestra o durante l’attività fisica in generale.

Le regole da seguire

Partiamo subito col dire che il miglior reggiseno sportivo è quello che garantisce una perfetta aderenza al corpo, e questo significa che la fascia sul busto deve rimanere al suo posto quando si alzano le braccia o si compiono movimenti bruschi e repentini.

Rispetto ai reggiseni tradizionali, quelli sportivi devono essere realizzati con un tessuto più rigido, in modo che anche chi ha un décolleté abbondante possa sentirsi a proprio agio, ma è fondamentale che non sia troppo stretto per non ostacolare la circolazione sanguigna o provocare eccessivi fastidi. Inoltre, è preferibile che non ci siano ferretti, pizzi o merletti che potrebbero sfregare contro la pelle causando dolorose irritazioni.

Anche le imbottiture sono sconsigliate perché potrebbero compromettere il corretto ricircolo dell’aria e limitare i movimenti, mentre le spalline dovrebbero essere abbastanza ampie per fornire il giusto sostegno e aderire perfettamente al corpo, meglio ancora se regolabili così da poter adattare il capo alla morfologia del proprio seno.

 

Un modello per ogni attività sportiva

Il bello dei reggiseni sportivi è che si adeguano a qualsiasi tipo di sport: basta scegliere il modello giusto e potrete allenarvi per ore senza avvertire dolori, fastidi o qualsiasi altro inconveniente vi impedisca di dare il meglio di voi durante il training.

A tal proposito, il sostegno offerto dal capo può essere leggero, medio oppure elevato a seconda dell’attività svolta: i modelli per gli allenamenti a basso impatto, per esempio, sono indicati per chi ha un seno piccolo (con coppa dalla A alla C) e vengono consigliati per praticare lo yoga, il pilates, la danza e qualsiasi altra attività che non implichi sforzi fisici eccessivi.

I reggiseni a sostegno medio, invece, sono adatti per i training di media intensità, come il running, il ciclismo, il sollevamento pesi e l’aerobica; mentre i modelli con coppe sagomate e spalline larghe sono pensati appositamente per quante hanno un seno abbondante e praticano sport ad alto impatto, tra cui la pallavolo, il calcio e il basket.

Occhio ai lavaggi

Dal momento che il reggiseno sportivo è un capo che viene sottoposto a lavaggi frequenti, per mantenerlo in buono stato a lungo bisognerebbe sempre lavarlo a mano, in modo da evitare che  la centrifuga rovini il tessuto o le coppe. 

Se, però, non avete tempo da dedicare al bucato, potete selezionare il programma dedicato della vostra lavatrice o adottare alcuni piccoli accorgimenti, come inserire il capo in una sacca portabiancheria o utilizzare delle apposite sfere “salva reggiseno”, così da preservare l’elasticità e la consistenza del tessuto.

 

 

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Accessori & Integratori

Gli 8 migliori integratori sportivi del 2024

 

Integratore sportivo – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

Gli integratori, non soltanto quelli prettamente sportivi, sono molto diffusi perché c’è una continua richiesta e ricerca di benessere che si pensa possa essere trovato anche in queste sostanze. Molti usano gli integratori come una sorta di compensazione a un’alimentazione poco equilibrata ma state pur certi che questo non è un bene. Ad ogni modo circa la metà della popolazione italiana ha fatto uso almeno per una volta degli integratori e gli sportivi non fanno eccezione. Vista la grande richiesta e il crescente interesse, non potevamo esimerci dal realizzare una guida sull’argomento presentandovi una serie di integratori come questi due che vi anticipiamo: L Carnitina 2000 è un integratore al 100% naturale che può essere assunto anche da chi soffre di intolleranze al lattosio e al glutine; gli Integratori sportivi SIS, invece, sono a rapido assorbimento e non originano problemi gastrointestinali.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori integratori sportivi – Classifica 2024

 

Volete conoscere quali sono gli integratori della migliore marca? Li abbiamo selezionati per voi; date uno sguardo alla nostra classifica  e leggete la recensione per ogni integratore, confrontate la nostra analisi con i pareri di altri consumatori. Se vi interessa sapere dove acquistare a prezzi bassi il prodotto che più di atri vi ha convinto, cliccate sul link che vi forniamo, ma non abbiate fretta, prima di comprare confrontate i prezzi.

 

 

Integratori sportivi naturali

 

1. L Carnitina 2000 Integratore Brucia Grassi Natural Dose Elevata

 

La prima buona notizia è che il nuovo L Cartina 2000 fa parte di quegli integratori sportivi naturali che non fanno male in quanto prodotti in europa secondo la normativa ISO 9001. Tra le sue proprietà c’è quella di favorire il metabolismo dei grassi, inoltre si avverte un aumento della resistenza alla fatica sia fisica che mentale. 

Facciamo un passo indietro sulla questione del metabolismo dei grassi, ciò è vero se si svolge regolare attività fisica. L’integratore è del tutto naturale e ad alta digeribilità. Le capsule, secondo alcuni sono un po’ grandi quindi potreste avere qualche problema a deglutirle, anche se è probabile che a rendere più complicato mandare giù le capsule sia il loro odore descritto dai consumatori come intenso è sgradevole. 

Altra cosa che non è piaciuta è la data di scadenza, applicata su una etichetta removibile, sarebbe stato meglio impressa sul flacone per non instillare il dubbio di manomissioni da parte del produttore.

 

Pro

Naturali: Questi integratori sono al 100% naturali, le capsule sono di origine vegetale e non presentano alcun rischio per la salute.

In Europa: Questo integratore è prodotto nel Vecchio Continente nel pieno rispetto delle norme ISO 9001 pertanto non ci sono preoccupazioni su eventuali presenze di sostanze vietate.

Contro

Cattivo odore: Crediamo che il grosso problema di questi integratori stia nel loro odore sgradevole che, oltretutto, è anche piuttosto forte.

Data di scadenza: Non è impressa sul flacone ma su un’etichetta incollata. Questa scelta può fare venire il dubbio che il prodotto possa essere manomesso

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2. Integratori sportivi SIS

 

Gli integratori sportivi SIS sono tra i più venduti ma di cosa si tratta esattamente? È una miscela di zuccheri, in particolare maltodestrine di rapida assimilazione, di conseguenza è ideale durante gli allenamenti e le gare. 

L’assunzione non comporta problemi gastrointestinali poiché la sostanza resta per poco tempo nello stomaco, inoltre non è richiesta acqua. Una delle caratteristiche piaciute di più agli utenti è che il gel, a differenza di altri, non impasta la bocca, 

Le porzioni monouso sono comode da tenere in tasca, non danno alcun fastidio. Complicato il sistema di apertura a strappo, serve un po’ d’impegno quindi l’apertura è particolarmente scomoda per i ciclisti. Il sapore non è dei migliori e qui le lamentele sono state tante. Il prezzo è abbastanza alto.

 

Pro

Consistenza: Tale da non lasciare la bocca impastata, di conseguenza non è necessario bere acqua per eliminare i residui del prodotto.

Assorbimento rapido: I benefici si avvertono subito, inoltre restando pochissimo tempo nello stomaco non origina problemi gastrointestinali.

 

Contro

Apertura: Il sistema a strappo è poco pratico, è scomodo soprattutto per i ciclisti che molto spesso sono obbligati a fermarsi per assumere il prodotto.

Sapore: A ben poche persone è piaciuto il gusto di questo integratore, è difficile mandare qualcosa giù quando non piace.

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Integratori sportivi per ciclismo

 

3. Enervit Enervitene Sport Gel Gusto Frutti Tropicali

 

Il gel Enervitene è adatto soprattutto per il ciclismo, ad ogni modo può essere utilizzato anche da chi pratica altri sport. Va assunto prima o durante l’attività fisica con effetti che si avvertono nel breve periodo. Il prodotto è di rapido assorbimento e non è necessario mandarlo giù con acqua, noi vi proponiamo il gusto frutti tropicali ma c’è una buona possibilità di scelta, per esempio coca o arancia, giusto per citarne qualcuno, la cosa importante che indipendentemente dal gusto, il sapore è buono e ciò ne favorisce l’assunzione. 

