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I 6 Migliori Sci del 2023

Ultimo aggiornamento: 27.03.23

 

Sci – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Tra i prodotti venduti online, gli sci si distinguono per tipologie e specifiche tecniche, con un rapporto qualità/prezzo spesso molto conveniente. Se avete intenzione di trascorrere un weekend in montagna allora ve ne consigliamo qualcuno.

Gli Head WC Rebels eXSR sono pensati per gli sciatori con una discreta base tecnica e che vogliono migliorare le proprie prestazioni. I Nordica Dobermann Spitfire 70 Pro, invece, nascono dall’evoluzione del concetto di sci “multiraggio”, con coda e spatola che richiamano le geometrie del gigante e punta ispirata a quelle da slalom.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 6 Migliori Sci – Classifica 2023

 

Raccogliere un gruppo di sci, pensati per soddisfare al meglio le esigenze di un gruppo di utenti che varia dai professionisti a quanti si stanno affacciando da poco su questo mondo, in cerca di una soluzione adatta per i neofiti ma al tempo stesso di buona resa una volta in pista. Scopriamo insieme le marche e le tipologie più interessanti, tenendo anche a mente la convenienza dell’offerta. Al termine di ogni recensione è presente anche un link su dove acquistare il prodotto, qualora vi avesse convinto.

 

 

Sci Head

 

1. Head WC Rebels eXSR H

 

Nella vasta gamma di sci Head, il nuovo WC Rebels eXSR si è dimostrato un prodotto con molti pregi e pochi difetti, ponendosi come scelta ideale per gli sciatori con un buon livello tecnico che cercano stabilità elevata e buone performance, senza però scendere a patti sul fronte della maneggevolezza e del comfort.

Rientrano tra i migliori sci del 2023 per la combinazione unica di leggerezza e resistenza, con menzione particolare per il nucleo in legno senza titanal, che li rende più facili da utilizzare, incrementando il controllo. Grazie alla sciancratura, con il centro con spessore di 72 millimetri, permette di affrontare agevolmente sia le curve più strette sia quelle più ampie.

Il modello non teme paragoni nemmeno sul fronte della robustezza, inoltre l’innovativa tecnologia EMC si incarica di limitare le vibrazioni, in modo da rendere gli sci molto stabili. Vengono venduti con attacchi Tyrolia PR 11 78 GW e risultano adatti oer scarponi con misure tra 255 e 378 mm.

 

Pro

Controllo: Il nucleo in legno facilita il controllo, in modo particolare in curva.

Stabilità: La sciancratura permette di cambiare stile di sciata in base alle condizioni e alle caratteristiche della pista che si vuole affrontare, garantendo allo sciatore stabilità e controllo anche nei repentini cambi di direzione.

Comfort: L’esclusivo sistema di assorbimento elettronico EMC brevettato dal brand austriaco attutisce e riduce al minimo le vibrazioni per consentire una distribuzione più omogenea del peso che permetterà di sciare al massimo per molte ore consecutive e su qualsiasi tipo di tracciato.

 

Contro

Non per tutti: Risultano idonei a chi ha già un po’ di esperienza sugli sci, meno per chi è alla prime armi.

 

 

 

 

Sci Nordica

 

2. Nordica Dobermann Spitfire 70 PRO 12 Tpx

 

Se vi state chiedendo quale paio di sci comprare, perché ne cercate uno che vi permetta di affrontare al meglio sia le curve da gigante sia quelle da slalom, vi consigliamo di dare un’occhiata alle caratteristiche offerte dai Nordica Dobermann Spitfire 70 Pro, che presentano numerose specifiche inedite rispetto ai loro predecessori.

In comparazione agli altri modelli proposti del brand italiano, si tratta di sci multi-raggio che combinano sciancrature differenti dalla coda fino alla spatola per adattarsi a diversi stili di sciata, rimanendo ben incollati al terreno a prescindere dalle condizioni della pista o della neve.

