Il mondo del nuoto: storia, stili e importanza per il benessere fisico

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Oltre a essere una delle discipline cardine dei giochi olimpici moderni, il nuoto è considerato uno sport completo perché coinvolge quasi tutti i muscoli del corpo. Dalle origini alle prime competizioni agonistiche della storia, dal regolamento ai benefici per la salute, oggi vi proponiamo una zoomata direttamente da bordo vasca su questa antica attività sportiva.

 

L’attrazione dell’uomo verso l’ambiente acquatico affonda le sue radici fin dalla notte dei tempi e trova conferma ancora oggi grazie alla pratica, sia a livello agonistico sia amatoriale, di sport a stretto contatto con l’acqua come il nuoto.

Nuotare regolarmente (una o due volte la settimana) permette di mantenersi in forma e apporta numerosi benefici alla nostra salute, offrendo la possibilità di eseguire degli esercizi di resistenza che contribuiscono a rafforzare la muscolatura, irrobustire le ossa e migliorare la postura.

In questo articolo, oltre a elencarvi i principali effetti positivi del nuoto, ripercorreremo brevemente la storia di questa antica disciplina, dalle sue origini fino ai quattro stili ufficiali su cui si disputano le competizioni agonistiche.

 

Storia del nuoto

Come dicevamo, il nuoto è uno sport molto antico le cui origini sono testimoniate da numerosi reperti archeologici risalenti a più di 8.000 anni fa. Basti pensare alla caverna dei nuotatori scoperta in Egitto nell’ottobre del 1933 dall’archeologo ungherese László Almásy, sulle cui pareti sono state rinvenute delle pittografie neolitiche raffiguranti degli uomini intenti a nuotare.

L’evoluzione storica della disciplina è documentata anche dalla famosa Tomba del Tuffatore situata a circa due chilometri a sud di Paestum in una piccola necropoli risalente al 480 a.C., al cui interno si può osservare un affresco che ritrae un giovane nell’atto di tuffarsi da una sorta di trampolino.

Tuttavia, solo nel 1700 il nuoto viene riconosciuto come sport a tutti gli effetti con la fondazione dei primi club ufficiali in Germania e nel secolo successivo con le prime gare disputate in Gran Bretagna, che dal 1837 includono anche i tuffi e il dorso, disponendo già di un vero e proprio regolamento.

Nel frattempo le tecniche di nuotatori e nuotatrici si andavano via via affinando, portando all’introduzione di nuovi stili di nuoto del tutto diversi dalla classica rana praticata in Europa. Tra questi ricordiamo il crawl introdotto nel 1873 da John Arthur Trudgen, che si ispirò al modo di nuotare dei nativi americani.

A quei tempi, però, la resistenza contava più della velocità, tanto è vero che fece storia l’impresa compiuta da Matthew Webb, che stabilì il primo record mondiale di nuoto attraversando il Canale della Manica in 21 ore e 45 minuti.

La disciplina ebbe la sua massima consacrazione nel 1896 con i giochi olimpici moderni, dando il via a numerose specializzazioni come il fondo, la pallanuoto e il nuoto sincronizzato.

Tra le prime società sportive dilettantistiche che hanno promosso la pratica del nuoto come sport si segnala la Rari Nantes di Roma fondata nel 1891, che riprende nel nome un verso dell’Eneide di Virgilio. I primi risultati importanti per il nostro Paese arrivano nel secondo dopoguerra con il Settebello, la squadra maschile di pallanuoto che ha regalato grandi soddisfazioni ad appassionati e tifosi.

Nello stesso periodo uno dei più celebri nuotatori italiani scese per la prima volta sotto la soglia del minuto nei cento stile libero: si tratta di Carlo Pedersoli, atleta di fama internazionale che diventerà famoso come attore cinematografico con lo pseudonimo di Bud Spencer.