La dose consigliata, nel caso dei minipack da 25 ml è di quattro, ciò potrebbe far temere a un costo eccessivo da sostenere ma non è assolutamente così perché come integratori sportivi per ciclismo sono abbastanza economici. 

L’unico piccolo difetto che abbiamo riscontrato sta nella confezione, per com’è fatta è facile versarsi il contenuto addosso e quindi non assumere la dose completa, oltre a sporcarsi, ma questo è un problema secondario visto che quando ci si allena si suda e quindi gli abiti vanno comunque lavati subito.

 

Pro

Assorbimento: Questi integratori sono assorbiti dal corpo in breve periodo pertanto gli effetti sono quasi immediati.

Prezzo: Soprattutto confrontando Enervitene con altri integratori analoghi, il costo ci sembra molto conveniente.

Sapore: A parte la varietà di gusti disponibili, apprendiamo con piacere che il gusto del prodotto è gradevole, si manda giù facilmente e senza bisogno d’acqua.

 

Contro

Involucro: Probabilmente andrebbe migliorato, visto che durante l’assunzione del prodotto, non di rado c’è il rischio di rovesciarsene un po’ addosso.

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Integratori sportivi americani

 

4. Proteine Sport Performance, Mocha Sabor, 28,6oz (812G) Vega

 

Tra gli integratori sportivi americani c’è il Vega, composto da proteine del tutto naturali. Chi le ha assunte parla di effettivi benefici. Il sapore (sono disponibili diversi gusti) è ritenuto molto buono anche dai palati più schizzinosi. 

L’integratore è adatto ai vegani in quanto non ci sono proteine di origine animale ma va bene anche per chi ha intolleranza al glutine in quanto assente nel prodotto. Come prodotto è caro, meglio metterlo in chiaro. 

A parte il prezzo, ciò che non è piaciuto è il misurino, troppo grande per un uso comodo e quindi spesso cade che si spreca del prodotto rovesciandolo nel tentativo di estrarre il dosatore del flacone. Come abbiamo detto è un prodotto costoso dunque sprecarlo così fa comprensibilmente arrabbiare.

 

Pro

Naturale: Questo integratore è del tutto naturale e adatto a chi segue un regime alimentare vegano. Può essere assunto anche da chi ha intolleranze al glutine non essendocene traccia.

Sapore: Gli sportivi che hanno provato il prodotto nei suoi vari gusti raccontano di un buon sapore, cosa che facilita l’assunzione dell’integratore.

 

Contro

Costo: È un prodotto abbastanza caro, il prezzo pare essere il grosso ostacolo all’acquisto, valutate bene magari facendo un confronto con prodotti simili.

Dosatore: Quello presente nella confezione risulta scomodo a causa delle sue dimensioni, spesso quando lo si tira fuori dal flacone si rischia di rovesciare parte del prodotto.

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Integratori sportivi per vegani

 

5. Arginina Vegavero® Sport 700 mg per capsula

 

Integratori sportivi per vegani, infatti non contiene nulla di origine animale. La base del prodotto è l’arginina, un aminoacido essenziale che in particolare favorisce la formazione dell’ossido nitrico il quale facilita la vasodilatazione, migliorando la circolazione. L’arginina, inoltre, comporta un rapido afflusso di nutrienti ai muscoli. Tutto ciò va a vantaggio del pompaggio muscolare e della potenza nel corso dell’allenamento. 

Benefici non si hanno soltanto durante l’allenamento ma anche dopo poiché si recupera più in fretta dallo sforzo sostenuto. Il dosaggio e l’assunzione sono semplici e pratici: si prendono da una a tre capsule quotidianamente, nel caso si facciano più allenamenti durante la settimana, il prodotto va assunto quotidianamente accompagnato da 300 ml di acqua. 

C’è qualche aspetto negativo che vale la pena segnalare. Dai commenti che abbiamo letto pare evidente che gli effetti non sono positivi per tutti, infatti c’è chi lamenta problemi di varia natura; si va dal gonfiore addominale ai bruciori di stomaco passando per la nausa e la diarrea. Ci preme dire che non è dato sapere se queste persone affette dai problemi sopra indicati abbiamo fatto un uso scorretto dell’integratore. Infine da segnalare che il prodotto non ha un buon odore.

 

Pro

Ossido nitrico: Il prodotto favorisce la formazione dell’ossido nitrico che ha effetti positivi sulla vasodilatazione, di conseguenza si ha una migliore circolazione sanguigna e anche un veloce afflusso dei nutrienti ai muscoli.

Prezzo: Molti utenti si sono detti molto soddisfatti per il costo dell’integratore giudicandolo competitivo e conveniente.

 

Contro

Effetti collaterali: Dalle testimonianze raccolte in rete sono emersi una serie di effetti collaterali come gonfiore addominale, nausea e persino diarrea. Non abbiamo modo di sapere se ciò è dovuto a un uso scorretto del prodotto. 

Cattivo odore: Tra le lamentele più ricorrenti c’è quella dell’odore poco gradevole che caratterizza l’integratore, quelli con l’olfatto più sensibile potrebbero restar contrariati.

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Integratori sportivi Named

 

6. Named Hydra FIT 400 GR Arancia Rossa

 

L’integratore sportivo Named è utile soprattutto per recuperare le perdite idrosaline che si verificano in seguito alla sudorazione che puntualmente si verifica quando ci si allena ma anche in estate a causa del caldo; pertanto lo consigliamo non soltanto a quanti fanno sport ma a tutte quelle persone che per un motivo o per un altro sudano parecchio. 

Il costo è vantaggioso, anche se dobbiamo dire che con un po’ di ricerca si riesce a ottenere anche un piccolo risparmio, invitiamo i lettori a confrontare i prezzi online con quelli della farmacia vicino casa e vedere dove è più conveniente acquistare. 

Il sapore non è di quelli che invogliano a bere, a molti il prodotto non è piaciuto per questa ragione. Non comprendiamo, poi, l’assenza di un misurino che sarebbe stato molto utile per il dosaggio. Da apprezzare, invece, la borraccia in omaggio, anche se di poco valore.

 

Pro

Reintegro perdite idrosaline: È un prodotto molto efficace nel recuperare le perdite idrosaline dovute alla sudorazione, consigliato non sogli agli sportivi ma anche a chi suda molto in estate.

Prezzo: L’integratore è venduto a un costo molto conveniente, tanto è vero che molte persone lo hanno preferito ad altri per questo motivo.

 

Contro

Sapore: Se c’è una cosa che non è piaciuta dell’integratore è il suo sapore, molti consumatori lo hanno ritenuto imbevibile.

Manca il misurino: Poco comprensibile la scelta di non inserire un misurino nella confezione, di grande utilità per il dosaggio.

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Integratori sportivi Yamamoto Nutrition

 

7. Yamamoto Nutrition Bcaa 8:1:1 integratore alimentare di aminoacidi a catena ramificata

 

Yamamoto Nutrition è un integratore alimentare di aminoacidi a catena ramificata. Da segnalare che contiene anche la vitamina B1 e B6, la prima supporta il metabolismo energetico mentre la seconda contribuisce a diminuire stanchezza ed affaticamento. 

È opportuno spiegare il perché di quell’8:1:1. È il rapporto che indica 8 parti di L-Leucina, 1 di L-Valina e infine 1 di L-Isoleucina. L’integratore è consigliato soprattutto a chi vuole una massa muscolare possente e ben definita. Chiaramente per ottenere simili risultati è imprescindibile un allenamento mirato e una alimentazione adeguata oltre all’assunzione dell’integratore. 

Il costo è uno degli aspetti positivi che abbiamo riscontrato mentre le tavolette da ingerire, secondo alcuni sono grandicelle per una comoda deglutizione. Per completezza di informazione, segnaliamo che dalle recensioni lette in rete, emerge che non tutti ritengono che il prodotto sia realmente efficace o comunque che dia un apporto significativo. 

