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YM Tap100 – Recensione

 

Principale Vantaggio

Chi punta a un tapis roulant economico, ritrova specifiche interessanti e un costo competitivo nel prodotto YM. Buona la resistenza espressa, con un peso massimo di 120 chili con cui poter gestire anche atleti dalla corporatura mediamente robusta. La pedana varia e cambia di posizione, assumendo fino a tre diverse inclinazioni, in modo da fornire una misura e una linea grazie a cui l’utente riesce a mettersi alla prova quando e come desidera. Le rotelle collocate nella parte inferiore semplificano il movimento, così da spostare in un attimo il tapis roulant.

 

Principale Svantaggio

Il sistema di posizionamento e gestione del dispositivo lavora e sfrutta due rondelle che vanno svitate. In questo modo si può procedere alla chiusura del tapis roulant, con una manovra poco pratica e un metodo che andrebbe perfezionato e ottimizzato a dovere.

 

Verdetto: 9.4/10

Comodo e gestibile senza eccessive manovre. Queste le due caratteristiche principali di un oggetto pensato e progettato per durare a lungo, divertendo e sfidando la resistenza e il passo degli utenti, grazie a una pedana regolabile. I dodici programmi di allenamento a disposizione, più un display pratico e funzionale, aiutano da subito a mettersi in movimento, ritrovando poco alla volta il benessere.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Dimensioni

Sfruttando l’apporto e la capacità di comode rotelle, il tapis roulant può essere collocato dove meglio si desidera. Il sistema di chiusura, grazie a un gancio di sicurezza blocca al meglio la pedana una volta posizionata in verticale, con un ingombro ridotto che va a incidere in maniera determinante per quelle persone che hanno necessità di un supporto con cui allenarsi non troppo grande e versatile. 

Il motore smooth Power Drive gestisce senza problemi utenti fino a un peso massimo di 120 chili. Anche in situazioni di particolare sforzo, resta silenzioso, procedendo al meglio con la sessione che si è impostata. 

Si vede dunque come uno tra gli obiettivi del produttore YM sia stato pienamente raggiunto, con un’impostazione e una collocazione del macchinario che ben si sposa con ambienti e case dalla metratura ridotta.

Allenamento

Tra le diverse opzioni tra cui si può scegliere, il tapis roulant mette a disposizione ben dodici programmi di allenamento. L’utente ha così un certo margine di scelta, assecondando un’andatura più tranquilla, oppure con la selezione di una sessione più intensa, trovare una sfida capace di metterlo realmente alla prova. 

Nella parte frontale è collocato un pratico display, con indicatori e pulsanti intuitivi attraverso cui passare in rassegna tutte le specifiche e le modalità. Una zona è dedicata poi ai dispositivi esterni, siano questi uno smartphone o un tablet. 

Si può così procedere serenamente all’allenamento, distraendosi guardando una serie tv o una pellicola, oppure collegando il dispositivo mobile a un’app, in modo da monitorare facilmente tutta la situazione e non perdersi neanche un dettaglio della propria sessione sulla pedana.

 

Praticità

Una volta scelto il supporto, si nota come il tapis roulant YM sia progettato per venire incontro e semplificare tutte le procedure legate a spostamento e corsa. Il buon sistema di trasporto grazie alle rotelle inferiori, insieme a un rivestimento del tappeto soffice al punto giusto, migliorano e assecondano la prestazione. 

Nella zona di appoggio delle braccia sono collocati poi i rilevatori del battito cardiaco, comodi da raggiungere si adattano al meglio a ogni sessione, riportando e tenendo sotto controlli parametri sensibili come questo.

103 cm di lunghezza e 36 cm di larghezza assicurano una corsa comoda, nella prospettiva di un oggetto con una pedana multistrato ideale per assecondare sia un footing che una corsa più impegnativa. La velocità massima arriva a dieci chilometri orari, un buon traguardo per chi ha voglia e desiderio di perseguire risultati con costanza e una punta di divertimento.

 

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Sportstech F37 – Recensione

 

Principale Vantaggio

Grandi prestazioni per un oggetto che si dimostra tra i top di gamma nella categoria dei tapis roulant. Il punto di forza sta in una qualità costruttiva che si sposa appieno con la resa e i diversi programmi di allenamento disponibili. La sua versatilità consente infatti di gestire e sfruttarlo come si desidera, variando al meglio ogni singolo allenamento e trovando così la soluzione migliore per chi ha intenzione di rimettersi in forma o seguire a correre tra le mura domestiche. Ottimo il sistema di ammortizzazione così da ridurre al meglio microtraumi che possono insorgere durante la corsa.

 

Principale Svantaggio

L’assenza di un tasto con cui mettere in pausa il dispositivo è stato visto come un punto a sfavore di un prodotto che per il resto brilla sotto molteplici aspetti. In questo caso per chi desidera interrompere momentaneamente la corsa, o si passa direttamente allo Stop, così da resettare tutta la corsa, o bisogna far scendere al minimo la velocità del tapis roulant, rischiando però al momento della risalita.

 

Verdetto: 9.6/10

La scelta del tapis roulant Sportstech si inscrive in una tipologia di prodotti pensati per chi cerca un supporto di livello, con tutte le funzionalità e una resistenza adatta a ogni tipo di utente. Si va dal sistema multimediale con cui poter visualizzare su schermo l’allenamento, passando poi a un tipo di sfida con cui misurarsi con altri utenti, confrontando obiettivi e nuove sfide, sfruttando una pendenza massima del 15% e una velocità della pedana che raggiunge 20 chilometri orari. 

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Sfida

Grazie a un sistema di regolazione e gestione della pedana, l’utente è in grado di sfruttare il tapis roulant anche per allenamenti di livello professionale, con un supporto adatto allo scopo e che segue passo dopo passo l’atleta indoor. 

La velocità è impostabile su un valore massimo di 20 km/h con un indice di pendenza che arriva a un 15%. In termini pratici questa opzione si rivela interessante perché gestisce e monitora tutta la questione sia dal punto di vista della resistenza sia da quello della velocità e di come si riesce a mantenere un certo ritmo anche in situazioni di sforzo intenso e prolungato. 

La pedana poi è ampia quanto basta per posizionarsi dove meglio si crede, con una lunghezza che arriva a 130 cm e un’ampiezza di 50 cm. La superficie di appoggio offre un grip adeguato, distribuendo il peso e gli urti in modo omogeneo, così da ridurre e contenere i microtraumi che si possono generare durante la corsa.

Materiali

Sfruttando un motore da 7 CV l’utente può raggiungere una buona velocità, mettendo alla prova gambe e fiato in maniera efficace. La corsa procede anche senza rumori eccessivi di fondo, con il motore che lavora silenziosamente e non crea fastidio al corridore che così può proseguire senza difficoltà, alternando magari la corsa con la visione di un video o l’ascolto di brani musicali. 

Molto apprezzato il sistema di lubrificazione automatico, caratteristica che si ritrova nei tapis roulant più performanti (ecco la lista dei migliori modelli). Si libera così l’utente dall’incombenza di dover smontare parti e componenti per mantenere nel tempo una scorrimento efficace della pedana. 

