Gli 8 migliori caschi da sci del 2024

Ultimo aggiornamento: 20.04.24

 

Casco da sci – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

La protezione offerta quando si calcano le piste da sci passa in prima battuta dalla zona della testa. 

Tra i migliori caschi da sci del 2024, abbiamo selezionato l’Alpina Carat per Bambini, un ottimo modello per i giovani sciatori che iniziano a gustare il piacere di scendere lungo le prime piste o per chi già ha una certa familiarità con la neve. Un’altra proposta interessante arriva dal Black Crevice Kitzbühel, realizzato con un solido guscio in policarbonato e dotato di un sistema di ventilazione frontale che agevola il passaggio dell’aria.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori caschi da sci – Classifica 2024

 

 

Casco da sci per bambino

 

1. Alpina Carat – Casco da Sci per Bambini

 

Il marchio Alpina punta sulla qualità made in Germany per offrire una gamma di prodotti dedicati agli sport invernali pratici da utilizzare e dal buon rapporto qualità/prezzo. La proposta Carat è pensata per la protezione dei giovani sciatori e sciatrici. 

La finitura esterna si caratterizza per un bel colore blu acceso, con altre varianti cromatiche pensate per chi ama decorazioni e stili differenti per un casco da sci per bambino. Il sistema di chiusura sotto il mento è pratico e può essere gestito anche con il supporto di una sola mano. Il materiale del guscio è il policarbonato, con la tecnologia Hi-EPS che distribuisce e attutisce gli urti, sfruttando le microcamere d’aria con un peso che si conserva leggero e non incide in modo negativo sulla resistenza del casco. 

Nella parte posteriore è presente il sistema di regolazione e fissaggio Run System Ergo Snow, progettato e pensato per una modifica della tenuta del casco sulla testa. Una comoda rotella centrale si occupa di gestire le regolazioni, in una dinamica semplice e alla portata di tutti.

 

Pro

Design: La struttura in mold nasce con il preciso intento di fondere la protezione interna con il guscio esterno in moda tale che le due parti non si separino in caso di urti. Si crea così uno scudo che avvolge al meglio la testa.

Praticità: Il sistema di regolazione nella zona posteriore della testa è progettato per una semplicità e adattabilità che hanno convinto diversi utenti, con una rotellina che stringe o allenta la presa del casco all’occorrenza.

Sicurezza: Il policarbonato e la tecnologia Hi-EPS lavorano in sinergia per dare il meglio in quanto a distribuzione degli urti.

 

Contro

Paraorecchie: Si lamenta un’eccessiva rigidità nella zona a copertura delle orecchie e degli zigomi, con una preferenza per un supporto più morbido e che lascia una maggiore libertà all’utente.

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Casco da sci uomo

 

2. Black Crevice Kitzbühel

 

Il nostro prossimo consiglio su quale casco da sci comprare va a questo modello proposto da Black Crevice, che rientra tra i più venduti online per l’ottimo compromesso tra qualità, protezioni e prezzo.

Nonostante il costo più economico rispetto ai principali competitor, si compone di un solido guscio in policarbonato studiato per proteggere completamente la testa in caso di urti o cadute, così da affrontare curve, discese e tracciati fuoripista in assoluta sicurezza.

Altra caratteristica particolarmente apprezzata di questo casco da sci uomo è il comfort di utilizzo, dovuto alla presenza di una spessa imbottitura nella zona delle orecchie e di quattro fori di aerazione posizionati nella parte frontale e sul retro per favorire una corretta circolazione dell’aria mentre si scia, evitando l’accumulo di sudore e umidità all’interno del supporto.

Disponibile in un’ampia gamma di colori per esperire al meglio la personalità e lo stile di chi lo indossa, è dotato di un’imbottitura interna facilmente rimovibile e lavabile all’occorrenza, così da mantenere il casco in perfetto stato, allungandone di fatto la vita utile.

 

Pro

Design: Numerose le combinazioni di colori disponibili, con una calotta che avvolge al meglio il capo e un sistema di ventilazione studiato appositamente per quanti vogliono sciare all’insegna del comfort e della sicurezza.

