Tutte le regole del cricket

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Sport poco conosciuto qui in Italia, ma praticato con grande passione nei paesi del Commonwealth, il Cricket può essere davvero molto divertente da giocare.

 

Probabilmente se avete visto qualche film ‘bollywoodiano’ vi sarete imbattuti in qualche scena dove i protagonisti praticano il cricket o assistono alle partite. In India infatti è un po’ come il calcio qui in Italia, gli appassionati giocano in strada o al parco portandosi palline e mazze per mettere su delle partite tra amici e parenti. Portato in India dagli inglesi durante il periodo imperiale delle colonie, il cricket ha preso piede molto velocemente, diventando così sport nazionale. 

In realtà il cricket risale addirittura al quattordicesimo secolo, durante il quale fu portato in Inghilterra dai fiamminghi. Le prime testimonianze scritte della sua esistenza però risalgono solo al 1600, periodo durante il quale si cominciarono a organizzare le prime partite a squadre. Per forza di cose il cricket arrivò anche negli Stati Uniti e fu praticato fino alla secessione, sostituito in seguito dal baseball. 

 

Le regole

Le partite di cricket vengono disputate da due squadre composte da un numero di giocatori non superiore a undici, su un campo d’erba di forma ovale o rettangolare. Le dimensioni del campo da cricket sono molto larghe, ma non ci sono limitazioni o regole precise, quindi si tende a giocare sfruttando tutto lo spazio a disposizione. Il campo viene curato con un tagliaerba a batteria o a motore. Questo permette di giocare il cricket ovunque, cosa che lo ha reso molto popolare in diversi paesi. 

Come nel baseball, anche il cricket è uno sport con gli innings che dividono le frazioni del gioco e le fasi di attacco e difesa delle due squadre. La squadra in attacco farà andare in campo un battitore alla volta, tra gli undici giocatori a disposizione fino a che il decimo non viene eliminato alla battuta. La difesa dovrà usare i suoi undici giocatori per difendere il campo dalle battute avversarie e per mandarne uno a testa al lancio. Dopo un totale di innings (che variano a seconda della forma) si cambiano i ruoli delle squadre. 

Lo scopo del gioco è fondamentalmente quello di fare quanti più punti possibili durante gli innings dell’attacco e impedire alla squadra avversaria di realizzarne quando si è in difesa. Come si segnano i punti? Molto semplice, la difesa deve impedire alla pallina di uscire dal campo, se questa supera la linea difensiva ed esce rotolando allora la squadra in attacco segna 4 punti. Se la pallina esce in volo ne segna 6. 

 

I ruoli

A prima vista il cricket (come il baseball) mette chiaramente in risalto il lanciatore e il battitore designato, ma in realtà ci sono moltissimi altri ruoli di vitale importanza. La squadra in attacco avrà solo il battitore di turno in campo che userà la mazza da cricket, mentre la difesa oltre al lanciatore dovrà usare anche il wicket-keeper (il ricevitore) e i ‘fielders’ che si dispongono sul campo nelle zone dove ci sono più probabilità che la palla venga indirizzata dalla battuta. I fielders devono quindi intercettare la pallina mentre rotola o al volo in modo da impedire alla squadra in attacco di realizzare punti. Questo può accadere sia tramite la ricezione della palla, sia tramite l’eliminazione dei battitori.

Questi possono venire eliminati dal lanciatore che dovrà colpire uno dei tre paletti del wicket, posizionato dietro al battitore e controllato dal ricevitore della difesa. Se il wicket viene abbattuto l’eliminazione è immediata, così come se la palla battuta viene presa al volo dagli avversari. Anche la difesa potrà abbattere il wicket, infatti i fielder una volta raccolta una palla dopo un rimbalzo può provare a colpire il wicket mentre il battitore corre da una base all’altra. 

Le forme del cricket

Come ogni sport, anche il cricket ha subito diverse modifiche nel corso della storia, spesso apportate dai vari paesi dove veniva praticato. Per questo nel mondo si praticano attualmente tre forme ufficiali per gli incontri: il Test Cricket, il First Class Cricket e il Limited Overs Cricket. 

Il Test Cricket è caratterizzato da match lunghissimi che possono durare fino a cinque giorni, ovviamente con le relative pause. Questa forma nasce dal First Class Cricket che prevede partite dai tre ai cinque giorni, mentre il Limited Overs Cricket è quella attualmente utilizzata per La Coppa del Mondo, in quanto la durata più breve delle partite si rivela più adatta per la trasmissione televisiva. 

 

La strategia

Sebbene possa sembrare molto semplice e immediato, al pari del baseball, il cricket nasconde una grande profondità strategica. Vanno infatti valutati tutti i parametri dei giocatori alla battuta in modo da poterli contrastare al meglio, inoltre la squadra in attacco dovrà escogitare un turnover dei battitori in modo da far andare quelli migliori al momento giusto degli innings offensivi in modo da fare quanti più punti possibile. 

Alla strategia ovviamente si aggiunge il talento dei giocatori e le varie tecniche di lancio, di ricezione e di battuta che possono fare davvero la differenza in un match. Tipico del cricket nella sua forma Test Cricket è la pausa pranzo di quaranta minuti e quella per il tè di venti minuti, dove le squadre si siedono al tavolo insieme in un ottimo esempio di fair play.

Il cricket in Italia

In Italia il cricket non gode proprio di grande fama, ma d’altronde nel Bel Paese il domino di calcio e motori a livello mediatico spesso impedisce ad altri sport di affermarsi. Nonostante questo la Federazione Cricket Italiana gode di buona salute, con la squadra del Brescia che sta ottenendo ottimi risultati sia a livello nazionale sia europeo. Se anche voi siete interessati a praticarlo, potete fare riferimento alle realtà eventualmente attive nella vostra regione e cominciare ad allenarvi, magari acquistando un bel paio di scarpe da tennis o una tuta sportiva.

 

 

 

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