Una superficie a cinque strati assicura la corretta distribuzione dei pesi, con uno sforzo contenuto nella zona del ginocchio che spesso risulta tra le parti più a rischio durante la corsa.

 

Connettività

Grazie alla collaborazione con Kinomap, l’allenamento assume un senso e una dimensione differente. Lo streaming di video legati alla corsa, va a creare video collegati a un tipo di performance che legge e struttura l’allenamento puntando su dati reali che migliorano il senso di progressione e di raggiungimento degli obiettivi. 

Si allarga poi la stessa esperienza dell’allenamento, con una connessione con altri utenti e l’asticella che piano piano di modifica a seconda delle vostre aspettative. Tra le tante modalità è inclusa quella con cui si può collegare un misuratore di pulsazioni e del battito cardiaco, per un controllo costante di parametri sensibili che possono incidere in modo significativo sia sull’allenamento di un amatore sia per la raccolta di informazioni per un agonista.

 

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Fassi F 9.6 HRC – Recensione

 

Principale Vantaggio

Chi è alla ricerca di un buon tapis roulant, trova nella proposta Fassi una linea di strumenti con cui allenarsi adeguati e realizzati con materiali e supporti integrati di qualità. Ben otto elastomeri e un sistema di ammortizzazione dei colpi si occupano di mantenere l’utente in una posizione adeguata, scaricando in modo progressivo il peso. I programmi di allenamento inclusi, uniti poi alla differente velocità e alle impostazioni gestibili da display chiude il cerchio sulle qualità che un oggetto del genere dovrebbe possedere.

 

Principale Svantaggio

Non sempre il sistema Bluetooth trova la connessione ideale, lasciando così l’utente ad aspettare che il segnale si stabilizzi e che la riproduzione del brano possa riprendere a scorrere in modo fluido e senza intoppi.

 

Verdetto: 9.8/10

Da più parti arrivano pareri e considerazioni positive legate al prodotto Fassi. Robusto e resistente, si monta senza particolari problemi seguendo passo dopo passo le istruzioni e le note contenute nella confezione. La pedana su cui si corre è inclinabile, così da fornire una sfida variabile gestibile con la massima libertà dall’utente. Buono anche il collegamento con dispositivi esterni e fitness app, in modo da condividere e monitorare costantemente lo stato degli allenamenti.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Funzionalità

Tra gli aspetti più interessanti legati a questo tapis roulant meritano un posto la grandezza e la struttura stessa del supporto. con i suoi 195 cm di lunghezza e disponendo poi di una pedana su cui correre ampia e dall’ottima risposta, il modello Fassi entra a pieno titolo tra i prodotti di fascia medio alta più interessanti sul mercato. 

Attraverso un sistema di sollevamento si può ridurre l’ingombro, con la pedana che sale quasi a toccare una posizione verticale, liberando dello spazio in basso. Parliamo sempre di un modello che non passa inosservato in una stanza, ragion per cui è bene considerare l’ambiente più idoneo al posizionamento. La chiusura servoassistita migliora poi le operazioni, diminuendo notevolmente il carico e lo sforzo dell’utente. 

Pedana

Tutta la zona su cui l’utente si colloca e controlla il movimento dei piedi possiede un grip adeguato e un sistema di ammortizzazione double deck che coinvolge tutta la base di appoggio. 

Il risultato è una corsa piacevole, in cui gli urti e i colpi che la pratica sul tapis roulant portano spesso con sé, vengono stemperati da un sistema che ammortizza al meglio e aiuta a correre senza troppi traumi. È possibile poi variare l’inclinazione della stessa, alzando il livello di sfida a seconda del proprio stato di salute e motivazione. 

La parte superiore poi è ben strutturata, con due braccioli robusti a cui appoggiarsi e una chiave di sicurezza con cui bloccare il movimento in caso di imprevisti. Intorno al display sono posizionati due spazi per l’inserimento di una bibita rinfrescante o di uno smartphone.

 

Collegamenti 

Il display centrale si dimostra un sistema efficace attraverso cui controllare e monitorare l’attività. Numerosi i programmi con cui mettere alla prova resistenza e fiato, con tre funzioni specifiche appositamente progettate per un allenamento HRC. Si tratta di un tipo di allenamento per cui si imposta una determinata soglia cardiaca, così che il tapis roulant la mantenga tale nel corso di tutta la sessione. 

Grazie alla fascia cardiaca inclusa nella confezione si controllano il battito e la frequenza, con la possibilità, volendo, di condividere anche i risultati via app, gestendo in massima libertà le diverse applicazioni così da avere un quadro costantemente aggiornato sugli esiti di un allenamento. 

Le casse Bluetooth si collegano al vostro cellulare, così da trasferire direttamente al sistema di riproduzione interno al tapis roulant la gestione della musica, sfruttando anche uno spazio su cui poter posizionare il tablet, seguendo una serie tv o uno dei vostri film preferiti mentre state sudando le fatidiche sette camicie. 

La lettura e raccolta dei dati funziona alla perfezione, sintonizzando così macchinario e utente al fine di poter trovare un ambiente digitale corrispondente ai vostri desideri.

 

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Scarpe sportive

Nike Kobe Mamba Instinct – Recensione

 

Principale Vantaggio

Il nome Kobe è una fiducia per chi cerca una scarpa da basket adeguata e con la tenuta che una calzatura di questo genere deve possedere. La tomaia Flyweave crea un rivestimento leggero, con fili in TPU progettati per mantenere costante la leggerezza, senza però sacrificare la resistenza. Particolari i motivi geometrici che si alternano al fondo di colore scuro, con il logo Nike sempre presente sul lato della scarpa. 

 

Principale Svantaggio

La presenza di un arco plantare regolare ha lasciato perplessi quegli utenti che hanno una conformazione differente del piede, così come il discorso legato alla numerazione e alla calzata della scarpa. Vi suggeriamo dunque di considerare una prova dal vivo così da fugare altri dubbi legati all’acquisto della misura adatta al vostro piede.

 

Verdetto: 9.3/10

Rispetto alla tipologia di scarpa da basket tradizionale, il modello Kobe Mamba ha una linea e un design che ricorda più una calzatura sportiva tradizionale, visto il ridotto margine di protezione offerto alla zona della caviglia. Design accattivante che si sposa con una buona impostazione, grazie all’intersuola Lunarlon che ben si adatta a un gioco sia in attacco sia in difesa, potendo così gestire al meglio rimbalzi e salti, forti di un supporto che ammortizza al meglio in partita.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Look

Il modello prende il nome dal famoso giocatore di basket Kobe Bryant, e si caratterizza per una linea in cui i motivi geometrici di colore grigio si confondono con una base scura. 

La scarpa è strutturata in modo da offrire una corretta e piacevole calzata, con una suola in gomma pensata per dare il meglio in quanto a trazione su superfici diverse di gioco. 

Il logo Nike campeggia in bianco sul lato della scarpa, mentre la suola spessa presenta motivi e toni a righe, in un grigio scuro che gioca a contrasto con il nero della tomaia.

