I 6 Migliori Kettlebell del 2024

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

Kettlebell – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Allenarsi con strumenti adeguati permette di ottenere nel tempo benefici che mantengono un buono stato fisico e una tenuta sportiva capace di confrontarsi con le sfide che ogni utente si pone. Tra le offerte presenti sul mercato, i kettlebell hanno raccolto sempre più successo, grazie a una struttura robusta e pratica a cui sono legate diverse attività ed esercizi. Gorilla Sports – Kettlebell Red Rubber unisce una qualità costruttiva di indubbio pregio, con un rivestimento nella parte bassa dello strumento realizzato in gomma e una struttura in ghisa fatta per durare nel tempo. Powrx – Kettlebell cromato con rivestimento in gomma possiede una cromatura che non passa di certo inosservata, con una buona varietà di esercizi capaci di raccogliere un buon numero di pareri positivi dagli utenti che l’hanno sperimentato, includendo il prodotto tra i migliori kettlebell del 2024.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 6 Migliori Kettlebell – Classifica 2024

 

Selezionare il miglior kettlebell non sempre è un’opzione scontata. Per ovviare alla gran mole di proposte che arrivano sul mercato la nostra redazione ha raccolto diversi esempi di come si possa realizzare un kettlebell, andando dalla forma classica e passando anche per varianti in cui oltre al colore e al peso va a cambiare anche la composizione dello stesso attrezzo.

 

 

Kettlebell 16 chili

 

1. Gorilla Sports Kettlebell Red Rubber, in Ghisa

 

A fronte di tre diverse misure disponibili, segnaliamo la proposta Gorilla Sports, un marchio che nel tempo ha saputo ritagliarsi una comunità di appassionati, puntando su un prezzo concorrenziale e una costruzione del kettlebell che parte da un pezzo unico in ghisa con cui dare forma a questo strumento.

A detta di chi ha avuto occasione di provarlo, possiede un grip che non affatica o disturba la presa, consentendo in questo modo di procedere senza difficoltà da un esercizio all’altro.

La parte inferiore è avvolta in un comodo rivestimento in neoprene rosso, che in comparazione con altri prodotti simile si è rivelato resistente e adatto al tipo di attività per cui è stato realizzato.

La parte inferiore è smussata, così da semplificare la gestione e il posizionamento del kettlebell una volta concluso l’allenamento. La comodità d’uso si ritrova poi anche nella gestione del prodotto con una o entrambe le mani, un aspetto importante per la corretta esecuzione di alcuni esercizi. Al termine dell’analisi è poi presente un link su dove acquistare il prodotto, se interessati.

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2. Powrx Kettlebell Cromata 4-20 kg

 

Il modello qui presente si configura come un oggetto dal peso consistente, con una consistenza di 16 chili capaci di mettere a dura prova diversi atleti. Lo spesso rivestimento in gomma avvolge tutta la superficie sferica dell’attrezzo, un modo comodo grazie a cui evitare particolari danni in caso di una caduta, semplificando al contempo anche la manipolazione nel corso delle diverse sessioni.

L’assemblamento non presenta imperfezioni, con la forma sferica proporzionata e una maniglia ampia il giusto. La presa e la tenuta dell’oggetto in acciaio sono fuori discussione, con un grip che si mantiene tale sia in un allenamento mirato sia durante un circuito a tappe. In più, per chi ha optato per un utilizzo in casa è possibile scaricare un pdf illustrato con gli esercizi base, tenendo sempre a mente un adeguato riscaldamento e una gestione dei pesi consapevole e attenta durante tutta l’esecuzione.

Con le immagini a corredo si procede attraverso una serie di stimolazioni diversificate, che mettono in moto muscoli e zone differenti.

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Kettlebell 20 chili

 

3. Powrx Kettlebell Professionale 4-28 kg

 

La nuova proposta Powrx non delude quanti cercano un oggetto ad alto livello, adeguato a una richiesta di professionalità, che duri a lungo nel tempo e che permetta di allenarsi in sicurezza sfruttando un prodotto di ottima fattura. In questo caso ci concentriamo su un kettlebell da 20 chili, un peso non da poco che colloca l’oggetto in un range di utenza mediamente più limitata rispetto ai modelli base da 6 o 8 chili. Si tratta di un kettlebell da competizione, con una misura standard ideale per il rispetto delle regole durante un torneo o una gara.

