Pelè: storia e successi di un mito del calcio

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Direttamente dal Brasile, oggi vi raccontiamo la storia di uno dei più grandi fuoriclasse del calcio, che tutti conoscono con il soprannome di “O Rei”. Esatto, proprio lui… in questo post parleremo di Pelè, un umile ragazzo di strada diventato leggenda.

 

Il 23 ottobre 2020 uno dei migliori calciatori di tutti i tempi, meglio conosciuto come Pelè, ha compiuto ottant’anni e noi oggi vogliamo celebrarlo raccontando l’incredibile storia del leggendario giocatore brasiliano che da semplice ragazzo di strada raggiunse la gloria.

Aveva solo dieci anni quando Edson Arantes do Nascimento disse a suo padre Dondinho, allora centravanti del Vasco de São Lourenço: “Papà, non ti preoccupare. Un giorno il Mondiale lo vincerò io!” dopo la memorabile sconfitta del Brasile ai mondiali del 1950, ascoltata alla radio. Una promessa più che mantenuta a quanto pare, visto che è stato l’unico calciatore al mondo ad aver vinto tre mondiali di calcio con la nazione brasiliana nel 1958, 1962 e 1970.

 

Ma Maradona è meglio di Pelè?

Chi è il calciatore più bravo? Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo ritrovati a discutere con amici e conoscenti sul nome del miglior giocatore di calcio di tutti i tempi e, in queste occasioni, la maggior parte delle persone è solita tirare scherzosamente in ballo la celebre frase “Maradona è megl’e Pelè”.

Non c’è dubbio che Edson Arantes do Nascimento, detto Pelé, e Diego Armando Maradona, El Pibe de Oro, siano stati i due numeri 10 a entrare di diritto nell’Olimpo degli Dei del Pallone grazie alle loro prodezze che – ancora oggi – restano senza tempo, ma “O Rei” è stato l’unico calciatore professionista ad aver messo a segno 1.281 gol in 1.363 partite e a vincere tre Mondiali con la Nazionale brasiliana.

Nonostante abbiano giocato in due epoche diverse la loro rivalità è stata avvincente, mentre resta ancora senza risposta definitiva la domanda che per decenni ha appassionato tutti gli amanti del calcio: chi è stato il migliore? A voi l’ardua sentenza dopo aver ripercorso con noi la storia dell’attaccante brasiliano soprannominato “O Rei do Futebol”.

 

Dalla povertà alla gloria

Pelé nasce a Três Corações, nel Minas Gerais, il 23 ottobre 1940 e fu chiamato Edson da papà Dondinho e mamma Celeste in onore dell’inventore Thomas Edison. Anche suo padre, João Ramos do Nascimento, era un calciatore professionista e spesso portava il figlio agli allenamenti. A quei tempi, O Rei era affascinato dal portiere Bilé del Vasco de São Lourenço storpiandone spesso il nome in “Pelé”, così da allora tutti cominciarono a chiamarlo così, sebbene il campione abbia più volte dichiarato di non amare particolarmente questo soprannome.

Da bambino ha vissuto una infanzia molto umile, iniziando a lavorare vendendo noccioline e poi pulendo stivali davanti alla stazione ferroviaria della sua città natale. Pur non avendo né un pallone né un abbigliamento sportivo adatto, si ingegnava come poteva pur di giocare a calcio tra le stradine scoscese del paese, cimentandosi già allora in spettacolari dribbling e colpi a effetto con quel fisico esile e quei piedi che, pochi anni più tardi, gli permetteranno di raggiungere la grandezza.

La vera carriera calcistica di Pelè inizia all’età di sedici anni, quando nel 1956 fu notato dal talent scout Waldemar de Brito, che lo accompagnò a San Paolo del Brasile per un provino presso il Santos Futebol Clube, una società calcistica brasiliana con sede a Santos.

Il suo debutto tra i professionisti avvenne il 7 settembre dello stesso anno con un gol strabiliante che segnò l’inizio della sua leggenda e, qualche mese più tardi, fu convocato nella nazionale da Sylvio Pirillo in occasione di una partita contro l’Argentina. La squadra brasiliana fu sconfitta per 2-1, ma O Rei fu l’autore dell’unica rete del match.

Bisogna tenere presente, però, che a quei tempi il calcio in Brasile non era ancora ai massimi livelli, tanto è vero che la nazionale era considerata soltanto la terza squadra del Sud America, ma anche grazie a Pelè nel 1958 si aggiudicò per la prima volta il titolo mondiale battendo in finale i padroni di casa svedesi per 5-2.

 

Pelé calciatore leggendario

Negli anni successivi, Pelè sollevò altre due Coppe del Mondo con il Brasile, rispettivamente nel 1962 contro la Cecoslovacchia e nel 1970 contro l’Italia. Durante la sua carriera, ha messo a segno 97 gol con la Nazionale e altri 1.184 militando nella squadra del Santos, che grazie alle sue prodezze vinse nove campionati.

Nonostante gli innumerevoli successi, durante i Mondiali del 1962 “la perla nera” (appellativo appioppatogli da giornali e commentatori dopo la vittoria del primo mondiale disputato in Svezia nel ’58) non si dimostrò all’altezza delle aspettative a causa di un infortunio occorsogli durante la partita contro la Cecoslovacchia, che lo costrinse ad abbandonare il torneo.

Ciononostante, la Seleçao si aggiudica ugualmente il titolo mondiale grazie ad altri fuoriclasse come Djalma Santos, Didi, Garrincha e Vavà. Dopo essersi ripreso, O Rey partecipò al Campionato del Mondo del 1966 in Inghilterra (che non si concluse brillantemente), e quello del Messico del 1970, al termine del quale il Brasile svetta ancora una volta in cima al podio a spese – purtroppo – dell’Italia, che fu sconfitta 4-1 grazie al fondamentale contributo della Perla Nera.

L’addio di Pelè al calcio

Dopo aver giocato per ben diciotto anni nel Santos, nel 1975 Pelè passò al New York Cosmos, consegnando alla squadra la vittoria della North American Soccer League nel 1977. Proprio in quell’anno, O Rey diede il suo addio al calcio con un’ultima emozionante partita allo Giants Stadium di fronte a più di 75.000 tifosi, giocando il primo tempo nel Cosmos e il secondo tra le fila della sua storica squadra brasiliana, il Santos.

Dopo il ritiro, l’ex calciatore ha continuato a dare il suo contributo al mondo del pallone diventando Ministro straordinario per lo Sport in Brasile nel 1955 e mettendo la propria esperienza calcistica al servizio del calcio. Sulla sua storia sono stati realizzati innumerevoli cortometraggi e lo stesso calciatore ha preso parte come attore ad alcuni film molto famosi (come quello con Sylvester Stallone “Fuga per la vittoria”), oltre ad aver scritto cinque libri.

Pelé oggi è considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi e due dei suoi sette figli, Edson Cholbi Nascimento e Joshua Nascimento, hanno seguito le orme del padre dedicando la loro vita al calcio (anche se decisamente con meno successo).

 

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