I 7 migliori caschi per MTB del 2024

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Caschi MTB – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni

 

Un giro spensierato in bicicletta può nascondere delle brutte insidie. Non vogliamo fare la parte dell’uccellaccio del malaugurio ma un incidente, purtroppo, può sempre capitare e dispositivi di protezione come un casco possono fare una grande differenza tra la vite e la morte. Perdonateci il tono poco allegro ma è nostra convinzione che certi temi vadano affrontati in modo serio e consapevole. È chiaro che il casco da solo non basta a proteggere il ciclista ma se c’è ed è accompagnato dal buon senso, dalla prudenza, allora è già un buonissimo inizio. Il casco, quindi, va indossato sempre in bici anche quando non si affrontano percorsi impegnativi. Per la scelta non preoccupatevi, vi diamo una mano noi ma prima i nostri consueti assaggi di quello che troverete più avanti: il Meteor Marven è leggero, comodo da indossare e ben arieggiato. Per i piccoli segnaliamo il Rockbros casco per bambini che offre una protezione integrale per la massima sicurezza.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 7 migliori caschi per MTB – Classifica 2024

 

Nel preparare la nostra classifica non siamo caduti nell’errore di considerare solo i caschi della migliore marca, certi che si può trovare un nuovo casco più economico ma dal buon rapporto qualità/prezzo. Per consentire al lettore di capire se vale davvero la pena comprare uno dei caschi tra quelli più venduti online e qui indicati, abbiamo scritto una recensione per ciascuno alla fine della quale c’è un link che vi suggerisce dove acquistare a prezzi bassi l’articolo che eventualmente vi interessa.

 

 

Casco per MTB enduro

 

1. Meteor Marven casco bici unisex per downhill enduro MTB

 

Il casco Marven di Meteor è adatto per discipline quali enduro e downhill. Non è un è un modello professionale ma riteniamo abbia un buon rapporto qualità/prezzo. È molto leggero, è quasi come non averlo in testa. Il Marven assicura un buon flusso d’aria quindi anche in estate non dà fastidio, non solo, perché il sistema Air Flow fa sì che non si influenzi la stabilità della guida. Ha una buona aerodinamica. 

Chi va in mountain bike sta a contatto con la natura ed inevitabilmente con gli insetti, purtroppo alcuni di questi pungono ma grazie al sistema Fly Net, ovvero una rete posizionata nei fori protegge la testa da vespe, api e quant’altro. Ottima la vestibilità con misure precise. All’interno c’è una morbida fodera antibatterica che inoltre previene il cattivo odore causato dal sudore. 

La fodera non si impiglia tra i capelli e può essere rimossa per un accurato lavaggio. Vasta la scelta per quanto riguarda i colori, il casco è unisex. Unico appunto da muovere riguarda la visiera che è leggermente ballerina, ad ogni modo chi lo desidera può rimuoverla anche se naturalmente non lo consigliamo poiché è una utile protezione, per esempio, contro piccoli rami.

 

Pro

Leggero: La comodità di un casco si vede anche dal suo peso, in particolare il Marven è leggerissimo, sembra quasi di non indossarlo.

Antibatterico: All’interno il casco è rivestito di una ottima fodera antibatterica che previene anche il cattivo odore del sudore, ad ogni modo può facilmente essere asportata per un rapido lavaggio.

Prese d’aria: La testa è costantemente raggiunta da un flusso d’aria grazie ai tanti fori, che sono chiusi da una rete che evita agli insetti di passare.

 

Contro

Visiera: Dall’analisi del prodotto è emerso un solo piccolo difetto, magari anche trascurabile ma che è opportuno segnalare: la visiera è un po’ ballerina.

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Casco per MTB integrale

 

2. Rockbros casco per bambini MTB BMX con mento staccabile 

 

Il Rockbros è proprio un bel casco integrale, non c’è che dire. Per l’aspetto ricorda tantissimo quelli da motocross. Il suo design aggressivo farà sicuramente breccia nel cuore dei maschietti ma siamo certi che anche le femminucce lo troveranno bello, dopotutto è un modello unisex disponibile in diversi colori. 

Le prese d’aria non sono molte ma le riteniamo comunque sufficienti, infondo parliamo pur sempre di un casco integrale, a proposito, naturalmente non manca la mentoniera che oltretutto è removibile. In pratica il casco ha una ottima traspirabilità e il flusso d’aria che passa è adeguato a sopportare il casco in testa anche in estate. 

All’interno c’è una buona imbottitura, anche questa può essere asportata per un’accurata pulizia. La fibbia per stringere il casco è regolabile e ci mancherebbe, ma qualche genitore la trova un po’ scomoda in quanto è piccola per le mani di un adulto. Una nota finale sul prezzo, che qualche genitore potrebbe giudicarlo fuori budget.