 

Pro

Prezzo: Tra i pregi più evidenti dell’integratore c’è il suo costo che noi riteniamo essere molto conveniente in relazione al costo di prodotti simili.

Apporto vitaminico: L’integratore è arricchito con le vitamine B6 e B1. La prima favorisce il metabolismo energetico la seconda, invece, aiuta a diminuire la sensazione di stanchezza.

 

Contro

Grandi: Le tavolette da ingerire risultano essere un tantino grandi e quindi non tutti riescono a deglutirle facilmente.

Efficacia: Il prodotto pare non avere gli stessi effetti su tutti tanto è vero che alcuni consumatori ne mettono in dubbio la reale efficacia.

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Integratori sportivi con siero del latte

 

8. Marchio Amazon Amfit Nutrition Mix di proteine Whey del siero di latte

 

Il prodotto in esame è una miscela di proteine del siero del latte e dotate di un profilo di aminoacidi completo. Diluito con l’acqua (o in alternativa con il latte freddo) il prodotto assume una consistenza cremosa… quando va bene. 

Perché diciamo così? Perché tra le maggiori lamentele che abbiamo letto, molte riguardano proprio la scarsa solubilità e la formazione di fastidiosi grumi. Il prodotto è realizzato in Europa, anzi, per essere più precisi, in Inghilterra pertanto rispetta le normative europee, quindi parliamo di un prodotto sicuro per la salute. 

Il sapore non ha messo tutti d’accordo: ad alcuni piace, ad altri no, altri ancora lo ritengono eccessivamente dolce. Pochi consensi li ha ottenuti anche l’odore. Il sistema di chiusura non è il massimo, diciamo pure che la confezione è realizzata in economia. Il prezzo è di sicuro interesse.

 

Pro

Prezzo: Abbiamo trovato questo prodotto molto economico, il suo costo è più conveniente di quello di altri integratori.

 

Contro

Solubilità: Nonostante il produttore ne decanti la solubilità il prodotto si scioglie a fatica sia nell’acqua sia nel latte, come dimostra anche la presenza dei grumi.

Odore: All’apertura della confezione si avverte un odore che non piace, quanto al sapore ci sono pareri contrastanti ad ogni modo non è molto appetitoso.

Confezione: Realizzata in economia, ciò comporta soprattutto un sistema di chiusura approssimativo e poco efficace.

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Guida per comprare un integratore sportivo

 

I migliori integratori sportivi del 2024 sono venduti liberamente, pertanto possono essere reperiti con grande facilità e in abbondanza negli store online. Tante offerte sul mercato possono generare confusione nel consumatore che non sa come destreggiarsi e distinguere il miglior integratore sportivo da altri meno efficaci o meno convenienti per il prezzo. 

Invitiamo il lettore a fare una comparazione tra l’integratore più economico e quello più costoso al fine di valutare bene le differenze che molto spesso vanno ben al di là del costo. Compito arduo? Nessun problema, qui ci siamo noi ad aiutarvi a capire quale integratore comprare.

Uso consapevole

Per capire come scegliere un buon alimentatore sportivo forse è utile preliminarmente capire come si presenta e cosa sono. La legge categorizza gli alimentatori come alimenti pertanto sono di vendita libera, si trovano in farmacia, al supermercato e anche online. Questi prodotti sono venduti in piccole quantità di consumo, ad esempio, sotto forma di capsule, fialoidi, compresse ecc. L’assunzione di queste sostanze deve avvenire consapevolmente, pertanto il consumatore deve essere informato sulle proprietà del prodotto e sulle sue funzioni e in alcun caso gli integratori devono contrastare la salvaguardia delle corrette abitudini alimentari.

 

Attenzione a cosa comprate

Gli integratori venduti online sono sicuri? La domanda è lecita e avere qualche dubbio è sicuramente un bene. Chi vuole andare sul sicuro può fare riferimento al registro degli integratori alimentari. Tale registro è gestito dal ministero dell Salute, dunque potete star certi che ciò che vi trovate, magari non farà miracoli ma di certo non comprometterà la vostra salute. 

Tutti gli integratori presenti sul suddetto registro, anche il più economico, sono sottoposti a diversi controlli che ne certificano la non pericolosità per chi li assume. Di conseguenza se un integratore è presente sul registro, è liberamente vendibile sul mercato italiano, pertanto potete trovarlo in farmacia, al supermercato e così via.

Il pericolo si nasconde online

Nel paragrafo precedente abbiamo raccontato di come esista un registro dove trovano posto tutti gli integratori dotati dei requisiti necessari e previsti dalla legge per la libera commercializzazione sul territorio italiano. Ma per quali ragioni alcuni integratori non hanno accesso al mercato italiano se non addirittura europeo? 

Può esserci il caso dell’integratore che presenti sostanze vietate da noi, per non parlare di sostanze non ammesse dalla legge antidoping, e qui gli sportivi devono stare molto attenti perché se partecipano a delle competizioni ufficiali, rischiano una squalifica e l’indelebile marchio del dopato, cosa molto grave nel mondo dello sport. Questi integratori, pur vietati in Italia, spesso possono essere acquistati online.

 

 

 

Domande frequenti

 

Cosa sono gli integratori sportivi?

Gli integratori sportivi sono sostanze e nutrienti che l’atleta assume al fine di ottimizzare le sue performance. In sostanza, come suggerisce il nome, prendere questi prodotto vuol dire integrare quei nutrienti e quelle sostanze che il corpo non assimila sufficientemente dagli alimenti. È pacifico che prendere gli integratori ha senso soltanto seguendo una dieta varia e completa.

 

Quando assumere gli integratori sportivi?

Dipende dagli integratori e dal tipo di attività sportiva. Ad esempio quelli che servono solo a reintrodurre i sali minerali a causa della sudorazione devono essere assunti durante l’allenamento e alla fine. Ci sono poi le proteine che vanno prese 30/45 minuti prima dell’allenamento ma ci sono anche prodotti pensati per essere assunti nel corso dell’allenamento. È importante fare sempre fede alle istruzioni riportate nella confezione e soprattutto rispettare le dosi indicate.

 

Come aprire un negozio di integratori sportivi?

Come prima cosa si apre la partita IVA, successivamente si comunica al Comune l’inizio di attività. Essendo gli integratori classificati come alimenti, serve il nullaosta da parte dell’autorità sanitaria. Il proprietario, inoltre deve conseguire il diploma HACCP dopo aver sostenuto un corso che fornisce le conoscenze necessarie a chi vende prodotti alimentari. Bisogna anche fare richiesta al ministero della Salute del Certificato di Libera Vendita. L’ottenimento del certificato non è legato a nessun tipo di corso e non ci sono esami da sostenere.

 

Gli integratori naturali sono sempre da ritenere sicuri?

Per essere sicuro non è sufficiente che un prodotto sia naturale e pertanto non è da escludere che si verifichino effetti inattesi. Se durante l’assunzione del prodotto si nota che c’è qualcosa che non va, come dolori, nausea, eruzioni cutanee ecc. è fondamentale sospendere subito il consumo dell’integratore e rivolgersi al medico portando con sé gli integratori così da mostrarglieli.

 

 

 

Come utilizzare gli integratori

 

Gli integratori sono un prodotto di vendita libera, pertanto si possono acquistare senza prescrizione medica presso farmacie, supermercati e online, anche perché non sono categorizzati come medicinali, bensì come alimenti. La facile reperibilità del prodotto, soprattutto sui siti di e-commerce, non deve far abbassare la guardia. Queste sostanze, anche se pubblicizzate come naturali, vanno assunte nel modo corretto e con le dovute precauzioni.

Chiedete un consiglio al dottore

State pensando di assumere degli integratori sportivi? Molti chiedono consiglio al personal trainer, dal proprietario della palestra che si frequenta ma noi sconsigliamo ciò. Andate a parlare con il vostro medico di famiglia, magari mostrategli gli integratori che volete assumere. Lui saprà dirvi se non ci sono problemi di sorta.