Maneggevoli e facili da gestire anche su percorsi in trasformazione o ad alte velocità, permettono cambi di direzione rapidi e reattivi soprattutto nelle curve strette, senza mai vibrare eccessivamente.

Altro elemento molto apprezzato di questi sci Nordica della famiglia Dobermann è la presenza dell’innovativa piastra Recoil Power Plate che, oltre a consentire una deformazione più graduale e uniforme dello sci, lo rendono più dinamico e semplice da gestire, mantenendo benissimo traiettoria e conduzione.

 

Pro

Versatile: Il principale merito dei Nordica Dobermann Spitfire 70 Pro è quello di aver reso superata la vecchia distinzione tra “slalom” e “gigante” grazie all’esclusivo design multiraggio sviluppato dall’azienda italiana per adattare gli sci a diversi stili e condizioni di sciata.

Recoil Power Plate: Questa innovativa piastra è stata progettata per aumentare la flessione dello sci e consentire movimenti più fluidi e precisi sia in discesa sia negli archi di curva più ampi.

Resistenza: Grazie all’elevata qualità dei materiali di costruzione, tra cui spicca in particolare il triplo strato in titanio e ABS, sono in grado di sopportare anche le sollecitazioni più intense senza perdere nemmeno un colpo.

 

Contro

Serve dimestichezza: Per gli sciatori che non hanno ancora maturato la necessaria esperienza in pista, il modello risulta troppo impegnativo a livello fisico per essere utilizzato ad alti livelli tutto il giorno.

 

 

 

 

Sci Rossignol

 

3. Rossignol Experience 82 + attacchi

 

Un’ottima proposta nel campo dell’all mountain arriva, invece, dai nuovi sci Rossignol Experience 82, dotati dell’innovativa tecnologia Drive Tip che combina le fibre direzionali nella punta con un composto morbido simile alla gomma per assorbire le vibrazioni e le sconnessioni del terreno, mantenendo lo sci stabile e fermo in curva.

La struttura all trail e i sidewall integrali permettono di gestire le inversioni con molta facilità, consentendo cambi di direzione più precisi e stabili anche sulle piste appena battute al mattino.

Il centro più largo, sugli 82 mm circa, li rende ideali per chi predilige una sciata con inclinazioni estreme, garantendo una risposta dinamica e potente anche ad alte velocità, mentre la generosa sciancratura assicura un ingresso e un’uscita in curva abbastanza graduali per affrontare tutte le condizioni nevose senza fare troppa fatica.

Per quanto riguarda l’attacco, i Rossignol Experience 82 montano un Look Konnect SPX 14 con sistema Grip Walk, dove puntale e talloniera sono facilmente regolabili a mano tramite un meccanismo a rotaia, per offrire un trasferimento di energia immediato e un controllo più preciso dello sci, riducendo al minimo il rischio di eventuali sganci accidentali.

 

Pro

Versatili: Gli sci all mountain Rossignol Experience 82 rappresentano la perfetta fusione tra un modello freeride e uno da pista per adattarsi a qualsiasi condizione di tracciato.

Controllo e sicurezza: La tecnologia Drive Tip garantisce un assorbimento ottimale degli urti e delle vibrazioni anche quando la neve non è nelle condizioni migliori, restituendo stabilità e controllo anche nei repentini cambi di direzione.

Resistenza: Punta e coda sono ben rinforzate per sopportare anche le sollecitazioni più intense senza perdere nemmeno un colpo.

 

Contro

Camber: La spatola leggermente rockerata potrebbe dare qualche incertezza in fase di inserimento in curva agli sciatori meno esperti, costringendoli a lavorare di più fin dai primi centimetri.

 

 

 

 

 

Sci da donna

 

4. Sci pista donna Wedze Boost 500 + Attacchi Look Xpess XP W 10 GW

 

Alle sciatrici di livello intermedio che sono alla ricerca del miglior paio di sci da donna consigliamo invece i Wedze Boost 500, un modello da pista ben strutturato e allo stesso tempo intuitivo.