Il lacci e le stringhe riprendono e richiamano la tinta scura della scarpa, con una linguetta a protezione del piede che si differenzia per una simbologia più studiata presente anche a lato in piccolo.

Gestione

Una volta inserito il piede, si sente una sensazione di leggerezza, frutto di una tomaia in tessuto rinforzato. Questa la nuova filosofia del marchio Nike, che al sintetico sta via via sostituendo una nuova e più versatile proposta, così da impostare e rendere al meglio in campi come la corsa, il calcio e il basket. 

La sensazione trasmessa è quella di portare un guanto, aderente al punto giusto e che non stringa, ma con una robustezza tale da consentirgli di mantenersi al meglio durante una partita indoor o in occasione di una sfida in un bel campetto di playground. La guaina interna a mezza maglia elastica è ottima per chi vuole aderenza al piede e controllo, specie nei cambi di gioco e durante i salti a canestro.

 

Indossabilità

La pianta bassa e il plantare regolare assicurano una corretta distribuzione del peso, passando così dal tallone alla punta, attraverso il semplice cambio di inclinazione, così che la scarpa segua al meglio ogni movimento. L’intersuola ammortizza come si deve il giocatore, creando quella zona intermedia in cui si scarica il peso e si può procedere con rinnovata energia all’azione successiva.

La regolazione delle stringhe è comoda e pratica, un modo perfetto per gestire la sensazione di avvolgimento della scarpa intorno al piede ma senza per questo stringere in maniera eccessiva, lasciando a fine partita un senso di fastidio.

Il tessuto dunque non ha solo una valenza estetica, ma è progettato per rendere al meglio in contesti e situazioni differenti, con un impatto reale sul giocatore e in parte anche sulla piacevolezza di certi movimenti. Comodità che si trasforma poi in reattività, con un design accattivante che però non guasta mai e che è una cifra caratteristica di tante produzioni Nike.

 

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Sci

I 6 Migliori Sci del 2024

 

Sci – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Tra i prodotti venduti online, gli sci si distinguono per tipologie e specifiche tecniche, con un rapporto qualità/prezzo spesso molto conveniente. Se avete intenzione di trascorrere un weekend in montagna allora ve ne consigliamo qualcuno.

Cominciamo dagli Head WC Rebels e.XSR che sono pensati per gli sciatori principianti che però vogliono passare a uno step successivo. I Nordica Dobermann Spitfire 70 Pro, invece, nascono dall’evoluzione del concetto di sci “multiraggio”, con coda e spatola che richiamano le geometrie del gigante e punta ispirata a quelle da slalom.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 6 Migliori Sci – Classifica 2024

 

Raccogliere un gruppo di sci, pensati per soddisfare al meglio le esigenze di un gruppo di utenti che varia dai professionisti a quanti si stanno affacciando da poco su questo mondo, in cerca di una soluzione adatta per i neofiti ma al tempo stesso di buona resa una volta in pista. Scopriamo insieme le marche e le tipologie più interessanti, tenendo anche a mente la convenienza dell’offerta. Al termine di ogni recensione è presente anche un link su dove acquistare il prodotto, qualora vi avesse convinto.

 

 

Sci Head

 

1. Head WC Rebels e.XSR + PR 10 GW

 

Questo modello firmato si propone come un’interessante opzione per i principianti che sono in cerca di un paio di uno sci entry-level che siano però in grado di offrire prestazioni di un livello superiore.

Una delle caratteristiche degne di nota di questo paio di sci realizzato da un brand tra i più rinomati nel settore, è il suo nucleo interamente in legno, senza l’aggiunta di metallo. Questa scelta va nell’ottica di fornire prestazioni di alto livello in pista ma con una gestione più accessibile dello sci, il che lo rende più adatto a chi non ha grandissima esperienza. Il pattino largo 72 mm e la linea di quote orientata verso la competizione assicurano una precisione eccezionale e una presa affidabile durante le curve

Un elemento innovativo è la presenza della tecnologia EMC nella parte anteriore dello sci, studiata per ridurre le vibrazioni e incrementare la stabilità alle alte velocità. Questo è particolarmente importante per coloro che desiderano affrontare piste impegnative.

Dal punto di vista estetico, lo sci e.XSR presenta una grafica racing sul top sheet che richiama il DNA di successo della gamma Rebels di Head, regalando all’oggetto un aspetto aggressivo.Per quanto riguarda il fissaggio, l’attacco PR 10 GW è una scelta moderna e resistente, compatibile con GripWalk, che aggiunge ulteriore praticità ed efficienza.

 

Pro

Prestazioni: Questo modello di sci, realizzato da un marchio rinomato nel settore, offre performance superiori in pista, il che lo rende ideale per i principianti che cercano di migliorare le proprie abilità.

Nucleo in legno: La scelta di un nucleo interamente in legno, senza aggiunta di metallo, rende lo sci più accessibile e facile da gestire per chi non ha molta esperienza. Questo offre un’ottima combinazione di prestazioni e controllo.

EMC: Questa tecnologia è progettata per ridurre le vibrazioni e migliorare la stabilità alle alte velocità e si rivela particolarmente utile per coloro che desiderano affrontare piste impegnative, offrendo una maggiore sicurezza durante la discesa.

 

Contro

Estetica aggressiva: Mentre la grafica può essere apprezzata da molti, alcuni potrebbero preferire uno stile più sobrio e meno aggressivo. L’aspetto estetico degli sci potrebbe non soddisfare completamente tutti i gusti personali.

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Sci Nordica

 

2. Nordica Dobermann GSR RB FDT

 

Il Nordica Dobermann GSR RB FDT è uno sci progettato per gli amanti delle curve da gigante che desiderano tracciare linee perfette anche fuori pista. È dunque pensato per chi ha già una certa dimestichezza sulla neve, come confermato anche da un prezzo non esattamente da entry level. 

Questo sci offre una serie di caratteristiche di alta qualità, tra cui un sidewall in fenolo per la massima robustezza e una costruzione composta da diversi tipi di legno per garantire prestazioni affidabili. Due strati di Titanal gli consentono di adattarsi al meglio al terreno, mentre gli inserti in carbonio nella punta e nella coda migliorano la stabilità complessiva.

Il Recoil Power Plate è un elemento che facilita la naturale deformazione dello sci, rendendo la sua guida semplice e allo stesso tempo divertente. In definitiva, il Nordica Dobermann GSR RB FDT è uno sci completo, progettato per soddisfare le esigenze degli sciatori esperti e alla ricerca di prestazioni di alto livello.

 

Pro

Prestazioni: Questo paio di sci è progettato per sciatori esperti che cercano prestazioni di alto livello. Le caratteristiche premium, come il sidewall in fenolo e la costruzione in legno, lo rendono ideale per coloro che vogliono tracciare linee perfette in pista.

Materiali: La presenza di materiali di alta qualità, come il fenolo, il Titanal e il carbonio, contribuisce a garantire una costruzione robusta e prestazioni affidabili. Questi strati di materiali migliorano la stabilità e l’adattabilità dello sci al terreno.