 

Una buona educazione alimentare

Gli sportivi che assumono gli integratori, soprattutto quelli che intendono accrescere la massa muscolare non devono cadere nell’errore che questi prodotti siano miracolosi. Alla base di tutto c’è una sana e corretta alimentazione che molto spesso rende persino superfluo ingerire integratori.

 

Attenersi alle indicazioni

È importante, quando si assumono gli integratori, attenersi rigidamente alle istruzioni riportate sulla confezione. Questo significa rispettare il disagio e le modalità di assunzione, non bisogna mai fare di testa propria.

 

Effetti indesiderati

Per quanto possano essere naturali gli integratori che state assumendo, non significa che non possano verificarsi effetti collaterali, anche gravi. Se si ha un malessere, diarrea, nausea o qualsiasi altro disturbo, la prima cosa da fare è smettere di prendere gli integratori, la seconda è andare dal medico.

Attenzione a cosa comprate

Bisogna essere molto attenti a cosa si ingerisce. La possibilità di comprare gli integratori online può essere rischioso perché non in linea con le normative vigenti. Per andare sul sicuro converrebbe comprare gli integratori soltanto in farmacia e nei negozi specializzati presenti sul territorio italiano. Ad ogni modo, per togliersi ogni dubbio e comprare tranquillamente questi prodotti anche su un sito di e-commerce, si può fare riferimento al registro degli integratori alimentari del ministero della Salute.

 

 

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Sci

Gli 8 migliori caschi da sci del 2024

 

Casco da sci – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

La protezione offerta quando si calcano le piste da sci passa in prima battuta dalla zona della testa. 

Tra i migliori caschi da sci del 2024, abbiamo selezionato l’Alpina Carat per Bambini, un ottimo modello per i giovani sciatori che iniziano a gustare il piacere di scendere lungo le prime piste o per chi già ha una certa familiarità con la neve. Un’altra proposta interessante arriva dal Black Crevice Kitzbühel, realizzato con un solido guscio in policarbonato e dotato di un sistema di ventilazione frontale che agevola il passaggio dell’aria.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori caschi da sci – Classifica 2024

 

 

Casco da sci per bambino

 

1. Alpina Carat – Casco da Sci per Bambini

 

Il marchio Alpina punta sulla qualità made in Germany per offrire una gamma di prodotti dedicati agli sport invernali pratici da utilizzare e dal buon rapporto qualità/prezzo. La proposta Carat è pensata per la protezione dei giovani sciatori e sciatrici. 

La finitura esterna si caratterizza per un bel colore blu acceso, con altre varianti cromatiche pensate per chi ama decorazioni e stili differenti per un casco da sci per bambino. Il sistema di chiusura sotto il mento è pratico e può essere gestito anche con il supporto di una sola mano. Il materiale del guscio è il policarbonato, con la tecnologia Hi-EPS che distribuisce e attutisce gli urti, sfruttando le microcamere d’aria con un peso che si conserva leggero e non incide in modo negativo sulla resistenza del casco. 

Nella parte posteriore è presente il sistema di regolazione e fissaggio Run System Ergo Snow, progettato e pensato per una modifica della tenuta del casco sulla testa. Una comoda rotella centrale si occupa di gestire le regolazioni, in una dinamica semplice e alla portata di tutti.

 

Pro

Design: La struttura in mold nasce con il preciso intento di fondere la protezione interna con il guscio esterno in moda tale che le due parti non si separino in caso di urti. Si crea così uno scudo che avvolge al meglio la testa.

Praticità: Il sistema di regolazione nella zona posteriore della testa è progettato per una semplicità e adattabilità che hanno convinto diversi utenti, con una rotellina che stringe o allenta la presa del casco all’occorrenza.

Sicurezza: Il policarbonato e la tecnologia Hi-EPS lavorano in sinergia per dare il meglio in quanto a distribuzione degli urti.

 

Contro

Paraorecchie: Si lamenta un’eccessiva rigidità nella zona a copertura delle orecchie e degli zigomi, con una preferenza per un supporto più morbido e che lascia una maggiore libertà all’utente.

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Casco da sci uomo

 

2. Black Crevice Kitzbühel

 

Il nostro prossimo consiglio su quale casco da sci comprare va a questo modello proposto da Black Crevice, che rientra tra i più venduti online per l’ottimo compromesso tra qualità, protezioni e prezzo.

Nonostante il costo più economico rispetto ai principali competitor, si compone di un solido guscio in policarbonato studiato per proteggere completamente la testa in caso di urti o cadute, così da affrontare curve, discese e tracciati fuoripista in assoluta sicurezza.

Altra caratteristica particolarmente apprezzata di questo casco da sci uomo è il comfort di utilizzo, dovuto alla presenza di una spessa imbottitura nella zona delle orecchie e di quattro fori di aerazione posizionati nella parte frontale e sul retro per favorire una corretta circolazione dell’aria mentre si scia, evitando l’accumulo di sudore e umidità all’interno del supporto.

Disponibile in un’ampia gamma di colori per esperire al meglio la personalità e lo stile di chi lo indossa, è dotato di un’imbottitura interna facilmente rimovibile e lavabile all’occorrenza, così da mantenere il casco in perfetto stato, allungandone di fatto la vita utile.

 

Pro

Design: Numerose le combinazioni di colori disponibili, con una calotta che avvolge al meglio il capo e un sistema di ventilazione studiato appositamente per quanti vogliono sciare all’insegna del comfort e della sicurezza.

Robusto: Una volta indossato, il casco trasmette una buona sensazione di tenuta e solidità che si mantiene tale anche dopo svariati anni di utilizzo.

Tenuta: La chiusura micrometrica a sgancio rapido, oltre a renderlo molto facile da indossare e da togliere, lo mantiene stabile e ben fermo sulla testa, senza rischio di cadute e spostamenti.

 

Contro

Spifferi: Dal momento che le due prese d’aria posteriori non si possono chiudere, quando l’aria di montagna è molto fredda o soffia il vento, le orecchie tendono a infreddolirsi rapidamente, con tutti i disagi e i fastidi che ne conseguono.

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Casco da sci con visiera

 

3. Bollé Casco Da Sci Con Visiera BackLine Visor

 

Il casco da sci con visiera Bollé BackLine Visor nasce e si struttura da uno stampo in mold, con la zona del guscio esterno e la parte interna fuse per creare un supporto in blocco solido e resistente, capace di contenere e attutire al meglio gli urti, con un’ottima distribuzione delle vibrazioni.

Grazie all’innovativa tecnologia Panoramic Vision con apertura frontale più ampia, il campo visivo risulta abbastanza largo da agevolare le manovre in pista anche in condizioni di scarsa visibilità, garantendo comfort e tenuta ottimale anche agli sciatori che indossano gli occhiali da vista.

Per incrementare ulteriormente la praticità e la sicurezza di utilizzo del dispositivo, gli interni sono stati foderati con tessuti molto morbidi, traspiranti e privi di cuciture che possano in qualche modo sfregare contro la pelle e irritarla, causando fastidi e disagi allo sciatore.

Al tempo stesso, il comfort viene garantito dalla presenza di un efficiente sistema di ventilazione regolabile che agevola il passaggio dell’aria e permette di mantenere un’areazione ottimale anche nei momenti di eccessivo calore o quando il sole batte forte.

 

Pro

Visiera: Nella zona frontale del Bollé BackLine Visor è presente una comoda e ampia visiera, studiata ad hoc per lasciare ampio campo visivo allo sciatore e restituire così una panoramica estesa durante tutta la sciata.

Materiali: Robustezza e leggerezza: queste le carte che il marchio Bollé cala in tavola, proponendo un casco convincente sia sul fronte del design sia in termini di funzionalità.

Aerazione: Una volta indossato, il sistema di ventilazione mantiene una circolazione adeguata dell’aria, con in più la modalità Click-to-Fit che semplifica la chiusura e lo slaccio del supporto.