Il nucleo integrale in legno e i fianchetti verticali offrono stabilità, tenuta e facilità in uscita di curva, permettendo cambi di direzione rapidi e reattivi anche negli archi a corto raggio, senza però scendere a patti sul fronte della maneggevolezza e del comfort.

La struttura particolarmente leggera e rinforzata con un doppio strato di titanal li rende molto facili da condurre su ogni tipo terreno, favorendo la naturale rotazione del piede per ridurre al minimo il rischio di infortuni e cadute.

Il modello è, inoltre, equipaggiato con attacchi Look Xpress XP W 10 GW che assicurano un alto livello di precisione e sicurezza, sia in pista sia in freeride, fornendo protezione, affidabilità e un’ampia gamma di regolazioni per la compatibilità con la maggior parte delle taglie di scarponi da sci femminili.

 

Pro

All trail: Fascia intermedia della linea di Decathlon dedicata allo slalom, i Wedze Boost 500 sono ideali per le atlete con un minimo di base tecnica che vogliono migliorare le proprie prestazioni tanto in pista quanto in freeride.

Flessibilità: La particolare leggerezza della struttura e il doppio strato in titanal migliorano la flessione dello sci per consentire movimenti più fluidi e precisi sia in discesa sia negli archi di curva più stretti.

Attacchi: La presenza del nuovo attacco si traduce in un maggiore trasferimento di energia e un controllo più preciso sugli sci, restituendo una buona sensazione di sicurezza su qualsiasi tipo di tracciato.

Rapporto qualità/prezzo: A giudicare dai pareri delle numerose acquirenti soddisfatte, la regola secondo cui qualità e prezzi bassi non vanno sempre di pari passo in questo caso trova la sua eccezione.

 

Contro

Livello intermedio: Dal momento che questi sci hanno una reazione elastica limitata, non sono adatti per i tracciati agonistici né per le sciatrici più esperte.

 

 

 

 

5. Rossignol Attraxion – Sci da donna

 

Se avete ancora qualche dubbio riguardo quale sci da donna comprare, il modello Attraxion di Rossignol dovrebbe fugare le ultime perplessità a riguardo, in modo particolare se siete alle prime armi con questo affascinante sport.

La struttura è classica, il che consente di avere sempre il massimo controllo in qualunque situazione, il ponte è classico così da avere costantemente una buona presa sulla neve dura.

Si propongono come gli sci ideali per imparare, con un’elevata stabilità in modo da accompagnare nell’apprendimento e un raggio di curva da 15 metri così da semplificare il momento in cui effetuare una svolta. Leggero e maneggevole, è venduto anche a un prezzo adeguato e in linea con quanto sono in grado di offrire.

 

Pro

Controllo: Permettono di avere sempre il pieno controllo della situazione, grazie anche alla superiore presa sulla neve dura.

Stabilità: Accompagnano nelle fasi di apprendimento permettendo di gestire al meglio anche le curve.

Prezzo: Il costo è adeguato a quanto offerto e alla qualità complessiva dei materiali utilizzati.

 

Contro

Per principianti: Sono pensati espressamente per le donne che desiderano imparare. Per chi sa già sciare c’è bisogno di qualcosa di diverso.

 

 

 

 

Sci da bambino

 

6. Sci bambino Atomic Redster J2

 

Progettati per i giovani sciatori che vantano già un buon livello di esperienza e di abilità, grazie a caratteristiche tecniche di un certo livello.

Ma vediamo quali sono queste caratteristiche che rendono gli Atomic Redster ideali per le giovani promesse dello sci. Cominciamo dal Race Rocker 5/95/0 che li rende ideali per le discese più impegnative, con un camber robusto che garantisce una tenuta molto precisa e con un piccolo rialzo della punta che semplifica l’ingresso in curva.

Da evidenziare che il centro ha uno spessore di 68 mm, scelta a cui si affianca la presenza dell’innovativa tecnologia Bend-X, una speciale zona in corrispondenza dell’area degli attacchi che permette di flettere con maggiore semplicità gli sci e avere così un superiore contatto con la neve.

