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Le 8 Migliori Scarpe da Trekking del 2024

 

Scarpe da Trekking – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Per chi ama esplorare zone fuori città, passeggiando all’aria aperta e su sentieri poco battuti, avere delle scarpe tecniche ha il pregio di migliorare l’esperienza e di ridurre la possibilità di traumi e incidenti di percorso. Come scegliere dunque una buona scarpa da trekking? Per prima cosa avere le idee chiare su cosa si cercando e sulla qualità complessiva della scarpa, sgombra il campo da possibili fraintendimenti. Salomon – Speedcross 4 GTX, nascono per fornire la giusta base di appoggio ai runner che prediligono sterrati e zone con una certa pendenza, mantenendo il piede e la caviglia protetti e ben ammortizzati. SALEWA Ms Mountain Trainer Lite Gore-Tex, Scarpe da Trekking sono un modello realizzato con materiali robusti e durevoli, sintetici e al tempo stesso resistenti e confortevoli. Buona anche l’ammortizzazione della suola, che garantisce un ottimo assorbimento degli urti da impatto con il terreno.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 Migliori Scarpe da Trekking – Classifica 2024

 

Volete approfondire le peculiarità dei modelli di scarpe da trekking che riteniamo possano incontrare i vostri favori? Allora non vi resta che proseguire nella lettura e consultare le recensioni che abbiamo preparato per voi.

 

 

Scarpe da trekking Salomon

 

1. Salomon Speedcross 4, Scarpe da Trail Running Uomo

 

Grazie a un sistema di chiusura rapida, le scarpe consentono di mettersi subito in cammino, per non dire corsa e avere la giusta tenuta con cui affrontare salite, discese e dislivelli. La suola è stata progettata per confrontarsi su un terreno misto, in cui il bagnato si alterna senza soluzione di continuità a un tracciato più asciutto.

Al contempo però le scarpe si mantengono leggere e agili, con una protezione che avvolge bene tallone e caviglia, con il sistema Sensifit che riesce a dare il meglio in quanto a chiusura intorno il piede.

Buono anche il livello di impermeabilità offerto, con una calzata avvolgente ma che lascia il piede libero di muoversi senza difficoltà, con una buona tenuta sul tallone.

In molti hanno gradito la tenuta della scarpa e la comodità una volta indossata, altri invece hanno espresso qualche dubbio riguardo la struttura a scomparsa delle stringhe di chiusura.

 

Pro

Resistenza: Le scarpe si dimostrano adatte a gestire al meglio percorsi di trail running, assecondando il movimento del piede senza perdere in agilità e supporto.

Composizione: Tra le più vendute nella categoria di scarpe tecniche da corsa di buon livello, le Speedcross Salomon hanno trovato apprezzamenti da più parti specie in virtù di una resistenza che lascia pochi dubbi sulla cura costruttiva.

Suola: La parte inferiore delle scarpe regge bene, ammortizzando a dovere il piede durante tutto il tragitto.

 

Contro

Chiusura: La linguetta che nasconde la chiusura delle stringhe spesso esce fuori, costringendo così l’utente a un nuovo inserimento.

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Scarpe da trekking in Gore-Tex

 

2. SALEWA Ms Mountain Trainer Lite Gore-Tex, Scarpe da Trekking

 

Se siete alla ricerca di un buon paio di calzature per le vostre escursioni in mezzo alla natura, date un’occhiata a queste scarpe da trekking goretex in offerta online. Si tratta di un nuovo modello, concepito appositamente per attività in montagna.

La tomaia è robusta e resistente e grazie al rivestimento interno traspirante in Gore-Tex, il piede potrà camminare in maniera confortevole, rimanendo sempre asciutto. La struttura della calzatura presenta delle forme speciali, che garantiscono un’ottima vestibilità e una combinazione bilanciata di supporto e flessibilità.

Inoltre la scarpa è dotata dell’esclusivo “3F System”, che collega la tomaia, la suola e il battistrada, al fine di offrire il massimo comfort durante le vostre passeggiate. Le calzature sono ben ammortizzate, grazie alla presenza di un’intersuola EVA, che garantisce un ottimo assorbimento degli impatti con il terreno. Il modello è stringato, anche se i lacci tendono a sfilacciarsi dopo un po’ di tempo. Buono il rapporto qualità/prezzo del prodotto, che merita di essere annoverato tra le migliori scarpe da trekking del 2024.

 

Pro

Rivestimento interno: Grazie al rivestimento interno in Gore-Tex, il piede rimane comodo e asciutto, in quanto la tomaia è traspirante.

Comfort: Le scarpe hanno un design che è in grado di garantire una vestibilità confortevole, una buona flessibilità e un supporto ottimale al piede.

Intersuola: Le calzature sono dotate di intersuola EVA, che assicura un ottimo assorbimento degli urti da impatto con il terreno.

 

Contro

Lacci: Le stringhe delle scarpe garantiscono una buona stabilità del piede, tuttavia secondo l’esperienza di alcuni utenti, questi tenderebbero a sfilacciarsi con il passare del tempo.

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Scarpe da trekking da uomo

 

3. LA SPORTIVA Ultra Raptor II, Scarpe da Montagna Uomo

 

Se non sapete dove acquistare delle buone scarpe da trekking uomo, date un’occhiata a questo modello Ultra Raptor II firmato La Sportiva. Si tratta di calzature da trail running, progettate appositamente per affrontare percorsi fuoristrada e lunghe sessioni di trekking.

La tomaia è realizzata in tessuto “air-mesh”, che favorisce la traspirazione, consentendo al piede di rimanere asciutto. Inoltre le calzature sono ben ammortizzate, grazie al supporto “Endurance Platform” in morbida EVA con spessore differenziato, che risulta più basso sul tallone e più alto in punta. In questo modo la scarpa può assorbire efficacemente gli urti da impatto sul terreno.

Il sistema di allacciatura delle stringhe è realizzato in modo da distribuire la tensione del cordino in maniera omogenea su tutta la tomaia.

Ottimo il rapporto qualità/prezzo, anche se il costo del prodotto non è propriamente basso. A ogni modo, se state cercando la migliore scarpa da trekking, di certo questo modello non passerà inosservato ai vostri occhi.

 

Pro

Tomaia traspirante: La tomaia è realizzata in tessuto “air-mesh”, un materiale traspirante che favorisce il ricircolo d’aria nella scarpa, consentendo al piede di rimanere asciutto.

Ammortizzazione: Le scarpe sono ben ammortizzate, grazie allo speciale supporto “Endurance Platform” in morbida EVA con spessore differenziato, che assorbe efficacemente gli urti.

Stringhe: Il sistema di allacciatura è stato progettato in modo da distribuire uniformemente la tensione delle stringhe su tutta la tomaia, così da garantire al piede un’ottima stabilità.

 

Contro

Prezzo: Le scarpe sono realizzate molto bene e ciò influisce non poco sul costo del prodotto, che risulta un po’ più alto rispetto a quello di altri modelli simili.

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Scarpe da trekking da donna

 

4. CMP Rigel Mid Wmn Trekking Shoe WP, Scarpe da Arrampicata Alta Donna

 

Se siete alla ricerca  di calzature da trail running, simili ad alcuni modelli di scarpe da trekking donna decathlon, date un’occhiata a questa proposta di CMP. Facendo una comparazione tra le calzature femminili da trekking vendute online, il suddetto modello ha attirato la nostra attenzione per il suo buon rapporto qualità/prezzo.

Le Rigel Mid Waterproof si distinguono per comfort e resistenza, infatti sono realizzate con materiali di ottima qualità. La tomaia per esempio è impermeabile ed è in grado di offrire la massima protezione al piede, anche in caso di terreno bagnato.

Le calzature convincono sia per la loro leggerezza, sia per la loro stabilità. Queste infatti avvolgono il piede, proteggendolo da qualsiasi pericolo esterno. Il materiale misto che compone la suola “FullOn Grip”, rende queste scarpe adatte a qualsiasi tipo ti percorso.

La vestibilità tende a stringere un po’ in larghezza, pertanto se avete la pianta del piede larga, vi suggeriamo di optare per una taglia in più.

 

Pro

Impermeabili: La tomaia è impermeabile ed è in grado di offrire la massima protezione al piede, anche se il terreno è bagnato.

Suola: Le suole “FullOn Grip” sono realizzate con uno speciale materiale misto, che conferisce alle scarpe un’ottima aderenza al suolo, rendendole adatte a qualsiasi tipo di percorso.

Rapporto qualità/prezzo: Le scarpe si presentano sul mercato con un design sportivo accattivante e con un prezzo vantaggioso e accessibile.

 

Contro

Vestibilità: Le scarpe tendono a stringere un po’ in larghezza. Pertanto se la vostra pianta del piede è larga, vi suggeriamo di optare per una taglia in più.

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Scarpe da trekking economiche

 

5. Dhinash Scarpe da Escursionismo e da Trekking

 

Non sapete se acquistare delle scarpe da trekking Decathlon o di altri marchi noti, senza spendere troppo? Queste Sneakers da trail running firmate Dhinash potrebbero soddisfare le vostre esigenze.

Il modello si presenta con un bel design sportivo, che oltre a essere funzionale, risulta gradevole alla vista. I materiali sintetici utilizzati per la realizzazione di queste calzature sono di alta qualità e garantiscono un’ottima protezione sia ai piedi, sia alle caviglie.

Le suole sono molto resistenti, hanno un’ottima aderenza e garantiscono la massima sicurezza sia su percorsi asciutti, sia su terreni bagnati e sconnessi. Le scarpe risultano leggere, flessibili e robuste. Tuttavia se decidete di indossarle con dei calzini spessi, vi consigliamo di optare per una taglia in più, in quanto tendono un po’ a stringere in larghezza.

Il rapporto qualità/prezzo è buono e il costo del prodotto è conveniente. In pratica, se non sapete quali scarpe da trekking comprare, questo modello potrebbe essere un’ottima soluzione.

 

Pro

Design: Il modello si presenta in una bella linea sportiva, che oltre a essere funzionale, è molto gradevole a vedersi.

Materiali: I materiali sintetici utilizzati per la fabbricazione di queste scarpe sono di alta qualità e garantiscono una protezione ottimale sia ai piedi, sia alle caviglie.

Versatili: Le suole sono resistenti e hanno un’elevata aderenza, pertanto sono in grado di garantire la massima sicurezza su ogni tipo di terreno, asciutto o bagnato che sia.

 

Contro

Pianta stretta: Non si tratta di calzature a pianta larga, per cui se desiderate delle scarpe dove i piedi rimangono comodi ,questo modello non è propriamente adatto.

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Scarpe da trekking estive

 

6. Salomon X Ultra Pioneer Aero

 

Un altro modello interessante di scarpe da trekking donna che abbiamo deciso di proporvi, è l’X Ultra Pioneer di Salomon. La linea di queste calzature è dotata di tutti i requisiti di cui avete bisogno per affrontare le vostre attività all’aria aperta. Il loro design sportivo le rende adatte anche da indossare nella routine quotidiana.

Grazie alla struttura “SensiFit”, la scarpa è in grado di offrire un’ottima stabilità, senza ridurre il senso di comfort, anche sui terreni più accidentati e sconnessi. Il telaio “Advanced Chassis” è connesso direttamente alla suola, che grazie a questa speciale tecnologia, è in grado di assorbire bene gli urti.

L’aderenza delle scarpe è elevata, grazie ai due tipi di gomma  che compongono le suole e alla particolare scanalatura del tallone. Purtroppo la tomaia non è impermeabile, pertanto il modello non può proteggere il piede dall’acqua. Il prodotto non può essere annoverato tra i modelli da trekking venduti a prezzi bassi, anche se il costo non risulta proibitivo.

 

Pro

Stabili: Grazie alla struttura “SensiFit”, le calzature sono in grado di offrire un’elevata stabilità su ogni tipo di terreno, senza ridurne il senso di comfort.

Telaio: Il telaio “Advanced Chassis” delle scarpe è connesso direttamente alla suola, che è in grado di ammortizzare in maniera soddisfacente gli impatti del piede sul terreno.

Design: Il design delle scarpe, oltre a essere funzionale, risulta sportivo ed elegante. Ciò rende queste calzature ideali da utilizzare anche nel quotidiano.

 

Contro

Tomaia non impermeabile: Purtroppo la tomaia non è impermeabile, pertanto non potete utilizzare queste scarpe in caso di pioggia o di terreno bagnato.

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Scarpe da trekking Dolomite

 

7. Dolomite Zernez GTX, Scarpe da Trekking Sole Vibram

 

Sfruttando la fodera in Gore-Tex la scarpa Dolomite punta a essere una scelta adeguata per chi ha scelto uno scarponcino alto per le proprie uscite in montagna. Parliamo di un supporto pensato per resistere al meglio anche in presenza di pioggia e fango, mantenendo comunque il piede all’interno giusto quanto basta così da non creare difficoltà e problemi a chi li indossa. 

Il sottopiede ha uno spessore di 3 mm, ideale per ammortizzare e contribuire al massimo dello sforzo in percorsi di montagna di medio livello, senza disdegnare però altre sfide anche più impegnative. È una calzatura robusta e ben costruita, con un buon rapporto qualità/prezzo che la rende una delle scarpe da trekking Dolomite migliori per questa fascia di prezzo.

 

Pro

Rivestimento: Grazie alla zona in Gore-Tex, la scarpa si mantiene asciutta ed equilibrata, conservando un buon livello di autonomia e una comodità che torna utile dopo lunghe ore di camminate.

Materiali: Dai lacci, passando per le chiusure e altri elementi come la tomaia e la suola, tutto concorre a creare uno scarponcino affidabile e solido quanto basta.

Linea: Diversi utenti hanno gradito la scelta di Dolomite di proporre colori più vivaci del solito, con cui poter gestire e sfruttare al meglio sia durante l’estate che con temperature più basse.

 

Contro

Regolazione: Alcuni clienti avrebbero preferito un secondo set di lacci, così da variare quello in dotazione.

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Scarpe da trekking impermeabili

 

8. VTASQ Scarpe da Escursionismo Uomo Donna Impermeabile

 

Se tra le varie scarpe da trekking in offerta presenti online, non siete ancora riusciti a trovare un modello più economico ma non per questo meno buono, il marchio VTASQ potrebbe attirare la vostra attenzione.

Si tratta di scarpe da trekking impermeabili, progettate con un design ergonomico e confortevole, che è in grado di offrire un comodo supporto al piede, anche durante le passeggiate più lunghe e impegnative. Sono calzature adatte a svolgere attività indoor e outdoor, viaggi, passeggiate, attività lavorative, ecc.

Le scarpe sono imbottite, risultano molto resistenti all’usura e anche se sono impermeabili, sono comunque traspiranti. Le suole offrono un ottimo grip al terreno, che impedisce al piede di scivolare sul bagnato o sui percorsi dissestati. La punta in gomma è ampia e tonda e protegge il piede dagli urti accidentali. Non si tratta di un modello professionale, tuttavia compie bene il suo dovere e il prezzo risulta davvero vantaggioso.

 

Pro

Impermeabili: Le scarpe sono imbottite, risultano resistenti all’usura e sono impermeabili. Nonostante quest’ultima proprietà, i materiali sono traspiranti e non fanno sudare i piedi.

Design: La linea delle scarpe è semplice e allo stesso tempo elegante. Questa caratteristica le rende delle ottime calzature, sia da trekking, sia da passeggio.

Prezzo: Il rapporto qualità/prezzo è molto buono e il costo delle scarpe risulta conveniente e accessibile a tutte le tasche.

 

Contro

Modello base: Nonostante si tratti di scarpe ben realizzate, sono sempre un modello entry level. Pertanto se siete alla ricerca di calzature da trekking per un utilizzo intensivo, vi suggeriamo di optare per un altro modello.

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Guida per comprare una scarpa da trekking

 

Al momento dell’acquisto di una buona scarpa da trekking è opportuno considerare una serie di aspetti e qualità che possono elevare il piacere della camminata e il comfort complessivo una volta indossata la calzatura. Andiamo più nel dettaglio dividendo in più punti gli aspetti da tenere d’occhio.

Comodità

Quando si parla di scarpe da trekking il discorso del comfort e dell’indossabilità gioca un ruolo centrale nella scelta del prodotto da portarsi a casa. Per prima cosa avendo la possibilità sarebbe ideale provare di persona la scarpa. Mai come in questi casi infatti è fondamentale capire come e in che modo si va a posizionare il piede e tutta la zona della caviglia, assecondando in maniera naturale il movimento della stessa e riuscendo a trovare anche il gusto per un’uscita fuori porta con delle calzature robuste e con cui poter camminare anche a lungo senza sentire il peso e una stanchezza spropositata. 

Per risolvere la questione si deve far affidamento alla zona dell’intersuola con l’inserimento di elementi in gomma o materiali differenti, studiati per offrire il meglio a chi cerca la giusta robustezza e dinamicità della scarpa. Lacci ben resistenti e con passanti in numero adeguato consentono poi di regolare l’altezza e la chiusura, lasciando così un buon livello di personalizzazione e adattabilità.

 

Design

Nel tempo la creazione di scarpe da trekking ha visto affiancarsi al classico scarpone anche un tipo di scarpa bassa ma studiata ad hoc per chi cerca un oggetto comodo e adatto ad affrontare anche situazioni e momenti diversi, come una gita su un percorso di media intensità o in un bosco o una zona con passaggio su torrenti e zone umide. 