 

Pro

Protezione: Il casco assicura adeguata protezione alla testa così come al viso, grazie alla mentoniera che, tuttavia, può essere rimossa.

Ariegiato: Il casco, grazie ai fori presenti, garantisce un buon flusso d’aria sufficiente a permettere di indossarlo anche in estate.

Imbottitura: Ottima, aumenta il comfort e può essere facilmente rimossa e lavata così da risolvere i problemi derivanti dal sudore.

 

Contro

Regolazione: La fibbia potrebbe essere un po’ scomoda da regolare per le mani di un adulto in quanto molto piccola.

Costo: Il casco ha un prezzo che per qualche genitore potrebbe essere eccessivo, è una spesa da valutare con attenzione.

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Casco per MTB MET

 

3. Caschetto da bici MET Terra opaco 

 

Il casco per MTB realizzato da MET si è rivelato un prodotto molto valido e, in questo senso, i consumatori convergono in buona parte. Vero è che non costa poco ma la qualità si vede e soprattutto si sente, toccate con mano e diteci se non è così. Le sensazioni fin da subito sono positive. Ottima la vestibilità anche grazie a un efficace sistema di regolazione con una rotellina posta dietro, facile da gestire. 

Altro grosso punto vantaggioso è il poco peso, un casco leggero e al tempo stesso resistente sono condizioni imprescindibili. L’aria circola egregiamente grazie ai diversi fori che però, con nostra grande sorpresa, non sono protetti contro gli insetti in quanto privi di rete. A questi prezzi ci sembra una grave mancanza. 

All’interno troviamo un buon tessuto analllergico facile da lavare ma solo a mano. La visiera è regolabile. In conclusione, a parte qualche dimenticanza, chiamiamola così, il MET ci è piaciuto parecchio ma soprattutto è piaciuto a chi lo ha comprato.

 

Pro

Materiali: Indubbiamente il casco è realizzato con materiali di buon livello, lo si capisce al tatto, le sensazioni che si ricevono sono più che positive.

Peso: È un casco che, nonostante sia molto resistente, ha il grande pregio di essere particolarmente leggero e si indossa che è un piacere.

Imbottitura: All’interno troviamo una ottima imbottitura rivestita da un tessuto traspirante e anallergico, può essere smontata e lavata a mano.

Regolazione: La comodità di questo casco è favorita anche dal pratico sistema di regolazione, c’è una pratica rotella sul retro di facile accesso.

 

Contro

Insetti: Siamo rimasti non poco sorpresi al momento di scoprire che un casco do tale qualità e prezzo fosse sprovvisto di una rete per tenere alla larga gli insetti.

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Casco per MTB Scott

 

4. Scott Vivo helmet casco per MTB B06W2MCKZH

 

Se per il vostro casco cercate un design aggressivo così da far capire subito a chi osa sfidarvi chi si trova davanti, lo Scott lancia messaggi forti e chiari in questo senso. Non è solo una questione di linee ma anche di colore, il nero satinato crea un bellissimo effetto visivo. Certo, queste sono affermazioni soggettive, ne siamo consapevoli ma siamo convento del fascino intrinseco del modello che vi stiamo proponendo. 

Il casco è leggero, resiste agli urti anche se forti, naturalmente non vi auguriamo di testare la sua efficacia ma credeteci sulla parola. Lo Scott ha una copertura estesa per una protezione massima del cranio. 

Molto comodo il sistema di regolazione, alla rotella si accede facilmente e si riesce a impostare la misura giusta senza mai dover sfilare il casco. Non è un problema indossarlo neanche in estate grazie all’ottima circolazione dell’aria. Occhio al prezzo, visto che non è un modello economico.

 

Pro

Design: Siamo rimasti letteralmente affascinati dal look del casco, è nostra convinzione che il colore nero satinato crei un bell’effetto aggressivo.

Comodo: Massimo comfort nell’indossare il casco, anche d’estate: è leggero e con sufficienti prese d’aria per non soffrire troppo con il caldo.

Materiali: La buona qualità dell’articolo si percepisce dai materiali che sembrano essere tutti ottimi, in questo modo lo Scott è resistente ma anche leggero.

Regolazioni: Comodo il sistema di regolazione che si aziona con una rotella, in questo modo la vestibilità è sempre perfetta.

 

Contro

Prezzo: Non che non valga il denaro speso ma va comunque detto che il casco nn costa poco, è una spesa che consigliamo ai ciclisti assidui.