Robusto: Una volta indossato, il casco trasmette una buona sensazione di tenuta e solidità che si mantiene tale anche dopo svariati anni di utilizzo.

Tenuta: La chiusura micrometrica a sgancio rapido, oltre a renderlo molto facile da indossare e da togliere, lo mantiene stabile e ben fermo sulla testa, senza rischio di cadute e spostamenti.

 

Contro

Spifferi: Dal momento che le due prese d’aria posteriori non si possono chiudere, quando l’aria di montagna è molto fredda o soffia il vento, le orecchie tendono a infreddolirsi rapidamente, con tutti i disagi e i fastidi che ne conseguono.

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Casco da sci con visiera

 

3. Bollé Casco Da Sci Con Visiera BackLine Visor

 

Il casco da sci con visiera Bollé BackLine Visor nasce e si struttura da uno stampo in mold, con la zona del guscio esterno e la parte interna fuse per creare un supporto in blocco solido e resistente, capace di contenere e attutire al meglio gli urti, con un’ottima distribuzione delle vibrazioni.

Grazie all’innovativa tecnologia Panoramic Vision con apertura frontale più ampia, il campo visivo risulta abbastanza largo da agevolare le manovre in pista anche in condizioni di scarsa visibilità, garantendo comfort e tenuta ottimale anche agli sciatori che indossano gli occhiali da vista.

Per incrementare ulteriormente la praticità e la sicurezza di utilizzo del dispositivo, gli interni sono stati foderati con tessuti molto morbidi, traspiranti e privi di cuciture che possano in qualche modo sfregare contro la pelle e irritarla, causando fastidi e disagi allo sciatore.

Al tempo stesso, il comfort viene garantito dalla presenza di un efficiente sistema di ventilazione regolabile che agevola il passaggio dell’aria e permette di mantenere un’areazione ottimale anche nei momenti di eccessivo calore o quando il sole batte forte.

 

Pro

Visiera: Nella zona frontale del Bollé BackLine Visor è presente una comoda e ampia visiera, studiata ad hoc per lasciare ampio campo visivo allo sciatore e restituire così una panoramica estesa durante tutta la sciata.

Materiali: Robustezza e leggerezza: queste le carte che il marchio Bollé cala in tavola, proponendo un casco convincente sia sul fronte del design sia in termini di funzionalità.

Aerazione: Una volta indossato, il sistema di ventilazione mantiene una circolazione adeguata dell’aria, con in più la modalità Click-to-Fit che semplifica la chiusura e lo slaccio del supporto.

 

Contro

Pulizia: Dal momento che la fodera interna non è sfoderabile, risulta più difficile mantenere il casco pulito e in perfette condizioni igieniche.

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Casco da sci alpinismo

 

4. Salewa Vert Helmet, Casco per Lo Sci-Alpinismo

 

Dal marchio leader nel settore dell’abbigliamento e delle attrezzature per l’outdoor, ecco un casco da sci alpinismo professionale, che si contraddistingue non solo per il design dinamico ed esteticamente all’avanguardia, ma anche per la doppia certificazione sci e arrampicata.

Si tratta, quindi, di un modello molto leggero e avvolgente che si presta a essere utilizzato per più attività sportive, così da venire incontro alle esigenze dei freerider più esperti che sono soliti attraversare alcuni tratti con i ramponi o in arrampicata per raggiungere le vette in neve fresca.

Le cinque bocchette di aerazione, collocate nella parte alta e posteriore del guscio esterno, agevolano l’ingresso di aria fresca per permettere di usare il supporto anche in estate, senza avvertire alcun fastidio.

Quando, poi, vengono chiuse nelle giornate più fredde dell’anno, si può stare sicuri che nessun fastidioso spiffero gelido entrerà all’interno del casco.

I paraorecchie sono amovibili, così come il rivestimento interno che può essere lavato dopo una lunga sciata o prima di mettere al sicuro il casco a stagione conclusa.