In quel caso l’attenzione va posta tutta sulla qualità della tomaia, con presenza di cuciture robuste e di un rivestimento in Gore-Tex, studiato appositamente per chi vuole il massimo in quanto a impermeabilizzazione della scarpa e isolamento. In alcuni modelli poi sono stati inseriti dei sottili tiranti in metallo nella zona del tallone, preservando in questo modo la mobilità del piede e svolgendo al tempo stesso un’adeguata ed efficace azione di protezione.

Quindi per scegliere l’oggetto che faccia al caso vostro è bene anche capire che tipo di scarpa state cercando e per che uso pensate di utilizzarla maggiormente. 

Lo scarpone offre un’ottima versatilità su più fronti ma paga il pegno di un peso superiore, aspetto questo che non si ritrova nei modelli bassi che consentono una maggiore agilità per chi affronta percorsi e tragitti meno tecnici, o vuole semplicemente avere ai piedi delle scarpe ottimizzate e che lasciano maggiore libertà alla caviglia. 

Rapporto qualità/prezzo

Al momento dell’acquisto, la scelta di uno scarpone deve lasciare spazio a considerazioni legate da un lato al tipo di investimento e dall’altro alle effettive qualità della calzatura. Ponderate bene questi elementi, puntando su un prodotto di qualità e confrontandovi anche con le diverse recensioni e punti di vista differenti. La comprensione di quello che comporta indossare un paio di scarpe del genere migliora e consente di avere un quadro il più chiaro possibile circa le aspettative e i reali benefici che una scarpa del genere è capace di offrire.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come scegliere il numero delle scarpe da trekking?

Per prima cosa è bene capire come calza la scarpa a cui state puntando. Esistono infatti dei modelli che corrispondono esattamente al tipo di numero scelto, permettendo in tal modo di avere un supporto adeguato e adatto che calzi al meglio ai vostri piedi. 

Confrontate il parere anche di altri utenti, in modo da potervi fare un’idea precisa di come queste scarpe vi stanno. Idealmente le dita dovrebbero avere circa mezzo centimetro in punta, così da non premere troppo anche visto il tipo di calzature che di solito si portano ai piedi.

 

Come devono calzare le scarpe da trekking?

Le scarpe devono fasciare al meglio il piede, consentendo poi un adeguato movimento della caviglia. In questo si vede come queste scarpe possono cambiare da persona a persona, con una gestione del supporto adatta a chi vuole mantenere un grip e una tenuta adeguati durante tutta l’uscita. 

Quindi per prima cosa provate a indossare anche calzini diversi, scegliendo tra quelli più spessi e passando per quelli più leggeri, tenendo bene a mente che al principio la scarpa va a stringere un poco, per poi prendere nel tempo la conformazione del piede e adattarsi a chi la indossa senza eccessivi sforzi.

 

Come allacciare le scarpe da trekking?

Le scarpe vanno chiuse in modo che la caviglia abbia un buon gioco ma senza lasciare un’eccessiva rigidità che potrebbe compromettere la stabilità e la capacità dell’utente di muoversi in libertà, gestendo al contempo anche i passaggi e i momenti più ostici. 

Regolarsi al meglio permette poi di tenere in conto che i lacci devono servire per chiudere ma non devono in alcun modo ostacolare il passaggio e la circolazione sanguigna. Tenete in conto anche che trascorse alcune ore il piede tende ad aumentare di grandezza a causa del caldo e del movimento. A tal proposito cercate di regolare al meglio i lacci avendo in mente anche questa cosa.

 

Come pulire le scarpe da trekking?

Un aspetto essenziale della gestione e mantenimento delle scarpe riguarda il modo e i tempi con cui si provvede a tenere pulita una calzatura del genere. Per ovvi motivi bisogna considerare il fatto che si tratta di scarpe che affrontano terreni spesso impervi e con la presenza di acqua che può andare a macchiare o a creare zone umide sulla superficie della calzatura. 

Il nostro consiglio è dunque quello di procedere con una pulizia rispettosa della tomaia a disposizione, avendo cura di tenere il tutto pulito al punto giusto, senza passare in modo eccessivo il detergente, avendo cura di rimuovere anche quanto si è bloccato nella zona inferiore o sotto la suola della scarpa. Terra e sassi possono creare difficoltà e una volta secco, il fango tende a rovinare nel tempo la superficie della scarpa. 

 

 

 

Come utilizzare al meglio una scarpa da trekking

 

Pulizia

Tra le diverse parti è bene dedicare la giusta cura alla rimozione dello sporco presente sulla tomaia e nella zona inferiore della scarpa, specie di ritorno da una gita fuori città in cui si è incontrata pioggia e un terreno fangoso. È bene rimuovere con una pezzuola pulita tutto lo sporco, lasciando poi le scarpe ad asciugare all’aperto. 

Si scongiurano così cattivi odori e tutto ciò che può andare a rovinare la struttura e il supporto della stessa. Evitate di lasciare in un posto chiuso le scarpe, oppure di sistemarle senza aver passato una mano di detergente dove necessario.

 

 

Sistema di chiusura

Un altro punto è legato alla chiusura della scarpa. Da una parte infatti abbiamo dei lacci particolarmente robusti e dall’altra il tipo stesso di scarpa che influenza più o meno la resistenza e la comodità finale del supporto. Avere dei lacci troppo stretti può creare dei problemi alla lunga, ostacolando la corretta circolazione e affaticando più del dovuto il collo del piede. 

Scegliete dunque scarpe che possano sfruttare a pieno una chiusura adeguata e regolabile a dovere, senza per questo però scendere a compromessi con la qualità e la tenuta generale della scarpa.

 

Protezione esterna

Importante, specie per chi vuole una scarpa tecnica e dal buon grip, scegliere un prodotto adatto e realizzato con un materiale di qualità come il Gore-Tex. Si tratta di un mix che crea una protezione ideale per chi non vuole far passare l’acqua attraverso le scarpe, ottimizzando e mantenendo il piede asciutto al punto giusto. Una tomaia deve essere anche traspirante, così da poter avere il piede nelle migliori condizioni e con una buona circolazione dell’aria. 

 

 

Versatilità

Una buona scarpa aiuta ad affrontare al meglio salite e altri percorsi con una diversa pendenza e con un terreno su cui poggiarsi. La questione della versatilità dunque è di primo piano e non va sottovalutata ma tenuta in considerazione prima dell’acquisto.

Se da una parte infatti le scarpe da trekking presentano una loro indubbia rigidità dovuta alla destinazione d’uso e a una resistenza che deve fare i conti con rocce, sterpaglie e passaggi su torrenti e terreni scoscesi, non per questo bisogna ritenere impossibile avere una scarpa dinamica al punto giusto e con il giusto mood per chi cerca una calzatura più leggera e al tempo stesso accattivante. 

 

 

 

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Yamay Orologio – Recensione

 

Principale vantaggio

Può essere utilizzato in diversi contesti sportivi, non solo da chi pratica il classico jogging ma anche da chi nuota grazie all’ottimo livello di impermeabilità certificata. Non avrete inoltre più bisogno di controllare lo smartphone poiché le numerose applicazioni compatibili inviano notifiche completamente leggibili direttamente dall’orologio.

 

Principale svantaggio

L’applicazione dedicata per la raccolta e l’organizzazione dei dati non è delle migliori. Un po’ deludente sia dal punto di vista della grafica, datata e confusionaria, sia per quanto riguarda la gestione stessa dei dati dal momento che quelli raccolti durante le ore notturne non vengono caricati.

 

Verdetto 9.7/10

Il prodotto ha un rapporto qualità/prezzo sufficientemente convincente e potrebbe dunque essere preso in considerazione dagli utenti che vogliono un’elevata compatibilità con le più svariate applicazioni social. In questo modo le notifiche arriveranno sull’orologio e tramite esso potrete anche effettuare chiamate usando il Bluetooth.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Applicazioni per ogni uso

Le caratteristiche da ricercare in un cardiofrequenzimetro, sono essenzialmente legate alla comodità e semplicità di utilizzo. Si tratta di un dispositivo sfruttato principalmente da sportivi o da chi pratica attività fisica per controllare in qualsiasi momento il numero di battiti al minuto del cuore. Sul mercato ne esistono svariati, anche dotati di fascia da applicare al torace, tuttavia questi ultimi si rivelano forse un po’ troppo ingombranti e potrebbe essere preferibile optare per un semplice dispositivo da polso.

Il modello proposto da Yamay non consente di controllare solo la frequenza cardiaca, senza fascia, ma possiede una elevata compatibilità con una lunga serie di applicazioni per far fronte a qualsiasi esigenza: contapassi, conta calorie, misuratore di distanza percorsa, monitoraggio del sonno senza tralasciare altre app per la comunicazione come quella per le notifiche di chiamata, SMS, Whatsapp, Facebook e tutti i social network più famosi e utilizzati oggigiorno.

Nella confezione sono presenti gli elementi indispensabili per il funzionamento, quindi oltre allo smartwatch avrete anche un cavo per la ricarica, due proteggi schermo e anche il manuale di istruzioni completamente in italiano. Aggiunta importante che potrebbe rivelarsi essenziale per utenti che non conoscono altre lingue come l’inglese o il tedesco, solitamente le uniche presenti.

Impermeabile

Utile anche per chi pratica nuoto, l’orologio può essere immerso in piscina o tenerlo al polso mentre ci si fa la doccia senza che ne risenta, grazie all’impermeabilità certificata IP68. Se non sapete cosa significhi, è presto detto. I numeri dopo la nomenclatura IP, che sta per impermeabile, rappresentano la resistenza alle polveri e ai liquidi. 

Per quanto riguarda il primo fattore ha una resistenza 6, ovvero completa, mentre per i liquidi, sulla scala da 1 a 9, si classifica al numero 8, ovvero in grado di resistere a immersioni in acqua per un’ora fino a una profondità massima di tre metri.

Tra i pregi riscontrati abbiamo anche la possibilità di effettuare chiamate tramite tecnologia Bluetooth. Collegando l’orologio al proprio smartphone potrete quindi far partire una chiamata senza utilizzare il telefono, basterà entrare nell’apposita sezione e apparirà un tastierino per comporre il numero del destinatario.

 

Estetica

Anche il design ha una sua importanza e spesso, quando si parla di smartwatch o smartband intesi per gli sportivi, non ci si ritrova a scegliere degli oggetti particolarmente eleganti. In questo caso il prodotto è meno ingombrante di quanto ci si aspetterebbe e, sebbene il display sia sufficientemente grande per permettere all’utente di visualizzare immediatamente tutte le informazioni di cui ha bisogno, il cinturino si presenta sobrio, di colore nero all’esterno con una diversa colorazione solo nella parte interna, a scelta tra verde, rosso, rosa e nero. Questi possono essere inoltre sostituiti facilmente qualora si deteriorino prima del previsto, non sarete dunque costretti a sostituire la parte più costosa dell’orologio: il display.

Non si tratta però di un prodotto perfetto e uno dei fattori che non ha convinto del tutto i consumatori è l’applicazione dedicata RunTo, per smartphone, tramite la quale è possibile vedere i grafici delle proprie prestazioni. Tale app è infatti molto spartana e rudimentale. Non tiene conto dei dati provenienti dalle ore di sonno poiché sebbene registrati dall’orologio, questi non vengono caricati sull’app. Non essendoci altri programmi compatibili, l’uso è un po’ limitato e potrebbe scontentare qualche consumatore un po’ più attento.

Potrebbe non essere la scelta migliore per chi vuole spendere quanto meno possibile poiché esistono sul mercato orologi con cardiofrequenzimetro più economici, anche se meno completi dal punto di vista delle possibilità di utilizzo.

 

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Wilful Smartwatch – Recensione

 

Principale vantaggio

Oltre a possedere un cardiofrequenzimetro preciso, lo smartwatch Wilful è dotato di una gran mole di funzionalità, tra cui la possibilità di scegliere tra quattordici profili sportivi. Potrete così selezionare quello più adatto alle vostre esigenze e registrare tutti i dati prestazionali che verranno inviati all’app di gestione installata su smartphone.

 

Principale svantaggio

Le traduzioni in italiano non sono il massimo dell’affidabilità, per esempio la voce “ciclismo” è tradotta con “ippica”, delle sviste che potrebbero rendere più difficile, almeno inizialmente, l’uso corretto del dispositivo.

 

Verdetto 9.6/10

Il prezzo contenuto e un buon ventaglio di applicazioni rendono lo smartwatch Wilful degno d’attenzione. Se state cercando il prodotto più performante sul mercato potrebbe non essere il dispositivo adatto alle vostre esigenze, tuttavia, qualora abbiate bisogno di un prodotto con cardiofrequenzimetro senza fascia che sia quanto più preciso possibile, allora potrà regalarvi qualche soddisfazione.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Orologio fitness

Gli smartwatch, negli ultimi tempi, sono diventati sempre più popolari grazie principalmente alla loro possibilità di collegarsi con lo smartphone e consentire la gestione di chiamate, notifiche, riproduzione musicale e molti altri vantaggi. Tuttavia, si tratta di elementi che rendono solo un po’ più comoda l’esecuzione di azioni quotidiane. 

Tali dispositivi riescono invece a fare una grande differenza per chi pratica sport poiché permettono di raccogliere una gran quantità di dati che possono poi essere elaborati successivamente da chi vuole migliorare i propri tempi o semplicemente la sua forma fisica.

Il dispositivo Wilful, qui presentato, è un classico orologio per fitness, tuttavia rispetto ad altri modelli in vendita sul mercato ha un design molto più sottile e meno ingombrante, per chi non ama oggetti eccessivamente appariscenti. 

I materiali di costruzione non saranno i più nobili sul mercato ma il cinturino, per esempio, risulta comunque morbido e secondo quanto riferiscono i consumatori non disturba durante l’attività sportiva. A prima vista potrebbe sembrare quasi più una smartband piuttosto che uno smartwatch ma consente l’utilizzo di una vasta gamma di applicazioni.

 

Funzionalità

Analizzandole, possiamo notare subito la presenza del cardiofrequenzimetro, indispensabile per chi pratica attività fisica e vuole monitorare la frequenza cardiaca, ovvero i battiti al minuto. Potrete così avere sempre sotto controllo il valore e far sì che resti nella soglia adatta per allenarsi al meglio. 

Non si fermano qui però le potenzialità dell’orologio Wilful poiché sono inclusi tutti i sistemi fitness classici come il contapassi, il conteggio delle calorie consumate, la distanza percorsa, il GPS condiviso con lo smartphone, monitoraggio del sonno e quattordici modalità sportive.

Nonostante la certificazione IP67, quindi contro polvere e brevi immersioni della durata massima di 30 minuti, l’orologio non sembra andare molto d’accordo con l’acqua. In particolare il touchscreen non risponde come dovrebbe a contatto con il liquido, sconsigliato dunque l’utilizzo per chi pratica attivamente nuoto.

Prima di effettuare l’acquisto è importante assicurarsi che il proprio smartphone, con cui dovrà essere collegato l’orologio per utilizzarlo al meglio, deve possedere una versione del sistema operativo Android superiore a 4.4 e per iOS invece 8.1 o superiore.

Questo vi consentirà di gestire applicazioni diverse da quelle fitness come le notifiche di chiamata, ricezione SMS, messaggi in app provenienti da Whatsapp, Facebook, Messenger, Instagram e altri social network. Presenti inoltre le previsioni meteo a schermo relative non solo al giorno indicato ma anche ai due successivi, per gestire al meglio l’allenamento e capire quando è il caso di effettuarlo indoor, in giorni piovosi, e quando invece all’esterno.

 

Autonomia

A volte si tratta di un fattore sottovalutato ma che dovrebbe essere preso sempre in considerazione, soprattutto perché un orologio che ha una batteria dalla durata esigua non potrà essere utilizzato in modo intensivo. Sotto questo punto di vista l’orologio Wilful si è comportato in maniera egregia, offrendo una settimana circa di uso quotidiano, con regolazione del battito cardiaco e bluetooth attivo. Prestazioni quindi più che soddisfacenti per tutte le tipologie d’uso.

Nella confezione è presente un manuale in italiano che vi aiuterà nelle prime impostazioni del dispositivo, tuttavia è bene sottolineare che la companion app del prodotto, da installare sullo smartphone, non è tradotta nel migliore dei modi e potrebbe portare a delle incomprensioni da parte degli utenti meno avvezzi a tali dispositivi. 

Anche sotto il punto di vista grafico lascia un po’ a desiderare, rivelandosi fin troppo spartana. Il prezzo è in linea con quanto disponibile sul mercato e solo rinunciando a qualche funzionalità o caratteristica specifica riuscireste a trovare un cardiofrequenzimetro più economico.

 

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Polar FT1 – Recensione

 

Principale vantaggio

Polar ha una lunga esperienza quando si parla di cardiofrequenzimetri portatili e lo dimostra l’ottimo orologio FT1, estremamente preciso e in grado di farvi capire immediatamente la vostra frequenza cardiaca e lo sforzo in fase di allenamento, per consentirvi di migliorare le prestazioni massimali con estrema professionalità.

 

Principale svantaggio

La fascia inclusa nella confezione ha una batteria fissa che non può essere sostituita. Sebbene abbia una lunga durata, quando si esaurirà, inevitabilmente sarete costretti a sostituire l’intera fascia. Un problema per i consumatori che vogliono un prodotto quanto più duraturo possibile.