La parte inferiore è colorata con tinte differenti, lasciando pur sempre la misura ben visibile nella parte frontale. L’impugnatura ha una circonferenza di 11 cm mentre il diametro è di 3,5 cm.

La costruzione è realizzata in robusto acciaio, con una tenuta e un grip pensati per tutte le categorie di professionisti che vogliono mettersi alla prova con questi attrezzi. La satinatura della maniglia evita cadute o prese poco precise, con un servizio clienti che ha raccolto il plauso di diverse persone, prima, durante e dopo l’acquisto.

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4. Do your fitness Kettlebell Kylon Peso a Sfera 2-20 kg

 

Tra i kettlebell venduti online, la proposta Kylon ha raccolto pareri e considerazioni positive grazie a un connubio di qualità realizzativa e un costo che rientra tra la media di oggetti del genere. Il corpo principale è composto al 100% in ghisa, con una struttura unica grazie a cui  sostenere nel migliore dei modi l’utente durante tutti gli esercizi, da quelli di primo livello passando per passaggi più intensi e articolati. Le nove categorie di peso disponibili offrono un ventaglio di scelte adeguato per chi ama procedere a una progressione nel corso degli allenamenti, aumentando nel tempo il carico disponibile.

Il rivestimento in neoprene colorato avvolge la zona inferiore della sfera, adattandosi al meglio superfici di appoggio così da ridurre rischi di rotture e ammaccature, che compromettono nel tempo la stabilità dell’attrezzo. Numerosi utenti hanno sfruttato poi le colorazioni differenti così da avere a portata di mano il giusto peso, con una comoda differenziazione delle tinte disponibili.

Tra l’altro è anche una delle proposte più economiche attualmente in commercio, capace di soddisfare quanti puntano a prezzi bassi.

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Kettlebell 12 chili

 

5. Gorilla Sports Competition Professionale Kettlebell 8-32 kg

 

La gestione di questi kettlebell risponde in pieno alle esigenze di chi cerca un prodotto da competizione. La particolarità del modello sta tutta nella sua forma. A peso differente corrisponde sempre la medesima struttura e dimensione dell’oggetto. L’altezza complessiva raggiunge i 28 cm, mentre il diametro della sfera si assesta sui 21 cm. L’acciaio è il materiale base in cui è realizzato il prodotto, con una colorazione che nulla aggiunge al profilo dell’oggetto, mantenendo il kettlebell compatto e con un manubrio laccato che non sfigura.

Il monoblocco in acciaio massiccio in ghisa si configura come un pezzo unico, con una qualità complessiva adeguata al tipo di oggetto, nello specifico con differenti misure per tutta una serie di allenamenti e prestazioni adatte ai professionisti nelle competizioni di questo genere.

Anche senza l’ausilio di guanti, la presa si dimostra adatta a una tenuta e un sollevamento con una o due mani, conservando così un equilibrio e dimostrandosi uno strumento progettato per durare nel tempo.

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Kettlebell 24 chili

 

6. Proiron Kettlebell ghisa Peso del Kettlebell per la Palestra Domestica

 

Per chi cerca un prodotto in ghisa, senza fronzoli e con tutto il necessario per un allenamento veramente performante, può guardare con fiducia alla proposta PROIRON.

La composizione dell’oggetto ha dalla sua una base arrotondata, gestita nel migliore dei modi per un posizionamento a terra del Kettlebell, ideale punto di appoggio al termine di una prestazione. Le misure sono adeguate a ospitare al meglio una o due mani, così da sollevare e procedere a un allenamento in tutta sicurezza, con una variazione del peso che parte da un minimo di 4 chili fino a un massimo di 24 chili.