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Casco per MTB Fox

 

5. Casco Bat Fox MTB per uomo e donna

 

Casco dal design originale che esteticamente si ispira, su per giù, a una volpe volante che poi altro non è che un simpatico e grosso pipistrello, presente stilizzato sulla parte anteriore. Non lo consideriamo adatto a un uso professionale e secondo noi costa qualcosina di troppo, anche se non è certo questo il casco più caro che vi abbiamo proposto sin qui. 

Ciò non toglie che lo riteniamo un buon accessorio che garantisce adeguata protezione alla testa. I fori di aerazione sono quattordici e sono protetti da una rete così non entrano gli insetti mentre sfrecciate su un percorso sterrato. È leggero, si indossa comodamente e si può eseguire una regolazione precisa grazie alla rotella posteriore. 

Non ampissima ma comunque sufficiente la disponibilità dei colori tra cui scegliere. L’imbottitura traspirante può essere rimossa e lavata.

 

Pro

Resistente: ISsiamo sicuri che è in grado di proteggere bene la testa nello sventurato caso di una caduta o scontro.

Leggero: Pesa poco ed è sicuramente comodo da portare anche grazie alla buona imbottitura in spugna,  questa è estraibile  e lavabile.

Vestibilità: Grazie al sistema di regolazione il casco si adatta molto bene alla testa del ciclista, basta girare l’apposita rotella.

 

Contro

Non professionale: Non è un articolo che possa fare al caso di professionisti o semiprofessionisti. Sebbene il prezzo non sia altissimo, pensiamo che un modello del genere potrebbe costare qualcosina in meno.

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Casco per MTB Bell

 

6. Bell Spark casco da MTB

 

Per molti ciclisti Bell è una garanzia, è un marchio i cui prodotti possono essere comprati a satola chiusa o quasi. Tuttavia noi per dovere abbiamo dato una sbirciatina all’interno della scatola così da evitarvi sorprese. Dobbiamo dire che le premesse sono state mantenute: il guscio in policarbonato è molto resistente. Il sistema Ergo Fit consente di eseguire la regolazione con una sola mano. 

La visiera è integrata… è un bene, è un male? Beh diciamo che chi volesse farne a meno non potrebbe. L’aria passa liberamente grazie ai fori di aerazione. È un casco leggero, comodo, si può tenere in testa per diversi chilometri senza avvertire la necessità di toglierlo. 

Il design è fin troppo pulito, eccessivamente semplice per i nostri gusti, ad ogni modo si tratta di una questione di gusti e magari i nostri lettori la pensano diversamente proprio perché magari sono in cerca di un casco di questo stile. Il prezzo di vendita è secondo noi vantaggioso se pensiamo alla qualità strutturale del casco.

 

Pro

Resistente: La parte esterna del casco è realizzata con dell’ottimo policarbonato che favorisce grande resistenza e dunque protezione in caso di urti.

Ergo Fit: Il sistema per le regolazioni è semplice, veloce e intuitivo, basta usare una sola mano così non dovete neanche fermarvi se state pedalando.

Comodo: Il Bell è leggero, ben imbottito si presenta molto comodo da indossare. Le prese d’aria fanno bene il loro lavoro.

 

Contro

Visiera: Il casco ne presenta una integrata che pertanto non è possibile rimuovere qualora lo si desiderasse.

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Casco per MTB Giro

 

7. Giro Casco da Bicicletta Switchblade MIPS

 

Quello proposto da Giro è un casco integrale che può certamente fare al caso dei professionisti che si lanciano lungo percorsi estremi. È perfetto per il downhill, ma più in generale è un casco che ama le discese veloci. La mentoniera è facile da rimuovere e reinserire, è sufficiente schiacciare l’apposito pulsante. 

All’interno del casco c’è un’ottima imbottitura antimicrobica. Interessanti gli accessori in dotazione, in particolare nella confezione troverete una visiera extra e un supporto per la fotocamera. Ottima la circolazione dell’aria. Il casco è comodissimo da portare, pesa poco e protegge tanto, il Giro offre una sicurezza massima. 

Il design è semplicemente spettacolare, la versione di colore nero ci piace in modo particolare ma qualsiasi tinta sceglierete avrete un bel casco, su questo non abbiamo dubbi. Punti deboli non ne vediamo, certo è che costa tanto, dunque è meglio saperlo in anticipo.

 

Pro

Protezione: Il Giro assicura una protezione totale del capo e non soltanto perché è un casco integrale ma anche e soprattutto perché è molto resistente.

Mentoniera: Semplicissimo il sistema di attacco e sgancio della mentoniera, basta un po’ di pressione sul pulsante ed è fatto.