 

Verdetto 9.8/10

Sebbene vi sia il problema della durata della fascia, necessaria per registrare i dati del battito cardiaco, il pacchetto Polar ha un prezzo contenuto pur trattandosi di tecnologia d’avanguardia. Chi non apprezza la fascia, inoltre, può comunque sostituirla con altre prodotte dall’azienda che presentano anche funzionalità bluetooth, per il collegamento con smartphone.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Il primo cardiofrequenzimetro

Il brand finlandese Polar è conosciuto in tutto il mondo per la produzione di computer per l’allenamento sportivo. Si tratta di una compagnia famosa soprattutto per aver prodotto il primo cardiofrequenzimetro portatile al mondo, lanciato sul mercato nel lontano 1982.

Puntare su un dispositivo Polar, dunque, vuol dire non solo essere sicuri di una elevata professionalità, data dall’ottima fama della compagnia, ma soprattutto optare per anni di ricerca e sviluppo necessari a introdurre sul mercato il meglio che la tecnologia è in grado di offrire.

Il prodotto che recensiamo in questa sede è il modello FT1, orologio in grado di restituire in modo estremamente preciso la frequenza cardiaca grazie alla comunicazione con la fascia pettorale inclusa nella confezione.

Se siete amatori, probabilmente l’utilizzo della fascia potrebbe sembrarvi una seccatura, tuttavia è l’unico modo per ottenere delle letture estremamente precise, consentendo così di allenarsi nella frequenza cardiaca esatta. 

Sebbene possa sembrare un prodotto pensato solo ed esclusivamente per i professionisti, è molto indicato anche per i principianti dal momento che FT1 consente di capire se lo sforzo iniziale è troppo intenso per le proprie possibilità. Questo dettaglio ci permette di sostenere che FT1 potrebbe essere il miglior cardiofrequenzimetro per gli sportivi che prendono molto sul serio la propria attività fisica.

 

Funzionalità

Rispetto alla moltitudine di smartwatch venduti sul mercato, che dispongono anche di modalità cardiofrequenzimetro, FT1 di Polar è esclusivamente un orologio da allenamento, non avrete dunque la possibilità di interazione con smartphone, notifiche social, riproduttore musicale e tutte quelle comodità che una fitness band, per esempio, è in grado di fornire. 

Si tratta però di un difetto? In realtà, se prendiamo per esempio la funzione di riproduzione di brani audio, notiamo che chi ascolta musica durante l’allenamento ha sempre con sé altri dispositivi come smartphone, lettori MP3 e così via, uno smartwatch potrebbe dunque solo aumenterà la comodità in caso di cambio di traccia musicale, ma l’assenza di applicazioni su FT1 non impedisce di avere con sé altri prodotti pensati appositamente per la musica.

Per quanto riguarda invece la fascia cardio, una volta posizionata correttamente, inizierà a inviare un segnale codificato all’orologio che capterà solo il proprio codice, impedendo in tal modo interferenze con altre fasce cardio presenti magari nella vostra area di allenamento. Sull’orologio verrà dunque visualizzata la frequenza cardiaca che, in base all’intensità, può essere divisa in Light, tra 60 e 70%, Moderate tra 70 e 80% e infine Hard tra 80 e 90%.

Nella zona light si avrà una migliore resistenza di base con un recupero più semplice, ideale quindi per tutti gli utenti. Passando a moderate si migliora la capacità aerobica, per allenamenti di media durata, mentre hard è unicamente per chi non fatica più con sessioni brevi e ha bisogno di migliorare le capacità dell’organismo.

 

Durata

L’orologio è costruito con ottimi materiali, duraturi e resistenti a urti e cadute. Anche la fascia presenta le stesse qualità tuttavia gli utenti hanno riportato un dettaglio da non sottovalutare: la batteria interna della fascia non può essere sostituita. Questo significa che una volta esauritasi completamente, cosa che potrebbe impiegare anche anni, in realtà, non potrete far altro che acquistarne una nuova.

Il costo di tutto il pacchetto non è eccessivo, quindi non dovrebbe rappresentare un grosso problema, tuttavia va sottolineato che chi volesse effettuare un upgrade, passando a una fascia più costosa e in grado di inviare anche dati ad apposita applicazione su smartphone, può farlo acquistando la fascia Polar H7 bluetooth, completamente compatibile con l’orologio cardiofrequenzimetro FT1.

 

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Le 9 Migliori Proteine del 2024

 

Proteine – Opinioni, analisi e guida all’acquisto

 

Ideale supporto per chi si dedica a un’intensa attività sportiva o necessita di una spinta in più durante un periodo particolarmente stressante. Queste le motivazioni che possono spingere all’acquisto di una confezione di proteine. Diverse le offerte sul mercato, ideali per soddisfare le differenti esigenze e bisogni che variano da utente a utente. Tra le proposte che più ci hanno colpito segnaliamo Yamamoto Nutrition Iso-FUJI proteine del siero di latte. La confezione da 2 chili si presenta sotto forma di polvere, da sciogliere in acqua o dentro un succo in modo semplice ed immediato. In comparazione con altri prodotti del genere, brilla per il processo di microfiltrazione, utile a mantenere inalterata la percentuale di nutrienti e l’alto contenuto proteico. Optimum Nutrition 100% Whey Gold Standard è proposto in una confezione da 900 grammi, perfetta per coprire circa un mese di allenamenti.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 9 Migliori Proteine – Classifica 2024

 

 

Proteine Yamamoto

 

1. Yamamoto Nutrition Iso-FUJI Proteine del Siero di Latte

 

Tra le migliori proteine in polvere del 2024, la proposta Yamamoto Nutrition spicca per qualità della lavorazione e quantità. Nella confezione sono presenti due chili di preparato, un numero elevato così da supportare al meglio l’atleta per un gran numero di sessioni d’allenamento.

Gli aspetti positivi tuttavia non si fermano qui. L’elemento distintivo di questo prodotto in polvere sta tutto nella gestione delle proteine. Il contenuto proteico deriva dal siero del latte, isolato tramite due processi di ultra e microfiltrazione. Il risultato è il mantenimento di tutte le qualità della proteina e un’azione più efficace di supporto e crescita muscolare dopo un intenso allenamento. 

L’aggiunta poi della proteina B6 riduce al meglio la stanchezza e la spossatezza, così da facilitare la ripresa e supportare la performance sportiva. La sintesi e la lavorazione sono tutte made in Italy, una garanzia ulteriore di una filiera controllata e del rispetto degli standard produttivi sicuri e affidabili. Diversi anche i gusti tra cui scegliere, con la possibilità di dare al preparato un retrogusto al cioccolato, al caffè e alla vaniglia.

 

Pro

Lavorazione: Il doppio processo di micro e ultrafiltrazione preserva al meglio le proprietà essenziali delle proteine, con un’azione efficace e mirata al recupero prima e dopo l’allenamento.

Formato: La confezione da due chili assicura un supporto nel medio e lungo periodo efficace e duraturo, così da ridurre il rischio di una brusca interruzione in mancanza del preparato.

Qualità: Yamamoto Nutrition segue una filiera attenta e controllata, in linea con gli standard di qualità tipici di un prodotto made in Italy.

 

Contro

Gusto: Non tutte le combinazioni proposte hanno soddisfatto il palato di chi le ha provate, motivo per cui si consiglia una gestione migliore di questo aspetto.

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Proteine Whey

 

2. Optimum Nutrition 100% Whey Gold Standard, Proteine Whey in Polvere

 

Sempre sul fronte delle proteine in polvere derivate dal siero di latte, troviamo la proposta di Optimum Nutrition. Attenta alla varietà e alle combinazioni di gusti a disposizione, la marca si propone di soddisfare da un lato il palato degli utenti, con una diversificazione ampia dei sapori, senza tralasciare però l’effetto di supporto e aiuto post allenamento. 

La confezione da 900 grammi ha raccolto pareri positivi da più parti, sia grazie al contenuto proteico efficace, sia  per un dosaggio che raggiunge le 27/30 porzioni. Si va così a coprire circa un mese di allenamento, affidandosi a un preparato realizzato nel Regno Unito e sottoposto ad attenti controlli di qualità e sicurezza. 

Una volta sciolta la polvere, il composto si digerisce senza difficoltà, con un supporto immediato per chi lo assume prima o subito dopo l’allenamento. Nei 24 grammi di proteine che si assumono in ogni porzione, c’è poi una ridottissima percentuale di grassi e di carboidrati, concentrando così al meglio tutta l’efficace sul fronte energetico.

 

Pro

Lavorazione: Il processo di sintesi e gestione delle proteine, parte dal siero del latte per andare poi a concentrare e raccogliere l’essenza delle sostanze energetiche che sostengono il fisico favorendo la ripresa muscolare post allenamento.

Contenuto: Alta concentrazione proteica, con una percentuale di grassi e carboidrati studiata ad hoc per non interferire con l’azione di sostegno all’organismo.

Convenienza: A fronte di un processo di lavorazione accurato e di una confezione da 900 grammi, si può affermare senza timore di smentita che il prodotto Optimum Nutrition realizza un equilibrio adeguato tra spesa e risultati.

 

Contro

Misurino: Si lamenta una certa difficoltà nel recuperare all’interno della confezione il misurino con cui procedere al dosaggio. Un aspetto da migliorare così da semplificare la vita agli utenti.

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Proteine vegetali

 

3. nu3 Vegan Protein 3K Proteine Isolate Vegetali Polvere 1 kg

 

Nella ricerca della migliore proteina o composto proteico, un ruolo importante è occupato anche dalle proposte a base di nutrienti vegetali. Si tratta di una scelta pensata per quelle persone vegetariane o vegane, attente all’assenza di qualsiasi derivato di origine animale all’interno dei prodotti utilizzati. 

nu3 lavora su questo aspetto, con una proposta di integratore alimentare che si basa su tre piante, nello specifico i piselli gialli, la canapa e il riso.

Attraverso una lavorazione rispettosa della struttura stessa della pianta, si ottiene una polvere solubile da utilizzare in tutta sicurezza durante l’allenamento.

Il dolcificante aggiunto è un derivato della stevia e del sucralosio, così da donare al tutto una maggiore gradevolezza in fase di assunzione, senza però l’aggiunta di zuccheri. 

I punti forti del prodotto stanno nella scelta delle sostanze da cui raccogliere le proteine e nella lavorazione. Assenza di gelatine, conservanti e coloranti e in particolare di aspartame. Queste le note che caratterizzano la proposta nu3, tra le più interessanti nell’ambito delle proteine vegetali

 

Pro

Attenzione: La cura e la scelta di un prodotto senza grassi e derivati animali, apre così la sfera degli integratori a quegli sportivi che vogliono mantenersi in forma senza però scendere a compromessi con certi ideali.

Nutrienti: La lavorazione attenta e accurata di piante come i piselli, il riso e la canapa, assicura a fine processo la creazione di un supporto proteico efficace e realizzato con cura.

Assunzione: La scelta di un gusto vicino al cacao e di dolcificanti naturali, migliora il sapore del composto, che si scioglie facilmente e non lascia uno spiacevole retrogusto.

 

Contro

Dolcificante: La presenza del sucralosio, anche se in quantità minima, ha fatto storcere il naso a quanti desiderano un prodotto totalmente naturale e che si presenti come sugar free.

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Proteine vegane

 

4. Domyos Proteine Vegane

 

Se vi state chiedendo quale proteina comprare qualora foste vegani e vegetariani, la risposta potrebbe essere tra queste righe.

L’offerta di Domyos spazia tra diversi superfoods, a cominciare da uno studiato mix di proteine di piselli e riso.

Per il gusto, che è quello di cioccolato e nocciola, è stato utilizzato il cacao magro in polvere, con aggiunta aromi completamente naturali e non sintetici.

La parte di dolcificante è affidata alle foglie di stevia Rebaudiana, una pianta originaria del Sudamerica.

Per quanto riguarda l’assunzione, suggerisce di mescolare due cucchiai del prodotto con 250 grammi di acqua o latte freddo.

Il prodotto non è indicato in caso di insufficienza renale o epatica, per le donne incinte e per i minori di 14 anni. Si consiglia anche di consultare un medico in caso di utilizzo superiore ai 2 mesi.

 

Pro

Lavorazione: Il processo di sintesi della sostanza e dei nutrienti vegetali producono una polvere che si scioglie facilmente in acqua e che rispetta gli standard di qualità europei.

Ingredienti: Naturali e ricavati da riso, piselli, cacao magro e foglie di stevia.

Gusto: Tende al dolce ma, in linea generale, risulta piacevole, anche in virtù della presenza del cacao.

 

Contro

Controindicazioni: Nel caso si voglia assumerlo per un periodo prolungato (superiore ai 2 mesi) meglio consultarsi con un medico o un nutrizionista.

 

 

 

 

 

Proteine in polvere

 

5. Lineavi Dieta Attiva Proteine in Polvere

 

All’interno di una confezione da 500 grammi sono contenute circa 30 dosi giornaliere di proteine in polvere, pensate come sostitutive dei pasti.

Il prodotto è realizzato in Germania e sottoposto regolarmente a controlli di qualità, così da assicurare anche l’utente più esigente circa la cura e l’attenzione a standard produttivi elevati. Il trattamento poi mantiene inalterate le proprietà, con una resistenza al calore e una perfetta idrosolubilità. 

Si tratta di specifiche che poi all’atto pratico consentono di sfruttare l’apporto energetico in modo da sostituire un pasto, affidandosi alle proteine ottenute da soja, piselli, riso.

Da segnalare anche la presenza del siero di latte (ma senza lattosio), tutti elementi che forniscono il loro contributo per il mantenimento della massa muscolare.

La presenza delle vitamine B6 e B12, della tiamina e di minerali come il calcio e il ferro, completano il quadro su uno dei prodotti più interessanti venduti on line.

Il gusto non convince appieno, perché è molto blando, perciò non aiuta a ingerire il prodotto volentieri, meglio aggiungere un po’ di latte o di cacao magro.

 

Pro

Nutrienti: La ricchezza di proteine, minereali e vitamine contenuti contribuisce in maniera determinante al mantenimento della massa muscolare.

Efficace: Garantisce quel senso di pienezza che permette di utilizzarlo senza particolare sofferenza come sostitutivo di un pasto.

Qualità: L’azienda è rinomata per la cura e la qualità con cui realizza i propri integratori.

 

Contro

Gusto: Non sa di nulla, dunque preso “liscio” non è esattamente invitante. Alcuni hanno ovviato al problema aggiungendo un po’ di cacao magro.

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Proteine Prozis

 

6. Prozis 100% Real Whey Proteine in Polvere, 1000 grammi

 

Quanti puntano a prezzi bassi e cercano delle proteine derivanti dal siero dal costo concorrenziale, hanno trovato nella proposta una soluzione che unisce una lavorazione di qualità a una quantità adeguata di prodotto con cui tenersi in forma e aiutare il corpo a gestire sforzi intensi e prolungati in fase di allenamento. 

La formula delle proteine Prozis in polvere viene confezionata con attenzione e nel rispetto completo delle normative di sicurezza, e arriva in un pacchetto morbido e sigillato che contiene un chilo di preparato. Per favorire poi l’assunzione al tutto è stato dato il gusto al cioccolato, un aspetto che migliora e semplifica l’utilizzo per chi non gradisce l’amaro di certi composti. Il concentrato di proteine del siero del latte ha dalla sua una ricchezza biologica fondamentale per il supporto alla crescita muscolare, aspetto di fondamentale importanza per la fase di recupero post allenamento.

Il processo di filtrazione produce al termine delle operazioni una proteina ricca di nutrienti e a basso contenuto di grassi, in una nuova forma che aiuta a trovare la giusta carica sessione dopo sessione.

 

Pro

Utilizzo: Grazie al formato semplice da aprire e al buon livello di idrosolubilità, la polvere si scioglie così da servire come ottima bevanda con cui sostenere sforzi e sedute intense.

Convenienza: Nel panorama delle proteine Whey, il marchio Prozis ha realizzato un composto ben bilanciato e dal costo interessante, due aspetti che faranno la felicità di curiosi e di atleti che puntano a un aiuto in fase di recupero.

Quantità: All’interno della confezione si trova un chilo di prodotto, pensato per durare a lungo e aiutare lo sportivo in un arco di tempo ideale per vedere e constatare gli effetti dell’assunzione della proteina.

 

Contro

Valori nutrizionali: Da più parti si è constatato che la tanto decantata percentuale di proteine non si colloca su un valore dell’80% quanto piuttosto raggiunge il 77%. Una nota che non gioca troppo a favore dell’affidabilità dei dati riportati.

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Proteine senza lattosio

 

7. BioTech USA Iso Whey Zero Natural

 

Altro protagonista nella sfida delle migliori proteine, il marchio BioTech USA si presenta in questa occasione con una proposta allettante.

Anche in questo caso si parla di proteine isolate dal siero del latte, con un processo che ne esalta i valori energetici e il contenuto di aminoacidi naturali. 

Ciò che ha convinto gli utenti è stato da un lato la quantità offerta, in questo caso una confezione da mezzo chilo di preparato. In questo modo si ha disponibile un concentrato energetico capace di durare nel tempo e di seguire lo sportivo per diverse sessioni di allenamento. 

Anche sul punto del gusto c’è poco da dire; diverse le combinazioni presenti (vaniglia-cannella, fragola o cocco). Nella fase di preprazione, il prodotto tende a produrre molta schiuma che va lasciata depositare prima di poter mescolare e rimuovere i grumi.

Apertura e chiusura del composto si completano in modo rapido, con un sistema che mantiene e preserva al meglio la resa e l’efficacia delle proteine senza lattosio.

 

Pro

Composizione: Basso contenuto di grassi, a cui si lega poi anche l’assenza di zucchero, lattosio e glutine. Indicazioni che dunque possono far piacere a chi soffre di intolleranze o non desidera trovare ingredienti simili in un preparato.