 

Contro

Pulizia: Dal momento che la fodera interna non è sfoderabile, risulta più difficile mantenere il casco pulito e in perfette condizioni igieniche.

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Casco da sci alpinismo

 

4. Salewa Vert Helmet, Casco per Lo Sci-Alpinismo

 

Dal marchio leader nel settore dell’abbigliamento e delle attrezzature per l’outdoor, ecco un casco da sci alpinismo professionale, che si contraddistingue non solo per il design dinamico ed esteticamente all’avanguardia, ma anche per la doppia certificazione sci e arrampicata.

Si tratta, quindi, di un modello molto leggero e avvolgente che si presta a essere utilizzato per più attività sportive, così da venire incontro alle esigenze dei freerider più esperti che sono soliti attraversare alcuni tratti con i ramponi o in arrampicata per raggiungere le vette in neve fresca.

Le cinque bocchette di aerazione, collocate nella parte alta e posteriore del guscio esterno, agevolano l’ingresso di aria fresca per permettere di usare il supporto anche in estate, senza avvertire alcun fastidio.

Quando, poi, vengono chiuse nelle giornate più fredde dell’anno, si può stare sicuri che nessun fastidioso spiffero gelido entrerà all’interno del casco.

I paraorecchie sono amovibili, così come il rivestimento interno che può essere lavato dopo una lunga sciata o prima di mettere al sicuro il casco a stagione conclusa.

 

Pro

Versatile: Il Salewa Vert Helmet è il primo casco da sci ad aver ottenuto la certificazione per essere utilizzato sia in pista sia per l’arrampicata, garantendo comfort e sicurezza anche nei tratti di freeride estremo.

Design: Oltre a un’estetica accattivante, vanta una forma che è anche sostanza, con rinforzi ben distribuiti su tutta la calotta per proteggere anche le zone più sensibili della testa, come le tempie e la nuca.

Rapporto qualità/prezzo: Non è il più economico tra i modelli messi a confronto nella nostra guida, eppure dimostra di essere il più convenienti sul fronte della tenuta e della qualità costruttiva; aspetti che trovano un equilibrio anche rispetto al costo finale.

 

Contro

Senza visiera: Si lamenta da più parti la mancanza di una protezione per gli occhi e la zona superiore del volto.

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Casco da sci per donna

 

5. Bollé Juliet Casco da Sci

 

Premiato dai nostri esperti come migliore casco da sci per donna, il Bollé Juliet segna un gradito ritorno alle origini grazie alla presenza di un caldo rivestimento interno in lana a effetto pelliccia, il primo tessuto tecnico storicamente utilizzato in montagna, che grazie a nuovi trattamenti ha raggiunto un livello di prestazione decisamente superiore.

Oltre a garantire un ottimo isolamento termico, offre una buona protezione contro l’acqua e la neve, mantenendo comunque una traspirazione molto elevata anche da bagnato, con l’ulteriore vantaggio di poterlo rimuovere facilmente all’occorrenza per agevolare la pulizia del casco e mantenerlo in perfette condizioni igieniche.

La struttura in ABS iniettato completa l’elenco delle carte vincenti su cui Bollé ha scommesso, coniugando un design accattivante e ben curato in ogni singolo dettaglio con materiali pensati ad hoc per tenere al sicuro la testa.

Completa il quadro un sistema di ventilazione attiva che permette di regolare il passaggio e la circolazione dell’aria in base alle esigenze, il tutto senza compiere manovre complicate.

 

Pro

Stile: Non passa di certo inosservato il design stiloso e alla moda di questo casco Bollé femminile, caratterizzato da un mix equilibrato di colori e decorazioni che riesce a incontrare facilmente i gusti di un’ampia fetta di sciatrici.

Protezione: Le imbottiture interne realizzate in polistirene espanso e rivestite in morbida pelliccia, oltre a proteggere e mantenere la testa al caldo, si possono facilmente rimuovere per agevolarne la pulizia.

Certificato: Il modello è provvisto di certificazione EN 1077 B che ne attesta la sicurezza e la resistenza in caso di urti, cadute e impatti.

 

Contro

Vestibilità: Potrebbe non essere così facile scegliere la misura giusta, visto che molte acquirenti riferiscono che le taglie indicate non sempre corrispondono a quelle reali.

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Casco da sci Salomon

 

6. Salomon Brigade+, Casco da sci e da snowboard

 

I nostri consigli su come scegliere un buon casco da sci proseguono con il Salomon Brigate+, un modello top di gamma caratterizzato da uno stile classico e tradizionale, ma con performance e comfort moderni.

Declinato in cinque diverse combinazioni di colori per adattarsi ai gusti e allo stile di ogni sciatore, sfrutta i materiali e le tecnologie più avanzate del brand francese, tra cui il brevettato sistema EPS 4D che dissipa in maniera ottimale gli impatti obliqui e verticali, grazie al guscio stampato a iniezione che si è dimostrato altamente resistente e durevole anche quando sottoposto a continui maltrattamenti o sollecitazioni.

Il sistema di aerazione ottimizzato aiuta a mantenere la giusta temperatura intorno alla testa anche quando si scia ad alte velocità, mentre il nuovo quadrante di regolazione integrato permette di personalizzare la calzata del casco da sci Salomon in base alla fisionomia del capo.

Per una migliore igiene e pulizia, la fodera interna è facilmente rimovibile e si può comodamente lavare anche direttamente in lavatrice (a una temperatura massima di 30°C) senza pericolo che si rovini.

 

Pro

Protezione: Le imbottiture in polipropilene espanso (EPP) ad alta densità nelle zone di impatto critiche, unite all’esclusiva struttura EPS 4D, offrono la giusta protezione dove più serve.

Fit regolabile: Il sistema di chiusura a sgancio rapido con quadrante di regolazione integrato permette di adattare la vestibilità del supporto alla circonferenza della propria testa, migliorandone il comfort e la stabilità.

Airflow: Altra caratteristica interessante, che si apprezza soprattutto con l’utilizzo intensivo, è l’innovativo sistema di aerazione Airflow che migliora la circolazione dell’aria all’interno del casco ed evita l’appannamento della visiera.

 

Contro

Design anonimo: L’estetica non è certamente in grado di catturare l’attenzione, visto che non sono presenti disegni o decorazioni volti a renderne il design più accattivante.

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Casco da sci Poc

 

7. Poc Skull X casco da sci

 

Grazie a una serie di pannelli deflettori posizionati nella zona frontale, il casco da sci Poc si dimostra un supporto interessante e affidabile. La linea EPP aiuta a sostenere anche impatti multipli, con uno spessore adeguato e una tenuta che lascia spazio a pochi dubbi a riguardo. Il guscio esterno in ABS completa l’elenco delle carte vincenti su cui Poc ha scommesso, coniugando il design di un casco da professionisti, con materiali pensati ad hoc per tenere al sicuro la testa. 

La clip si stringe senza difficoltà sotto il mento, conservando una rapidità di apertura e chiusura soddisfacente. La zona delle orecchie è protetta a dovere, con un passaggio del suono che non crea un isolamento eccessivo che potrebbe essere pericoloso. Altro elemento è poi il sistema di apertura e chiusura del laccio che blocca il casco sotto il mento. 

Avere un meccanismo di sblocco rapido, che si gestisce magari anche con una sola mano aiuta in maniera decisiva chi vuole perdere poco tempo e gettarsi subito in pista.Tra i caschi da sci brilla per la forma, le linee minimal e l’ottima cura dei dettagli. Tutti aspetti che si fondono in una totalità accattivante che non lascia indifferente l’utente. 

 

Pro

Stile: Molto curato nei dettagli, il casco sfrutta un design rifinito e dalle linee futuribili, a cui si accompagna anche una colorazione in nero opaco che piace a molti. 

Protezione: Poc non dimentica la sostanza, donando un’anima solida e resistente al suo casco. La protezione EPP si adatta bene agli urti, distribuendo così le vibrazioni in modo progressivo e con ottimi risultati a fronte di una caduta.