Ottimi i materiali utilizzati che sono pensati per preservare gli sci dal rischio di graffi e ammaccature, così da prolungarne la durata nel tempo.

 

Pro

Soluzioni top: Gli Atomic vantano una serie di caratteristiche di alto livello pensate per i giovani sciatori già molto abili.

Bend-X: Questa tecnologia consente una superiore flessione degli sci in modo da garantire un maggiore contatto con la neve.

Rapporto qualità/prezzo: Un modello magari non economico rispetto ad altri sci per bambini ma in grado di assicurare performance superiori.

 

Contro

Non per tutti: Non sono pensati per chi è alle prime armi. Sono gli sci per i giovani campioni!

 

 

 

 

 

Accessori

 

Portasci magnetico

 

Fabbri 3A955 Taco Portasci e Portasnowboard Magnetico

 

I due pezzi offrono la migliore gestione di sci e snowboard, aiutando l’utente a trasportare il tutto facilmente, indipendentemente dal tipo di sci che si utilizza.

Il rivestimento magnetico è robusto e permette un corretto e adeguato posizionamento anche su tetti dalla forma tondeggiante. 

La protezione delle piastre magnetiche rispetta la verniciatura del mezzo, così come il montaggio delle stesse si dimostra adeguato e affidabile anche ad alte velocità, permettendo di guidare tranquilli.

Un sistema di apertura e chiusura con chiave, consente poi di mantenere al sicuro sia gli elementi trasportati sia il portasci.

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Guida per comprare gli sci

 

Tra i consigli d’acquisto legati a questa categoria di attrezzi sportivi, è bene aggiungere anche una serie di consigli preliminari, centrati sull’oggetto sci nel dettaglio e sulla capacità da parte dell’utente di comprendere quegli aspetti e dinamiche che determinano e influenzano in modo decisivo sulla scelta finale. 

Conosci te stesso. Questo l’invito che rivolgiamo agli utenti. In questo modo sarà più facile capire quale sia il modello e la tipologia di sci più adatta al vostro livello di esperienza e alla vostra corporatura. Potete indossare anche il miglior paio di sci ma se poi il vostro livello o il tipo di supporto non fa al caso vostro, la spesa sarà stata vana o poco in linea con le aspettative di chi punta a un prodotto pratico e affidabile.

Il principiante dovrebbe indirizzarsi su uno sci che asseconda al meglio il movimento e che è semplice da gestire, con un livello di comfort e un equilibrio  che possono far comodo anche a quanti hanno raggiunto una posizione intermedia. Gli utenti avanzati e quelli più esperti possono optare per una tipologia in cui a emergere è l’aspetto performante e l’esclusività di linea, materiali e design.

Questione di forma

La forma dello sci imposta un discorso che si ripercuote direttamente anche sul modo di affrontare le curve e il tracciato. Si fa accenno a tal proposito a quella che viene definita sciancratura dello sci, ovvero alla forma posseduta dallo sci da fermo. Più alta è la differenza tra la larghezza della spatola, del centro e della coda dello sci, minore sarà la gestione e il raggio di curva possibile con quello sci ai piedi. Quanti amano le curve strette devono puntare su uno sci che facilita e si caratterizza per un raggio corto, mentre gli appassionati di uno slalom gigante all’opposto. 

Altro discorso per quel che riguarda ponte e tipologie di attacchi. In passato c’era meno varietà mentre negli ultimi anni sono aumentati gli sci con un ponte di tipo rocker, in cui la parte centrale dello sci viene a contatto con la neve, mentre la punta e la coda possiedono una curvatura che li spinge verso l’alto. 

La tipologia tradizionale è chiamata camber e in questo caso la curvatura interessa il centro dello sci, mentre la spatola e la coda puntano a mantenere il contatto con il terreno. Il primo tipo di ponte è una caratteristica degli sci da freeride, pensati per la neve fresca e così da favorire un buon galleggiamento.

 

All’attacco! 