Assunzione: La praticità della confezione, da un lato soddisfa chi ama l’ingombro ridotto e dall’altro aiuta a gestire le proteine senza rischio di inficiare la resa finale e la freschezza del prodotto.

Digeribilità: I sapori scelti aiutano quanti non ama l’amaro tipico di certe proposte. I gusti variano notevolmente, con note di cocco, fragola o vaniglia.

 

Contro

Schiuma: Nella fase di preparazione tende a produrne molta, il che obbliga a perdere un po’ più di tempo per eliminare i grumi, prima di poterlo assumere.

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Proteine Net

 

8. Net Integratori VB WHEY 104 Proteine Isolate Idrolizzate

 

I processi e i continui miglioramenti sul fronte della lavorazione delle proteine trovano una sintesi efficace e vincente nel prodotto realizzato da Net Integratori. Optipep, questo il nome di quanto ottenuto attraverso una lavorazione idrolizzata per via enzimatica. 

Un processo che preserva il valore proteico che raggiunge il 90% e quello biologico che si assesta su 104. La confezione poi è ampia e arriva a toccare quasi i due chili di prodotto. Il ridotto contenuto di lattosio, favorisce poi la digeribilità e diminuisce il rischio di intolleranze e altri effetti indesiderati, specie per quegli utenti che vogliono un prodotto il più possibile scevro da sostanze grasse e additivi aggiunti. 

Le proteine Net sono un concentrato di energia disponibile all’occorrenza e pronto all’uso.

 

Pro

Lavorazione: Attraverso l’idrolisi enzimatica si ottiene un prodotto con un alto concentrato nutritivo e che permette di avere un apporto energetico elevato, con un valore biologico della proteina di 104.

Preparazione: L’attenzione e la cura nella creazione del composto, ha prodotto un supporto ricco di nutrienti ed efficace nel supportare al meglio il lavoro e il recupero dello sportivo.

Confezione: Chi desidera acquistare un composto proteico capace di durare a lungo nel tempo, sarà soddisfatto della proposta di Net Integratori. Infatti la quantità complessiva arriva quasi a due chili, un valore ideale per chi ama un supporto duraturo.

 

Contro

Costo: La spesa richiesta per l’acquisto di questo composto non è tra le più economiche tra quelle proposte in questa guida. Un aspetto di cui prendere nota al momento dell’acquisto.

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Proteine Named

 

9. Named Integratore Siero del Latte

 

750 grammi, questa la capienza dell’integratore Named qui proposto, con un dosaggio che consente di servire fino a trenta dosi di proteina in polvere. Un processo di lavorazione che prevede la lavorazione e l’isolamento della proteina con risultati in termini di supporto energetico molto soddisfacenti. 

La qualità Carbery passa dal siero del latte e in aggiunta trova poi anche le vitamine del gruppo B.  In questo modo lo sportivo che desidera avere il massimo nel caso di un allenamento particolarmente intenso riesce a gestire il recupero e la crescita muscolare con risultati adeguati e rispondenti alle aspettative. 

La confezione di Proteine Named è grande abbastanza per coprire diverse sessioni di allenamento, mentre il sistema di dosaggio e il misurino incluso permettono di trovare la quantità adatta a un supporto post work-out che soddisfa gli atleti di tutti i livelli.

 

Pro

Composizione: La scelta del siero del latte e del tipo di lavorazione incidono in modo sostanziale sulla qualità e la resa del supporto nutritivo, con risultati molto soddisfacenti da più punti di vista.

Confezionamento: La polvere è contenuta in una bottiglia in plastica spessa al punto giusto. Buona la protezione da luce solare e aria, così da mantenere e preservare le qualità e i valori nutritivi.

Convenienza: Chi ha scelto queste proteine in polvere ha optato per qualcosa di nuovo, senza però dimenticare il costo finale. In tal senso si può dire che la proposta Named mantiene quanto promesso in termini di rapporto qualità/prezzo.

 

Contro

Gusti: Il ridotto numero di sapori tra cui scegliere ha fatto storcere il naso a diversi utenti, desiderosi di provare alternative oltre al classico cioccolato.

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Accessori

 

Shaker di proteine

 

BlenderBottle ProStark Shaker per proteine

 

Con la sua scala graduata e la blender Ball al suo interno, lo shaker ProStark riesce a soddisfare quanti vogliono un supporto di qualità e perfetto da portarsi dietro durante l’allenamento. Con un sistema di scompartimenti separati, aiuta poi nella gestione di prodotti diversi, come nutrienti aggiuntivi per lo shaker, con un aiuto reale nel mixare come si deve tutti gli ingredienti, con un sistema pratico e intuitivo con cui bere il tutto. 

Sicurezza anche nella composizione dei materiali, privi di bisfenolo A e ftalati. Molto buona anche la chiusura ermetica che non lascia fuoriuscire nulla del liquido al suo interno. Insomma questo shaker di proteine mantiene quanto promesso, con soddisfazione anche degli sportivi più esigenti.

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Come scegliere le migliori proteine?

 

I supporti per sportivi e per chi si trova ad affrontare situazioni di sforzo fisico intenso, possono arrivare da più parti. Una corretta e varia alimentazione, insieme a uno stile di vita improntato al rispetto del proprio corpo e dei limiti personali, sono alcuni degli esempi scelti di volta in volta dai diretti interessati. Un altro elemento passa poi per l’assunzione di prodotti studiati ad hoc. Parliamo di integratori alimentari in cui il ruolo di protagonisti è spesso occupato da vitamine e proteine. 

A differenza degli alimenti che si possono ingerire e dai nutrienti prodotti dal corpo, le proteine realizzate in laboratorio concentrano e ottimizzano l’apporto energetico, focalizzando così l’azione di recupero muscolare e sostegno. In questa breve guida la nostra redazione si è concentrata su quegli aspetti che è bene considerare prima dell’acquisto.

Le differenti tipologie

Possiamo partire dalla formato sotto cui è possibile assumere questi nutrienti. Da un lato troviamo le classiche capsule e dall’altro il formato in polvere. Il primo ha dalla sua una certa capacità di gestione del dosaggio che il tipico misurino per i prodotti in polvere non sempre è in grado di raggiungere. C’è da dire però che non tutti amano ingerire capsule, con una preferenza a un comodo bicchierone da sorseggiare prima o subito dopo l’allenamento.

Oltre al come assumere queste proteine è bene aver chiaro anche il tipo di prodotto che si sta utilizzando e il processo di lavorazione e sintesi. La scelta di prodotti con certificazioni europee segna un netto punto a favore rispetto a quelle proteine che non hanno dati e informazioni dettagliate sull’etichetta. Pretendere chiarezza e il rispetto delle norme e dei processi di qualità è un diritto che a volte i consumatori dimenticano troppo facilmente.

Le alternative veg

Informarsi, confrontare e avere un quadro esaustivo di ciò che si andrà a ingerire è la base di partenza da cui muoversi dunque. Negli ultimi anni si è affacciato poi il tema del rispetto del mondo animale, con marchi e produttori che hanno investito in proteine adatte anche ai vegetariani e ai vegani. Banditi dunque tutti i derivati di origine animale come uova e latte.

Discorso simile riguarda poi gli zuccheri aggiunti e i coloranti, così da ottimizzare al meglio il processo e l’apporto nutritivo offerto dalle proteine assunte.

Superato lo scoglio della modalità d’assunzione e della tracciabilità e qualità del composto, è bene osservare con cura anche la confezione stessa.  Ultimamente ai classici bottiglioni da uno o due chili, si preferiscono delle buste con efficace chiusura ermetica. L’ingombro nel secondo caso è notevolmente ridotto e la bontà della polvere è preservata da un sistema affidabile e collaudato. 

La ricerca affannosa del risparmio per il risparmio è sconsigliata, specie quando le informazioni che contano veramente sono poco chiare e nebulose. Meglio spendere qualcosa in più ma avere la certezza di assumere un prodotto certificato e con una filiera tracciabile, a partire dal luogo di produzione fino al sito in cui il tutto viene impacchettato prima di finire sullo scaffale.

 

 

 

Domande Frequenti

 

Quante proteine assumere al giorno?

Una volta iniziato un trattamento con il supporto proteico, è necessario consultarsi prima con un medico specializzato, così da avere un consulto da una persona ferrata in materia. Nei prodotti che contengono proteine in polvere o sotto forma di pastiglie, dovrebbe essere sempre indicata la dose minima giornaliera. Il consiglio è di non strafare e non prendere iniziativa nel caso in cui non si sappia come procedere. In definitiva si tratta sempre di un qualcosa che andrà a finire nel nostro organismo. Meglio dunque maggiori premure iniziali piuttosto che spiacevoli inconvenienti.

 

Quando assumere le proteine?

Solitamente per prove e sessioni d’allenamento intense si consiglia di prendere trenta minuti prima della sessione il preparato sciolto in acqua o nel latte. In questo modo si dà all’organismo il tempo di processare e supportare quando è necessario lo sforzo sostenuto. In alternativa si può assumere il tutto anche dopo l’allenamento, con dei tempi che variano dai quindici ai trenta minuti.

 

Cosa sono le proteine?

Con il termine proteina si individua un sistema di composti organici la cui struttura fondamentale è composta da aminoacidi legati tra loro.

 

A cosa servono le proteine?

La funzione principale delle proteine è di trasportare energia all’organismo, con un ruolo di equilibrio e bilanciamento tra il consumo che il corpo fa di questi nutrienti e la rigenerazione che segue. Si vede dunque come l’alimentazione costituisca un passaggio essenziale e utile a sostenere la crescita muscolare, il rafforzamento delle ossa e il recupero al termine di una sessione di allenamento.

 

 

 

Come utilizzare al meglio le proteine

 

Nella gestione e assunzione di questi nutrienti vi segnaliamo alcuni punti da tenere a mente, per migliori risultati e minori sorprese inaspettate.

Dosaggio

Gli sportivi che iniziano a sperimentare le proteine come supporto aggiuntivo all’allenamento, devono capire e leggere con attenzione le quantità riportate sulla confezione. I valori non sono casuali ma hanno un senso ben preciso e devono essere rispettati. In caso contrario si rischia di provocare disturbi all’organismo, limitando così l’efficacia del prodotto così da costringere a una brusca interruzione.  Il nostro consiglio è di iniziare con un dosaggio anche leggermente inferiore e vedere come reagisce il corpo man mano che passano i giorni. 

 

Conservazione

Un altro aspetto che spesso rischia di passare in secondo piano è legato a come e dove conservare le proteine. Sconsigliato lasciare la scatola aperta ed esposta alla luce solare.

Verificate che tutto sia ermeticamente protetto. Uno scaffale chiuso sarebbe l’ideale. Premuratevi poi di pulire e lavare anche lo shaker e il misurino dopo ogni dosaggio.

 

Composizione

Prima di acquistare un prodotto del genere abbiate cura di leggere i processi di lavorazione. In alcuni stabilimenti potrebbe essere lavorati anche prodotti di origine animale. Per questo se siete vegetariani o vegani la premura dovrebbe essere doppia e la guardia sempre alta.

In questo modo non ci saranno rischi e potrete allenarvi al meglio e in tutta sicurezza.

Rapporto qualità/prezzo

Acquistare delle proteine a un costo maggiore conviene solo nel momento in cui l’investimento controbilancia la qualità e l’affidabilità del marchio e del processo di sintesi del prodotto. Quindi confrontate con attenzione le specifiche e le note, specie quelle legate alla percentuale di grassi e zuccheri aggiunti. Un prodotto quanto più puro e lavorato con attenzione vale una spesa leggermente maggiorata ma che guarda anche e soprattutto alla salute dell’utente finale.

 

 

 

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Le 8 Migliori Barrette Energetiche del 2024

 

Barrette Energetiche –  Opinioni, analisi e guida all’acquisto

 

Il supporto per l’attività sportiva o durante momenti di studio particolarmente intensi, può passare anche attraverso l’apporto nutritivo di barrette energetiche. Nelle righe che seguono abbiamo fatto il punto riguardo tipologie e proposte anche molto diverse tra loro. In questo modo l’utente riesce a crearsi un quadro dettagliato e diversificato, così da adattare al meglio qualità e modalità d’assunzione.

Tra i tipi che hanno attirato maggiormente la nostra attenzione figura Enervit, Competition Bar Red Fruit, Barrette Energetiche, un set composto da 12 pezzi ai frutti rossi, ricco di vitamine B, per regolarizzare il metabolismo energetico. Science in Sport SiS Go Energy Barretta Energetica è un mix interessante di carica proteica, estratti di frutta e valore nutritivo offerto dai cereali. Il pack contiene trenta dosi da 40 g ciascuna e funziona da carico energetico da portarsi ovunque, prima o dopo l’allenamento.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 Migliori Barrette Energetiche – Classifica 2024

 

Barrette energetiche Enervit

 

1. Enervit, Competition Bar Red Fruit, Barrette Energetiche

 

Tra le migliori barrette energetiche in commercio, quelle di Enervit vengono vendute in una confezione da 12 pezzi, che può sopperire al fabbisogno di uno sportivo o di una persona che vuole mantenersi in forma. 

All’interno della scatola ci sono quelle al gusto Frutti rossi, che sono in ogni barretta, con 22 g di carboidrati e con un basso contenuto di grassi. Questo prodotto è inoltre privo di glutine, per cui va bene anche per i celiaci.

Spicca la presenza delle vitamine B1 e B6, che aiutano il metabolismo a funzionare correttamente e promuovono anche una buona digestione. Potrete assumerne fino a due all’ora quando fate esercizio fisico ma, se vi aspettate un sapore intenso, potreste restare delusi dalla delicatezza del gusto. 

 

Pro

12 pezzi: Questo è ciò che troverete nella confezione, per cui non avrete problemi a consumarli con il tempo.

Apporto energetico: Le barrette contengono 22 g di carboidrati e pochi grassi, per cui sono indicate per l’allenamento.

Vitamine: Sono presenti quelle del gruppo B, che aiutano il metabolismo a funzionare correttamente.

 

Contro

Sapore: Non è intenso come ci si aspetterebbe, quindi dovrete optare per altro se questa è una necessità importante per voi. 

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Barrette energetiche ciclismo

 

2. Science in Sport SiS Go Energy Barretta Energetica

 

Tra le offerte presenti sul mercato, il prodotto Science in Sport presenta una linea di barrette energetiche ciclismo accattivante e da tenere d’occhio. Ogni snack è di 40 g, con un pack che contiene ben trenta barrette con un adeguato contenuto energetico e dalle combinazioni di gusto che spaziano dal cioccolato, alla banana, senza dimenticare poi il mirtillo e i frutti di bosco. 

La preparazione unisce all’interno di ogni singola barretta un mix di proteine, con un alto contenuto in carboidrati e una bassa concentrazione di grassi. Il formato compatto è pratico per chi è solito portarsi dietro uno spuntino dal gusto dolce, dove cereali e frutta creano un connubio piacevole da ingerire che non lascia in secondo piano il valore nutritivo. 

Interessante la consistenza, così da accompagnare al meglio l’allenamento e fornire la scorta ideale di nutrienti necessari a mantenere una performance soddisfacente. Gusto ed energia, questi in sintesi i punti forti delle barrette realizzate da Science in Sport.

 

Pro

Confezione: L’offerta presenta trenta barrette da 40 gr, una quantità soddisfacente e con cui poter sperimentare per circa un mese gli effetti positivi di questo snack energetico.

Praticità: Il formato di ogni singola barretta è l’ideale compagno per sportivi e persone che desiderano avere un surplus energetico in occasione di attività sportiva o in caso di uno snack con cui poter sopperire momentaneamente allo sforzo.

Preparazione: All’interno di ogni barretta è presente un insieme di proteine e nutrienti derivanti da frutta e cereali. Si vede così come il marchio ha deciso di investire sia sul fronte del gusto sia sull’aspetto nutrizionale.

 

Contro

Gusti: Tra le diverse opzioni le versioni al ribes e al mirtillo non hanno incontrato il favore degli utenti, un aspetto su cui il marchio dovrebbe prestare maggior attenzione.

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Barrette energetiche cioccolato

 

3. Amfit Nutrition Barretta proteica

 

Una ricca proposta quella del marchio Amfit. Si nota la ricchezza della confezione da 60 grammi, una quantità interessante per chi cerca un prodotto dal gusto piacevole e vario così da soddisfare al meglio la voglia di dolcezza degli utenti. La barretta ha una parte interna al gusto di cioccolato, con un rivestimento in caramello. 

Ognuna ha un valore energetico di 195 Kcal, con una percentuale di proteine e carboidrati mediamente alta. Nel pack sono inserite dodici barrette, dal costo contenuto e che contribuiscono a un supporto energetico efficace, anche se a detta di molti gli zuccheri aggiunti contribuiscono in maniera esagerata a creare un sapore che più dolce non si può.

Il costo è di certo il punto di forza di queste barrette energetiche cioccolato, la cui qualità e convenienza è commisurata a questo aspetto. Nel caso specifico si guarda leggermente meno all’ottimizzazione sul fronte proteico, con la bilancia che tende a pendere forse troppo sul lato degli zuccheri.

 

Pro

Ingredienti: Per chi cerca uno snack gustoso, capace di soddisfare il palato come merenda energetica, l’offerta Amfit è in grado di dare quel in più di dolcezza e apporto proteico a cui tanti mirano.

Grandezza: Le barrette da 60 grammi costituiscono un surplus energetico di tutto rispetto. Una quantità che permette di gestire in modo pratico l’assunzione di questo snack proteico.

