Bianchi Methanol 9.3 FS Carbon – Recensione

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Principale Vantaggio

Tra le bici da cross country, la Methanol 9.3 FS Carbon setta un nuovo livello in quanto a prestazioni. I punti di forza vanno ritrovati nel sistema Countervail, una lega in carbonio pensata e progettata per ridurre quanto possibile l’impatto e le vibrazioni sul mezzo. La leggerezza del telaio si abbina a una tenuta su strada e a una reattività da top di gamma.

 

Principale Svantaggio

Il punto dolente, se così vogliamo chiamarlo, è rappresentato dal costo finale. Un prodotto del genere richiede un investimento capace di compensare la qualità molto alta di un telaio e di una struttura tutta dalla grande personalità. Una spesa che non tutti possono, o vogliono permettersi.

 

Verdetto: 9.8/10

La scelta di una Bianchi segue da un lato la passione per un marchio made in Italy di grande qualità e dall’altro la voglia di portarsi a casa un esemplare di grandissima levatura in quanto a prestazioni e stile. Il carbonio, insieme a particolari fibre e resina viscoelastica, struttura la bici donandole una resistenza alle vibrazioni eccellente, così da permettere al ciclista di sentire al meglio la strada a ogni giro di pedale.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Tecnologia

Lo studio per una meccanica e un telaio efficaci si condensano in una forma robusta e scattante. Grazie alla funzione Countervail l’uscita in bici si trasforma, così da creare un’esperienza diversa uscita dopo uscita. La costante rimane il controllo e la capacità di gestire salite, salti e discese in maniera dinamica e con il massimo della potenza.

Parliamo di una tecnologia altamente ottimizzata, che incide anche sullo sforzo muscolare visto che va a ridurre in maniera consistente l’impatto e gli effetti delle vibrazioni. 

La percentuale di stress e sforzo scende sotto l’80%, con un’architettura che punta al controllo totale.

Design

Ogni dettaglio in questa Bianchi Methanol 9.3 FS trova il suo senso e la giusta collocazione se visto nel quadro di un processo di continua ottimizzazione delle forme. Non c’è spazio per l’estetica fine a se stessa, tutto deve rientrare nella giusta cornice e apportare un contributo fondamentale in discesa o in salita. La rigidità stessa del telaio aiuta in tal senso a spingere e imprimere al meglio forza sui pedali, con una trazione dalla potenza ottimizzata e funzionale.

 

Controllo

Diversi accorgimenti e una gestione dell’angolazione del tubo dello sterzo più ampia, aiutano il ciclista di cross country a impostare traiettorie e a gestire in maniera adeguata una bici potente e affidabile. Una dinamica che riappare anche al momento di affrontare salti e dislivelli, con la tenuta del carbonio a rassicurare e mantenere il mezzo fermamente al suo posto. 

L’after Shock Control migliora poi la ripresa e la ripartenza a seguito di un salto o un passaggio particolarmente ardito e tecnico. Il ciclista insomma riesce a gestire in modo autonomo e con una sensibilità particolare il tragitto che gli si presenta davanti. Una dote tipica delle mountain bike di pregio .

 

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