Recoil Power Plate: Questa tecnologia semplifica la deformazione naturale dello sci, rendendo la sua guida più semplice e allo stesso tempo divertente. Questa caratteristica è particolarmente apprezzata dagli sciatori esperti che desiderano massimizzare il controllo e la reattività.

 

Contro

Prezzo: Si tratta di un prodotto di alta gamma, il che si riflette sul suo costo. Questo potrebbe renderlo meno accessibile per gli sciatori che sono ancora alle prime armi o che cercano uno sci più economico. 

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Sci Rossignol

 

3. Rossignol – Pack Ski Experience W82 Basalt + Fissaggi Xp11

 

Un’ottima proposta nel campo dell’all mountain arriva dai nuovi sci Rossignol Experience 82 Basalt (nello specifico nella versione per donna), dotati dell’innovativa tecnologia Drive Tip Solution che combina le fibre direzionali nella punta con un composto morbido simile alla gomma per assorbire le vibrazioni e le sconnessioni del terreno, mantenendo lo sci stabile.

La struttura all trail e i sidewall integrali permettono di gestire le inversioni con molta facilità, consentendo cambi di direzione più precisi e stabili anche sulle piste appena battute al mattino.

Il centro più largo, sugli 82 mm circa, li rende ideali per chi predilige una sciata con inclinazioni estreme, garantendo una risposta dinamica e potente anche ad alte velocità (sebbene si possa incappare in qualche incertezza in fase di inserimento in curva), per affrontare tutte le condizioni nevose senza fare troppa fatica.

Decisamente apprezzabile la qualità complessiva, con menzione particolare per il nucleo in legno di paulownia (con certificazione FSC), scelta che contribuisce a ridurre il peso del 30%, assicurando maggiore agilità e controllo. Prezzo in linea con quanto ci si aspetta da un prodotto di questo tipo. 

 

Pro

Versatili: Gli sci all mountain di Rossignol rappresentano la perfetta fusione tra un modello freeride e uno da pista, così da adattarsi a qualsiasi condizione di tracciato.

Controllo e sicurezza: La tecnologia Drive Tip garantisce un assorbimento ottimale degli urti e delle vibrazioni anche quando la neve non è nelle condizioni migliori, restituendo stabilità e controllo anche nei repentini cambi di direzione.

Resistenza: Punta e coda sono ben rinforzate per sopportare anche le sollecitazioni più intense senza perdere nemmeno un colpo.

 

Contro

Curve: La spatola leggermente rockerata potrebbe dare qualche incertezza in fase di inserimento in curva agli sciatori meno esperti, costringendoli a lavorare di più fin dai primi centimetri.

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Sci da donna

 

4. Sci pista donna Wedze Boost 500 + Attacchi Look Xpess XP W 10 GW

 

Alle sciatrici di livello intermedio che sono alla ricerca del miglior paio di sci da donna consigliamo invece i Wedze Boost 500, un modello da pista ben strutturato e allo stesso tempo intuitivo.

Il nucleo integrale in legno e i fianchetti verticali offrono stabilità, tenuta e facilità in uscita di curva, permettendo cambi di direzione rapidi e reattivi anche negli archi a corto raggio, senza però scendere a patti sul fronte della maneggevolezza e del comfort.

La struttura particolarmente leggera e rinforzata con un doppio strato di titanal li rende molto facili da condurre su ogni tipo terreno, favorendo la naturale rotazione del piede per ridurre al minimo il rischio di infortuni e cadute.

Il modello è, inoltre, equipaggiato con attacchi Look Xpress XP W 10 GW che assicurano un alto livello di precisione e sicurezza, sia in pista sia in freeride, fornendo protezione, affidabilità e un’ampia gamma di regolazioni per la compatibilità con la maggior parte delle taglie di scarponi da sci femminili.

 

Pro

All trail: Fascia intermedia della linea di Decathlon dedicata allo slalom, i Wedze Boost 500 sono ideali per le atlete con un minimo di base tecnica che vogliono migliorare le proprie prestazioni tanto in pista quanto in freeride.

Flessibilità: La particolare leggerezza della struttura e il doppio strato in titanal migliorano la flessione dello sci per consentire movimenti più fluidi e precisi sia in discesa sia negli archi di curva più stretti.

Attacchi: La presenza del nuovo attacco si traduce in un maggiore trasferimento di energia e un controllo più preciso sugli sci, restituendo una buona sensazione di sicurezza su qualsiasi tipo di tracciato.

Rapporto qualità/prezzo: A giudicare dai pareri delle numerose acquirenti soddisfatte, la regola secondo cui qualità e prezzi bassi non vanno sempre di pari passo in questo caso trova la sua eccezione.

 

Contro

Livello intermedio: Dal momento che questi sci hanno una reazione elastica limitata, non sono adatti per i tracciati agonistici né per le sciatrici più esperte.

 

 

 

 

5. Rossignol Attraxion – Sci da donna

 

Se avete ancora qualche dubbio riguardo quale sci da donna comprare, il modello Attraxion di Rossignol dovrebbe fugare le ultime perplessità a riguardo, in modo particolare se siete alle prime armi con questo affascinante sport.

La struttura è classica, il che consente di avere sempre il massimo controllo in qualunque situazione, il ponte è classico così da avere costantemente una buona presa sulla neve dura.

Si propongono come gli sci ideali per imparare, con un’elevata stabilità in modo da accompagnare nell’apprendimento e un raggio di curva da 15 metri così da semplificare il momento in cui effetuare una svolta. Leggero e maneggevole, è venduto anche a un prezzo adeguato e in linea con quanto sono in grado di offrire.

 

Pro

Controllo: Permettono di avere sempre il pieno controllo della situazione, grazie anche alla superiore presa sulla neve dura.

Stabilità: Accompagnano nelle fasi di apprendimento permettendo di gestire al meglio anche le curve.

Prezzo: Il costo è adeguato a quanto offerto e alla qualità complessiva dei materiali utilizzati.

 

Contro

Per principianti: Sono pensati espressamente per le donne che desiderano imparare. Per chi sa già sciare c’è bisogno di qualcosa di diverso.

 

 

 

 

Sci da bambino

 

6. Sci bambino Atomic Redster J2

 

Progettati per i giovani sciatori che vantano già un buon livello di esperienza e di abilità, grazie a caratteristiche tecniche di un certo livello.

Ma vediamo quali sono queste caratteristiche che rendono gli Atomic Redster ideali per le giovani promesse dello sci. Cominciamo dal Race Rocker 5/95/0 che li rende ideali per le discese più impegnative, con un camber robusto che garantisce una tenuta molto precisa e con un piccolo rialzo della punta che semplifica l’ingresso in curva.

Da evidenziare che il centro ha uno spessore di 68 mm, scelta a cui si affianca la presenza dell’innovativa tecnologia Bend-X, una speciale zona in corrispondenza dell’area degli attacchi che permette di flettere con maggiore semplicità gli sci e avere così un superiore contatto con la neve.