Gusto: In tanti confermano la piacevolezza di questo tipo di barretta. Il caramello che la ricopre e la ricchezza cioccolatosa sono due carte vincenti da giocare con i più golosi.

 

Contro

Digeribilità: In tanti hanno confermato la difficile digestione e spiacevoli effetti collaterali una volta assunta anche solo una singola barretta energetica.

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Barrette energetiche senza zucchero

 

4. ahead ACHIEVE | Barrette Chetogeniche

 

Tra le barrette più vendute del web, anche perché rientrano tra le offerte a prezzi bassi, ci sono quelle di Ahead, ben 18 elementi in una confezione che fa della convenienza il suo baluardo. 

Questi snack proteici contengono solo 5 g di carboidrati e ingredienti di derivazione naturale, come le scaglie di cocco, il burro di cacao e le mandorle, quindi grassi sani. Non delude il gusto, soprattutto per la presenza del cioccolato, che ne fa una barretta molto golosa.

Ideale per lo sport, sono selezionabili in vari gusti differenti, per accontentare tutti i palati. Sono vincenti anche per il ridotto apporto di zuccheri, solo 1,7 g, quindi sono integrabili anche in una dieta.

L’unica lamentela fatta dagli utenti riguarda il fatto che, in alcuni casi, la scadenza della confezione è abbastanza ravvicinata. 

 

Pro

Gusti: Troverete vari sapori tra i quali scegliere, tra i quali, uno dei preferiti, è al cocco e cacao.

Rapporto quantità/prezzo: Se non sapete dove acquistare, in fondo troverete il link per la scatola da 18 pezzi a un buon costo.

Composizione: Con pochi carboidrati e zuccheri e grassi naturali, queste barrette sono ideali per la dieta o l’allenamento.

 

Contro

Scadenza: Molto ravvicinata quella di alcune confezioni di queste barrette energetiche senza zucchero.

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Barrette energetiche Decathlon

 

5. Decathlon Cereal Bars

 

Se non sapete come scegliere delle buone barrette energetiche tra quelle presenti sul web, quelle di Decathlon possono soddisfare le esigenze di chi ha intenzione di mettere su una buona massa muscolare.

Sono perfette da mangiare prima, durante o dopo gli allenamenti. Al gusto di cioccolato e caramello, riescono a caricare di energia senza farvi rinunciare al gusto, grazie alla presenza di cinque cereali: avena, mais, segale, riso e frumento. Inoltre sono prive di olio di palma.

Il formato multipack contiene 6 barrette a un costo davvero molto economico. Ogni barretta apporta all’incirca 80 kcal, inoltre il formato è perfetto per tenere una barretta nella tasca dei pantaloncini senza che dia fastidio. Una buona soluzione per gli sportivi o per chi sta affrontando una dieta abbastanza rigorosa. Attenzione perché il prodotto contiene sia lattosio sia glutine.

 

Pro

Per l’allenamento: Le barrette energetiche sono ideali per chi necessita di una ricarica durante o dopo l’allenamento. Ogni barretta apporta circa 80 kcal.

Multipack: Una confezione contiene 6 pezzi ed è venduta a un prezzo davvero basso. Difficile trovare qualcosa di più economico sul mercato.

Gusto: Queste barrette sono al cioccolato e caramello, un sapore che piace e che convince tutti, grazie anche alla presenza di ben cinque cereali

 

Contro

Glutine: Per chi è intollerante non si tratta della scelta migliore. Oltre al glutine, contengono anche lattosio.

 

 

 

 

Barrette energetiche Named

 

6. Named Sport Total Energy Fruit Bar Confezione da 25 Barrette

 

Se non sapete quale barretta energetica comprare, perché avete gusti un po’ particolari e non vi piace il classico cioccolato, la scelta messa a disposizione da Named può venirvi incontro.

Tra quelli selezionabili c’è anche il pistacchio, un sapore che convince molti utenti; ogni barretta pesa 35 g ed è ricca di vitamine, come la B1, B6 e la C, che garantiscono un veloce reintegro energetico durante l’allenamento.

Nella confezione sono incluse 25 barrette, che però hanno un costo decisamente più alto della media, per cui potrebbe trattarsi di una spesa troppo alta per chi non ha un budget adeguato.

 

Pro

Gusti: Ce ne sono diversi, tra i quali spicca il pistacchio, uno dei più graditi dai golosi di tutto il  mondo.

Vitamine: Queste barrette ne sono ricche, dall B1 alla B6 e fino alla C, per reintegrare velocemente le forze dopo l’allenamento.

Confezione: Al suo interno ci sono 25 barrette, una buona scorta per tutti coloro che ne fanno ampio uso.

 

Contro

Costo: Un po’ eccessivo, nonostante il numero di barrette, per chi ha un budget non adeguato.

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Barrette energetiche senza lattosio

 

7. Natural Athlete Barrette Energetiche al Pistacchio e Barbabietola

 

Dai pareri raccolti, si vede come la proposta di un supporto energetico sotto forma di barretta, passa anche per vie diverse e prodotti adatti a vegetariani e vegani. Questo è il caso del marchio Natural Athlete, nato appositamente per soddisfare la richiesta di supporti in tal senso rispettosi anche del regno animale.

Datteri, anacardi, barbabietola e pistacchio. Sono questi gli unici ingredienti che vanno a formare il contenuto di ogni singola barretta da 40 g. La scelta dei frutti secchi e della barbabietola facilita il transito intestinale e la digestione, così da avere il massimo in quanto a efficacia energetica e a comodità di assunzione. 

L’assenza poi di zuccheri e altre aggiunte dimostra la completa naturalezza di queste barrette energetiche senza lattosio, adatte sia agli sportivi più esigenti sia anche ai più piccoli che vogliono una merenda ricca di fibre e con cui spezzare la giornata.

 

Pro

Naturalezza: Gli ingredienti proposti rispettano al 100% scelte etiche che optano per prodotti di origine vegetale.

Apporto energetico: Il mix di frutta secca e vegetali essiccati, aiuta a carburare al meglio nel corso della giornata, offrendo anche un sostegno adeguato prima, durante e dopo un allenamento o una gara.

Confezione: Ogni snack ha un peso di 40 grammi, così da offrire un dosaggio adeguato alle esigenze di un tipico “spezzafame” da assumere all’occorrenza.

 

Contro

Scadenza: Si consiglia di verificare con attenzione la data di scadenza, specie se si intende acquistare uno o più pack.

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Barrette energetiche palestra

 

8. MyProtein Impact – Barretta Proteica

 

Se cercate delle barrette energetiche palestra, che possano sostenere il fisico durante l’allenamento, quelle di MyProtein sono ideali grazie all’apporto di 20 g di proteine che permettono alla massa muscolare di crescere.

Potrete scegliere il gusto che preferite tra quelli disponibili, ovvero frutta secca e caramello, fudge brownie, cioccolato fondente al sale marino o all’arancia o alla menta, burro d’arachidi e biscotti e crema, tutti considerati molto gustosi dagli utenti che li hanno provati. Al loro interno troverete un basso contenuto di zuccheri (circa il 12%), il che potrebbe far storcere il naso a qualcuno, inoltre le barrette contengono latte, soia e tracce di glutine e frutta a guscio.

Dal punto di vista economico, nella confezione troverete sei barrette vendute a un costo abbastanza importante, quindi non si propone come il prodotto indicato per chi cerca prettamente il risparmio.

 

Pro

Proteine: Ogni barretta garantisce l’apporto di 20 grammi di proteine, che danno il loro contribuo alla crescita e al mantenimento muscolare.

Gusti: Potrete scegliere tra i sei presenti quello più interessante per voi, senza dover rinunciare al vostro preferito o al gusto.

 

Contro

Costo: Non è la soluzione giusta se siete alla ricerca del risparmio, perché non sono propriamente economiche. 

Zucchero: Presente, anche se non in grandi quantità (si parla del 12%). Inoltre le barrette contengono soia, latte e glutine.

 

 

 

 

 

Come scegliere le migliori barrette energetiche?

 

Al momento di scegliere un supporto adeguato per spezzare la mattinata o con cui poter affrontare in modo pratico attività sportiva intensa, l’aiuto di una barretta energetica potrebbe fare comodo. In queste righe facciamo il punto su tipologie e aspetti che è bene prendere in esame, con un occhio alla qualità e l’altro alla convenienza, specie in caso di confezioni più grandi.

La premessa da fare riguarda il modo in cui va considerata e quindi utilizzata una barretta energetica. Si tratta infatti di un extra che non può sostituire un pranzo completo e che può fare le veci di un pasto solo eccezionalmente. La grandezza e la composizione di ogni singolo snack sono il primo aspetto capace di fare realmente la differenza. Una lettura attenta degli ingredienti e delle percentuali di proteine e vitamine è d’obbligo, specie per chi si sta avvicinando a questo supporto da poco.

La quantità di zuccheri e grassi

Un prodotto di qualità si distingue per un contenuto ridotto di grassi e di zuccheri aggiunti, controbilanciando il tutto con il corretto apporto di nutrienti e sostanze. La grandezza di una barretta energetica non è una scelta scontata. C’è infatti una bella differenza tra una barretta da 30 grammi e una da 40 grammi quando poi l’apporto riguarda la carica necessaria durante una gara di corsa o di Endurance.

Il pacchetto e il rivestimento sono ugualmente importanti, in condizioni di alte temperature e di utilizzo durante un’attività è bene che la barrette si mantenga integra e non si sciolga, così da rendere difficile l’assunzione della stessa. Poter optare per una buona varietà di sapori e gusti aumenta il ventaglio delle scelte che si possono compiere, con l’aggiunta di una variazione nel tempo e prove per il gusto più adatto.

Un’attenta lettura degli ingredienti

Negli anni poi si guarda sempre con maggiore attenzione a chi preferisce prodotti al 100% naturali, con l’esclusione di derivati di origine animale come latte, uova e siero. A volte il costo finale di una barretta del genere potrebbe essere leggermente più alto ma non mancano le offerte e le proposte in linea con tutte le tasche.

Da una parte quindi il gusto, dall’altra il reale apporto in termini di proteine e nutrienti. Questo il campo su cui si va a giocare la sfida tra i diversi marchi. All’utente la capacità e la voglia di informarsi sugli aspetti e le note da tenere bene a mente, senza dimenticare che la buona digeribilità è di importanza centrale in fase di assunzione, con ridotti effetti collaterali che possono influenzare negativamente performance e lo svolgimento di una gara.

 

 

 

Domande frequenti

 

Quando mangiare le barrette energetiche?

Sulla confezione dovrebbe essere sempre indicata la posologia d’uso relativa alla barretta energetica. In caso contrario è bene non esagerare nell’assunzione di questi supporti, così da scongiurare il rischio di spiacevoli conseguenze sull’apparato digerente. La grandezza di una barretta è stata realizzata pensando anche a una sua assunzione in gara, così da inserire subito e mandare in circolo le sostanze adatte allo sforzo in corso.

 

Come fare le barrette energetiche?

Per chi non vuole acquistare un prodotto di produzione industriale, è possibile ricreare in casa un corrispettivo di barretta energetica. Basta sciogliere del cioccolato e realizzare delle formine con cereali, un poco di farina, uvetta e delle frutta secca. Una volta fatto sciogliere del miele e dello zucchero di canna in una padellina potete unire il preparato. 

Amalgamate il composto e stendetelo su una carta da forno, lasciando cuocere per dieci minuti. Il tutto poi può essere diviso in porzioni monodose. A differenza di un prodotto acquistato il contenuto calorico e gli zuccheri potrebbero superare la quantità suggerita ma nulla vi impedisce di sperimentare e testare il gusto della vostra creazione.

 

Come conservare le barrette energetiche?

Di solito ogni barretta arriva racchiusa in una carta ben sigillata. Controllate che ogni snack sia integro e che non siano presenti tagli e aperture. Una volta verificata l’integrità del confezionamento è bene riporre le barrette in un luogo lontano dalla luce diretta del sole. In questo modo si rischia di modificare la composizione e le qualità delle stesse. Discorso simile anche per quel che riguarda il frigo. Seguire e rispettare le note di confezionamento di ogni barretta, con un occhio di riguardo sempre alla data di scadenza.

 

A cosa servono le barrette energetiche?

Si tratta di porzioni singole che variano tra i 30 e i 40 grammi. Nascono principalmente per gli sportivi che necessitano di un supporto energetico disponibile da subito e dal buon apporto calorico. Nel tempo però la tipologia si è evoluta, con un uso anche come spezzafame o come merenda prima di un pasto più sostanzioso.

 

 

 

Come utilizzare al meglio le barrette energetiche

 

Chi è alla prima esperienza con questo tipo di alimenti, potrebbe sottovalutare alcune proprietà e specifiche importanti. Vediamo divise in più punti alcune note di buon senso che possono tornare utili.

Dosaggio

Ricordatevi che ogni barretta energetica è come un concentrato di proteine e altri nutrienti.

Per questo si tratta di un tipo di alimento non sempre adatto per chi sta seguendo una dieta e che non può in alcun modo sostituirsi a un pasto completo. Chi dunque decide di farne uso come snack di mezza mattinata o del pomeriggio deve seguire le note riportate sulla confezione, senza superare l’unità giornaliera. 

Il discorso è poi differente nel caso in cui l’utente sia uno sportivo impegnato in una gara. Di fronte a uno scenario simile si possono assumere anche due barrette, distanziandole però nel tempo l’una dall’altra.

 

Composizione

Verificate sempre con attenzione il contenuto di proteine all’interno di ogni barretta. In particolare le voci da monitorare sono quelle dei punti in cui si menzionati grassi e derivati dal latte, presenza di residui d’uova e soprattutto zuccheri. La bontà del prodotto sta tutta in questo equilibrio tra sostanze nutrienti e aggiunte che tendono ad arricchire e appesantire questo snack. 

Il rischio è quello di ingerire un prodotto sì energetico ma anche grasso e quindi a lungo andare poco salutare. Maggiori informazioni si riescono a recuperare dall’etichetta e più sono dettagliate, tanto meglio per l’utente finale.

 

Un gusto tra tanti

Il problema che si presenta con diverse barrette energetiche è legato alla piacevolezza una volta staccato il primo morso. L’ideale sarebbe quindi avere una varietà di proposte tra cui scegliere. Oltre al classico cioccolato si sta lentamente affacciando anche un’alternativa alla frutta, con barrette all’arancia, alla banana e all’albicocca. Si tratta di aggiunte che poi incidono anche sul carico e sulla pesantezza generale dell’alimento quindi occhio ai dati e alle percentuali.

 

Qualità ai primi posti

Nella ricerca della vostra barretta ideale, sarà opportuno provare e sperimentare diversi marchi. Il nostro consiglio è quello di affidarsi a marchi consolidati, con un confronto serrato tra le sostanze utilizzate e l’attenzione per la soddisfazione finale. La cura e le diverse certificazioni possono realmente fare la differenza, non solo a livello di costo e spesa ma anche al momento dell’assimilazione delle barrette. 

Una corretta digestione può incidere in maniera determinante sugli esiti di un allenamento o di una gara, evitando quegli spiacevoli effetti collaterali che alcuni tipi di barrette producono sullo stomaco e i processi di assimilazione degli ingredienti. Spendere tempo e attenzione a verificare queste note costituisce dunque un passaggio obbligato per chi è in cerca di un supporto al top.

Un aiuto extra

Sarà forse inutile ripeterlo però ci teniamo a sottolineare ancora una volta questo punto. Prodotti come gli integratori alimentari e le barrette energetiche nascono con lo scopo di aggiungere un qualcosa, in occasioni in cui l’organismo è messo particolarmente alla prova.

Questo significa che un pasto completo e un’alimentazione sana non possono e non devono essere messi da parte o sostituiti. Lo stesso utilizzo delle barrette dovrebbe essere limitato nel tempo, o almeno alternato a dei periodi di astinenza dall’uso.

 

 

 

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Running

Yamay Smartwatch – Recensione

 

Principale vantaggio 

Il costo estremamente contenuto dello smartwatch Yamay è uno dei fattori che ha spinto molto acquirenti, bisognosi di cardiofrequenzimetro, a optare per questo dispositivo. Non si tratta però solo di un prodotto economico ma è anche resistente, con cinturino intercambiabile e compatibilità con numerose applicazioni social.

 

Principale svantaggio

Nella confezione sono sì presenti istruzioni in italiano ma sono mal tradotte. Questo porterà gli utenti più inesperti a faticare un po’ di più nelle impostazioni iniziali. Inoltre, secondo i test effettuati dai consumatori, il contapassi tende a sovrastimare quelli compiuti.

 

Verdetto 9.7/10

Se state cercando un prodotto perfetto sotto ogni punto di vista, allora l’orologio smart Yamay potrebbe non fare al caso vostro, tuttavia bisogna sottolineare che è un prodotto economico, leggero, duraturo e con una vasta gamma di funzionalità che, sebbene non siano precise a livello professionale, risultano comunque più che sufficienti per un uso amatoriale.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Smartwatch fitness

Molti sportivi che praticano attività fisiche disparate necessitano di dispositivi di controllo che permettano loro di sapere in qualsiasi momento come sta reagendo il proprio corpo agli stimoli. In particolare, è di fondamentale importanza il cardiofrequenzimetro, ovvero un dispositivo in grado di registrare, e possibilmente anche salvare, tutti i dati relativi al battito del cuore. 