Alcuni utenti hanno notato solo dimensioni poco pratiche nei tagli piccoli in cui si presenta il kettlebell, considerando a tal proposito la possibilità di spostarsi su  un attrezzo più sfidante e con proporzioni adeguate al tipo di lavoro da portare avanti. Nella parte frontale è riportata la doppia dicitura con i chili e le libre.

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Guida per comprare un kettlebell

 

Il kettlebell training è una disciplina che allena il fisico in maniera completa, attivando fasce muscolari grazie all’utilizzo di un attrezzo pratico e funzionale. Trattandosi di oggetti con cui è possibile stimolare forza, resistenza e pulsazioni, l’utente deve sapere bene a cosa puntare, gestendo la dimensione più adatta al contesto e alla propria preparazione. Nelle righe che seguono facciamo il punto su come sfruttare e conoscere in profondità il kettlebell che si andrà a utilizzare nel corso dell’allenamento.

 

 

Dimensioni

Sul mercato sono disponibili modelli dalla grandezza variabile, studiati per offrire il massimo in quanto ad affidabilità e tenuta. Il primo aspetto su cui concentrare l’attenzione riguarda la tipologia migliore con cui iniziare a mettersi alla prova. Si può partire con un modello da 6/8 chili, adatto per prendere confidenza con i diversi esercizi per poi passare nel tempo a kettlebell da 12 chili. Può sembrare ovvio ma data la tipologia di oggetto è bene procedere con cautela, senza affaticare o stressare troppo i muscoli coinvolti nel lavoro.

Il workout che si realizza con questo attrezzo mette in funzione reattività e forza esplosiva, migliorando la frequenza cardio e aumentando nel tempo la forza dell’atleta. Le pezzature disponibili seguono in un certo senso le aspettative di quanti puntano a una progressione e a innalzare il livello di sfida, mettendosi alla prova anche in contesti professionali come gare ufficiali. In questo caso la tipologia di kettlebell è studiata per avere sempre la stessa identica forma, variando solo il peso, con un kettlebell che può arrivare anche a 24 chili o più.

 

Praticità d’uso

Un secondo punto di centrale importanza riguarda il modo in cui si impugna e si gestisce l’oggetto. La composizione del kettlebell può variare da una forma arrotondata che ricorda una grossa sfera con una maniglia collocata nella parte superiore. In alcuni modelli la parte inferiore è spesso rivestita da uno strato in gomma o neoprene.

La scelta di questa soluzione va ricercata in una gestione più attenta del peso in questione, così da proteggere al meglio il pavimento o la base di appoggio su cui è collocato l’oggetto, oppure consentire una presa solida nel corso dell’allenamento, senza rischio di cadute o perdita di un elemento di appoggio adeguato.

In più avere una base rivestita torna utile a chi si dedica ad esercizi, sfruttando la superficie sferica con entrambe le mani durante la sessione. In alcuni casi la maniglia ha una lavorazione zigrinata, con una larghezza adatta all’inserimento di una o due mani, sempre venendo incontro alle necessità di chi si va ad allenare.

Alcuni marchi offrono anche una borsa per il trasporto o una serie di esercizi con cui iniziare a prendere confidenza con l’oggetto e tenersi in forma.

 

 

Qualità e materiali

La struttura base di un kettlebell si fonda sulla creazione di un prodotto robusto e solido al punto giusto, adatto a quanti desiderano una preparazione adatta alle loro esigenze. I kettlebell possono essere realizzati a partire da uno stampo unico, in acciaio o in ghisa. Questa scelta permette di avere un prodotto resistente e robusto quanto basta per garantire una tenuta eccellente. In altri attrezzi invece l’interno è composto da sabbia ma la qualità del prodotto trova nella prima opzione una delle scelte più frequenti da parte dei clienti interessati.

Specie per chi ama allenarsi con continuità, aumentando progressivamente il peso e alzando così l’asticella, avere un kettlebell robusto e con una maniglia adeguata è fondamentale. Il rapporto qualità/prezzo condiziona in maniera profonda anche la fase della scelta finale, affidandosi a marchi conosciuti capaci di realizzare attrezzi per tutte le esigenze, partendo da quello per principianti, passando poi per kettlebell da 20 o 24 chili, per i più audaci.