Accessori: Molto graditi gli accessori che accompagnano il casco, in particolare una visiera di riserva e un utile supporto per la fotocamera.

 

Contro

Prezzo: Il casco, essendo di ottima qualità e adatto ai professionisti, inevitabilmente ha un costo alto, pensateci bene se è realmente ciò che vi serve.

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Accessori

 

Luce per casco MTB

 

Topside luce da casco ricaricabile 100 Lumen anteriore e posteriore

 

È importante per i ciclisti essere sempre ben visibili quando si è in strada. A tale scopo un accessorio molto utile può essere la luce per casco MTB.  È compatibile con la maggior parte dei modelli, si applica e sgancia facilmente. Ha doppia illuminazione: luce bianca davanti e rossa dietro come del resto prevede il codice della strada. La Topside è molto leggera, non è vistosa, ha una potenza di 100 Lumen e una autonomia di circa 43 ore. Resistente all’acqua assicura visibilità fino a 500 metri. La qualità costruttiva è buona, meno il prezzo che riteniamo alto.

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Guida per comprare un buon casco MTB

 

Sul mercato ci sono tante offerte ma siamo sicuri che siano tutte convenienti? In effetti la certezza non si può avere e nel mucchio è facile beccare la fregatura… o meglio, sarebbe facile senza fare una comparazione tra queste e senza confrontare i prezzi. Questo lavoro preliminare ma di incredibile importanza serve a individuare, nel nostro caso, i migliori caschi per MTB del 2024. 

Non nascondiamo che i pareri espressi da consumatori sono per noi fonte d’ispirazione, se possiamo dire così. La loro esperienza diretta dà una grossa mano a decidere quale casco per MTB comprare, vi consigliamo di farne tesoro. Se pensate che sette caschi siano un ventaglio di scelte troppo ristretto, potete ampliarlo. Come? Noi mettiamo a vostra disposizione le conoscenze necessarie a comprendere come scegliere un buon casco per MTB, anche senza il nostro aiuto.

A ciascuno il suo 

La scelta del miglior casco per MTB è più complessa di quanto il profano potrebbe immaginare. La destinazione d’uso certamente indirizza la scelta in un senso piuttosto che in un altro. Che tipo di percorsi siete soliti affrontare? Qual è la disciplina MTB che praticate? Queste sono due domande che è bene porsi prima di andare alla cieca in un negozio di bici oppure navigando tra gli store online. Adesso andremo a descrivere o se preferite, andremo a indicare i caschi più adatti a seconda della disciplina praticata

 

Cross Country

Il Cross Country, che per intensità e prolungamento ricorda il ciclismo da strada, richiede un casco con visiera che non solo è utile a proteggere dal sole ma anche dell’eventuale impatto con ramoscelli presenti lungo il percorso. Il modello da Cross Country o XC è leggero e ben areato, due caratteristiche fondamentali perché bisogna indossarli per svariate ore. Se non si praticano sentieri rocciosi e sconnessi si possono anche prediligere quei modelli che lasciano esposti la zona occipitale e il viso. Naturalmente la protezione è minore ma il casco è più leggero e arieggiato. I caschi cross country vanno bene anche per chi con la bici vuole godersi una tranquilla passeggiata o magari per andare al lavoro.

 

All Mountain

Rispetto ai caschi Cross Country quelli All Mountain offrono una maggiore protezione, dunque sono adatti per percorsi più accidentati e tecnici. Tipicamente hanno diverse prese d’aria e la parte posteriore allungata per una maggiore protezione della nuca. Caschi del genere sono disponibili anche con mentoniera. Il bello degli All Mountain è che sono versatili e capaci di fornire una adeguata protezione, soprattutto se presente la mentoniera. Ricapitolando un casco del genere fa al caso di chi durante il percorso non manca di affrontare passaggi tecnici con rocce sporgenti e radici varie.

Integrale

I caschi integrali ricordano molto quelli per il motocross, sono indicati per specialità quali downhill ed enduro. Ma quali sono le differenze con il modello da motocross? Beh, cominciamo con il dire che il casco integrale per MTB è e resta un prodotto da bici quindi non potete indossarlo per andare in moto. I materiali sono più leggeri e meno resistenti agli impatti, anche l’imbottitura è minore. Chiaramente queste cose non vanno lette come uno svantaggio, la bici non va alla stessa velocità della moto. Il casco per la bici presenta sicuramente più prese d’aria. Un consiglio: conviene prendere un modello con imbottitura estraibile, indossarlo fa sudare molto quindi togliendo l’imbottitura è più facile lavarla.