I classici cardiofrequenzimetri, però, sono spesso prodotti ingombranti, che richiedono il fissaggio di una fascia pettorale o addominale collegata a un apparecchio tascabile come per esempio lo smartphone. Se preferite qualcosa di più maneggevole e che non richieda necessariamente una preparazione di questo tipo, allora potreste prendere in considerazione uno smartwatch votato al fitness, come quello proposto da Yamay.

Si tratta di un orologio realizzato in materiali resistenti, plastica dura per il corpo e silicone per il cinturino, tanto da risultare estremamente leggero al polso. Rispetto ad altri smartwatch ha un display piccolo, sul quale potrete visualizzare l’orario, i passi compiuti e persino notifiche provenienti da app smartphone qualora abbiate effettuato il collegamento.

Applicazioni

Ma quali sono le potenzialità di questo dispositivo? In realtà gli smartwatch, soprattutto quelli per il fitness, si adattano molto alle esigenze dei consumatori. Presentano infatti una gran quantità di pre-set, ovvero impostazioni base stabilite dal produttore in base allo sport che si pratica. Il prodotto Yamay include quattordici diverse modalità di questo tipo, con un GPS condiviso per far sì che i chilometri percorsi vengano registrati in ogni profilo.

Per chi pratica attività fisica è molto importante anche il sonno, periodo durante il quale il corpo si ricarica, ed è dunque fondamentale che si riposi bene. L’orologio, se tenuto al polso durante la notte, registra valori come il battito cardiaco e il movimento, permettendo di capire al risveglio, tramite l’analisi dei dati raccolti, se avete passato una notte tranquilla o se avete magari dormito male. In questo modo riuscirete ad adottare salutari cambiamenti nel vostro stile di vita, migliorando anche la resa nella vita di tutti i giorni e non solo nell’ambito sportivo.

Anche sfruttando quotidianamente tutte le funzionalità dell’orologio, questi durerà per una settimana circa prima di scaricarsi completamente. Per eseguire l’operazione di carica vi basterà rimuovere il cinturino in lattice esponendo il connettore USB dell’orologio. Dovrete dunque inserirlo all’interno di un caricatore esterno da collegare alla corrente elettrica o, qualora non ne aveste uno a portata di mano, potrete anche sfruttare una porta analoga di computer e notebook.

 

Companion App

Il prodotto deve essere necessariamente utilizzato in concomitanza con l’applicazione per smartphone VeryFitPro, potrebbe altrimenti risultare un po’ troppo limitato nelle sue funzioni. Tale applicazione, infatti, consente di organizzare tutti i dati raccolti in comodi grafici che potrete analizzare attentamente per scoprire tutti i vostri progressi.

Non tutti i consumatori hanno però apprezzato la traduzione delle istruzioni in italiano che troverete nella confezione, sembra infatti non sia particolarmente accurata e potrebbe portare a qualche incomprensione iniziale, soprattutto se non avete mai usato uno smartwatch. 

Superato lo scoglio iniziale del funzionamento, però, vi troverete con un ottimo prodotto, dal costo contenuto e molto resistente, per far fronte a tutte le vostre attività sportive preferite, anche brevi immersioni grazie allo standard IP67, per chi pratica nuoto per esempio. Il cinturino, inoltre, può essere facilmente sostituito qualora presenti i segni dell’usura o preferiate un colore diverso, permettendovi di risparmiare sulla completa sostituzione dello smartwatch, alternativa sicuramente più scocciante.

In definitiva si tratta di un prodotto pensato per hobbisti e amatori, chi esegue attività sportive a livello professionale potrebbe sicuramente trovare di meglio anche se il costo sarà esponenzialmente più elevato.

 

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Le 8 migliori bottiglie termiche del 2024

 

Bottiglia termica – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Nel cammino che porta a cercare sempre più vie alternative allo spreco di plastica, la soluzione offerta da una borraccia termica è quel qualcosa capace di segnare realmente la differenza, con un mix di materiali resistenti e capacità di conservazione. Tra i consigli d’acquisto Omorc Bottiglia Acqua in Acciaio Inox ci sembra una delle migliori borracce termiche del 2024. Da un lato infatti sia la versione da 600 ml sia quella da 1000 ml garantiscono una buona copertura sul fronte dell’idratazione, dall’altro la stessa lavorazione dei materiali con una stratificazione di acciaio Inox 304 e uno strato in alluminio premium, mantengono il liquido alla temperatura di servizio per lungo tempo. Altra proposta arriva da Salewa Thermo, Borraccia Termica Unisex. Un gran numero di formati e taglie tra cui scegliere, a partire da 0,35 litri per arrivare poi a un litro di capacità. Il corpo in acciaio 18/8 e la doppia parete sono l’ideale per creare quell’effetto di conservazione della temperatura che tanti, sportivi e non, desiderano avere.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori bottiglie termiche – Classifica 2024

 

 

Bottiglia termica da 1 litro

 

1. Omorc Bottiglia Acqua in Acciaio Inox

 

Tra i prodotti venduti on line, il marchio Omorc riunisce in un solo prodotto tutto un insieme di specifica e lavorazioni che rendono la sua borraccia termica da 1 litro, una delle nostre preferite. Oltre a questa misura è possibile anche scegliere la versione da 600 ml e in entrambi i casi la soddisfazione da parte dell’utente è assicurata.

Diciamo questo perché già a partire dall’acciaio utilizzato si segna un netto passo in avanti rispetto alla tipologia 304. La bottiglia ha al suo interno un tipo di acciaio 316, caratterizzato da una buona resistenza agli acidi e agli alcali, tanto da essere anche la prima scelta per strumentazione di tipo medicale.

Una volta versato il liquido al suo interno la composizione stessa della bevanda non viene in alcun modo alterata, così come il sapore che lascia anche dopo diverse ore. 

Se si volesse sfogliare la bottiglia strato dopo strato si troverebbe un primo livello di acciaio 304 a cui farebbe seguito un vuoto utile a mantenere l’isolamento. Il livello successivo presenta poi uno strato in rame e infine il più interno livello in acciaio 316.

 

Pro

Qualità costruttiva: La versatilità del tappo, dotato di una chiusura in plastica dura con una cannuccia per le bevande fredde e di una in metallo dalla forma circolare, mantiene il liquido alla migliore temperatura.

Acciaio 316: Il nucleo interno della bottiglia è rivestito in acciaio 316, un materiale isolante, robusto e anti ossidante.

Design: Il rivestimento esterno è progettato per offrire il massimo grip all’utente, con una tenuta che raggiunge le 28 ore per le bevande fredde e 14 ore per i liquidi caldi.

 

Contro

Varietà cromatiche: Si lamenta una ridotta scala di colorazioni disponibili, unico neo per quanti apprezzano anche tonalità più allegre tra cui poter scegliere.

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Bottiglia termica in acciaio

 

2. Salewa Thermo, Borraccia Termica Unisex

 

Con la sua doppia parete e una buona versatilità in quanto a taglie tra cui scegliere, la borraccia termica Salewa rappresenta una degli migliori offerte sul mercato. Si può scegliere tra un formato mini da 0,35 ml fino a 1 litro, così da avere un range anche molto vario a seconda delle necessità e della quantità d’acqua che si consuma giornalmente. L’assenza totale di BPA ne fa un prodotto adatto a tutti, senza rischi per la salute e con un sistema di chiusura a scatto che ha fatto la felicità di diverse persone. 

Si tratta di una bottiglia termica in acciaio che si adatta sia a un utilizzo cittadino sia per conservare e mantenere al meglio una bevanda come caffè o tè per tutto il tempo di un’escursione. In questo il marchio Salewa conferma la sua vocazione per gli sport outdoor e per tutti i supporti adatti a lunghe camminate all’aria aperta.

La capacità di mantenere il liquido a temperatura e la tenuta e gestione del liquido interno lo hanno eletto tra i prodotti  più venduti in rete e con un ottimo rapporto qualità/prezzo, due qualità da non sottovalutare in una borraccia termica in acciaio.

 

Pro

Affidabilità: Il doppio spessore che struttura ogni borraccia mantiene a temperatura il liquido all’interno della bottiglia per diverso tempo.

Praticità: La gestione del liquido e il sistema di chiusura concorrono a semplificare tutte le operazioni che riguardano l’assunzione di quanto contenuto nella borraccia.

Tenuta: La parte esterna e il sistema di apertura reggono bene nel tempo, evitando anche la fuoriuscita di gocce una volta inserita la borraccia in borsa o dentro uno zaino.

 

Contro

Urti: Le parti in metallo e la base della borraccia tendono ad ammaccarsi con troppa facilità. Il rischio che si corre è di perdere così la stabilità e dover collocare in orizzontale il tutto.

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Bottiglia termica per bambini

 

3. Jarlson Borraccia Bambini Acciaio Inox

 

La start up austriaca Jarlson nasce con il preciso intento di produrre bottiglie in acciaio inox pensate per i più piccoli. Il primo elemento interessante di questa borraccia termica per bambini lo troviamo nella scelta del tipo di acciaio. 

Ogni bottiglia ha un cuore in acciaio inox 316, un tipo di metallo con una resistenza maggiore alla corrosione rispetto al classico acciaio per uso alimentare. Non viene alterato il colore e il sapore della bevanda inserita, sia essa un succo di frutta, del tè o semplicemente acqua. I bambini possono così bere serenamente e conservare a lungo la bevanda fresca nello zainetto o al parco giochi.

Le bevande fredde si mantengono tali per un tempo massimo di 12 ore, le calde esattamente la metà. Una pratica maniglia circolare consente ai piccoli di trasportare senza fatica la borraccia, mentre un comodo pulsante circolare si occupa di sollevare il tappo così da esporre la sottile cannuccia e dissetarsi in pochi minuti.

 

Pro

Design: La scelta di tanti motivi e immagini divertenti ha saputo soddisfare i diversi gusti dei più piccoli.

Materiali: È palpabile l’impegno di Jarlson nella creazione di una borraccia sicura dal punto di vista igienico e pratica da utilizzare. Il sistema di apertura attraverso un comodo pulsante e la totale assenza di BPA ne sono la riprova.

Tenuta: Una volta inserita la bevanda nella borraccia termica, si è sicuri di avere il tutto fresco per circa 12 ore, con 6 ore di copertura per quel che riguarda le bibite calde. 

 

Contro

Pulizia: Si lamenta una certa difficoltà e lungaggine per una pulizia completa di tutte le parti della borraccia, in particolare della cannuccia. 

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Bottiglia termica da trekking

 

4. Ferrino Neo Drink Borraccia in Alluminio Unisex

 

Ideale per chi pratica escursionismo a diversi livelli o a quanti vogliono avere una borraccia tecnica da portarsi dietro in diverse occasioni. Il prodotto Ferrino piace per il buon rivestimento in neoprene, una protezione che mantiene al meglio il grip sulla borraccia e che grazie alla tracolla è ottima e semplice da trasportare. 

In comparazione con altri modelli ha una capacità di un litro, così da coprire al meglio le esigenze e i bisogni di chi vuole la sua giornaliera scorta d’acqua. La protezione in neoprene presenta anche una comoda e pratica linguetta, così che sul fronte della trasportabilità c’è veramente poco da imputare alla borraccia Ferrino.

Un piccolo moschettone serve da ulteriore sistema di fissaggio, con in più un tappo svitabile che mantiene ben protetto tutto il contenuto interno. Diversi utenti hanno poi gradito il buon rapporto qualità/prezzo, con una spesa ben proporzionata rispetto al tipo di oggetto e alle sue funzionalità. Insomma, si tratta di un’ottima borraccia termica da trekking che si può portare anche in altri contesti e situazioni.

 

Pro

Capienza: La capacità di contenere fino a un litro d’acqua o di altre bevande, permette di avere una buona copertura lungo l’arco della giornata. 

Materiali: Il supporto in alluminio e la protezione in neoprene assicurano da un lato robustezza alla borraccia e una presa sull’oggetto affidabile.

Convenienza: Con un buon rapporto tra spesa e risultati, si vede come la borraccia Ferrino si dimostri una scelta per chi ama i prezzi bassi e un prodotto di buona qualità.

 

Contro

Effetto thermos: Si potrebbe migliorare la capacità della borraccia di gestire in modo efficace il mantenimento della temperatura di servizio dei liquidi, non sempre così efficace nel lungo periodo.

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Bottiglia termica da 2 litri

 

5. Delta Hydration Borraccia sportiva grande

 

Il modello proposto da Delta Hydration si inserisce in quella tipologia di prodotto pensato per chi pratica attività sportiva anche a livello intenso. Le dimensioni generose parlano chiaro. Con i suoi 2,2 litri e un design che punta alla semplicità di utilizzo e gestione precisa della bevanda, si vede come il brand ha puntato a efficacia e massimi risultati. 

La parte superiore presenta un design ampio, con un’imboccatura della bottiglia perfetta per quanti amano aggiungere frutta, ghiaccio ed altro alla propria bevanda. Il sigillo in silicone aiuta a mantenere protetta questa zona, così da ridurre la fuoriuscita d’acqua nel momento in cui si sta bevendo. 

Un rivestimento in neoprene protegge la parte interna, realizzata in plastica BPA free e mantiene per qualche ora in più il liquido alla sua temperatura ideale di servizio. Una linguetta laterale aiuta a nel trasporto mentre la scala graduata sulla bottiglia semplifica le operazioni di dosaggio per i più attenti.

 

Pro

Capienza: Con i suoi due litri, la borraccia termica ha dalla sua una grande capacità, perfetta per chi pratica sport ad alta intensità e agli assetati che non vogliono restare senza.

Componenti: La plastica con cui è realizzata la borraccia è pensata per uso alimentare e non contiene alcuna traccia di BPA.

Trasportabilità: Con un rivestimento in neoprene e un laccetto dedicato, la borraccia si trasporta senza problemi e con un rischio ridotto che scivoli o si perda la presa.

 

Contro

Mantenimento temperatura: Si lamenta una scarsa capacità della borraccia di conservare a lungo fresche le bevande, un aspetto su cui migliorare.

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Bottiglia termica da 750 ml

 

6. KollyKolla Bottiglia Acqua in Acciaio Inox 750 ml

 

Design colorato e una buona capacità di conservazione della temperatura. Questi i primi elementi di cui tenere conto per chi è interessato a questa borraccia termica da 750 ml. 

Il doppio vuoto aiuta a mantenere le bevande fredde per un tempo massimo di 24 ore, mentre quelle calde restano tali fino a 12 ore. 

Apertura e chiusura passano poi per un tappo svitabile con facilità, e una composizione in acciaio 18/8 che conserva al meglio il contenuto ed evita urti e modifiche alla struttura della bottiglia.

Un bel lavoro è stato svolto anche sul fronte del design e delle linee, con numerose colorazioni tra cui poter scegliere e trovare così la borraccia perfetta per i vostri gusti.

L’anello interno in silicone alimentare evita la formazione di condensa e riduce al massimo la fuoriuscita di perdite e spiacevoli gocce anche quando la bottiglia è in posizione orizzontale. Se volete sapere dove acquistare questo prodotto, scorrete la pagina fino al link dedicato. 

 

Pro

Linea: Forma allungata e una buona capienza si uniscono all’interno di un design simpatico e colorato.

Materiali: La scelta dell’acciaio 18/8 e di materiali come il silicone per il tappo di chiusura, indicano l’attenzione del brand per un oggetto duraturo e affidabile.

Utilizzo: Il sistema di apertura e chiusura serra al meglio la zona superiore della borraccia, evitando perdite accidentali.

 

Contro

Stabilità: A quanto sembra la bottiglia tende a perdere un poco in stabilità quando è semivuota.

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Bottiglia termica Guzzini

 

7. Guzzini Energy On The Go Bottiglia Termica da Viaggio

 

La forma è un aspetto su cui il marchio Guzzini ha scelto sempre di differenziarsi rispetto al resto. Lo si vede chiaramente anche in questa borraccia termica, simile per certi versi alla forma delle bottiglie del latte degli anni Cinquanta. Interamente realizzata in acciaio, ha dalla sua un’ottima tenuta, con un tappo dalla chiusura ermetica esemplare e una capienza di 500 ml che non delude.

Guzzini ha puntato molto sulla realizzazione di un prodotto dall’appeal accattivante, in cui design e forma concorrono a un risultato che trova nel mix di contenuto e forma la sua vera cifra stilistica. 

La base d’appoggio è comoda e stabile, così che non si corrono rischi nel momento in cui si posiziona la bottiglia su una superficie. In più la forma stessa della bottiglia consente un trasporto senza ingombri eccessivi.

 

Pro

Design: Colorazioni tenui e un disegno che richiama per certi versi la linea delle bottiglie in vetro del latte del passato.

Tenuta: Nessuna goccia e una robustezza del sistema di chiusura che non teme cedimenti.

Efficacia: Una volta chiuso il tappo, si è visto come la borraccia termica di Guzzini mantenga senza difficoltà a lungo il liquido alla temperatura iniziale.

 

Contro

Misure: In tanti avrebbero gradito una maggiore varietà per quel che riguarda le diverse taglie delle bottiglie tra cui poter scegliere.

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Bottiglia termica Laken

 

8. Laken Futura Thermo, Borraccia

 

Il marchio Laken si è sempre distinto per una produzione attenta, dedicata al mondo dell’escursionismo e agli amanti dell’avventura. In questa sua incarnazione vediamo il marchio alle prese con un borraccia termica da 750 ml, con un doppio strato in acciaio e un vuoto creato che mantiene al meglio la temperatura all’interno della bottiglia. Si va dalle 12 ore per bevande calde fino alle 24 ore per quelle fredde. 