 

Pro

Versatile: Il Salewa Vert Helmet è il primo casco da sci ad aver ottenuto la certificazione per essere utilizzato sia in pista sia per l’arrampicata, garantendo comfort e sicurezza anche nei tratti di freeride estremo.

Design: Oltre a un’estetica accattivante, vanta una forma che è anche sostanza, con rinforzi ben distribuiti su tutta la calotta per proteggere anche le zone più sensibili della testa, come le tempie e la nuca.

Rapporto qualità/prezzo: Non è il più economico tra i modelli messi a confronto nella nostra guida, eppure dimostra di essere il più convenienti sul fronte della tenuta e della qualità costruttiva; aspetti che trovano un equilibrio anche rispetto al costo finale.

 

Contro

Senza visiera: Si lamenta da più parti la mancanza di una protezione per gli occhi e la zona superiore del volto.

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Casco da sci per donna

 

5. Bollé Juliet Casco da Sci

 

Premiato dai nostri esperti come migliore casco da sci per donna, il Bollé Juliet segna un gradito ritorno alle origini grazie alla presenza di un caldo rivestimento interno in lana a effetto pelliccia, il primo tessuto tecnico storicamente utilizzato in montagna, che grazie a nuovi trattamenti ha raggiunto un livello di prestazione decisamente superiore.

Oltre a garantire un ottimo isolamento termico, offre una buona protezione contro l’acqua e la neve, mantenendo comunque una traspirazione molto elevata anche da bagnato, con l’ulteriore vantaggio di poterlo rimuovere facilmente all’occorrenza per agevolare la pulizia del casco e mantenerlo in perfette condizioni igieniche.

La struttura in ABS iniettato completa l’elenco delle carte vincenti su cui Bollé ha scommesso, coniugando un design accattivante e ben curato in ogni singolo dettaglio con materiali pensati ad hoc per tenere al sicuro la testa.

Completa il quadro un sistema di ventilazione attiva che permette di regolare il passaggio e la circolazione dell’aria in base alle esigenze, il tutto senza compiere manovre complicate.

 

Pro

Stile: Non passa di certo inosservato il design stiloso e alla moda di questo casco Bollé femminile, caratterizzato da un mix equilibrato di colori e decorazioni che riesce a incontrare facilmente i gusti di un’ampia fetta di sciatrici.

Protezione: Le imbottiture interne realizzate in polistirene espanso e rivestite in morbida pelliccia, oltre a proteggere e mantenere la testa al caldo, si possono facilmente rimuovere per agevolarne la pulizia.

Certificato: Il modello è provvisto di certificazione EN 1077 B che ne attesta la sicurezza e la resistenza in caso di urti, cadute e impatti.

 

Contro

Vestibilità: Potrebbe non essere così facile scegliere la misura giusta, visto che molte acquirenti riferiscono che le taglie indicate non sempre corrispondono a quelle reali.

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Casco da sci Salomon

 

6. Salomon Brigade+, Casco da sci e da snowboard

 

I nostri consigli su come scegliere un buon casco da sci proseguono con il Salomon Brigate+, un modello top di gamma caratterizzato da uno stile classico e tradizionale, ma con performance e comfort moderni.

Declinato in cinque diverse combinazioni di colori per adattarsi ai gusti e allo stile di ogni sciatore, sfrutta i materiali e le tecnologie più avanzate del brand francese, tra cui il brevettato sistema EPS 4D che dissipa in maniera ottimale gli impatti obliqui e verticali, grazie al guscio stampato a iniezione che si è dimostrato altamente resistente e durevole anche quando sottoposto a continui maltrattamenti o sollecitazioni.

Il sistema di aerazione ottimizzato aiuta a mantenere la giusta temperatura intorno alla testa anche quando si scia ad alte velocità, mentre il nuovo quadrante di regolazione integrato permette di personalizzare la calzata del casco da sci Salomon in base alla fisionomia del capo.