 

 

 

Come utilizzare un casco per MTB

 

Fin da piccoli bisogna educare all’uso del casco, ciò vale non solo per i mezzi a due ruote motorizzati ma anche per le biciclette, a maggior ragione se queste sono usate per affrontare percorsi accidentati, tecnici. Chi pratica MTB sa che le cadute sono un evento da tenere in seria considerazione, anche i più bravi cadono, anzi, anche i migliori cadono e non perché si è dei campioni si evitano le conseguenze derivanti da un forte colpo alla testa. Dei vari tipi di caschi da usare a seconda della disciplina ne abbiamo parlato nel corso della nostra guida, adesso andremo a vedere alcuni aspetti più pertinenti al corretto uso del casco.

 

La misura

Come prima cosa bisogna individuare la corretta misura. Come potete immaginare se un casco troppo stretto non entra in testa o comunque esercita una pressione tale da far male, dall’altro lato uno troppo grande tende a spostarsi per quante regolazioni si possano fare e per quanto lo si possa allacciare con forza. 

Ma come conoscere la misura del casco senza provarlo perché magari lo si prende online? Molti produttori mettono a disposizione una tabella che consente di individuare la taglia adatta in base alla circonferenza della testa. Come noterete c’è un certo margine di un centimetro o poco più ma non preoccupatevi perché molti caschi sono regolabili. 

Quindi cosa dovete fare? Munirvi di un metro da sarto e misurare la circonferenza della vostra testa, poi sulla tabella andate a vedere la taglia corrispondente, è importante controllare sempre la tabella messa a disposizione dal produttore del casco che volete comprare. Per capirci, se a voi piace il modello della marca X, non dovete controllare la tabella della marca Y.

 

Indossiamo bene il casco

Mettere il casco in testa può sembrare un gesto banale ma probabilmente si commettono errori proprio per una certa superficialità nel compierlo. Un casco messo male ha una minore capacità protettiva. Il problema riguarda soprattutto i caschi non integrali: spesso si lasciano scoperte la parte frontale o della nuca. Dunque centrate bene il casco e se possibile regolatelo fino ad avvertire una lieve pressione. Allacciate saldamente la fibbia, naturalmente senza strozzarvi ma neanche va lasciata lenta altrimenti il casco potrebbe volare via.

 

Cambiate il casco se…

Il casco come tutto o quasi nella vita non è eterno per quanto possa essere duro. Prima o poi giunge il momento di cambiarlo, vediamo come capirlo. Cominciamo di dire che c’è una spazio temporale di utilizzo. I modelli in PVC, materiale usato per caschi economici andrebbero cambiati ogni due anni in caso di uso intensivo, soprattutto sotto il sole in quanto invecchia in fretta. I caschi in policarbonato resistono tranquillamente durante cinque anni di utilizzo intensivo. 

Dopo un urto, indipendentemente dal materiale, il casco andrebbe cambiato. Quanto detto vale anche quando in superficie non sono visibili danni. A maggior ragione se sono visibili crepe, anche piccolissime, bisogna procedere alla sostituzione. Altro motivo per la sostituzione del casco è il deterioramente delle cinghie.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come montare la GoPro sul casco MTB?

Ci sono caschi predisposti per il montaggio delle GoPro quindi comprendono anche il supporto. Quando non è questo il caso è necessario fissare un supporto sulla sommità del casco, il quale può essere assicurato con un potente biadesivo (compreso con il supporto) o con degli agganci a velcro. Per individuare conviene fare dei video di prova.

Come regolare il casco per MTB?

Generalmente per la regolazione c’è una rotella posizionata dietro la nuca, è facile da raggiungere e basta una mano. Per eseguire la regolazione il casco deve essere indossato, quindi si gira la rotella fino ad avvertire una leggera pressione, quello è il segnale che è ben saldo.

 

Quando cambiare il casco per MTB?

A incidere sul cambio ci sono diversi fattori. Cominciamo dai materiali, se è in PVC si consiglia la sostituzione dopo due anni mentre se è in policarbonato o altro materiale resistente il casco può essere usato per cinque anni. Se subisce un colpo, anche solo cadendo a terra, è bene sostituirlo. Che sulla superficie non ci siano lesioni visibili non vuol dire nulla, la sua resistenza è compromessa e in caso di urto violento le capacità protettive del casco potrebbero essere ridotte.

 

Come scegliere la misura per il casco?

Per individuare la misura del casco bisogna fare riferimento alle tabelle che solitamente i produttori mettono a disposizione. La taglia riporta un corrispettivo in centimetri quindi è necessario prendere la misura della circonferenza della testa e dunque controllare sulla tabella a cosa corrisponde.

 

 

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