Judo: tecniche e colpi

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Il Judo è un arte marziale giapponese nella quale si mette fuori combattimento l’avversario tramite l’uso di proiezioni e leve. Scopriamo di più sulle tecniche più conosciute.

 

Tra i sette principi del Judo viene racchiusa tutta l’essenza di questa arte marziale che consiste nello sfruttare la forza dell’avversario a proprio favore. Non a caso Judo si traduce dal Giapponese con ‘Via della Cedevolezza’.  

Il Judo, come ogni arte marziale, prevede delle tecniche codificate che si sono tramandate di generazione in generazione, da maestro ad allievo. Dopo la consacrazione a sport olimpico è stato creato un sistema di tecniche di judo denominato Go Kyo, un termine che si traduce dal giapponese con ‘Cinque Principi’. Vediamo quali sono le mosse di Judo più famose e utilizzate dagli atleti. 

 

Seoi Nage 

Le proiezioni più conosciute del Judo vengono eseguite secondo il principio del Kuzushi, ovvero lo squilibrio di Uke (colui che riceve la tecnica). Presente in qualsiasi film o nei migliori videogiochi per PS3 di arti marziali, il Seoi Nage è la classica proiezione che prevede il caricamente di Uke sul dorso, sfruttando una leva sul braccio per eseguire l’atterramento. Probabilmente questa è la tecnica del Judo più conosciuta, anche da chi magari non ha mai praticato. 

Per eseguirla è necessario un movimento fulmineo di Tori (chi esegue la tecnica) che non permette ad Uke di reagire piantandosi a terra. Una versione ancora più potente del Seoi Nage è  quella eseguita in ginocchio, ma viene eseguita solo dagli atleti più forti e abili. Ricordiamo che il Judo come ogni altra disciplina, prevede allenamenti in palestra con una stazione fitness e altri attrezzi per il potenziamento. 

Ashi Guruma

Il concetto è molto simile al Seoi Nage, ma trattandosi di una tecnica di gamba (appunto Ashi in Giapponese) prevede l’utilizzo di uno ‘sgambetto’ di Tori per far perdere l’equilibrio di Uke e in seguito proiettarlo a terra. In realtà non si tratta solo di questo, in quanto oltre alla gamba è necessario sfruttare la forza della propria anca per sbilanciare Uke ed eseguire con successo la tecnica. 

 

Uchi Mata

Altra proiezione molto utilizzata dai Judoka, l’Uchi Mata prevede l’utilizzo di un’ampia falciata con la gamba destra che si mette tra quelle di Uke, sollevandolo per eseguire la proiezione. Il judoka si muove verso l’avversario velocemente, eseguendo la falciata partendo da un passo laterale. È una tecnica abbastanza complessa, in quanto bisogna avere un grande controllo del proprio corpo per non perdere l’equilibrio e non rischiare di subire un contrattacco.

 

O Uchi Gari

Probabilmente la tecnica del Judo più facile da eseguire e per questo molto apprezzata anche nelle competizioni. Tori falcia la gamba sinistra di Uke con la sua destra, cercando di fargli perdere l’equilibrio e accompagnandolo a terra con una leggera spinta delle braccia. Non prevedendo alcun tipo di ‘proiezione’ con carico sulle spalle o sulle gambe del corpo di Uke, O Uchi Gari è una tecnica fulminea e rapida che può condurre ad un atterramento facile.

Jugi Gatame 

Appartenente alle leve del Judo (Kansetsu Waza), il Jugi Gatame è la più conosciuta. Sebbene sia abbastanza difficile da eseguire durante una gara, una volta applicata assicura la vittoria immediata. La tecnica prevede l’iperestensione del gomito di Uke tramite una leva che viene eseguita a terra. Tori tiene il braccio di Uke con entrambe le mani, mentre porta le sue gambe al collo, tenendo il gomito sul ventre e spingendo in su. In questo modo si ottiene l’iperestensione del gomito che costringerà Uke ad arrendersi per il dolore. 

La difficoltà della tecnica sta nel fatto che Uke può opporre una notevole resistenza, unendo le braccia. Alcune varianti spettacolari prevedono l’atterramento dell’avversario con applicazione immediata della leva. Il Jugi Gatame viene utilizzato spesso anche nelle arti marziali miste, ma rientra anche nel repertorio di alcuni pro wrestler tecnici, specialmente in Giappone.   

 

La storia del Judo

Le arti marziali orientali hanno sempre esercitato un grande fascino sul popolo occidentale, specialmente quelle provenienti da Cina e Giappone. Al contrario di quanto si può immaginare, le arti marziali in Giappone si sono sviluppate maggiormente durante il periodo di pace vissuto nel paese dopo l’epoca Sengoku. Con la nascita dello shogunato e la fine dei conflitti civili, la casta combattente dei Samurai subì un radicale cambiamento: i guerrieri delle famiglie nobili sopravvissuti alle terribili battaglie diventarono dei funzionari di stato, incaricati di svolgere per lo più compiti burocratici. 

L’arte della spada divenne sempre meno necessaria, cosa che diede la possibilità alle arti marziali a mani nude di emergere e di destare interesse anche nella popolazione del nuovo ceto medio o borghese dei commercianti e degli artisti che si andava sviluppando nelle grandi città e nella capitale Edo (l’odierna Tokyo).

Proprio in questo periodo nacque il Judo che da arte marziale divenne un vero e proprio sport nel giro di pochi anni dopo l’apertura forzata del Giappone all’occidente, sotto minaccia della Marina degli Stati Uniti avvenuta nel 1853.

Il Judo in altre discipline

Il Judo è una delle arti marziali più praticate in tutto il mondo e in alcuni paesi come la Russia e il Brasile ha avuto un notevole successo. Anche in Italia il Judo è ampiamente praticato sia a livello maschile sia femminile, con numerosi Dojo sparsi in tutto il paese. Le sue proiezioni e leve efficaci vengono usate anche nelle Arti Marziali Miste e nel Vale Tudo, sebbene queste due discipline abbiano ben poco da spartire con la filosofia armoniosa del Judo. 

La maggior parte dei combattenti di MMA cerca di raggiungere il perfetto equilibrio tra la potenza dei colpi presi dal Muay Thai e le varie mosse di Judo. Tecniche di Judo si possono osservare anche nel pro wrestling di stampo Giapponese, più improntato sulla tecnica piuttosto che sulla spettacolarità. Anche se si tratta di combattimenti predeterminati, i wrestler mostrano spesso esecuzioni perfette di proiezioni e leve. 

 

 

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