Si tratta di un tempo molto soddisfacente, specie per chi è solito uscire presto e restare fuori diverse ore. In questo modo non deve preoccuparsi della freschezza e della tenuta del contenuto, godendosi così l’uscita. 

L’acciaio inossidabile di cui è composto non lascia alcun retrogusto e non altera il sapore della bevanda. La resistenza della borraccia termica Laken fa il paio con una buona trasportabilità, anche grazie a un design del tappo che semplifica il trasporto della stessa.

 

Pro

Efficacia: Ottima la tenuta stagna della borraccia, con un doppio strato in acciaio che aiuta a mantenere il tutto alla giusta temperatura.

Capienza: Con i suoi 750 ml di capacità, la borraccia permette di avere una buona scorta d’acqua, una via di mezzo che incide anche sulla trasportabilità del supporto.

Resistenza: L’acciaio inossidabile che la compone conserva e mantiene inalterato il gusto delle bevande, con in più una robustezza che non guasta. 

 

Contro

Collo: La zona finale della bottiglia è stretta e non aiuta nella pulizia della stessa, un aspetto che ha lasciato diversi utenti perplessi.

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Guida per comprare una bottiglia termica

 

Al momento di scegliere una bottiglia termica sono tante le domande che possono sorgere, specie per chi non sa bene cosa cercare. Nelle righe che seguono segnaliamo così quegli aspetti capaci di fare la differenza, assecondando anche la voglia di risparmio e l’idea di chi cerca una borraccia più economica e al tempo stesso efficace.

La scelta della dimensioni

Come scegliere una buona bottiglia termica? Il primo punto da chiarire è quello legato alla capienza della stessa. Per fortuna sul mercato esistono diversi modelli con diverse capacità, per cui chi ha poco spazio in borsa può optare per una borraccia da 350 ml. 

Compatta, e dalla grandezza leggermente superiore rispetto a quella di una lattina, è la compagna perfetta per chi vuole uscire qualche ora senza però rinunciare a dell’acqua fresca o a una bevanda calda con cui poter trascorrere al calduccio un pomeriggio.

Farsi un’idea ben chiara su tipologia e qualità della borraccia è anche una questione di dimensioni. Le bottiglie da 750 ml ci sembrano una perfetta via di mezzo per chi cerca un prodotto dalla capienza adeguata e con un buon indice di trasportabilità. Specie per chi utilizza gli zaini una bottiglia del genere non va ad occupare troppo e copre tranquillamente una mezza giornata fuori casa. 

Grandezza e prezzo vanno spesso di pari passo, quindi se pensate di dover aver bisogno di una scorta maggiore d’acqua, forse è meglio puntare alla misura un poco più grande, piuttosto che a quella leggermente più piccola.

 

I materiali

Alluminio, acciaio, tritan e plastica BPA free. Questi alcuni dei componenti principali di cui una borraccia termica è solitamente composta. I primi due garantiscono robustezza e una resistenza agli urti soddisfacente. Il tutto grazie all’elevato potere igienico di certe tipologie d’acciaio, specie quello in acciaio 18/12. Si è visto infatti che queste due leghe non modificano in alcun modo il sapore delle bevande e non lasciano alcun retrogusto metallico in bocca. 

Discorso diverse invece per i modelli in plastica BPA e tritan. Le borracce di questo genere infatti, anche se igienicamente sane non hanno una grande capacità termica, derivata da una struttura specifica in cui materiali come l’acciaio e l’alluminio se la giocano da protagonisti. 

Anche qui la necessità e l’uso che bisogna fare di questi supporti determina e condiziona la scelta finale. Se non vi interessa mantenere la temperatura di servizio ma puntate tutto sulla praticità, una semplice borraccia in plastica di buona qualità è capace di risolvere gran parte delle questioni. Sul fronte opposto invece la cura e l’attenzione posta a un sistema efficace di conservazione potrebbe far pendere da un lato l’ago della bilancia.

Trasportabilità e comfort

Al momento di scegliere quale bottiglia termica comprare la voce legata alla comodità e alla piacevolezza della forma mantiene il suo peso. Il rivestimento esterno a volte è in neoprene, un materiale che offre da un lato un buon grip una volta afferrata la borraccia e dall’altro contribuisce anche in misura minima a un dispersione più lenta del calore.

Alcune nuove borracce hanno poi anche un moschettone o un sistema di apertura e chiusura a scatto, così si riesce con poche mosse ad aprire il tutto e bere in un attimo. Molto apprezzati anche i modelli in cui il tappo può essere anche utilizzato come bicchiere, così da evitare un contatto diretto con la zona della bottiglia. 

Un laccetto o un’apertura nel disegno del bicchiere si offrono come soluzioni semplici in cui far passare un dito, offrendo così un buon appoggio a chi ama avere sempre a portata di mano un sorso d’acqua o un goccio di caffè.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come pulire una bottiglia termica?

Esistono diverse modalità con cui è possibile occuparsi della pulizia di una borraccia. Una volta lette le note presenti sulla confezione, è possibile anche mettere direttamente in lavastoviglie la borraccia, dopo aver rimosso ovviamente il tappo ed eventuali coperture in materiali come neoprene ed altro. 

In alternativa si può procedere anche con semplice acqua calda e del sapone per i piatti, aiutandosi con uno scovolino così da pulire anche le zone più difficili da raggiungere. Un altro modo può essere lasciare nella bottiglia un mix di bicarbonato ed acqua nel corso della notte e poi procedere a un lavaggio il giorno successivo.

 

Come funziona la bottiglia termica?

La borraccia termica aiuta a mantenere al fresco o al caldo per alcune ore diversi liquidi. I principio è quello su cui si basano anche i thermos. La struttura stessa della bottiglia è a più strati e con una zona sottovuoto che rallenta la dispersione del calore. 

Di centrale importanza è anche il sistema di chiusura della borraccia, che deve essere di ottima qualità ed antigoccia. Apertura e chiusura del bocchettone superiore incidono infatti sulla temperatura interna della borraccia, motivo per cui è consigliabile aprirla solo nel momento in cui si ha davvero bisogno di bere.

 

Come utilizzare la bottiglia termica?

L’importante è assicurarsi della chiusura e del sistema di mantenimento della temperatura. Una volta controllati e considerati questi aspetti il resto viene in secondo piano. Il consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di non riempire fino all’orlo la stessa, specie nei modelli che hanno un sistema di chiusura del tappo che si avvita. 

In quel caso infatti potrebbe succedere che l’acqua in eccesso fuoriesca dalla borraccia. Verificate poi sempre il livello di acqua o degli altri liquidi presenti nella stessa. A volte può capitare che il peso della borraccia tragga in inganno.

 

Dove conservare la bottiglia termica?

Dopo aver proceduto a un lavaggio con cura e aver asciugato le due parti che compongono la borraccia è bene collocarla in una zona al chiuso e al riparo dalla luce. In questo modo è possibile tenerla al riparo da eventuali fonti di calore così da poter essere utilizzata di nuovo quando se ne ha necessità. Importante poi non lasciare dell’acqua o altro liquido troppo a lungo nella bottiglia ma svuotarla sempre dopo ogni utilizzo.

 

 

 

Come utilizzare al meglio una bottiglia termica

 

Una volta acquistata una borraccia termica è bene sapere come sfruttarla in modo adeguato, così da tenere in conto diversi aspetti legati al suo utilizzo.

La scelta del formato

Se siete persone abituate a bere molto, il consiglio che possiamo darvi è quello di acquistare una borraccia capiente, partendo da una tipologia che parta da 750 ml. Si tratta di una capienza capace di soddisfare il bisogno di acqua e la necessità che una borraccia di buona qualità è in grado di offrire. 

Per chi invece ama maggiormente i formati più contenuti, il consiglio è quello di cercare un prodotto più contenuto, utile e pratico così da entrare facilmente in borsa o anche all’interno di uno zainetto.

 

Apertura e chiusura

Tra le note fondamentali di cui tenere conto vi suggeriamo di razionare al meglio e ridurre quanto possibile i tempi di apertura del coperchio della borraccia. In questo modo si evita anche che la temperatura all’interno della borraccia subisca variazioni, e si mantenga nelle migliori condizioni di servizio possibile. Un sistema di gestione e controllo del tappo, aiuta poi a evitare perdite d’acqua e a bere il tutto nelle migliori condizioni possibili.

Conservazione e gestione della borraccia

Tra gli aspetti più interessanti la ricerca di un materiale robusto come l’acciaio o l’alluminio mette al sicuro il liquido contenuto nella borraccia. Non per questo però si può lanciare o gestire con noncuranza questo utile supporto. Cercate sempre di tenerlo in una posizione sicura ed evitare così che urti o possa cadere. Oltre a qualche ammaccatura, potrebbe rompersi la guarnizione a chiusura e risultare compromessa la funzione di mantenimento del liquido e della temperatura.

 

 

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Cardio & Fitness

I 6 migliori pesi del 2024

 

Pesi – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Non tutti hanno il tempo o il denaro per andare in palestra; tuttavia questo non deve necessariamente comportare la rinuncia a prendersi cura del fisico. Una soluzione alternativa c’è ed è quella di avere in casa l’attrezzatura necessaria per allenarsi e, possibilmente, un po’ di spazio. Vi dimostreremo come, con una spesa tutto sommato contenuta, è possibile predisporre in casa le condizioni necessaria per allenarsi. Chiaramente in questo modo non diventerete dei culturisti ma se non andate in palestra, probabilmente non è questo il vostro scopo, dunque poche chiacchiere e vediamo immediatamente due articoli della nostra selezione. Trattandosi di un assaggio, vi invitiamo a leggere fino in fondo il nostro articolo: per i vostri polsi vi suggeriamo gli Adidas pesi per caviglia/polso mentre se vi piacciono le cose colorate, dovete fare vostri i manubri in neoprene KG Physio free Pull Out A3.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 6 migliori pesi – Classifica 2024

 

Di seguito trovate la nostra classifica dei pesi che abbiamo selezionato. La recensione scritta per ciascuno di essi vi fornirà le informazioni necessarie a fare la scelta migliore a soddisfare le vostre esigenze. Ci teniamo a precisare che tra gli articoli che abbiamo selezionato si va dai più venduti al più economico. Per chi fosse interessato, abbiamo inserito un link che suggerisce dove acquistare i pesi prima però confrontate i prezzi e leggete altri pareri pubblicati in rete. 

 

Cavigliere con pesi

 

1. Adidas pesi per caviglia/polso

 

Per allenamento ma anche in caso di fisioterapia, vogliamo portare la vostra attenzione su queste cavigliere con pesi Adidas. Sono disponibili da mezzo chilo e da un kg. La qualità dei materiali è quella che ci si aspetta da uno dei più grossi marchi del settore sportivo. L’attrezzo è resistente, traspirante e non si riscontrano escoriazioni e sfoghi sulla pelle. 

Il velcro offre una presa salda e una volta messo ai polsi oppure alle caviglie, non c’è pericolo che si sgancino. Eppure è proprio qui che dobbiamo muovere quella che probabilmente è l’unica critica possibile. Premettiamo che quanto stiamo per riportare è emerso in gran parte delle recensioni. 

Se è vero che chi ha acquistato il prodotto per usarlo ai polsi non ha riscontrato il minimo problema, ben diverso è il discorso di chi ha comprato i pesi adidas per applicarli sulle caviglie. Sono troppo stretti e se le caviglie sono grosse, non si riesce nemmeno ad allacciarli.

Si potrebbe pensare che il problema abbia interessato soltanto gli uomini a causa della struttura fisica, ma possiamo assicurarvi che analoghe lamentele sono arrivate anche dalle donne.

 

Pro

Materiali: I pesi per caviglia e polsi Adidas sono stati costruiti con buoni materiali che non comportano irritazione sulla pelle.

Velcro: La tenuta è molto salda. Una volta che i polsini sono chiusi, non si aprono accidentalmente.

Costo: Il prezzo è a nostro avviso molto buono considerato che parliamo pur sempre di psi firmati da un marchio come Adidas.

 

Contro

Dimensioni: Mettere questi pesi alle caviglie è impossibile o quasi. Ci riesce soltanto chi ce l’ha molto sottile.

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Manubri con pesi

 

2. KG Physio manubri in neoprene per donne e uomini free Pull Out A3

 

Vi proponiamo questi manubri con pesi in neoprene in quanto hanno riscosso un certo successo tra gli sportivi, non a caso sono tra i più venduti. È nostra opinione che il loro successo è dovuto anche ai tanti bei colori tra cui scegliere. 

Vi segnaliamo i pesi da 5 kg ma informiamo i lettori che la scelta va da 1 kg fino a 6 kg. I Physio hanno la tecnologia anti roll ovvero, presentano una leggera forma piatta sulla parte superiore e inferiore del manubrio che evita il loro rotolamento così da poter appoggiare in tutta tranquillità i pesi dove lo si ritenga più opportuno. 

Ottimo il rivestimento in neoprene che protegge contro slittamento e sudore. L’impugnatura è molto comoda e salda. L’unica perplessità l’abbiamo sul costo che in effetti è un po’ più alto rispetto a quello di altri pesi, anche se magari non hanno la stessa estetica graziosa.

 

Pro

Colori: Non ci si annoia ad allenarsi grazie ai tanti colori vivaci tra cui scegliere, indubbiamente l’estetica è vincente.

Anti roll: I pesi hanno la parte superiore w inferiore piatta, in questo modo non c’è pericolo che rotolino, pertanto possono essere appoggiati dove si preferisce.

Presa: Molto buona è la presa del manubrio, non solo è salda ma anche parecchio comoda  questo facilita l’esercizio che si svolge.

 

Contro

Costo: Secondo noi il prezzo dei pesi è eccessivo, chi vuol ottenere lo stesso risultato può farlo spendendo di meno ma rinunciando all’estetica dei KG Physio.

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Bilancieri con pesi

 

3. Proiron Ghisa 20 Kg Manubri Regolabili Set Con Prolunga Barra Della Maniglia

 

Proiron propone un set che comprende bilancere con pesi oltre ai manubri e serratura in ferro. I dischi, in totale, arrivano a 20 kg di peso. Non sono molti a dire il vero quindi possiamo dire di essere al cospetto di un set adatto a chi è proprio agli inizi. Ora la domanda che è opportuno chiedersi è quanto tempo trascorrerà prima che non si avvertirà più uno sforzo significativo nel sollevare il carico massimo? Secondo noi non molto. 

Facciamo questo ragionamento soprattutto in virtù del costo del set che per i suddetti 20 kg ci sembra un po’ alto. Tente in conto che nel breve periodo avrete bisogno di ulteriori pesi per proseguire ad accrescere la vostra massa muscolare. Detto questo la qualità dei materiali è molto buona e questo giustifica il prezzo elevato di cui ci lamentavamo un attimo fa. 

In apertura abbiamo detto che il set comprende un bilanciere, in vero si uniscono mediante un connettore i due manubri per ottenerlo; qui c’è un problema: il manubrio che si ricava non è sufficientemente lungo, ad esempio, per fare i pettorali stando sulla panca, in particolare non si riesce ad appoggiarlo sugli appositi alloggi quando si deve fare la pausa tra una serie e l’altra.

 

Pro

Materiali: È un attrezzo di buona qualità dal punto di vista dei materiali, il discorso vale tanto per i dischi quanto per i manubri e le serrature di ferro.

Sicuro: L’attrezzo si comporta bene anche sotto il profilo della sicurezza con le serrature in ferro che bloccano il disco adeguatamente.

 

Contro

Prezzo: A nostro avviso il set è piuttosto caro considerato che alla fine ci sono dischi per appena 20 kg e che nel breve periodo bisognerà necessariamente comprarne altri.

Bilanciere: secondo noi, non è abbastanza lungo. Ad esempio per gli esercizi sulla panca serve a poco poiché non si riesce ad appoggiarlo sugli alloggi per fare una pausa, perché dovrebbe essere più lungo.

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Dischi pesi

 

4. Homcom Set Di 4 Dischi Pesi Per Bilanciere Totale 30 Kg

 

Questi dischi pesi sono particolarmente adatti a chi ha attrezzato una piccola palestra in casa poiché sono rivestiti in materiale plastico pertanto sono silenziosi e non c’è il rischio che provochino danni al pavimento quando li si appoggia a terra come invece può accadere con i dischi di ghisa. 

Il set si compone di quattro dischi per un totale di 30 kg. Hanno un costo ragionevole se non addirittura vantaggioso. Mancano il bilanciere e manubri quindi bisogna esserne già in possesso o comprarli a parte. È qui che sorge il il principale problema: il foro dei dischi è stretto e quindi non compatibile con tutti i bilancieri. 

Non sono proprio precisissimi nel senso che alcuni dischi hanno un peso inferiore a quello dichiarato, parliamo comunque di uno scarto minimo che non pregiudica gli esercizi ma la cosa comprensibilmente può dare fastidio ai clienti. Un altro piccolo problema potrebbe essere rappresentato dall’eccessivo spessore dei dischi.

 

Pro

Materiali: Rivestiti in plastica sono particolarmente adatti a chi si allena in casa in quanto silenziosi. Inoltre non c’è il rischio che il pavimento si danneggi se poggiati incautamente a terra.

Prezzo: Quantomeno adeguato se non addirittura buono, molti utenti hanno comprato il set proprio per il suo costo.

 

Contro

Foro: Quello di ciascun disco è un po’ stretto, di conseguenza non è compatibile con tutti i bilancieri che spesso hanno un diametro maggiore.

Spessore: Rispetto ai dischi in ghisa, questi hanno uno spessore maggiore quindi sono ingombranti e non sempre si riesce a inserire sul bilanciere o sul manubrio tanti dischi quanti si vorrebbe.