Passaggio aria: La parte frontale favorisce una corretta circolazione dell’aria, un aspetto importante nel momento in cui si passano diverse ore in pista.

 

Contro

Taglie: Il casco ha un ridotta vestibilità, motivo per cui vi suggeriamo di controllare con attenzione la misura e la circonferenza scelte, così da evitare spiacevoli sorprese e resi.

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Casco da sci Dainese

 

8. Dainese Casco da Sci per Adulto D-Brid

 

I nostri consigli d’acquisto si concludono con il casco da sci Dainese D-Bird, che già dal nome lascia intendere la sua natura ibrida.

Un mix vincente in cui la tecnologia in mold, famosa per la leggerezza e l’ergonomia dello stampo che si ottiene, si unisce alla resistenza e la capacità di attutire gli urti della calotta in ABS.

L’azienda ha posto un occhio di riguardo anche alla praticità, implementando l’innovativo sistema Fidlock che rende la chiusura e lo slaccio del casco rapidi e intuitivi, senza richiedere grandi manovre. Nella zona posteriore è poi collocato un rotore che permette di regolare la taglia e la tenuta della calotta in base alla propria conformazione fisica.

L’attenzione e l’affidabilità che da sempre contraddistinguono il brand italiano le ritroviamo anche nella ventilazione, con un sistema di circolazione attiva dell’aria che scorre libera dalle 18 prese dislocate su tutto il guscio esterno.

La fodera interna è amovibile e lavabile in lavatrice, così come i paraorecchie che possono essere spostati all’occorrenza e tolti per una migliore vestibilità.

 

Pro

Costruzione: Il design ibrido del Dainese D-Bird unisce due tecnologie all’avanguardia, da un lato lo stampo in mold leggero e compatto e dall’altro la protezione interna in ABS.

Indossabilità: Dai pareri raccolti emerge come il casco sia al tempo stesso comodo e pratico da regolare, grazie a un sistema di regolazione posteriore azionabile in poche mosse.

Termoregolazione: I 18 canali di ventilazione garantiscono una temperatura uniforme e un’aerazione costante tra la testa, il casco e la visiera, con una gestione personalizzabile a seconda delle esigenze.

 

Contro

Paraorecchie: Il sistema con cui si rimuovono i due supporti laterali andrebbe migliorato in modo da renderlo più intuitivo.

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Guida per comprare un casco da sci

 

Una volta arrivata la stagione invernale, gli amanti degli sport come lo sci e lo snowboard, si preparano per trovare il giusto spot con cui trascorrere una settimana o dei giorni all’insegna dello svago e del divertimento. L’attrezzatura è fondamentale, così che in queste righe abbiamo puntato l’attenzione sulla categoria dei caschi. 

Tra i consigli d’acquisto e le varie offerte che popolano il mercato, un posto particolare spetta a quei modelli che soddisfano alcuni criteri fondamentali. Scopriamo nelle righe che seguono di cosa si tratta e come scegliere con cognizione di causa.

Il supporto a protezione della testa è un elemento su cui è bene non scherzare. Mai come in questo caso il primo consiglio è puntare alla qualità e all’affidabilità del marchio. Si riesce così a trovare un compromesso tra investimento e gestione del dispositivo, senza abbassare però mai la guardia. 

La questione della comodità passa da una parte dai materiali utilizzati per la zona interna, come la schiuma espansa o nuove mescole che offrono il comfort perfetto per chi indossa questo tipo d’oggetto. Comodità vuol dire però anche taglia adatta. Per misurarla si può prendere un metro e capire fisicamente a quanto corrisponde la propria circonferenza cranica, oppure regolarsi con le taglie, in modo simile al vestiario e partendo dalla misura S, per poi concludere con la XL. Una volta sistemato il metro sopra le sopracciglia e le orecchie, lo si fa scorrere intorno alla testa per avere il valore desiderato. Queste alcune delle verifiche che spettano all’utente.

 

Caschi in mold

In seconda battuta si può poi controllare la qualità costruttiva del guscio interno. Gli stampi in mold uniscono in una forma unica calotta esterna e zona sottostante. In questo modo non si crea una separazione tra le due parti, con una robustezza perfetta per la gestione degli impatti e un corpo unico solido e al tempo stesso leggero il giusto. 

Nella zona interna poi alcuni elementi sono spesso amovibili, come la stessa schiuma interna e i paraorecchie. Si ha così anche la possibilità di lavare e tenere in perfetto stato questi componenti, allungando di fatto la vita del casco. 

La piacevolezza dell’oggetto passa poi dai fori di ventilazione. Di solito collocati nella zona frontale e sul retro, hanno il merito di lasciare scorrere l’aria, riducendo la temperatura interna che tende a salire anche se fuori si è sotto zero. Da privilegiare quei modelli che consentono di variare a piacere apertura e chiusura di questi passaggi, così da impostare al meglio il tutto a seconda della stagione o della giornata.

Stabilire un budget

La ricerca dell’ultima tecnologia porta sovente a un aumento del prezzo del casco. Anche qui però è bene capire uso e finalità che spingono all’acquisto. Se da un lato il professionista deve e può puntare a un mix vincente tra sicurezza e leggerezza, lo sportivo e l’appassionato, possono anche accontentarsi di un oggetto che pesa un poco di più ma che non fa sconti sulla robustezza e la gestione delle vibrazioni e degli urti. 

Molti brand hanno sviluppato e prodotto gusci e sistemi proprietari che aiutano a migliorare l’esperienza una volta in pista. Importante è capire che il design non si deve fermare alla forma, ma che la sostanza e la tenuta di un casco sono i suoi reali punti di forza.

In quest’ottica si capisce bene l’importanza della qualità e di un marchio che, attraverso la ricerca e lo studio, realizza infine un oggetto solido e robusto, in cui l’indossabilità fa il paio con materiali funzionali al passo con i tempi, ottimi per attutire gli urti e distribuire al meglio l’impatto.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come scegliere la misura del casco da sci?

Per capire al meglio la circonferenza e la taglia adeguata, si può procedere con l’aiuto di un metro o facendo riferimento alla sigla sull’oggetto. Nel primo caso si posiziona il sopra la fronte, all’altezza delle sopracciglia e si effettua così la misurazione intorno la testa. La misura sta a rappresentare la vostra circonferenza, un valore di riferimento per la scelta della taglia corretta del supporto.

 

Come collegare la GoPro al casco da sci?

La telecamera GoPro ha bisogno di un supporto adeguato con cui poter trovare posto e mantenersi stabile sul casco. Per questo si può optare per un adesivo studiato appositamente o procedere con montature più strutturate. Nel primo caso si procede alla sistemazione del supporto sulla zona superiore del casco. Una volta che l’adesivo ha fatto presa, si può gestire la collocazione del fermo su cui posizionare poi la GoPro. Esistono anche dei supporti che si fissano con un laccio o nella zona inferiore del casco, giusto sotto il mento. 

 

Cosa mettere sotto il casco da sci?

L’importante è metterci la testa, in senso letterale e non. Un berretto andrebbe a modificare la taglia e quindi l’indossabilità stessa del supporto. Meglio dunque informarsi prima sul tipo di casco che si vuole acquistare, facendo attenzione alla presenza di fori adeguati di ventilazione e un sistema posteriore di regolazione della calotta.

 

Si può modificare un casco da sci?

Il nostro consiglio è di non procedere a cambiamenti che possono intaccare la struttura essenziale, specie per quel che riguarda la protezione interna o il sistema di chiusura. Una cosa è infatti montare un supporto per una camera nella zona esterna, altro è ridurre l’indice di protezione del casco aumentando in maniera esponenziale il fattore di rischio.

 

 

 

Come utilizzare al meglio un casco da sci

 

Prendere confidenza con il nuovo casco e con le regolazioni che lo caratterizzano non è così scontato come potrebbe sembrare. In queste righe facciamo il punto sulla questione, con alcuni suggerimenti dedicati ai prodotti più venduti e al modo migliore per sfruttare il tutto.

