Come capire le regole del football americano

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

A differenza di altri tipi di sport, il football americano è molto recente. Ma come si gioca? Scopriamolo insieme in questa pagina.

 

Come forse avrete già intuito dal suo nome, il cosiddetto american football è lo sport nazionale dello stato a stelle e strisce, e anche uno dei più seguiti in tutto il mondo. Non a caso, durante il Super Bowl – ovvero la finale del campionato – l’intero Paese si ferma e gli spot pubblicitari che vengono trasmessi sono venduti a cifre da capogiro. 

Tuttavia, nonostante la fama riscontrata, in Italia rimane ancora uno sport fortemente di nicchia. Ma questo non deve assolutamente scoraggiarvi se avete intenzione di praticarlo, perché nella nostra penisola esistono associazioni che si occupano della sua promozione. Un esempio è la Italian Football League, nata a Bergamo nel dicembre del 2007, che organizza l’omonimo campionato disputato a girone unico, con play-off e finale classica, ossia l’Italian Super Bowl.

Ma prima di addentrarci nelle regole di questo sport così giovane e così amato, reputiamo sia interessante conoscerne la storia.

 

Nascita del football americano

Avrete tutti senz’altro in mette due degli sport più praticati al mondo: il calcio e il rugby, non è vero? Ecco, dovete sapere che il football americano nasce proprio da loro e in particolare dal secondo. Infatti, il tipo di gioco ricorda molto il rugby, anche se è stato poi differenziato grazie a Walter Camp, riconosciuto come padre della disciplina sportiva.

La sua diffusione si deve soprattutto agli studenti dei college americani, in particolar modo a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Fu poi nel 1920 che nacqua quella che oggi è conosciuta con il nome di NFL, ovvero National Football League. Da quel momento in poi il football americano, sviluppatosi nei quartieri di città industriali statunitensi, divenne un vero e proprio fenomeno di massa, diventano uno sport professionistico a tutti gli effetti.

Ma un’altra svolta si ebbe nel 1960, quando nacque la lega rivale, ossia l’American Football League, che ottenne così tanto successo da obbligare la concorrente a unirsi e a creare uno degli eventi sportivi oggi più celebre in tutto il mondo: il Super Bowl. Oggi negli Stati Uniti le squadre NFL che si contendono il titolo sono più di trenta e approfondiremo tutto ciò che riguarda le norme di gioco nei paragrafi successivi.

Ruoli e posizioni

A differenza di altri tipi di sport simili, nel football americano ogni squadra deve schierare sul campo undici giocatori totali. Tuttavia, potendo sfruttare delle sostituzioni illimitate, gli allenatori usano scegliere i componenti a seconda della situazione di gioco. Infatti, per quanto riguarda le squadre di football americano dei livelli più professionali, la maggior parte preferisca solo attacco oppure solo difesa. Quindi, per capire perfettamente le normative che regolano questa disciplina sportiva, è bene comprendere queste dinamiche apparentemente semplici.

Per quanto concerne la fase di attacco, abbiamo innanzitutto la presenza del quarterback, ossia un giocatore che si posiziona subito dietro il centro e che guida l’intera squadra. Quindi abbiamo anche gli uomini in linea di attacco, i back, i cosiddetti tight end e infine i ricevitori. Le varie azioni di attacco – che possono avvenire tramite lanci dell’ovale da parte del quarterback ai vari ricevitori o tramite corse di giocatori che cercano di portare il pallone – hanno come fine ultimo il raggiungimento della end zone (di cui parleremo tra poco). 

In questa fase, oltre a chi è incaricato di ricevere la palla, c’è anche chi ha il compito di bloccare rapidamente i tentativi dell’avversario di rallentare l’avanzata. Infatti, quando si tratta di difendere, i ruoli principali che i giocatori devono rivestire sono quello di defensive end, che ha il compito di fermare il quarterback in azione di lancio, defensive tackle, linebacker, cornerback, tutti focalizzati a fare in modo da la squadra avversaria non riesca ad avanzare.

Da sottolineare che in questo sport non c’è differenza di genere, infatti anche in Italia non è difficile trovare né associazioni e campionati femminili, né abbigliamento tecnico idoneo come i reggiseni sportivi.

Campo di football americano

Lo scopo principale delle squadre è sicuramente quello di segnare il massimo di punti raggiungendo una particolare zona della porzione di campo avversaria (detta end zone), chiaramente in un lasso di tempo ben definito. Secondo le normative tradizionali, il terreno da gioco è lungo 100 yards (praticamente 91,4 m) e largo 160 piedi (ossia 48,8 m), ed è suddiviso da alcune linee, grazie alle quali è possibile stabilire l’avanzamento della squadra che attacca, che ha a disposizione quattro azioni (down) per coprire la distanza di 10 yard, così da ottenerne altre quattro. 

L’obiettivo è sempre quello di raggiungere la end zone e segnare un touchdown. Inoltre, il campo è diviso a metà dalla cosiddetta scrimmage line o, tradotto in italiano, “linea di ingaggio”, mentre sulla linea esterna di ogni end zone ci sono due pali a forma di “Y”.

 

Calcolo dei punti

Come per altri sport, anche per il football americano per vincere si devono segnare dei punti.

Tuttavia, ciò che differenzia questa disciplina è la modalità di acquisizione di questi, che non sempre viene compresa a fondo. Certamente è presente il pallone da football americano, dalla classica forma allungata e generalmente di colore marrone.

Per il conteggio esistono termini specifici: touchdown, field goal, two point conversion, extra point e safety. Il primo permette di ottenere sei punti e si verifica quando gli attaccanti riescono a placare la palla da football americano nell’altrui end zone. A questi sei punti se ne può aggiungere uno riuscendo a spedire con un calcio l’ovale tra i due succitati pali.

Il field goal, invece, si verifica invece quando uno degli attaccanti durante la partita riesce a calciare il pallone facendolo passare tra i due pali all’estremità del campo. Questa mossa può far ottenere tre punti e più di qualche volta si è rivelata davvero fondamentale per ribaltare le sorti di una partita.

Per quanto concerne poi altri metodi per mettere a segno dei punti c’è quello denominato two point conversion e si tratta di una decisione presa da chi vuole cercare di recuperare un punteggio di svantaggio e si concretizza nel non calciare la palla a seguito di un touchdown ma nel giocarla come se fosse un’azione di gioco e facendola così pervenire a un ricevitore nella end zone. 

Concludendo, un altro modo per marcare il punteggio è tramite safety, ovvero un’azione in cui la squadra che è in possesso dell’ovale non riesce a portarlo fuori dalla propria end zone.

Questa tipologia d’azione consente di ottenere due punti a chi difende ed è l’unico sistema che permette di realizzare dei punti alla squadra che non ha il possesso della palla.

 

 

 

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