Ottimi i materiali utilizzati che sono pensati per preservare gli sci dal rischio di graffi e ammaccature, così da prolungarne la durata nel tempo.

 

Pro

Soluzioni top: Gli Atomic vantano una serie di caratteristiche di alto livello pensate per i giovani sciatori già molto abili.

Bend-X: Questa tecnologia consente una superiore flessione degli sci in modo da garantire un maggiore contatto con la neve.

Rapporto qualità/prezzo: Un modello magari non economico rispetto ad altri sci per bambini ma in grado di assicurare performance superiori.

 

Contro

Non per tutti: Non sono pensati per chi è alle prime armi. Sono gli sci per i giovani campioni!

 

 

 

 

 

Accessori

 

Portasci magnetico

 

Fabbri 3A955 Taco Portasci e Portasnowboard Magnetico

 

I due pezzi offrono la migliore gestione di sci e snowboard, aiutando l’utente a trasportare il tutto facilmente, indipendentemente dal tipo di sci che si utilizza.

Il rivestimento magnetico è robusto e permette un corretto e adeguato posizionamento anche su tetti dalla forma tondeggiante. 

La protezione delle piastre magnetiche rispetta la verniciatura del mezzo, così come il montaggio delle stesse si dimostra adeguato e affidabile anche ad alte velocità, permettendo di guidare tranquilli.

Un sistema di apertura e chiusura con chiave, consente poi di mantenere al sicuro sia gli elementi trasportati sia il portasci.

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Guida per comprare gli sci

 

Tra i consigli d’acquisto legati a questa categoria di attrezzi sportivi, è bene aggiungere anche una serie di consigli preliminari, centrati sull’oggetto sci nel dettaglio e sulla capacità da parte dell’utente di comprendere quegli aspetti e dinamiche che determinano e influenzano in modo decisivo sulla scelta finale. 

Conosci te stesso. Questo l’invito che rivolgiamo agli utenti. In questo modo sarà più facile capire quale sia il modello e la tipologia di sci più adatta al vostro livello di esperienza e alla vostra corporatura. Potete indossare anche il miglior paio di sci ma se poi il vostro livello o il tipo di supporto non fa al caso vostro, la spesa sarà stata vana o poco in linea con le aspettative di chi punta a un prodotto pratico e affidabile.

Il principiante dovrebbe indirizzarsi su uno sci che asseconda al meglio il movimento e che è semplice da gestire, con un livello di comfort e un equilibrio  che possono far comodo anche a quanti hanno raggiunto una posizione intermedia. Gli utenti avanzati e quelli più esperti possono optare per una tipologia in cui a emergere è l’aspetto performante e l’esclusività di linea, materiali e design.

Questione di forma

La forma dello sci imposta un discorso che si ripercuote direttamente anche sul modo di affrontare le curve e il tracciato. Si fa accenno a tal proposito a quella che viene definita sciancratura dello sci, ovvero alla forma posseduta dallo sci da fermo. Più alta è la differenza tra la larghezza della spatola, del centro e della coda dello sci, minore sarà la gestione e il raggio di curva possibile con quello sci ai piedi. Quanti amano le curve strette devono puntare su uno sci che facilita e si caratterizza per un raggio corto, mentre gli appassionati di uno slalom gigante all’opposto. 

Altro discorso per quel che riguarda ponte e tipologie di attacchi. In passato c’era meno varietà mentre negli ultimi anni sono aumentati gli sci con un ponte di tipo rocker, in cui la parte centrale dello sci viene a contatto con la neve, mentre la punta e la coda possiedono una curvatura che li spinge verso l’alto. 

La tipologia tradizionale è chiamata camber e in questo caso la curvatura interessa il centro dello sci, mentre la spatola e la coda puntano a mantenere il contatto con il terreno. Il primo tipo di ponte è una caratteristica degli sci da freeride, pensati per la neve fresca e così da favorire un buon galleggiamento.

 

All’attacco! 

La collocazione e l’affidabilità degli attacchi dipende molto dallo stile e da cosa si desidera eseguire. Un attacco più indietro rispetto al centro dello sci aiuta la stabilità, adattandosi bene sia fuori che a percorsi in pista. 

Peso e altezza dello sciatore influiscono poi sulla taglia e il feeling che questo attrezzo sa restituire una volta indossato. Fatevi consigliare da esperti del settore, consapevoli che l’utilizzo determina in modo importante la scelta dello sci migliore e più adatto.

Riassumendo in breve quelli che possono i modi e le tipologie migliori di sci con cui gestire situazioni e livelli differenti, possiamo raccogliere nella categoria degli sci all around quel gruppo pensato per confrontarsi con diverse situazioni e fondo innevato variabile. 

Si tratta di un modello dal centro ampio, in cui la qualità principe è quella della versatilità.

Gli sci race, a loro volta divisi in modelli da slalom speciale e slalom gigante, sono per sportivi esperti che amano le curve strette e una gran reattività o prediligono invece nel gigante l’impostazione di una traiettoria a più ampio raggio. 

Quanti poi prediligono la neve fresca e l’off-road, uno sci freeride è il modello a cui puntare. Ottimo il galleggiamento e una sciancratura nella parte anteriore aiutano a mantenere al meglio la stabilità e la maneggevolezza del mezzo. Gli sci freestyle si avvicinano a una tipologia come l’all around, con la variante della doppia punta o twin tip diventano degli sci per tutti, molto leggeri e dalla manovrabilità intuitiva. C

hiude questo elenco il modello all mountain, caratterizzati da una ampiezza notevole del centro progettata per fuori pista e una maggiore facilità alla deformazione.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come spostare il peso sugli sci?

Il corretto posizionamento del corpo è uno dei fattori che va a incidere maggiormente sull’assetto dello sciatore. Il baricentro centrale è legato alla posizione delle gambe e in particolare a come vengono gestite le curve. Una buona ripartizione del peso è una capacità che si acquisisce con la pratica e una sempre maggiore consapevolezza degli equilibri del corpo. 

Alcuni segnali di una cattiva posizione sono uno sbilanciamento della postura che va in direzione dell’interno della curva e una divergenza degli sci, che invece dovrebbero puntare nello stesso punto. Particolarmente nei principianti si assiste poi a uno spostamento esagerato del baricentro nella zona dietro i talloni. In sostanza è tutta una questione di sensibilità e continuo adattamento, con l’obiettivo di mantenere una centralità, però in modo attivo e dinamico.

 

Come diventare maestro di sci?

Per chi vuole trasformare quella che è una passione maturata negli anni in una professione è necessario superare alcuni test preliminari stabiliti e monitorati dal Collegio Nazionale Maestri di Sci Italiani. Il test si compone di una serie di prove da superare nell’arco di quattro giorni. 

Una prova cronometrata su slalom gigante costituisce il primo step da affrontare. Una volta superato questo test si procede con due giorni su pista aperta, supervisionati dai maestri per capire e verificare come ci si comporta in campo aperto. Il quarto giorno prevede poi una verifica molto più tecnica sugli stili e le modalità con le quali si affrontano curve e un fondo sconnesso. 