Nella ricerca dei materiali è opportuno ponderare con attenzione il proprio stato fisico, cercando di non strafare e procedendo con cautela, così da poter fornire il miglior supporto a chi decide di iniziare a praticare esercizi in tal senso.

 

 

 

Domande frequenti

 

Che cosa è un kettlebell?

Quando ci avviciniamo a uno strumento di questo tipo può sorgere qualche perplessità, legata per lo più a una forma a cui è necessario abituarsi. Una volta presa però la giusta confidenza si potrà sfruttare al meglio un attrezzo in grado di dire la sua e supportare l’utente nel corso di diversi allenamenti, con un potenziamento progressivo della forza e della resistenza.

In parole povere il kettlebell è una sfera di ghisa, con una maniglia nella parte superiore con cui afferrare il tutto e sollevare l’attrezzo, procedendo così a diversi esercizi.

 

Kettlebell, quali esercizi?

Tra gli esercizi base con cui iniziare a prendere confidenza con lo strumento, il kettlebell swing è il primo passo verso una conoscenza più approfondita di questo elemento con cui potersi allenare.

Con questo esercizio è possibile far oscillare al centro delle gambe il kettlebell, con un movimento dal basso verso l’alto che mette in funzione i muscoli dorsali, le cosce, i glutei e tutte le gambe. Esiste una grande varietà di movimenti con cui sfruttare un kettlebell, sia procedendo in piedi sia sdraiati a terra. L’importante è avere sempre consapevolezza di ciò che si sta facendo, senza esagerare troppo o sforzare in maniera inappropriata il corpo.

 

Come praticare lo squat con il kettlebell?

Un altro allenamento utile per fortificare la schiena e le gambe è quello chiamato squat.

Data la delicatezza dell’esercizio è bene scaldarsi al meglio, avendo cura di non piegare eccessivamente le ginocchia, senza caricare troppo la schiena con kettlebell di un peso troppo alto. Una volta posizionati i pesi accanto alle spalle, si può procedere scendendo molto lentamente, mantenendo la schiena dritta durante tutta la fase di discesa e anche in salita.

 

Come eseguire il push press con il kettlebell?

Altro esercizio utile per il potenziamento della spalla e delle braccia è quello legato al sollevamento del kettlebell, ovvero il push press. Si realizza partendo con il kettlebell collocato vicino alla spalla. Una volta piegate le gambe per darsi la giusta spinta si può procedere sollevando verso l’alto il braccio, così da distendere l’arto completamente una volta raggiunta la massima estensione. Per i più esperti è possibile eseguire l’esercizio con entrambe le braccia, così da mettere ancora più alla prova se stessi e il proprio stato fisico.

Anche in questo caso è fondamentale un buon riscaldamento e un passaggio progressivo da una posizione all’altra.

 

Quanto costa un kettlebell?

Solitamente ha un prezzo di partenza che raggiunge i venti euro per i modelli dal peso più contenuto, tra i sei e gli otto chili. Man mano che si sale con la grandezza la spesa tende a salire.

Altro discorso poi se si parla di prodotti professionali o se invece la richiesta di un kettlebell riguarda semplici appassionati che vogliono rimettersi in forma. È opportuno anche considerare l’acquisto di due kettlebell, una scelta che va a premiare l’utente che in questo caso può senza difficoltà sfruttare la coppia per una preparazione completa e più approfondita, in grado di non lasciare nulla al caso ampliando l’offerta e il tipo di esercizi eseguibili.

 

 

 

Come utilizzare un kettlebell

 

Per chi si trova a dover prendere confidenza con l’oggetto, abbiamo deciso di raccogliere una serie di informazioni e dati sensibili utili a risolvere questa delicata questione. Il punto fisso da non trascurare riguarda per lo più la corretta esecuzione e un controllo totale sull’attrezzo.