La collocazione e l’affidabilità degli attacchi dipende molto dallo stile e da cosa si desidera eseguire. Un attacco più indietro rispetto al centro dello sci aiuta la stabilità, adattandosi bene sia fuori che a percorsi in pista. 

Peso e altezza dello sciatore influiscono poi sulla taglia e il feeling che questo attrezzo sa restituire una volta indossato. Fatevi consigliare da esperti del settore, consapevoli che l’utilizzo determina in modo importante la scelta dello sci migliore e più adatto.

Riassumendo in breve quelli che possono i modi e le tipologie migliori di sci con cui gestire situazioni e livelli differenti, possiamo raccogliere nella categoria degli sci all around quel gruppo pensato per confrontarsi con diverse situazioni e fondo innevato variabile. 

Si tratta di un modello dal centro ampio, in cui la qualità principe è quella della versatilità.

Gli sci race, a loro volta divisi in modelli da slalom speciale e slalom gigante, sono per sportivi esperti che amano le curve strette e una gran reattività o prediligono invece nel gigante l’impostazione di una traiettoria a più ampio raggio. 

Quanti poi prediligono la neve fresca e l’off-road, uno sci freeride è il modello a cui puntare. Ottimo il galleggiamento e una sciancratura nella parte anteriore aiutano a mantenere al meglio la stabilità e la maneggevolezza del mezzo. Gli sci freestyle si avvicinano a una tipologia come l’all around, con la variante della doppia punta o twin tip diventano degli sci per tutti, molto leggeri e dalla manovrabilità intuitiva. C

hiude questo elenco il modello all mountain, caratterizzati da una ampiezza notevole del centro progettata per fuori pista e una maggiore facilità alla deformazione.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come spostare il peso sugli sci?

Il corretto posizionamento del corpo è uno dei fattori che va a incidere maggiormente sull’assetto dello sciatore. Il baricentro centrale è legato alla posizione delle gambe e in particolare a come vengono gestite le curve. Una buona ripartizione del peso è una capacità che si acquisisce con la pratica e una sempre maggiore consapevolezza degli equilibri del corpo. 

Alcuni segnali di una cattiva posizione sono uno sbilanciamento della postura che va in direzione dell’interno della curva e una divergenza degli sci, che invece dovrebbero puntare nello stesso punto. Particolarmente nei principianti si assiste poi a uno spostamento esagerato del baricentro nella zona dietro i talloni. In sostanza è tutta una questione di sensibilità e continuo adattamento, con l’obiettivo di mantenere una centralità, però in modo attivo e dinamico.

 

Come diventare maestro di sci?

Per chi vuole trasformare quella che è una passione maturata negli anni in una professione è necessario superare alcuni test preliminari stabiliti e monitorati dal Collegio Nazionale Maestri di Sci Italiani. Il test si compone di una serie di prove da superare nell’arco di quattro giorni. 

Una prova cronometrata su slalom gigante costituisce il primo step da affrontare. Una volta superato questo test si procede con due giorni su pista aperta, supervisionati dai maestri per capire e verificare come ci si comporta in campo aperto. Il quarto giorno prevede poi una verifica molto più tecnica sugli stili e le modalità con le quali si affrontano curve e un fondo sconnesso. 

Al termine dei quattro giorni, quanti hanno superato poi le prove accedono a un corso di formazione di tre mesi, in cui metodologia e didattica vanno di pari passo alle lezioni più tecniche e specifiche.

 

Quanto devono essere lunghi gli sci?

La migliore lunghezza degli sci è un valore che trova nella considerazione del fisico dello sciatore, unito alla sua preparazione e al tipo di sciata che dovrà affrontare le variabili fondamentali che impostano e determinano la scelta finale. Tenendo presente la categoria degli sci da pista possiamo considerare come assodato il fatto che per affrontare curve strette, l’ausilio di uno sci corto è fondamentale. 

Viceversa per chi punta a curve più larghe, è necessario uno sci più lungo. Quando la velocità comincia a salire, uno sci lungo garantisce maggiore stabilità ma una capacità e un’abilità maggiori nello sterzare. Nelle curve strette uno sci corto pesa meno ed è anche più semplice da girare. 