Al termine dei quattro giorni, quanti hanno superato poi le prove accedono a un corso di formazione di tre mesi, in cui metodologia e didattica vanno di pari passo alle lezioni più tecniche e specifiche.

 

Quanto devono essere lunghi gli sci?

La migliore lunghezza degli sci è un valore che trova nella considerazione del fisico dello sciatore, unito alla sua preparazione e al tipo di sciata che dovrà affrontare le variabili fondamentali che impostano e determinano la scelta finale. Tenendo presente la categoria degli sci da pista possiamo considerare come assodato il fatto che per affrontare curve strette, l’ausilio di uno sci corto è fondamentale. 

Viceversa per chi punta a curve più larghe, è necessario uno sci più lungo. Quando la velocità comincia a salire, uno sci lungo garantisce maggiore stabilità ma una capacità e un’abilità maggiori nello sterzare. Nelle curve strette uno sci corto pesa meno ed è anche più semplice da girare. 

Ci preme poi ricordare che l’elemento che incide maggiormente sulla capacità maggiore o minore di girare dello sci non è la sua lunghezza ma il suo raggio di sciancratura. Uno sci corto agevola molto il principiante, così da poter affrontare al meglio le curve e prendere confidenza con i giusti movimenti in tempi brevi. 

Per uno sciatore di livello intermedio la lunghezza consigliata è mediamente di 10 cm in meno rispetto alla propria altezza. Per gli sciatori più esperti infine una misura superiore a 175 cm va considerata solo per chi ha una conoscenza del mezzo quasi al livello di un maestro di sci o ama velocità particolarmente elevate. 

 

Come regolare gli attacchi degli sci?

Il primo step prevede l’adattamento della posizione dell’attacco rispetto alla lunghezza dello scarpone. Questo valore è riportato solitamente nella parte inferiore dello stesso, all’altezza del tallone e viene espresso in millimetri. 

Recuperata questa informazione, potete fissare la parte anteriore dell’attacco sulla misura del vostro scarpone, regolando poi anche quella posteriore. Un altro parametro importante riguarda poi la gestione della durezza dell’attacco.  In questo caso si agisce per regolare il distacco degli sci in caso di una caduta.

I valori di riferimento sono presenti su una tabella ISO 11088 da verificare con calma così da evitare un punto di sgancio troppo basso o uno troppo alto. Le impostazioni sono legate in questo caso anche al livello dello sciatore e all’età, con correzioni importanti che includono anche questi parametri.

 

 

 

Come utilizzare al meglio un paio di sci

 

Se nelle righe precedenti abbiamo visto come scegliere un buon paio di sci, confrontando modelli e i pareri di chi ha provato su pista tipologie diverse, in questa ultima parte della guida ci concentriamo invece sul come gestire al meglio questi strumenti.

 

 

Prendersene cura

L’importanza della manutenzione permette di prolungare la vita di questi supporti, verificando prima e dopo la stagione lo stato degli sci, così da regolare e apportare qualche piccola modifica dove è necessario. Il primo passo prevede la disponibilità di una zona ampia su cui lavorare. 

È necessario mantenere ben fermo lo sci, così che l’utente possa lavorare in modo comodo su tutta la struttura, evitando spostamenti che possono precludere la qualità dell’intervento. Soletta e lamine sono le due zone maggiormente interessate da un lavoro di fino. Per migliorare la scorrevolezza della prima si utilizza la sciolina, da usare facendo ben attenzione che non ci siano solchi sullo sci. 

La gestione dell’affilatura delle lamine richiede più attenzione e una professionalità che non si può improvvisare. Meglio quindi osservare un tecnico e poi avvicinarsi lentamente al tipo di lavoro da effettuare su questa zona.

In sintesi, esistono alcune accortezze fondamentali da non dimenticare, come una pulizia delle solette e un controllo generale dello stato dello sci ogni dieci uscite. A fine stagione è opportuno chiudere gli sci puliti dentro le sacche portasci, in un luogo asciutto e con poca umidità.  

 

 

Altri suggerimenti

Un altro consiglio che ci sentiamo di darvi, specie se state iniziando da poco a praticare questo sport, è l’importanza di un prodotto e di un’attrezzatura completa di buon livello.

Inseguire pedissequamente il motto del prezzo basso, non paga nel lungo periodo, costringendovi magari l’anno successivo a un cambio degli attacchi o dell’abbigliamento scelto per praticare. 

Oltre a una spesa consapevole e ben informata, vi suggeriamo di iniziare con delle lezioni, così da prendere confidenza con la tecnica, migliorando di volta in volta e capendo se questo sport fa per voi. 

Improvvisare sulla neve non ha mai prodotto grandi risultati ed esiste il rischio reale di farsi male, rovinando così una vacanza o un’esperienza che vuole essere nelle intenzioni piacevole e a contatto con la bellezza della montagna.

 

 

 

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Cardio & Fitness

Wilson Federer – Recensione

 

Principale Vantaggio

Ci si confronta qui con un marchio storico come Wilson che propone una versione Junior di una racchetta che porta il nome di una delle attuali leggende viventi del tennis: Roger Federer. Il design a cui si ispira prende infatti spunto dalla Pro Staff, utilizzata in molte occasioni dal campione svizzero (qui la lista dei nostri migliori modelli). La taglia 21 la rende un supporto adatto ai giovani tennisti, grazie anche a un piatto ampio che migliora la risposta e alla tecnologia QuadriForm per una migliore stabilità.

 

Principale Svantaggio

Il fatto che il piatto non sia costruito come una parte unica insieme al manico ma sia stato assemblato separatamente ha fatto storcere il naso a quanti apprezzano una realizzazione che predilige un solo stampo.

 

Verdetto: 9.8/10

Praticità e buon controllo definiscono al meglio questa racchetta. I destinatari sono i tennisti in erba, con un’età compresa tra i cinque e i sette anni che si stanno avvicinando con curiosità e voglia di fare a questo sport. Pratica da impugnare e con un peso che raggiunge i 195 grammi una volta incordata, la proposta Wilson si fa portatrice del nome di una leggenda del tennis, trasportando a una dimensione junior alcune caratteristiche del design della sorella maggiore Pro Staff.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Aspetto

Nei colori e nelle forme questa racchetta evoca la sagomatura e l’impostazione del modello Pro Staff, tra l’altro a cui lo stesso tennista ha contribuito a impostarne il design.

I colori predominanti sono il nero e il rosso, in un connubio elegante e accattivante, che piace e ha il suo appeal anche sui giovanissimi. 

La lunghezza complessiva raggiunge i 53 cm, con un manico che mantiene e sostiene la presa dei piccoli tennisti senza affaticare troppo il polso e il braccio. La racchetta arriva a casa completamente incordata e dentro una custodia a protezione del telaio, caratterizzato da una schema 16×16 così da offrire un’ottima risposta ai diversi colpi, conservando anche una buona reattività.

 

Versatilità

Per rendere l’approccio alla disciplina ancora più semplice, Wilson ha appositamente ampliato il piatto della racchetta. Si ha così una maggiore superficie a disposizione per la palla. In più, sfruttando l’oscillazione offerta dalla tecnologia QuadriForm, si migliora la stabilità della stessa, così che i giovani riescono a portare un buon colpo e a chiudere la risposta mandando la palla dall’altra parte della rete. 