Per una migliore igiene e pulizia, la fodera interna è facilmente rimovibile e si può comodamente lavare anche direttamente in lavatrice (a una temperatura massima di 30°C) senza pericolo che si rovini.

 

Pro

Protezione: Le imbottiture in polipropilene espanso (EPP) ad alta densità nelle zone di impatto critiche, unite all’esclusiva struttura EPS 4D, offrono la giusta protezione dove più serve.

Fit regolabile: Il sistema di chiusura a sgancio rapido con quadrante di regolazione integrato permette di adattare la vestibilità del supporto alla circonferenza della propria testa, migliorandone il comfort e la stabilità.

Airflow: Altra caratteristica interessante, che si apprezza soprattutto con l’utilizzo intensivo, è l’innovativo sistema di aerazione Airflow che migliora la circolazione dell’aria all’interno del casco ed evita l’appannamento della visiera.

 

Contro

Design anonimo: L’estetica non è certamente in grado di catturare l’attenzione, visto che non sono presenti disegni o decorazioni volti a renderne il design più accattivante.

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Casco da sci Poc

 

7. Poc Skull X casco da sci

 

Grazie a una serie di pannelli deflettori posizionati nella zona frontale, il casco da sci Poc si dimostra un supporto interessante e affidabile. La linea EPP aiuta a sostenere anche impatti multipli, con uno spessore adeguato e una tenuta che lascia spazio a pochi dubbi a riguardo. Il guscio esterno in ABS completa l’elenco delle carte vincenti su cui Poc ha scommesso, coniugando il design di un casco da professionisti, con materiali pensati ad hoc per tenere al sicuro la testa. 

La clip si stringe senza difficoltà sotto il mento, conservando una rapidità di apertura e chiusura soddisfacente. La zona delle orecchie è protetta a dovere, con un passaggio del suono che non crea un isolamento eccessivo che potrebbe essere pericoloso. Altro elemento è poi il sistema di apertura e chiusura del laccio che blocca il casco sotto il mento. 

Avere un meccanismo di sblocco rapido, che si gestisce magari anche con una sola mano aiuta in maniera decisiva chi vuole perdere poco tempo e gettarsi subito in pista.Tra i caschi da sci brilla per la forma, le linee minimal e l’ottima cura dei dettagli. Tutti aspetti che si fondono in una totalità accattivante che non lascia indifferente l’utente. 

 

Pro

Stile: Molto curato nei dettagli, il casco sfrutta un design rifinito e dalle linee futuribili, a cui si accompagna anche una colorazione in nero opaco che piace a molti. 

Protezione: Poc non dimentica la sostanza, donando un’anima solida e resistente al suo casco. La protezione EPP si adatta bene agli urti, distribuendo così le vibrazioni in modo progressivo e con ottimi risultati a fronte di una caduta.

Passaggio aria: La parte frontale favorisce una corretta circolazione dell’aria, un aspetto importante nel momento in cui si passano diverse ore in pista.

 

Contro

Taglie: Il casco ha un ridotta vestibilità, motivo per cui vi suggeriamo di controllare con attenzione la misura e la circonferenza scelte, così da evitare spiacevoli sorprese e resi.

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Casco da sci Dainese

 

8. Dainese Casco da Sci per Adulto D-Brid

 

I nostri consigli d’acquisto si concludono con il casco da sci Dainese D-Bird, che già dal nome lascia intendere la sua natura ibrida.

Un mix vincente in cui la tecnologia in mold, famosa per la leggerezza e l’ergonomia dello stampo che si ottiene, si unisce alla resistenza e la capacità di attutire gli urti della calotta in ABS.

L’azienda ha posto un occhio di riguardo anche alla praticità, implementando l’innovativo sistema Fidlock che rende la chiusura e lo slaccio del casco rapidi e intuitivi, senza richiedere grandi manovre. Nella zona posteriore è poi collocato un rotore che permette di regolare la taglia e la tenuta della calotta in base alla propria conformazione fisica.

