Le storia e le regole della ginnastica ritmica

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Spettacolare disciplina moderna, la ginnastica ritmica è una delle più seguite a livello Olimpico, scopriamo di più sulla sua storia e sulle sue regole.

 

Nel mondo dello sport le donne sono state per anni estromesse in quanto erroneamente considerate meno capaci degli uomini. Dopo anni di sacrifici sono riuscite ad accedere a tutte le competizioni, sebbene ancora oggi ci siano delle notevoli discriminazioni, spesso ben nascoste sulle quali le varie atlete si stanno battendo per cercare di eliminarle del tutto. 

Le categorie femminili vengono spesso ignorate negli sport di squadra come il calcio o il basket, mentre negli sport olimpici godono di grande rispetto da parte del pubblico. Tra le discipline prettamente femminili troviamo la ginnastica artistica, particolarmente apprezzata per il suo alto grado di spettacolarità e per l’abilità tecnica delle atlete. 

 

La storia

Questa disciplina è una forma moderna di ginnastica piuttosto recente, in quanto a differenza di altri sport di carattere olimpico risalenti all’antichità, la disciplina si è presentata al pubblico solo alle Olimpiadi di Stoccolma nel 1912. In realtà, visto il carattere a volte ‘giocoso’ di questa disciplina è possibile trovare notizie anche tra i popoli antichi come Egizi, Greci e Romani. I benefici portati al fisico da determinati movimenti con l’uso degli attrezzi si sviluppò principalmente tra il XIX e il XX secolo in Francia e in Italia, grazie allo studio approfondito di alcuni educatori e studiosi. 

L’utilizzo di alcuni attrezzi come una canna o la corda per saltare ha dato la scintilla che ha in seguito fatto sviluppare le tecniche e le regole. Si tratta di una disciplina affascinante, in quanto unisce lo sport con la danza e la musica, miste a un minimo di teatralità. Non a caso fu proprio un musicista e attore di teatro a introdurre i brani musicali all’interno delle gare, creando così la definizione di ginnastica moderna. 

Curiosamente infatti la ginnastica ritmica nasce proprio da esigenze di carattere musicale, per insegnare l’armonia e sensibilizzare gli studenti all’ascolto della musica, non a caso si accosta spesso alla danza ritmica. In Italia questa disciplina vede grande fermento nella città di Torino, dove viene innovata dall’insegnante di educazione fisica e musicista Andreina Sacco Gotta. Nel nostro paese sono famose le ‘Farfalle Azzurre’, ovvero la squadra di ginnastica ritmica composta da sei ginnaste che partecipa alle competizioni sin dal 1960. Le Farfalle vantano due medaglie olimpiche e sette titoli mondiali. 

Nel corso del XX la disciplina gode di grande popolarità, inoltre vengono codificate le regole e scelti gli attrezzi per la ginnastica artistica più consoni per poter disputare le competizioni, così come le loro dimensioni e peso. Nel 1984 lo sport diventa ufficialmente uno sport Olimpico grazie alla manifestazione tenutasi a Los Angeles. 

 

Le regole 

La ginnastica ritmica è probabilmente una delle discipline più impegnative al mondo, in quanto richiede concentrazione, sensibilità, senso del ritmo e anche una grande coordinazione. Nonostante i rudimenti vengano insegnati in molte scuole durante le ore di educazione fisica, sono in poche le atlete che decidono di cimentarsi, vista l’elevata difficoltà. Fondamentalmente durante una gara l’atleta (o le atlete se la competizione è di squadra) devono eseguire una o due serie di esercizi che verranno valutati con un punteggio da una giuria. 

Le atlete si potranno esibire a corpo libero, oppure usando una serie di attrezzi. Quelli principali e codificati dal regolamento sono cinque: palla, nastro, fune, cerchio e clavette. Per distinguerli dagli attrezzi usati dalla ginnastica artistica, questi vengono definiti ‘piccoli attrezzi’ e devono necessariamente avere le stesse dimensioni e peso. Sia per il corpo libero, sia per le gare con un particolare attrezzo della ginnastica le atlete e le squadre devono scegliere un accompagnamento musicale da seguire. 

La ginnastica ritmica come quella artistica viene praticata sin dall’infanzia, mentre le atlete professioniste sono tutte molto giovani, in quanto la disciplina richiede un notevole sforzo fisico. Vengono svolti allenamenti con diversi attrezzi e a corpo libero, oppure usando un elastico fitness per il potenziamento degli arti. L’esecuzione degli esercizi ha una durata minima di 1 minuto e 30 secondi e massima di 2 minuti e 30 secondi. In linea di massima la musica dev’essere strumentale, sebbene negli ultimi anni è stata concessa la scelta di musica con testo cantato. 

Il punteggio viene dato a seconda di tre parametri: difficoltà del corpo (D1), difficoltà dell’attrezzo (D2) ed Esecuzione (E). Nella difficoltà D1 rientrano gli elementi tecnici come salti, giri ed equilibri, da eseguire sempre in relazione al movimento dell’attrezzo ginnico usato. Ad esempio per la fune viene richiesta l’esecuzione di salti e pivot, mentre per la palla oltre ai salti sarà necessario esibirsi in degli equilibri. 

La musica non è un mero accompagnamento, infatti viene valutata anche la scelta del brano così come l’esecuzione delle figure che dev’essere coerente con la musica. Ad esempio se un atleta decide di esibirsi su una musica movimentata, dovrà cercare di seguire un ritmo più sostenuto. 

 

La ginnastica ritmica maschile

Sebbene non è molto diffusa, la ginnastica ritmica maschile gode di grande popolarità in Giappone, specialmente quella di squadra. Risulta infatti uno degli sport più praticati nei club liceali e a livello universitario, inoltre in Giappone vengono svolte diverse competizioni ufficiali. Per quanto riguarda le tipologie, tra gli attrezzi per la ginnastica ritmica maschile, per esempio, non è previsto l’utilizzo della palla mentre il nastro nella ginnastica ritmica maschile viene sostituito da un’asta. In Europa, la ginnastica ritmica maschile ha visto una crescente popolarità in Spagna, sebbene a differenza di quella giapponese, la disciplina prevede gli stessi identici attrezzi di quella femminile. Se in Giappone la ginnastica ritmica viene vista quasi come un’arte marziale, quella europea si associa più alla danza classica. 

Probabilmente la ginnastica ritmica è uno dei rari casi dove la categoria maschile fa fatica ad emergere. La Federazione Internazionale Ginnastica Artistica non riconosce ufficialmente né la corrente giapponese, né quella spagnola, sebbene in Giappone è stata creata una federazione autonoma per gestire il campionato del mondo della disciplina. 

 

Metadescrizione

La storia della ginnastica ritmica e l’evoluzione dello sport. Le regole principali, l’assegnazione del punteggio da parte dei giudici e l’utilizzo della musica. Inoltre delineiamo lo sviluppo della ginnastica ritmica maschile in Giappone e Spagna.

 

 

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