Nella parte superiore è stata inserita una bumper guard, fondamentale vista la possibilità degli urti che nei principianti sono all’ordine del giorno quando si inizia a praticare. Il telaio leggero dona dunque comfort al tennista, mentre un ovale ampio riduce la possibilità di colpi decentrati. Equilibrio è la parola d’ordine a cui Wilson ha puntato, così da trovare una sua dimensione, junior nell’utenza di riferimento ma grande in quanto a prestazioni finali.

 

Rapporto qualità/prezzo

A fronte delle diverse caratteristiche e qualità che vanno a definire questo modello, ci sembra che Wilson abbia portato a casa il risultato. Lo ha fatto partendo da un modello di riferimento “alto”, ovvero da una racchetta che per molti professionisti del tennis è un connubio di eleganza e funzionalità; la Wilson Roger Federer Pro Staff. Da questa linea si è declinata una versione Junior, dal costo molto più interessante e dalla misura 21, perfetta dunque per i più piccoli. 

Ottimo punto di partenza per i tennisti in erba, realizza anche un mix che funziona tra peso della racchetta, ovale ampio e un manico comodo da impugnare. Il risultato è una racchetta da tennis per principianti equilibrata e solida, tanto da resistere agli sportivi più scalmanati mantenendo intatte le sue doti di prodotto entry level.

 

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Scarpe sportive

Under Armour UA Curry 2.5 – Recensione

 

Principale Vantaggio

Robuste e con una linea che celebra ed esalta il campione di basket Stephen Curry, con il mitico numero 30 in bella vista, a dare un tocco di stile in più a una scarpa pensata e progettata da Under Armour per sostenere al meglio i giocatori in sospensione o durante una sfida sotto canestro. La struttura della scarpa gioca con le geometrie e le linee spezzate, con un ingresso asimmetrico e una tomaia che si adatta al meglio assecondando ogni azione di gioco. 

 

Principale Svantaggio

La vestibilità e indossabilità della scarpa tende a essere inferiore rispetto alle taglie europee. Vi suggeriamo dunque di prestare attenzione e provare se possibile questo modello, così da capire se il numero corrisponde esattamente alla vostra misura.

 

Verdetto: 9.5/10

Chi cerca un buon paio di scarpe da basket e desidera al tempo stesso celebrare un giocatore del calibro di Stephen Curry, può ora indossare uno dei migliori modelli a lui dedicati. Non solo forma, ma anche sostanza in una scarpa dall’ottima protezione nella fascia della caviglia, con un rinforzo esterno che aiuta a bilanciare al meglio il tallone, trovando poi nella zona dell’arco plantare e dell’avampiede un punto d’appoggio stabile e a basso rischio di scivolamento.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Composizione

La proposta Under Armour gioca con la struttura base di una scarpa da basket, reinventando e trasformando alcuni elementi, specie nella parte della tomaia. La struttura sintetica viene modellata per offrire il massimo dell’aderenza e della tenuta intorno il piede in modo tale che la situazione e l’impostazione di un tiro e degli spostamenti in campo seguano di volta in volta il giocatore. 

Un rivestimento sagomato ricopre tutta il lato esterno della scarpa, donando così un rinforzo extra che non guasta e che arriva a un punto decisamente alto della caviglia. Questa aggiunta delinea così un profilo asimmetrico per cui la parte sinistra della calzatura, maggiormente esposta al rischio di urti e colpi ha una sua particolare tenuta, con la zona interna più dinamica ma sempre protetta cose si conviene. 

La stessa linguetta ha uno spessore elevato, assorbendo i colpi e trovando anche una dimensione in cui l’ampiezza gioca un ruolo da protagonista.

Stile

In quanto a design nulla da eccepire. Under Armour ha creato un mix interessante tra forme geometriche che decorano e spezzano la regolarità della scarpa, conferendo loro anche un’idea e uno stile funzionali, che aiutano realmente in campo. Parliamo del rivestimento extra su un lato ma anche del plantare sagomato con tecnologia OrthoLite, progettata per offrire il massimo contro la proliferazione batterica e avvolgere il piede donando stabilità e tenuta in ogni giocata.  

Discorso simile anche per il tessuto anti attrito ETC. La sua composizione è pensata per una migliore circolazione dell’aria, così che il piede e la zona interessata si mantengono freschi. Guardando poi alla colorazione, il blu elettrico e il giallo creano un contrasto che trasmette pura energia ovunque, con buona pace di quei giocatori che non vogliono passare inosservati in campo. 

Piccoli e interessanti i dettagli e le scritte, dal numero 30, che celebra la maglia del giocatore, passando per la parola Charged collocata nell’area del tallone, fino alla frase I can do all things vicino alla punta della scarpa.

 

Supporto

Passando alla parte dell’intersuola e della suola, si conferma il buon lavoro di Under Armour.

L’ammortizzazione è completa, così che sia durante il salto sia al momento del tiro, il giocatore riesce a concentrare al meglio peso ed equilibrio, esplodendo così con tutta la carica adeguata in fase di attacco e in ogni cambio di direzione. 

La suola spike è caratterizzata da forme e linee spezzate, pensate per conservare al meglio aderenza e con un attrito adeguato grazie a cui poter muoversi sul campo gestendo e trovando quella misura ideale tra controllo, scatto e rapidità dell’azione. 

Una filosofia che attraversa in realtà tutta la scarpa, così da avere ai piedi la calzatura adatta per affrontare una partita tra amici o un torneo, forti di una realizzazione che guarda alla robustezza e alla comodità, veri pilastri di ogni scarpa da basket degna di questo nome. 

 

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Scarpe sportive

Nike Air Force 1 Mid ’07 LE – Recensione

 

Principale Vantaggio

Una rivisitazione in chiave moderna di un paio di scarpe che hanno fatto la storia. 

Il modello Air Force 1 riprende la linea delle prime Nike Air prodotte, con una colorazione che in questo caso punta tutta sul colore bianco o sulla variante in nero, con una tomaia in pelle per assicurare morbidezza e al tempo stesso la giusta elasticità. L’intersuola in schiuma assorbe e distribuisce al meglio il carico, così da dimostrare ancora una volta efficacia e la reattività di una scarpa dalla fama internazionale.

 

Principale Svantaggio

Per il tipo di scarpa e per la sua struttura alta si nota una certa tendenza della chiusura a stringere in modo eccessivo la zona della caviglia, provocando in chi ha una conformazione del piede leggermente più ampia del normale un certo fastidio e senso di costrizione.

 

Verdetto: 9.7/10

Un classico rivisitato, ideale per chi ama il basket ma anche per chi cerca un paio di sneakers che nel tempo hanno trovato posto ai piedi di diverse generazioni di sportivi e amanti dello stile. Rivestimento in pelle e una linea che ancora oggi cattura l’attenzione, forte di un design e un’intersuola morbida e reattiva con cui affrontare una sfida sui campi di gioco o da sfoggiare per una serata tra amici. 