 

 

Clean e press kettlebell

Si tratta di due esercizi combinati. Il primo permette di sollevare in maniera rapida e controllata il kettlebell, così da posizionarlo all’altezza della spalla. Una volta raggiunta questa fase, denominata appunto clean, si passa al secondo movimento. Con il termine press infatti si intende il sollevamento della sfera verso l’alto, attraverso una distensione completa del muscolo e di tutto il braccio.

 

Kettlebell thruster

Parliamo in questo caso di un esercizio studiato per chi vuole incrementare la potenza nella zona delle gambe, con un apporto energetico che arriva a coinvolgere anche la parte superiore del corpo.

Il movimento in questo caso procede da una partenza che ricorda lo squat per poi sollevare nella fase finale con le braccia uno o due kettlebell. L’esplosività richiesta varia dal tipo di peso utilizzato ma il lavoro di cui l’esercizio si fa portatore consente di mettere sotto sforzo resistenza e battito cardiaco, con un potenziamento progressivo che non delude le aspettative.

 

Comprare un kettlebell

I negozi sportivi e i siti di e-commerce sono le due opzioni che ci sentiamo di consigliare a quanti desiderano procedere all’acquisto. Nel primo caso la presenza di personale competente è il requisito fondamentale per chi cerca un prodotto adatto al proprio stato fisico.

Spiegazioni chiare e concise permettono di avere un quadro esaustivo della situazione, con indicazioni preziose che riguardano come eseguire al meglio un esercizio, non andando a pesare troppo su un muscolo o una zona particolarmente sensibile.

 

Kettlebell row

Si tratta di un tipo di sollevamento che attiva i muscoli della spalla, la schiena e il tricipite.

Come esecuzione si può procedere dalla posizione di squat, mettendo tra le gambe un kettlebell e una volta impugnato tirarlo dal basso verso l’alto, così da mettere sotto sforzo le fasce muscolari descritte qualche riga più sopra. Anche in questo caso è possibile allenarsi a vuoto, così da prendere confidenza con il movimento, per poi procedere invece all’esecuzione con il kettlebell.

 

Allenamento con il kettlebell

Per prima cosa è opportuno creare uno spazio adeguato dove potersi allenare. Alcuni degli esercizi e dei movimenti che si realizzano necessitano di un controllo e una buona coordinazione, motivo per cui è sempre utile procedere con calma, scegliendo il peso adatto all’esercizio e senza sforzare eccessivamente la parte del corpo coinvolta.

 

Chili e allenamento

I kettlebell da sei e otto chili sono considerati un primo step per chi desidera iniziare a sperimentare questi oggetti, con una buona gestione delle sfere e un ridotto rischio di infortunio.

Verificate sempre con cura che l’oggetto e la presa in particolare siano sicuri, procedendo a una serie di esercizi con un grado di difficoltà progressivo. In questo modo eviterete di dovervi fermare per uno strappo o qualche inconveniente verificatosi nel corso della sessione.

 

Fasce muscolari interessate

Uno degli elementi che ha decretato il successo dei kettlebell va ricercato nella versatilità d’uso che lo caratterizza. Per fare un esempio, con il solo kettlebell swing si attivano diverse zone, dalle cosce alle gambe, passando per le spalle e gran parte delle braccia. Il tutto poi rientra in un quadro più grande caratterizzato dalla coordinazione complessiva messa in campo per eseguire al meglio questo esercizio.

 

Preparazione e riscaldamento

Come tutte le discipline sportive anche in questo caso è opportuno predisporre al meglio il corpo per gli sforzi e il tipo di movimenti che l’aspettano. Un adeguato stretching prima e dopo la sessione è il minimo per chi cerca di ridurre infortuni, favorendo così un recupero adeguato con pause cadenzate da un esercizio all’altro. Il kettlebell sviluppa così, grazie alla continuità e a una fase di scarico programmata, un fisico armonioso e una preparazione adeguata a sforzi esplosivi, ideali per gli atleti di differenti discipline.