Ci preme poi ricordare che l’elemento che incide maggiormente sulla capacità maggiore o minore di girare dello sci non è la sua lunghezza ma il suo raggio di sciancratura. Uno sci corto agevola molto il principiante, così da poter affrontare al meglio le curve e prendere confidenza con i giusti movimenti in tempi brevi. 

Per uno sciatore di livello intermedio la lunghezza consigliata è mediamente di 10 cm in meno rispetto alla propria altezza. Per gli sciatori più esperti infine una misura superiore a 175 cm va considerata solo per chi ha una conoscenza del mezzo quasi al livello di un maestro di sci o ama velocità particolarmente elevate. 

 

Come regolare gli attacchi degli sci?

Il primo step prevede l’adattamento della posizione dell’attacco rispetto alla lunghezza dello scarpone. Questo valore è riportato solitamente nella parte inferiore dello stesso, all’altezza del tallone e viene espresso in millimetri. 

Recuperata questa informazione, potete fissare la parte anteriore dell’attacco sulla misura del vostro scarpone, regolando poi anche quella posteriore. Un altro parametro importante riguarda poi la gestione della durezza dell’attacco.  In questo caso si agisce per regolare il distacco degli sci in caso di una caduta.

I valori di riferimento sono presenti su una tabella ISO 11088 da verificare con calma così da evitare un punto di sgancio troppo basso o uno troppo alto. Le impostazioni sono legate in questo caso anche al livello dello sciatore e all’età, con correzioni importanti che includono anche questi parametri.

 

 

 

Come utilizzare al meglio un paio di sci

 

Se nelle righe precedenti abbiamo visto come scegliere un buon paio di sci, confrontando modelli e i pareri di chi ha provato su pista tipologie diverse, in questa ultima parte della guida ci concentriamo invece sul come gestire al meglio questi strumenti.

 

 

Prendersene cura

L’importanza della manutenzione permette di prolungare la vita di questi supporti, verificando prima e dopo la stagione lo stato degli sci, così da regolare e apportare qualche piccola modifica dove è necessario. Il primo passo prevede la disponibilità di una zona ampia su cui lavorare. 

È necessario mantenere ben fermo lo sci, così che l’utente possa lavorare in modo comodo su tutta la struttura, evitando spostamenti che possono precludere la qualità dell’intervento. Soletta e lamine sono le due zone maggiormente interessate da un lavoro di fino. Per migliorare la scorrevolezza della prima si utilizza la sciolina, da usare facendo ben attenzione che non ci siano solchi sullo sci. 

La gestione dell’affilatura delle lamine richiede più attenzione e una professionalità che non si può improvvisare. Meglio quindi osservare un tecnico e poi avvicinarsi lentamente al tipo di lavoro da effettuare su questa zona.

In sintesi, esistono alcune accortezze fondamentali da non dimenticare, come una pulizia delle solette e un controllo generale dello stato dello sci ogni dieci uscite. A fine stagione è opportuno chiudere gli sci puliti dentro le sacche portasci, in un luogo asciutto e con poca umidità.  

 

 

Altri suggerimenti

Un altro consiglio che ci sentiamo di darvi, specie se state iniziando da poco a praticare questo sport, è l’importanza di un prodotto e di un’attrezzatura completa di buon livello.

Inseguire pedissequamente il motto del prezzo basso, non paga nel lungo periodo, costringendovi magari l’anno successivo a un cambio degli attacchi o dell’abbigliamento scelto per praticare. 

Oltre a una spesa consapevole e ben informata, vi suggeriamo di iniziare con delle lezioni, così da prendere confidenza con la tecnica, migliorando di volta in volta e capendo se questo sport fa per voi. 

Improvvisare sulla neve non ha mai prodotto grandi risultati ed esiste il rischio reale di farsi male, rovinando così una vacanza o un’esperienza che vuole essere nelle intenzioni piacevole e a contatto con la bellezza della montagna.

 

 

 

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