L’attenzione e l’affidabilità che da sempre contraddistinguono il brand italiano le ritroviamo anche nella ventilazione, con un sistema di circolazione attiva dell’aria che scorre libera dalle 18 prese dislocate su tutto il guscio esterno.

La fodera interna è amovibile e lavabile in lavatrice, così come i paraorecchie che possono essere spostati all’occorrenza e tolti per una migliore vestibilità.

 

Pro

Costruzione: Il design ibrido del Dainese D-Bird unisce due tecnologie all’avanguardia, da un lato lo stampo in mold leggero e compatto e dall’altro la protezione interna in ABS.

Indossabilità: Dai pareri raccolti emerge come il casco sia al tempo stesso comodo e pratico da regolare, grazie a un sistema di regolazione posteriore azionabile in poche mosse.

Termoregolazione: I 18 canali di ventilazione garantiscono una temperatura uniforme e un’aerazione costante tra la testa, il casco e la visiera, con una gestione personalizzabile a seconda delle esigenze.

 

Contro

Paraorecchie: Il sistema con cui si rimuovono i due supporti laterali andrebbe migliorato in modo da renderlo più intuitivo.

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Guida per comprare un casco da sci

 

Una volta arrivata la stagione invernale, gli amanti degli sport come lo sci e lo snowboard, si preparano per trovare il giusto spot con cui trascorrere una settimana o dei giorni all’insegna dello svago e del divertimento. L’attrezzatura è fondamentale, così che in queste righe abbiamo puntato l’attenzione sulla categoria dei caschi. 

Tra i consigli d’acquisto e le varie offerte che popolano il mercato, un posto particolare spetta a quei modelli che soddisfano alcuni criteri fondamentali. Scopriamo nelle righe che seguono di cosa si tratta e come scegliere con cognizione di causa.

Il supporto a protezione della testa è un elemento su cui è bene non scherzare. Mai come in questo caso il primo consiglio è puntare alla qualità e all’affidabilità del marchio. Si riesce così a trovare un compromesso tra investimento e gestione del dispositivo, senza abbassare però mai la guardia. 

La questione della comodità passa da una parte dai materiali utilizzati per la zona interna, come la schiuma espansa o nuove mescole che offrono il comfort perfetto per chi indossa questo tipo d’oggetto. Comodità vuol dire però anche taglia adatta. Per misurarla si può prendere un metro e capire fisicamente a quanto corrisponde la propria circonferenza cranica, oppure regolarsi con le taglie, in modo simile al vestiario e partendo dalla misura S, per poi concludere con la XL. Una volta sistemato il metro sopra le sopracciglia e le orecchie, lo si fa scorrere intorno alla testa per avere il valore desiderato. Queste alcune delle verifiche che spettano all’utente.

 

Caschi in mold

In seconda battuta si può poi controllare la qualità costruttiva del guscio interno. Gli stampi in mold uniscono in una forma unica calotta esterna e zona sottostante. In questo modo non si crea una separazione tra le due parti, con una robustezza perfetta per la gestione degli impatti e un corpo unico solido e al tempo stesso leggero il giusto. 

Nella zona interna poi alcuni elementi sono spesso amovibili, come la stessa schiuma interna e i paraorecchie. Si ha così anche la possibilità di lavare e tenere in perfetto stato questi componenti, allungando di fatto la vita del casco. 

La piacevolezza dell’oggetto passa poi dai fori di ventilazione. Di solito collocati nella zona frontale e sul retro, hanno il merito di lasciare scorrere l’aria, riducendo la temperatura interna che tende a salire anche se fuori si è sotto zero. Da privilegiare quei modelli che consentono di variare a piacere apertura e chiusura di questi passaggi, così da impostare al meglio il tutto a seconda della stagione o della giornata.

Stabilire un budget

La ricerca dell’ultima tecnologia porta sovente a un aumento del prezzo del casco. Anche qui però è bene capire uso e finalità che spingono all’acquisto. Se da un lato il professionista deve e può puntare a un mix vincente tra sicurezza e leggerezza, lo sportivo e l’appassionato, possono anche accontentarsi di un oggetto che pesa un poco di più ma che non fa sconti sulla robustezza e la gestione delle vibrazioni e degli urti. 