Gli anni d’oro del nuoto italiano sono però quelli che vanno dal 1980 al 2004, quando emergono straordinari talenti capaci di raggiungere i podi più alti nelle Olimpiadi e nei campionati mondiali di nuoto, contribuendo a far crescere la popolarità di questa affascinante disciplina, che conta oggi quasi sei milioni di praticanti in tutto il territorio nazionale.

Nuoto: regole e stili

Come ogni sport praticato a livello agonistico o amatoriale, anche nel nuoto ci sono alcune regole di base da rispettare, che riguardano principalmente le partenze e le virate. Nelle competizioni la partenza da bordo vasca deve essere effettuata contemporaneamente da tutti i partecipanti e viene scandita da un segnale acustico controllato dal giudice di gara.

Negli stili rana, delfino e libero gli atleti devono tuffarsi da appositi blocchi posizionati poco sopra il livello dell’acqua, eseguendo una subacquea dalla lunghezza non superiore ai quindici metri prima di emergere e cominciare a nuotare.

Nel nuoto a dorso, invece, la partenza viene effettuata direttamente dall’interno della vasca, aggrappandosi a delle maniglie posizionate sui blocchi e spingendosi con i piedi dal bordo della piscina.

Nel tempo si sono sviluppate due diverse tecniche di partenza: la grab start, in cui i piedi del nuotatore sono posizionati uno accanto all’altro e le mani appoggiate al centro del blocco tra le gambe, e la track start, dove i piedi si trovano in una posizione sfalsata proprio come all’inizio di uno sprint.

Per quanto riguarda le virate, ossia i cambi di direzione da effettuare una volta terminata la vasca, le regole del nuoto prevedono che il nuotatore debba sempre toccare il bordo della piscina anche quando si appoggia ai frangiflutti o supera i quindici metri di subacquea, pena la squalifica.

Nelle virate rana-rana, dorso-dorso e stile-stile il contatto con il muro può avvenire con qualsiasi parte del corpo e solo all’interno della corsia assegnata, mentre nei cambi rana-stile e farfalla-dorso vale il cosiddetto “tocco e riparto”, che consiste nel toccare il bordo simultaneamente con entrambe le mani prima di ripartire nello stile prefissato.

 

Benefici nuoto

Dal momento che stiamo parlando di uno sport completo che coinvolge quasi tutti i muscoli del corpo, è facile intuire quali siano i benefici del nuoto sullo stato di salute generale dell’organismo.

Prezioso anche e soprattutto per i bambini, contribuisce a rafforzare la muscolatura, irrobustire le ossa e prevenire problemi di postura come la scoliosi. Anche a livello estetico questa disciplina si rivela una valida alleata, e non solo perché permette di sviluppare un fisico da nuotatore snello e armonico, ma anche perché aiuta contrastare numerosi inestetismi sia a livello topico sia a livello sistemico, come la cellulite e le vene varicose.

Inoltre rappresenta uno dei migliori sport per dimagrire qualora si sia in sovrappeso poiché, nonostante i chili di troppo, non comporta carichi eccessivi sulle articolazioni, permettendo tra le altre cose di sviluppare una maggiore resistenza fisica grazie alla pressione idrostatica dell’acqua.

Oltre ai benefici fisici, nuotare favorisce anche il benessere psichico aiutando a ridurre lo stress grazie a una maggiore produzione endorfine che dona una sensazione di relax e distensione simile a quella dello yoga.

Tuttavia il nuoto può avere anche delle controindicazioni: a chi ha una pelle particolarmente sensibile, per esempio, vengono sconsigliate le piscine pubbliche e private per via del cloro che potrebbe causare pericolose reazioni cutanee.

In questi casi, si può nuotare in mare indossando degli occhialini da nuoto sempre ben aderenti al volto per evitare che l’acqua salata irriti gli occhi, mentre le donne in gravidanza dovrebbero praticare lo sport con moderazione e sempre dietro consiglio del ginecologo.

A ogni modo ricordiamo che è sempre buona norma consultare il proprio medico di fiducia e sottoporsi a una visita di controllo prima di iniziare a praticare qualsiasi attività fisica, nuoto compreso.

 

 

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