Scelta della taglia

Oltre i prezzi bassi, un altro elemento di cui avere contezza è la misura del casco. Diverse persone corrispondono a diverse teste, con una regolazione capace realmente di fare la differenza tra un prodotto comodo e una compressione eccessiva. L’ideale sarebbe provare dal vivo il casco, in alternativa capite bene la taglia e confrontatevi anche con i pareri degli altri utenti a riguardo.

 

Protezione totale

In caso di un’uscita saltuaria sugli sci, la scelta del casco può anche mettere in conto l’acquisto di un oggetto dalle buone prestazioni e dal costo contenuto. La protezione però non è un optional. Scegliete una struttura in mold così che la calotta interna e la protezione esterna costituiscano un blocco sicuro contro urti e danni legati a cadute.

Rispetto dell’oggetto

Magari può sembrare ovvio ribadirlo ma un casco da sci non è la soluzione ideale per chi va in bici o in monopattino. La destinazione d’uso di un prodotto simile è chiara e ben esplicitata nelle note del produttore. Consultare attentamente queste indicazioni non è un optional ma un dovere dell’utente prima e dopo l’acquisto.

 

 

Categories
Pallamano

Pallamano in Italia, uno sport che può solo crescere

 

L’Italia è la patria del calcio e questo sport lascia davvero poco più che le briciole agli altri, con basket e volley che si contendono gli altri due gradini del podio. Tra gli sport di squadra che nel nostro Paese non riescono a imporsi ma che, invece, nel resto del mondo hanno un grandissimo seguito c’è sicuramente la pallamano. Il che è quanto meno curioso visto che fuori dalla nostra penisola è estremamente seguito e apprezzato, al punto che, nella versione femminile, è addirittura al primo posto come numero di praticanti (quella maschile si colloca al secondo posto, dietro al calcio). Inoltre le sfide più importanti, come per esempio le Final4 di Champions League o le finali delle competizioni internazionali, fanno il pienone in palazzetti da 20mila posti mentre nelle ultime tre edizioni delle Olimpiadi le partite di handball si sono sempre svolte davanti al tutto esaurito. 

Indubbiamente in Italia la pallamano paga dazio agli sport più celebrati, il che spinge già i giovanissimi a indirizzarsi verso il calcio e, in seconda battuta, la pallacanestro o la pallavolo ma c’è anche un’endemica mancanza di investimenti, sia in termini di comunicazione, sia soprattutto di impianti, anche tenendo conto delle dimensioni del campo (40×20 metri) decisamente superiori a quelli di basket e pallavolo, il che significa che spesso non è possibile “adattare” quelli delle palestre già esistenti per giocare ad handball. 

Un po’ di storia

I giochi di palla, da colpire sia utilizzando i piedi sia le mani, affondano le loro radici nella storia dell’umanità e la pallamano non fa eccezione. Diciamo però che la sua versione ufficiale fu certificata dall’inclusione nel programma delle Olimpiadi di Berlino del 1936 e dall’organizzazione del primo campionato del mondo, datato 1938. Questa versione della pallamano era profondamente diversa da quella attuale, visto che i match venivano disputati sui campi da calcio tra due squadre di undici giocatori ciascuna. Il radicale cambiamento avvenne solo negli anni ’60 quando lo sport si “trasferì” all’interno dei palazzetti, su campi più piccoli (le succitate dimensioni di 40×20 metri) e il numero di giocatori fu ridotto a sette per squadra. 

Nel nostro Paese la nascita della Federazione risale al 1976 con la sigla di F.I.G.H. (Federazione Italiana Giuoco Handball); la squadra maschile più titolata è quella di Trieste, che vanta ben 17 scudetti, mentre quella femminile è quella di Cassano Magnago (Varese) che di campionati ne ha vinti 11. Lo scarso feeling dell’Italia con questo sport è evidenziato dai risultati oltremodo modesti della nazionale che, sia a livello maschile sia femminile, non ha mai partecipato a un’Olimpiade e vanta una sola apparizione ai Mondiali, ma solo perché paese ospitante. 

 

Le regole

Come in tutti gli sport di squadra, anche nella pallamano lo scopo è quello di segnare un goal in più dell’avversario. Le regole riguardano soprattutto la gestione della palla che, quando il giocatore è fermo, non può essere trattenuta in mano per più di tre secondi; inoltre non è possibile compiere più di tre passi senza passare la sfera o farla rimbalzare. Il tiro in porta deve avvenire al di fuori dell’area del portiere, a eccezione di quello in corsa, che può essere effettuato anche saltando all’interno dell’area ma liberandosi del pallone prima che i piedi dell’attaccante tocchino il suolo. 

I sette giocatori sono divisi in ruoli ben precisi, che sono: portiere, centrale, pivot, terzino destro e sinistro, ala destra e sinistra. La partita è suddivisa in due tempi di gioco da 30 minuti ed è arbitrata da due giudici di gara, uno di campo e uno d’area. Il campo è di forma rettangolare ed è suddiviso in una superficie di gioco e in due aree dove trovano posto le porte (che misurano due metri in altezza e tre in larghezza) e che sono il regno incontrastato del portiere, visto che è l’unico autorizzato a stazionarvi. Qualora un giocatore di movimento, sia uno dei difensori sia uno degli attaccanti, calpesti la superficie dell’area, l’arbitro assegna un tiro di punizione contro la sua squadra.

Una piccola ripresa

Negli ultimi anni il trend tutto italiano di scarso appeal verso la pallamano sta cambiando e, grazie a una serie di progetti sviluppati dal Coni, questo sport sta cominciando a suscitare un certo interesse tra i più giovani, grazie all’inserimento del gioco tra le attività dell’ora di motoria nelle scuole primarie. E i primi risultati si vedono, visto che la nazionale Under 18 è riuscita per la prima volta a entrare tra le migliori sedici squadre europee. 

Al momento la realtà della pallamano in Italia parla di circa 400 società, oltre 33mila giocatori e un migliaio di tecnici ma l’obiettivo è quello di incrementare questi numeri, anche attraverso l’organizzazione di tornei, come gli Europei B Under 17 donne, che si terranno ad agosto in Friuli, o la Champions League e i Mondiali della versione “beach” che si terranno in Sicilia. Se questo sport, come del resto tutti gli altri, non ha visibilità, non può solleticare l’interesse dei bambini e rende vana l’operazione di reclutamento dei tecnici che girano per le scuole della penisola. 

 

Una passione che può nascere anche in giardino

Per stimolare i più giovani e suscitare in loro la curiosità per l’handball si può cominciare anche dal giardino di casa o dal parco, magari acquistando un pallone e una porta trasportabile, così da improvvisare un campo da handball e provando a lanciare la sfida di giocare utilizzando le mani invece dei piedi. Sul Web ci sono molti portali, come Netsportique, che offrono la possibilità di acquistare gli accessori indispensabili per creare il proprio angolo di gioco ma anche per chi desidera prodotti più professionali, perché magari responsabile di una squadra o di un campo indoor. 

Per fare breccia nel cuore di un bambino può essere sufficiente una sfida all’aria aperta con il papà e con gli amichetti. Certo questo è solo un inizio e non è abbastanza per contribuire alla crescita del movimento, possibile solo attraverso investimenti da parte della politica e magari il supporto delle televisioni sportive, le uniche che possono dare quella visibilità di cui la pallamano ha tanto bisogno. 

 

 

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Bici da corsa

Scott Speedster 50 – Recensione

 

Principale Vantaggio:

Leggerezza ai primi posti, con un telaio in lega di alluminio che mantiene il peso complessivo della bici entro i dieci chili. Il gruppo marce Shimano, insieme ad altri componenti a marchio Syncros, con un attacco manubrio RR 2.0 Comfort, con un’altezza stack bassa che ben si sposa con un tipo di manubrio più abbassato. Design progettato per attutire al massimo le sollecitazioni in strada, grazie anche alla forcella in lega.