Molti brand hanno sviluppato e prodotto gusci e sistemi proprietari che aiutano a migliorare l’esperienza una volta in pista. Importante è capire che il design non si deve fermare alla forma, ma che la sostanza e la tenuta di un casco sono i suoi reali punti di forza.

In quest’ottica si capisce bene l’importanza della qualità e di un marchio che, attraverso la ricerca e lo studio, realizza infine un oggetto solido e robusto, in cui l’indossabilità fa il paio con materiali funzionali al passo con i tempi, ottimi per attutire gli urti e distribuire al meglio l’impatto.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come scegliere la misura del casco da sci?

Per capire al meglio la circonferenza e la taglia adeguata, si può procedere con l’aiuto di un metro o facendo riferimento alla sigla sull’oggetto. Nel primo caso si posiziona il sopra la fronte, all’altezza delle sopracciglia e si effettua così la misurazione intorno la testa. La misura sta a rappresentare la vostra circonferenza, un valore di riferimento per la scelta della taglia corretta del supporto.

 

Come collegare la GoPro al casco da sci?

La telecamera GoPro ha bisogno di un supporto adeguato con cui poter trovare posto e mantenersi stabile sul casco. Per questo si può optare per un adesivo studiato appositamente o procedere con montature più strutturate. Nel primo caso si procede alla sistemazione del supporto sulla zona superiore del casco. Una volta che l’adesivo ha fatto presa, si può gestire la collocazione del fermo su cui posizionare poi la GoPro. Esistono anche dei supporti che si fissano con un laccio o nella zona inferiore del casco, giusto sotto il mento. 

 

Cosa mettere sotto il casco da sci?

L’importante è metterci la testa, in senso letterale e non. Un berretto andrebbe a modificare la taglia e quindi l’indossabilità stessa del supporto. Meglio dunque informarsi prima sul tipo di casco che si vuole acquistare, facendo attenzione alla presenza di fori adeguati di ventilazione e un sistema posteriore di regolazione della calotta.

 

Si può modificare un casco da sci?

Il nostro consiglio è di non procedere a cambiamenti che possono intaccare la struttura essenziale, specie per quel che riguarda la protezione interna o il sistema di chiusura. Una cosa è infatti montare un supporto per una camera nella zona esterna, altro è ridurre l’indice di protezione del casco aumentando in maniera esponenziale il fattore di rischio.

 

 

 

Come utilizzare al meglio un casco da sci

 

Prendere confidenza con il nuovo casco e con le regolazioni che lo caratterizzano non è così scontato come potrebbe sembrare. In queste righe facciamo il punto sulla questione, con alcuni suggerimenti dedicati ai prodotti più venduti e al modo migliore per sfruttare il tutto.

Scelta della taglia

Oltre i prezzi bassi, un altro elemento di cui avere contezza è la misura del casco. Diverse persone corrispondono a diverse teste, con una regolazione capace realmente di fare la differenza tra un prodotto comodo e una compressione eccessiva. L’ideale sarebbe provare dal vivo il casco, in alternativa capite bene la taglia e confrontatevi anche con i pareri degli altri utenti a riguardo.

 

Protezione totale

In caso di un’uscita saltuaria sugli sci, la scelta del casco può anche mettere in conto l’acquisto di un oggetto dalle buone prestazioni e dal costo contenuto. La protezione però non è un optional. Scegliete una struttura in mold così che la calotta interna e la protezione esterna costituiscano un blocco sicuro contro urti e danni legati a cadute.

Rispetto dell’oggetto

Magari può sembrare ovvio ribadirlo ma un casco da sci non è la soluzione ideale per chi va in bici o in monopattino. La destinazione d’uso di un prodotto simile è chiara e ben esplicitata nelle note del produttore. Consultare attentamente queste indicazioni non è un optional ma un dovere dell’utente prima e dopo l’acquisto.

 

 

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