 

Progressione e regolarità

La migliore maniera per ottenere risultati, una volta compresa la corretta esecuzione di uno o più esercizi, è quella di gestire in modo autonomo e accorto lo sforzo e le diverse sessioni di allenamento.

I muscoli necessitano tempi di recupero variabili, strettamente dipendenti dal carico e dallo stato fisico dell’atleta. Se dunque vi state chiedendo con che peso iniziare, la risposta adeguata è quella che passa per uno studio accorto della vostra condizione fisica. In questo caso l’aiuto di un buon preparatore o il supporto di chi ha già esperienza in questo campo non può che migliorare e ottimizzare il processo, dividendolo in fasi separate per una migliore comprensione.

 

Gestione del peso

Nel momento in cui si inizia a praticare, è bene assicurarsi una presa efficace dell’attrezzo, prendendo sempre maggior confidenza con la maniglia e la sensazione trasmessa dalla sfera.

Durante un kettlebell snatch o un kettlebell deadlift è essenziale eseguire movimenti fluidi, con la posizione delle gambe e una gestione del movimento finale il più possibile armoniosa. Una volta terminate le ripetizioni, è opportuno collocare in una zona sicura i kettlebell utilizzati, evitando quanto possibile l’ingombro della sfera e la possibilità che qualcuno possa urtare i kettlebell accidentalmente.

 

 

Seguite le istruzioni

Iniziare a praticare come autodidatti può essere una via interessante, specialmente se si comincia con pesi ridotti. In rete esistono innumerevoli video e libri che contengono un numero spropositato di esercizi, con varianti e modifiche da apportare nel tempo man mano che si acquista confidenza.

Da parte nostra suggeriamo di verificare sempre che il peso sia adeguato alla condizione, evitando di esagerare, specie nei primi tempi. Per il tipo di lavoro che si porta avanti, i movimenti e la gestione di un kettlebell anche di otto chili, richiedono concentrazione e grande coordinazione. Nel caso in cui acquistiate un libro non andate di punto in bianco agli esercizi di maggior difficoltà, ma prendetevi tutto il tempo necessario per familiarizzare con questo utile attrezzo sportivo.

 

Puntate alla qualità

Al momento dell’acquisto è bene avere ben chiaro il tipo di lavoro che si intende affrontare. Ridurre quanto possibile i rischi di perdere una presa o che la maniglia offra poca superficie per le mani, potrebbe avere conseguenze nefaste sulla qualità complessiva della sessione.

Affidarsi a un marchio riconosciuto e di qualità, così come tenere in conto i diversi pareri positivi, aiuta a scremare e a restringere il campo, puntando su una proposta adatta alle proprie esigenze e con un rapporto qualità/prezzo equilibrato.

 

 

Vi proponiamo una serie di sessioni con cui avvicinarvi all’universo dei Kettlebell, con una progressione pensata per chi inizia da zero.

 

Uno strumento come il Kettlebell ha preso posto da tempo ormai nelle case di diverse persone e nelle palestre di mezzo mondo. In queste righe cerchiamo di chiarire come e perché di questo successo, analizzando i quattro passaggi chiave con cui prendere confidenza con l’attrezzo e vedendo quali sono le diverse zone del corpo interessate.

 

Cos’è il Kettlebell e come si utilizza?

La forma ricorda una sfera in ghisa o una palla di cannone secondo alcuni, con la variante di una maniglia a fare bella figura nella parte superiore e che serve per garantire una presa comoda nel corso di tutto l’esercizio. Esistono sul mercato differenti pezzature, da quelle leggere e ideali per un fitness moderato, passando per sfere che raggiungono anche i 32 chili di peso. Alcuni modelli hanno la parte inferiore rivestita in gomma o silicone, semplificando al meglio la gestione del tutto così da non dover creare buchi nel caso si faccia cadere il Kettlebell a terra. I modelli tradizionali sono realizzati da uno stampo unico in ghisa e non presentano questa opzione.