 

Principale Svantaggio:

La mancanza dei pedali nella confezione ha lasciato perplessi quegli utenti che si aspettavano di trovare un set completo con cui mettersi subito in sella. In questo modo, specie per gli utenti più inesperti e alle prime armi con la gestione di una buona bici da corsa, si pone la questione legata al recupero di queste parti, in aggiunta all’acquisto della bici.

 

Verdetto: 9.6/10

La proposta del brand Scott si inserisce in quel filone di bici da corsa di fascia media, dal buon rapporto qualità/prezzo. Componenti d’alluminio e una forcella robusta in lega sostengono al meglio l’utente durante la pedalata, grazie anche a un cambio Shimano ST-A070 che permette di cambiare fino a 14 marce, modificando così l’andatura e la gestione dei rapporti a seconda del percorso.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Composizione

La bici ha una linea equilibrata, con un telaio in lega di alluminio, progettato per assecondare al meglio il raggiungimento di una buona velocità, con un controllo costante e continuo in strada. 

Un’agilità e un’efficienza che fanno il paio con un sistema di rapporti Shimano versatile e adattabile a seconda del tragitto da percorrere, con una buona gestione dei rapporti che punta a ottimizzare al meglio i dieci chili di peso complessivo della bicicletta.

Le gomme Schwalbe Lugano da 28 seguono bene il percorso e mordono al meglio la strada con un’aderenza che lascia soddisfatti. Il sellino e il reggisella sono di marca Syncros, un marchio specializzato in componentistica di qualità. Buona la robustezza del supporto, con una regolazione e un’adattabilità che funzionano a dovere.

Versatilità

L’assetto della bici si sposa al meglio con l’impostazione di un mezzo da corsa. Il sellino è leggermente rialzato, con il manubrio che punta dritto sulla strada con una morbidezza e una risposta immediata alle sollecitazioni del ciclista. 

La bici è leggera al punto giusto, e l’ampiezza dei pneumatici le consente di procedere lungo strade cittadine con un’andatura variabile ma in cui si mantiene un controllo costante. Si ha così un mezzo con cui muoversi tranquillamente quando non si ha fretta, capace al contempo di sfrecciare sulle piste ciclabili o in qualsiasi altro punto della città, con una reattività che si impone una volta in sella.

Il peso si mantiene sui dieci chili, così che la bici non risulta troppo onerosa da trasportare anche per chi la tiene in casa e la scende nel momento del bisogno.

 

Convenienza

Se siete alla ricerca di una buona bici da corsa, Scott ha creato con il modello Speedster 50 una bici dinamica e scattante, dotata di quelle qualità indispensabili per avere una via di mezzo tra risposta in strada e resistenza nel tempo. A questo proposito il telaio in lega d’alluminio o la stessa forcella, sono un chiaro segno della volontà del brand di fare bene. 

Con l’utente finale come obiettivo, la bicicletta viene proposta a un prezzo accattivante, che si dimostra giustificato dai materiali utilizzati, come i componenti di sella e sottosella o le ruote della Syncros. Molto accattivanti le colorazioni, con i toni del rosso e del giallo a contrasto con il nero, capaci di dare quel tocco energico e al tempo stesso elegante alla bicicletta. 

Il gruppo Shimano a 14 marce, aiuta poi a impostare la traiettoria e lo sforzo percorso dopo percorso, anche grazie a un sistema di rapporti variabile che mantiene quanto promesso. Considerati tutti questi aspetti, la Speedster 50 si rivela un mezzo ideale per gli amanti delle bici da corsa, che senza un investimento eccessivo, possono portarsi a casa un mezzo solido e scattante, con in più la certezza di componenti e parti pensate per durare, ma senza appesantire troppo il carico e l’aerodinamicità del supporto.

 

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Categories
Cardiofrequenzimetro

Polar M430 – Recensione

 

Principale Vantaggio:

Grandi funzioni avanzate per la corsa, sia all’aperto sia al chiuso, con un programma di allenamento pensato a misura di sportivo, che considera lo stato fisico, così da impostare al meglio gli obiettivi e verificare in tempo reale i risultati. Con il running index si possono così controllare gli esiti attraverso un grafico preciso, con il Recovery Status si controlla anche il tempo di recupero necessario prima di rimettersi in moto. Tra i modelli di smartwatch, il Polar M430 ha dalla sua una ricchezza di funzioni e una cura costruttiva superiore, perfetta anche per gli sportivi più esigenti in quanto a prestazioni.

 

Principale Svantaggio:

Si lamentano le dimensioni migliorabili del display, con una lettura dei dati, specie dei messaggi, che non consente una visualizzazione completa di tutte le informazioni ma solo un’anteprima degli stessi. Una mancanza che diventa un limite, specie se rapportata a un oggetto del genere dalle specifiche peraltro interessanti.

 

Verdetto: 9.4/10

La qualità del sistema Polar, si misura sul doppio binario di funzionalità e un peso di 51 grammi e uno spessore di 12 mm. Il display è ad alta risoluzione, con una batteria che consente di gestire fino a otto ore di autonomia e un GPS integrato che, grazie al sistema SiRFInstantFix, aiuta a collocare correttamente la posizione dello sportivo. Ampia la compatibilità con i dispositivi di lettura e di controllo della frequenza cardiaca. Un orologio che si colloca tra i prodotti di fascia media più interessanti presenti sul mercato, con un rapporto qualità/prezzo invidiabile.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Allenamento

Pensato con un occhio di riguardo a chi cerca un oggetto pratico per la corsa, il Polar M430 si appoggia anche all’App Polar Flow, ricca di contenuti e sfide così da rendere giorno dopo giorno il momento della corsa, una prova ideale con cui mettersi alla prova, con un supporto al polso che misura potenza e cadenza. 

Con il sistema FCmax si può individuare la frequenza cardiaca massima, un valore di riferimento da inserire sul dispositivo che diventa poi termine di paragone per le sessioni successive. L’orologio segna anche le zone di frequenza cardiaca e di velocità e andatura, potendo così verificare nel dettaglio tutta la questione legata a questi parametri. 

Attraverso l’impostazione Zone Lock si va a creare un range di allenamento specifico, così che quando si esce o si supera questo limite, l’orologio emette una vibrazione e un segnale sonoro.

Applicazioni

Una volta messo in funzione, l’orologio offre una serie di elementi e impostazioni versatili come quella proprietaria Polar Flow che amplia e fornisce tutti gli strumenti per un monitoraggio come si deve a un prodotto di fascia alta. 

Con l’analisi Running Index si va a pianificare un quadro e una prospettiva che prevede il raggiungimento nel tempo di determinati obiettivi. I dati del diario mettono tutto nero su bianco, con uno sguardo che si sposta dal quotidiano, passando per una visualizzazione settimanale o mensile.

La community con cui condividere risultati e traguardi di ogni allenamento, cresce giorno dopo giorno, con spunti e attività che rendono più frizzante la sfida. Un archivio digitale di oltre 100 sport consente poi di avere un’idea chiara degli avanzamenti e del flow, con una personalizzazione senza pari e sempre riferita alla pratica in corso.

 

Compatibilità

Indossare un prodotto Polar, significa anche avere al polso un mondo di altri supporti di terze parti, collegabili senza difficoltà all’oggetto. Si va dalla fascia cardio, per poi includere anche altri servizi on line che monitorano e ampliano la dimensione del classico allenamento. Un esempio è Strava, passando poi a un altro software di tracciamento come TrainingPeaks.

Una scelta che poi trova anche nei software come Google Fit e Apple HealthKit, supporti ulteriori legati alla salute e al benessere psicofisico. Collegamenti che poi si ritrovano anche via computer e portatili, sia Windows sia con una configurazione Mac. 

La sincronizzazione Bluetooth smart mette in contatto l’orologio con altri dispositivi, ma con una gestione del consumo energetico ottimizzata ad hoc, con il sistema di blocco che imposta e concentra il flusso di informazioni e dati senza interferenze. La cronologia dell’allenamento, può essere condivisa a partire dall’App Polar Flow, verso il sito polarpersonaltrainer.com. 

 

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