Rugby: regole e storia

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

Da molti considerato lo sport più bello del mondo, il Rugby gode di ottima fama da anni e in alcuni Paesi è diventato lo sport nazionale. 

 

Il Rugby è uno sport spettacolare e allo stesso tempo molto tecnico, dove nonostante il contatto fisico sia davvero duro, i giocatori tendono a seguire le regole del fair play e avere un grandissimo rispetto per l’arbitro e per gli avversari. I rugbisti sono fieri della loro resilienza, così come gli appassionati che amano vedere questi guerrieri scontrarsi sul campo verde. 

In Italia il Rugby ha un buon seguito, nel corso degli anni questo sport ha raccolto sempre più seguaci specialmente tra i giovani. La scuola Rugby italiana sta crescendo, così come il mercato, sebbene non sia paragonabile a quello del calcio. La nazionale, che sebbene faccia ancora fatica a stare al passo con quelle più forti, ci mette sempre un grande cuore e passione, ottenendo risultati sempre più soddisfacenti. 

Il Rugby in Italia è arrivato abbastanza tardi, ma in altre nazioni ormai è così tanto radicato da essere considerato uno degli sport principali. In Inghilterra, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Isole Fiji gode di grande fama, non a caso le nazionali di questi paesi sono le più forti in assoluto. In realtà questa disciplina è cresciuta molto anche in Argentina e ultimamente in Giappone, mentre negli Stati Uniti viene preferito il Football Americano, evolutosi comunque dalle regole del Rugby portato dagli inglesi. In Australia e in Nuova Zelanda inoltre viene praticata anche uno sport chiamato l’Aussie Football (Football Australiano), con regole molto simili al Rugby. 

La storia del Rugby

Il ‘concetto’ del Rugby è abbastanza antico e vede origini sin dai tempi dei greci e dei romani, dove giochi con la palla venivano praticati con buona frequenza. Anche il nostrano calcio fiorentino ha contribuito alla formazione di alcune caratteristiche dello sport. La nascita di questo sport si divide tra storia e leggenda, infatti alcuni sostengono che il Rugby prenda il nome dalla città inglese dove è stato creato nel diciannovesimo secolo. Sembra che durante una partita di football, un giocatore di nome William Webb Ellis prese la palla con le mani e segnò portandola oltre la linea di fondo degli avversari. 

Chiaramente questo fu possibile perché le regole degli sport ‘a piedi’ (football) non erano state codificate, così come non esisteva ancora il professionismo. Gli spettatori e i giocatori di quella fatidica partita furono comunque impressionati e quindi iniziarono a praticare lo sport imitando questo gesto. 

Il successo fu dovuto proprio alla ‘semplicità’ dell’idea: d’altronde portare la palla tenendola in mano era molto più intuitivo e diretto rispetto a doverla controllare con i piedi. Per questo il Rugby raccolse già tantissimi appassionati sia tra gli adulti sia tra i più piccoli. Vista la popolarità però, in Inghilterra si sentì la necessità di creare due regolamenti diversi: uno che gettò le basi per il calcio così come lo conosciamo, e l’altro per il Rugby. Da qui nacquero la prima Football Association per il calcio e la Rugby Football Union.

C’è da specificare che ‘football’ era un termine utilizzato per descrivere gli sport giocati ‘a piedi’ e non quelli ‘con i piedi’, ecco perché il Football Americano e quello Australiano hanno mantenuto questo nome seppure la palla con i piedi venga calciata solo in alcune occasioni. 

A differenza di quanto si può pensare, in realtà nel Rugby non ci sono solo giocatori di grande stazza, infatti ogni squadra ha degli atleti dal fisico più snello e bilanciato che si occupano dei calci di punizione e spesso rivestono altri ruoli come quello di ‘regista’ in quanto possono muoversi più velocemente nel campo e avere una visione di gioco più chiara. I giocatori di Rugby sono sottoposti ad allenamenti molto impegnativi, infatti sono soliti usare i migliori integratori per palestra, prodotti assolutamente legali per aiutare l’organismo a sviluppare i muscoli.

 

Le regole

Il Rugby moderno può sembrare un po’ ‘caotico’ da vedere, ma in realtà le regole sono piuttosto semplici, basta solo conoscere le basi. Le partite si svolgono su un campo da rugby lungo 100 metri, dove alle due estremità viene posta una meta, ovvero l’area dove il pallone va messo a terra per segnare punti. Al centro dell’area di meta si troverà la porta con due pali, mentre il campo viene limitato da delle estremità laterali, se la palla va oltre la linea segnata si effettuerà una rimessa in campo. La palla da rugby ha una forma ovale, ideale per i passaggi e per il controllo. 

La palla si porta avanti tenendola con una o due mani e non è possibile in alcun modo palleggiare. Si può passare solo indietro con le mani e calciata in avanti con i piedi. È anche possibile provare a calciare la palla in porta. La squadra in attacco deve cercare di portare la palla oltre la meta avversaria (o calciarla in porta), mentre quella in difesa deve ovviamente impedirlo. 

Nonostante sia uno sport che prevede il contatto duro tra i giocatori, in realtà i difensori possono eseguire placcaggi solo dalla vita in giù degli attaccanti. La regola del gioco inoltre prevede che una volta placcato, il portatore di palla debba assolutamente lasciarla per permettere agli avversari di prenderla. Da un placcaggio infatti si genera la classica mischia, chiamata ‘ruck’, mentre nel caso di un fallo l’arbitro stabilisce una ‘scrum’, ovvero una mischia penalizzata, dove a mettere la palla tra i giocatori in mischia sarà uno della squadra che ha subito il fallo.

In caso di meta, la squadra in attacco ha diritto ad una ‘trasformazione’, ovvero un calcio libero da eseguire da un ‘tee’ dalla posizione dove la palla è stata messa giù nella zona di meta. Se il calcio viene realizzato, la squadra in attacco guadagna altri tre punti. Quando la palla invece esce dai lati del campo, si attua una touche. Il significato di touche si può tradurre con ‘rimessa laterale’, molto simile a quella del calcio, ma che prevede l’utilizzo dei ‘piloni’ da parte delle squadre. 

Per saperne di più vi consigliamo di visitare il blog di Grillotalpa, dove potrete trovare tantissime informazioni e notizie su questo fantastico sport. Inoltre vi suggeriamo – se per esempio vostro figlio vuole cominciare a praticarlo – di acquistare per lui la giusta attrezzatura, che comprenda anche una tuta sportiva.

 

 

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