Al fine dell’allenamento non cambia molto, se non per il fatto di avere un oggetto in casa dalle forme più colorate. L’impugnatura si realizza afferrando la sfera dalla maniglia, gestendo in questo modo i vari esercizi, con uno spostamento anche della sfera che va a poggiarsi sull’avambraccio. Moltissimi sono gli esercizi e le fasce muscolari coinvolte, di modo che è opportuno prendere confidenza e allenare il corpo a sentire prima il Kettlebell integrando in modo armonico attrezzo e pratica sportiva.

 

 

Le basi

Possiamo racchiudere in quattro esercizi, le tipologie ideali con cui poter prendere confidenza con il Kettlebell, per poi passare a variazioni e aggiunte nell’allenamento.

Una volta interiorizzati questi si può procedere oltre. Il primo movimento è chiamato Kettlebell swing. Si realizza collocando leggermente avanti i piedi il Kettlebell. Una volta piegati non troppo con la schiena si afferra la sfera con entrambe le mani e si inizia a far dondolare con un movimento in avanti e indietro. Gran parte del lavoro non è svolto dalle braccia, a cui invece spetta il compito di assecondare il lavoro dei fianchi, in particolare dei glutei delle cosce. Attraverso questo movimento si deve portare il Kettlebell all’altezza della testa, per poi riscendere verso il basso. Il controllo è tutto in questo caso, con i muscoli addominali ben contratti così da gestire in modo opportuno l’esecuzione.

Il secondo posto è occupato poi dal Kettlebell squat, una variante dell’accosciata tradizionale con l’aggiunta di un Kettlebell. Si può eseguire con un solo strumento posizionato al centro del petto e tenuto con forza dall’utente oppure con due, tenuti ben stretti all’altezza delle spalle. In entrambi i casi il movimento da eseguire è il seguente: con il core contratto si va a scendere in accosciata completa, una volta raggiunta questa posizione si farà perno sui talloni, spingendo i glutei e tutto il corpo verso l’alto, così da ritornare alla posizione di partenza. In questo esercizio si mettono sotto sforzo quadricipiti, zona addominale e anche la parte delle braccia, grazie alla presenza del Kettlebell.

Il terzo esercizio è denominato Kettlebell snatch. Si tratta di un movimento che partendo dal basso arriva fin sopra la testa, coinvolgendo le fasce muscolari come i glutei, i lombari il trapezi e le spalle. L’esecuzione ricorda lo swing a una mano, con la differenza che in questo caso si procede a un sollevamento della sfera verso l’alto, accompagnato da tutto il corpo, specie dal bacino e dalle gambe che si piegano leggermente per attutire il gesto.

Ultimo dei quattro è il deadlift Kettlebell. Molto simile allo squat si può iniziare con una posizione eretta, tenendo con entrambe le mani i Kettlebell e le punte dei piede rivolte verso l’esterno. A questo punto è necessario piegarsi, con una spinta del sedere indietro fino a quando i pesi non raggiungono il pavimento. Una volta completato questo movimento si può risalire con le gambe e procedere a un’altra esecuzione. Cosce, glutei, lombari e addominali sono i muscoli coinvolti in queste quattro pratiche, pensati per chi desidera avvicinarsi dalle basi alla pratica del Kettlebell.

 

 

Osservazioni ed errori

Chi si avvicina  a questo strumento deve aver ben chiaro il fatto che l’importante è procedere per gradi, scegliendo al meglio il peso giusto e puntando a un’esecuzione perfetta dell’esercizio. Specie le prime volte sarebbe opportuno avere accanto un buon preparatore o qualcuno che conosce a fondo la tecnica corretta per l’esecuzione. Il buono di avere uno strumento come il Kettlebell sta nella sua capacità di coinvolgere molti muscoli contemporaneamente, puntando anche a stimolare nel tempo resistenza, forza e coordinazione.

L’importante è seguire con attenzione e ascoltare al meglio il proprio corpo, senza esagerare o puntare al massimo quando la condizione fisica non lo consente. Una corretta alimentazione e una progressione studiata e attenta riescono a dare nel tempo maggiori risultati rispetto a chi vuole tutto e subito, stressando troppo i muscoli e aumentando il rischio di infortuni.

 

 

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