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Classicità

Lo stile delle Nike Air, ritrova qui una rivisitazione e un omaggio in una scarpa che al tempo fu dedicata al mitico aereo presidenziale Air Force 1. Passando poi per una prima riedizione del 2007, si è poi giunti a questo modello, dal supporto alto a richiamare le scarpe da basket con cui sfidarsi in un playground o da scegliere per uscire e portarsi dietro un pezzo di storia delle scarpe Nike. 

Interessanti anche i colori proposti, con un bianco abbagliante o una all black dai toni quasi formali. Nella parte inferiore della linguetta, trova posto poi una scritta con le lettere AF1 a identificare il modello.

Struttura

La scarpa è rivestita nella parte esterna in pelle, con una tomaia in un materiale al tempo stesso morbido ed elastico. Il tutto è progettato per accogliere come si deve il piede, lasciandogli grazie ai diversi fori di aerazione in punta, l’occasione di respirare e mantenere l’interno il più possibile asciutto. 

La fascetta a strappo nella parte alta avvolge e tiene ben stretta la caviglia, con un sistema che fa a meno dei lacci e consente una migliore e più rapida apertura e chiusura. Nella parte inferiore invece abbiamo tutta una serie di stringhe e occhielli robusti, che completano e chiudono come si deve la scarpa. 

Ottime e resistenti le cuciture che scorrono lungo tutto il bordo della scarpa, con il logo Nike a campeggiare sui lati mentre la scritta Nike Air figura sul retro e nella zona dell’intersuola.

 

Elasticità

Nella parte dell’intersuola è stata inserita una schiuma elastica, lontana parente del mitico supporto Air che debuttò nel 1982 e che ha influenzato non solo un disegno e una concezione diversa di scarpa, ma anche un’intera generazione che dai campi di basket ha visto spostarsi e trovare in queste scarpe un’aggiunta interessante e innovativa per un look accattivante e casual. 

Al di là di questo aspetto le Nike Air Force 1 conservano quelle caratteristiche e una sostanza che non è meramente estetica. Il supporto offerto dalla schiuma sostiene e mantiene il piede ben ammortizzato, sia nel momento di un salto sotto canestro sia per chi sta semplicemente passeggiando.

 

Rapporto qualità/prezzo

Tra le migliori scarpe da basket con cui poter anche spostarsi e divertirsi in giro, la proposta Air Force 1 si configura come una soluzione dal costo interessante, se confrontata alla media di altri modelli Nike presenti sul mercato. La sua doppia natura, sportiva e informale, permette di sfruttarla scegliendo la passerella e l’ambiente che più fanno al caso vostro, sia questo il parquet di una palestra o un vialetto metropolitano.

 

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Cardio & Fitness

Babolat Pure Drive – Recensione

 

Principale Vantaggio

Potenza e feeling migliorati. Questi i due punti di forza del telaio da 300 grammi proposto dal marchio Babolat. Il controllo sulla palla e il colpo, specie per chi predilige le giocate da fondo campo, assicurano una spinta esplosiva, su cui impostare un gioco aggressivo, con due elementi che si occupano di smorzare le vibrazioni, senza però sacrificare la piacevolezza dell’impugnatura e un costante controllo sulla maggior parte dei colpi portati, specialmente al momento di attaccare o durante un servizio.

 

Principale Svantaggio

Attraverso un sistema di smorzatura delle vibrazioni, collocato nel cuore stesso del telaio della racchetta, si ottiene una sensazione di trasmissione dell’impatto che passa a volte in maniera esagerata lungo tutto il braccio. Si va così a creare un feedback che non tutti i tennisti apprezzano in misura eguale.

 

Verdetto: 9.9/10

Babolat conferma ancora una volta come si possa rinnovare e rivoluzionare un telaio che di fatto è entrato nella storia. Dalla sua prima uscita nel 1994 la Pure Drive ha raggiunto con la versione 2018 un suo equilibrio invidiabile e non esageriamo a definirla una delle migliori racchette da tennis nella categoria dei 300 grammi. Il merito va a una costruzione che favorisce un tipo di gioco aggressivo e improntato maggiormente all’attacco, con una potenza che emerge nel servizio e nello spin dato ai colpi. 

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

 

Costruzione

300 grammi in un corpo completamente in grafite. Il marchio Babolat parte da un modello dei primi anni novanta, aggiornandolo al 2018. Attualizza in questo modo un telaio tra i più venduti e apprezzati negli anni, cercando e trovando un migliore equilibrio tra controllo delle vibrazioni e risposta dei colpi. 

Ideale per un gioco da fondo campo, la tecnologia FSI Power interviene sul sistema di incordatura portato al suo massimo livello, con la presenza di occhielli a losanga progettati per una migliore trasmissione e oscillazione delle corde. Anche la distanza tra questi passanti di forma esagonale si giustifica con la volontà di creare uno sweet spot più ampio, così da avere una zona più larga per una risposta dinamica ed energica ad ogni colpo. Grazie poi al Cortex Pure Feel, la trasmissione delle vibrazioni passa internamente al telaio, distribuendosi così in maniera ottimale lungo il braccio.

Design

La forma ellittica del telaio si presenta con colori accesi, in cui a prevalere è il tono del blu elettrico a cui si alternano due bande nere e bianche collocate in prossimità del manico. Stesso discorso anche per il nome Drive, riportato su entrambi i lati del telaio prima in colore bianco e poi in tinta nera. 

Nella parte superiore della testa troviamo un bumper guard che si innesta e assottiglia molto, quasi ad aderire perfettamente diventando parte stessa del telaio, pur mantenendo però le sua qualità di paraurti efficace e a protezione di quella specifica zona della racchetta. 

Il manico possiede la tipica forma squadrata e il Syntec Pro come rivestimento del grip. Lo spessore di quest’ultimo è di 1.9 mm, con una sottigliezza maggiore che lo rende più aderente e adatto a una presa ben ferma.

 

Gioco

Da quanto abbiamo potuto raccogliere tra pareri e altre considerazioni di chi ha acquistato questa racchetta, il quadro che emerge rappresenta un tipo di supporto adeguato per un gioco in cui si punta a una risposta attiva e incisiva dei colpi. La questione si fa interessante anche grazie a un posizionamento più largo delle corde che va a creare una zona di risposta attiva molto più ampia ed incisiva.

Favorito quindi lo spin, in un’ottica che rispetto a un modello come l’Aero si caratterizza per una freschezza della risposta capace di favorire sia l’agonista come il tennista intermedio. Il telaio nel suo complesso risponde bene, con una tendenza da parte dell’utente a dover però accompagnare maggiormente in fase di difesa. 

I giocatori che apprezzano una strategia che predilige il fondo del campo, riescono a rispondere bene, con un colpo che si mantiene alto anche nei colpi veloci. Una volta a servizio poi è una racchetta che aiuta a imprimere la giusta potenza per chi opta per un colpo piatto, con una predilezione per lo slice, che esce d’effetto quanto basta senza rinunciare alla velocità.

 

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