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Kit pesi

 

5. Festnight Set manubri con Pesi intercambiabili 30 kg

 

Il kit pesi in oggetto si compone di due manubri con impugnatura fatta in plastica antiscivolo e sedici dischi per un totale di 30 kg. I dischi si tengono fermi con i blocchi a stella che trovate nella confezione.

Trattandosi di materiale plastico l piastre non rischiano di rovinare il pavimento quando le si appoggiano in terra o se accidentalmente cadono (altezza permettendo). 

Abbiamo raccolto diverse lamentele che vanno tutte nella stessa direzione al punto tale che dobbiamo inevitabilmente pensare a un problema diffuso caratteristico dell’articolo: prima o poi i dischi cominciano a perdere sabbia e la cosa, dobbiamo dirlo, può anche costituire un pericolo perché questa può terminare negli occhi e non solo causare problemi alla vista ma istintivamente si può mollare la presa e farsi male con i pesi. Il set non costa molto, è vero, ma è altrettanto vero che la qualità dei materiali è modesta.

 

Pro

Peso: Il set è ben fornito in fatto di pesi, ci sono sedici dischi per un totale di 30 kg con i quali si può lavorare sui gruppi di muscoli.

Prezzo: Anche alla luce di tanti pezzi che compongono il set, il costo è da ritenersi abbastanza abbordabile.

 

Contro

Persono sabbia: Molto più di un caso sporadico, la perdita di sabbia appare frequente e questo può diventare un serio problema se si verifica durante l’allenamento.

Materiali: Non possiamo ritenerci soddisfatti per la qualità dei materiali che secondo noi è davvero bassa e per questo prevediamo una breve durata.

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Gilet con pesi

 

6. ISE Giubbotto Zavorrato Regolabile

 

È un buon gilet con pesi che però non ha nella praticità il suo punto di forza. Non fraintendeteci, si indossa comodamente ed è pure poco ingombrante dunque sotto una felpa, ad esempio, ci sta benissimo. Ma allora dove sta il problema? Lo spieghiamo subito. 

Come lamentato da molti utenti, togliere e mettere i pesi dai loro alloggi è scomodo e richiede un bel po’ di tempo. Volendo quantificare e facendo fede a quanto riferito da un utente, servono almeno 15 minuti. Insomma, la faccenda diventa noiosa e non poco. 

Le cuciture delle tasche, poi, non sembrano molto salde e con il tempo, togliendo e mettendo i pesi finiscono per scucirsi. Per il resto le zavorre sono ben calibrate e ottimamente distribuite per un equilibrio massimo.

 

Pro

Comodo: Il gilet risulta essere molto comodo da indossare, oltretutto l’ingombro è minimo e può stare senza problemi sotto una felpa.

Equilibrato: Ci riteniamo soddisfatti per la distribuzione dei pesi, in questo modo l’equilibrio è massimo e questa è una caratteristica da non sottovalutare.

 

Contro

Poco pratico: Una delle lamentele più frequenti riguarda l’inserimento e l’estrazione dei pesi che richiede troppo tempo, circa 15 minuti.

Cuciture: Deludono non poco quelle degli alloggi per le zavorre, che non sono ben salde e con il tempo rischiano di cedere.

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Accessori

 

Panca per pesi

 

Sportstech BRT500 Panca Pesi innovativa 8 in 1

 

È una panca per pesi molto versatile tanto è vero che consente di eseguire diciassette differenti esercizi, anche se manca del sostegno per il bilanciere.

Il sistema di fissaggio delle gambe è adattabile e fornisce una buona stabilità anche a schiena e tronco. Non è necessario mettere un tappeto sotto la panca in quanto è antiscivolo.

I materiali sono buoni, in particolare il rivestimento EVA che è inodore e impermeabile. Molto comoda è l’imbottitura.

Terminato l’allenamento la panca si mette via con facilità senza creare troppo ingombro grazie al sistema di ripiegamento.

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Porta pesi

 

Hardcastle Rastrelliera porta manubri 

 

Pratico e comodo il porta pesi Hardcastle che però, attenzione, è adatto solo per manubri da 1, 2 e 3 kg e che ne può accogliere fino a sei.

La rastrelliera è sicuramente una buona soluzione per tenere in ordine la vostra area da allenamento.

Alla pratica maniglia per il trasporto, si accompagna un utile sistema di chiusura da usare quando la rastrelliera è priva dei pesi, buona la qualità dei materiali, sicuramente sufficiente a sopportare un carico di almeno 18 kg, anche se secondo alcuni utenti si può arrivare tranquillamente fino a 20 kg.

 

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Guida per comprare i pesi

 

Ogni giorno spuntano fuori nuove offerte che potrebbero in qualche modo confondere l’utente; pertanto abbiamo provveduto a fare una comparazione tra queste con due scopi: dare comunque al lettore un’ampia varietà di scelta e al tempo stesso fare una scrematura eliminando le proposte meno valide sul mercato. 

Nella nostra selezione, ve lo anticipiamo, ci sarà posto per i pesi della migliore marca ma anche di quelli commercializzati da produttori meno noti. La mancanza di notorietà, a nostro avviso, non necessariamente è indice di un prodotto scarso. Vi dimostreremo come scegliere un buon peso a prezzi bassi tra quelli venduti online.

Quale obiettivo raggiungere

Un primo passo, sicuramente preliminare, nel decidere quale peso comprare è l’obiettivo che si vuole raggiungere. Lo ribadiamo ancora una volta, se il vostro scopo è ottenere un fisico da culturista, andare in palestra con sostanza è indispensabile perché lì non soltanto trovate i macchinari adatti ma anche un istruttore che vi segue, vi dice quali esercizi fare, come farli e con quale intensità. 

Per chi vuole fare alcuni esercizi di fitness che prevedono l’uso dei pesi, conviene comprare quelli fissi, ovvero che hanno un peso che non può essere aumentato o diminuito. Questi generalmente devono essere di uno  o due chili. 

Se invece l’idea è, nei limiti del possibile, accrescere la massa muscolare, aumentare la forza, allora i carichi vanno aumentati progressivamente. In questo caso è bene comprare un set che comprenda dischi in ghisa di peso differente e naturalmente i manubri e il bilanciere. Tenete presente che molti esercizi richiedono l’ausilio di una panca da allenamento.

 

Set fornito di pesi

Non basta avere i migliori pesi del 2024 è importante che il set sia ben fornito. Com probabilmente saprete, man mano che ci si allena l’esercizio diventa meno faticoso, questo perché avete sviluppato muscoli sufficienti a far sembrare i pesi, leggeri. In effetti lo sforzo richiesto per sollevare X chili è minore rispetto agli inizi. 

Continuare ad allenarsi con lo stesso carico non serve a niente, è quando avvertite la fatica, lo sforzo, che vi state allenando con il carico giusto (ben inteso che dovete comunque essere in grado di sollevare). Il vostro set, quindi, deve essere tale da consentirvi di aumentare il miglior peso. 

Magari vi sarà capitato di vedere in commercio delle valigette che contengono tutto il necessario per cominciare, quindi, manubri, bilancieri e dischi di ghisa. Sono un buon inizio ma queste valigette in media contengono 40 kg di pesi. A questi, con il tempo, dovrete aggiungere altri dischi prestando attenzione a non superare il carico massimo che soprattutto la sbarra può reggere. Tale accortezza dovete averla anche per la panca, se la usate.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come fare i pesi?

Molto dipende dall’obiettivo che ci si prefigge e in generale ne possiamo individuare cinque che sono uno stato di forma generale, resistenza muscolare, aumento della massa muscolare, forza massima e forza esplosiva, Va detto che non tutti questi obiettivi possono essere raggiunti con un semplice allenamento in casa a meno che non si disponga dell’attrezzatura adeguata, che poi è quella che normalmente si trova in una palestra ben attrezzata. Dagli obiettivi da raggiungere dipendono le serie e le ripetizioni da fare.

 

A cosa servono i pesi per le caviglie?

I pesi alle caviglie sono utili a tonificare le gambe e a sviluppare una maggiore resistenza. Usandoli con regolarità si migliora anche la circolazione e si verifica un aumento della capacità polmonare.

 

Cosa mangiare dopo l’allenamento con i pesi?

Ciò che si mangia dopo l’allenamento incide sul recupero muscolare. In particolare è bene assumere proteine per risanare i muscoli dopo un faticoso allenamento. Dopo circa mezz’ora, dopo l’ultimo esercizio, si può ingerire uno smoothie proteico con un mango, 125 g di lamponi, mezzo cetriolo, 250 ml di acqua di cocco, 200 g di yogurt magro e, se piace, un po’ di menta. Per un allenamento più intenso si può optare per una patata dolce accompagnata da due uova.

 

Con quanti kg iniziare a fare pesi?

La risposta è variabile, dipende dal soggetto. Per chi va in palestra viene redatta una scheda che indica non solo con quanti pesi cominciare ma anche le serie e le ripetizioni. Più in generale possiamo dire che bisogna cominciare con il carico minimo che consenta di avvertire lo sforzo. Ricordate che pesi eccessivi potrebbero provocare anche degli infortuni.

 

 

 

Come utilizzare i pesi

 

Per andare in palestra non avete tempo, tuttavia vorreste tenervi in forma. Com fare? Basta poco, con un piccolo investimento si possono comprare pesi, manubri, bilancieri e volendo anche una panca in modo tale da eseguire diversi esercizi. Abbiamo alcuni consigli che possono aiutarvi, anche se magari non vi permetteranno di avere il fisico di Arnold Schwarzenegger dei tempi d’oro.

Alimentazione

L’alimentazione riveste un ruolo molto importante, dovete seguire una dieta equilibrata e che possa darvi il necessario apporto energetico a sostenere le fatiche dell’allenamento. Vi consigliamo di rivolgervi a un nutrizionista che potrà compilare per voi una dieta adeguata i accordo allo sforzo fisico da sostenere ma anche che possa favorire lo sviluppo della massa muscolare.

 

Ponetevi degli obiettivi

Gli allenamenti possono essere più o meno intensi, prima di cominciare ponetevi degli obiettivi da raggiungere e una volta raggiunti, magari, alzate l’asticella.

 

Serie, ripetizioni e carico

Alla base di un allenamento con i pesi ci sono tre elementi che sono: il numero di ripetizioni, le serie e il carico. Più aumenta il carico e minori sono le ripetizioni. Più sono le serie e maggiore deve essere il recupero tra una e l’altra. Il primo metodo di allenamento, o se preferite, la prima fase, per chi ha a che fare per la prima volta con i pesi deve avere come obiettivo il miglioramento dello stato di forma pertanto servono molte ripetizioni e poche serie. 

Successivamente, incrementando il carico e le serie si allena la cosiddetta forza resistente. Per aumentare la massa muscolare serve un alto numero di ripetizioni e serie ma aumentando il carico per ogni ripetizione. Ovviamente l’aumento del carico ha un limite detto “massimale”. Qui le ripetizioni diminuiscono e si allenano la forza massima e quella esplosiva; in questa fase conta anche la velocità con la quale si fanno le ripetizioni.

Se siete soli in casa

Il buonsenso suggerisce di non allenarsi a casa se si è da soli. Bisogna mettere in conto che un infortunio o un malore possono sempre verificarsi mentre ci si allena pertanto è bene che in caso di emergenza qualcuno che possa soccorrervi. 

 

Conoscete i vostri limiti

Siate coscienti dei vostri limiti, se avvertite uno sforzo eccessivo, se quel peso proprio non riuscite ad alzarlo e sentite le braccia cedere da un momento all’altro, fermatevi, eviterete di farvi del male.

 

 

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Il metabolismo basale e il calcolo delle calorie

  • Esercizio: 15-30 minuti di attività con elevata frequenza cardiaca.
  • Esercizio intenso: 45-120 minuti di attività con elevata frequenza cardiaca.
  • Esercizio estremamente intenso: Oltre 2 ore di attività con elevata frequenza cardiaca.

 

Che cos’è il metabolismo basale? E in che modo è possibile decidere le calorie da assumere giornalmente? In questo articolo vi spieghiamo come fare.

 

Il metabolismo è l’insieme dei processi che avvengono in un organismo: comprende tutte quelle reazioni chimiche che servono a mantenere in vita le cellule del corpo umano, ma anche di quelli animali e vegetali. Per far sì che ciò si verifichi, è necessaria la presenza degli enzimi: elementi incaricati al trasporto dei materiali, per esempio i nutrienti, attraverso i vasi sanguigni o le sinapsi, che svolgono un ruolo importante anche durante il processo di digestione e smaltimento delle tossine.

Insomma, il metabolismo racchiude tutto ciò che siamo, ma quando questo non funziona o non è equilibrato, possono insorgere malattie di ogni genere. Ma cos’è il metabolismo basale e cosa c’entra con tali processi? Quest’ultimo non è altro che l’energia che un individuo consuma quando è a riposo, o che utilizza semplicemente per affrontare la digestione, la respirazione e tutte le normali e indispensabili funzioni necessarie al mantenimento del corpo.

Potrete spesso trovarlo indicato dalla sigla MB: caratterizza circa 40 -70 % della dispersione energetica giornaliera, calcolabile tramite il conteggio delle chilocalorie. Tuttavia, tale dato non è uguale per tutti, ma si differenzia notevolmente in base al sesso, al peso e all’età dell’individuo.

Conoscere le funzioni del proprio metabolismo basale è fondamentale per organizzare al meglio la dieta e l’attività sportiva da fare, affinché si possa sia dimagrire più facilmente, o ingrassare, sia aumentare in modo più efficace e veloce la massa muscolare. In questo articolo proveremo a spiegarvi come fare, mostrandovi inoltre le varie equazioni per poter ricavare il numero di calorie che ogni persona necessita giornalmente.

 

L’attività fisica

Oltre a conoscere il proprio MB, per calcolare correttamente le chilocalorie da assumere tramite le varie formule matematiche, è necessario valutare anche la quantità di attività che il nostro corpo affronta giornalmente. Per questo motivo, su numerosi siti online di sport e fitness vi verrà spesso richiesto tale dato, poiché il risultato potrebbe essere molto diverso a seconda di se si tratta di un individuo che svolge uno stile di vita sedentario, utilizza l’auto per giungere sul posto di lavoro, oppure adopera la bicicletta. Altrettanto differente sarà quello di una donna o di un uomo che si reca settimanalmente in palestra, o è affetto da una patologia come il diabete. 

Dunque, una volta scoperti il proprio metabolismo basale e il livello di attività fisica svolto, potrete conoscere il fabbisogno calorico giornaliero, ovvero la quantità di calorie che il corpo consuma.  

Cosa sono le calorie? È davvero così necessario calcolarle?

Le calorie rappresentano, in termodinamica, l’unità di misura dell’energia: non è un dato relativo soltanto alle funzioni metaboliche, ma si tratta di una formula per calcolare il dispendio energetico necessario per aumentare la temperatura dell’acqua distillata alla pressione atmosferica. Tuttavia, il termine assume un significato diverso se si tratta di chilocalorie, indicate con il simbolo kcal, o kJ, secondo il sistema internazionale di unità di misura, ovvero l’apporto energetico di un determinato cibo.

Alcuni studiosi ritengono che il calcolo del fabbisogno delle calorie giornaliere non sia così necessario: tale dubbio è lecito, considerando le numerose variabili riscontrate basandosi soltanto su formule matematiche, che potrebbero non essere totalmente attendibili.
Tuttavia, riteniamo sia importante conoscere ciò che mangiamo e la quantità di energia che ogni singolo cibo contiene, per rendere più efficaci sia la dieta, sia le sessioni in palestra.

 

La bomba calorimetrica

Il primo a studiare gli effetti della nutrizione sul metabolismo fu il chimico americano Wilbur Olin Atwater. Egli si servì di una sua invenzione, il calorimetro respiratorio, per calcolare la quantità di calorie che un determinato alimento contiene. Per farlo, era necessario porre il cibo e bruciarlo all’interno di un recipiente pieno di ossigeno. Il contenitore era a sua volta collegato a un altro sotto pressione e riempito d’acqua: l’aumento di temperatura prodotto, ovvero i gradi centigradi, corrispondevano alla somma delle calorie energetiche che l’alimento era in grado di generare.

Inoltre, con questo esperimento Atwater scoprì che circa il 10% di un cibo non era utile al corpo, poiché non veniva digerito ma scartato attraverso le feci. Il restante 90% invece corrispondeva ai carboidrati, lipidi e proteine: tre nutrienti molto differenti tra loro, ma tutti necessari, in quantità variabili, al corretto equilibrio del metabolismo.

 

Il fabbisogno energetico

Come avrete intuito, il fabbisogno calorico giornaliero si calcola partendo dal metabolismo basale, ovvero la quantità di energia che l’organismo umano produce autonomamente per mantenersi in vita, e corrisponde a circa il 60% del metabolismo totale. L’attività fisica invece racchiude il 30 %, necessita di uno sforzo da parte del corpo, e serve ad aumentare la massa muscolare e diminuire quella grassa. 

Tuttavia, vi è un terzo dato che risulta essere fondamentale: il TID, ovvero la termogenesi indotta dalla dieta, che equivale al 10% del metabolismo totale. Si tratta di un particolare processo che si divide a sua volta in obbligatoria e facoltativa: la prima reazione avviene durante l’ingestione e la digestione del cibo, durante la quale gli enzimi dividono i macronutrienti e li smistano all’interno delle cellule.

L’altra invece, è attivata dal sistema simpatico centrale e serve a produrre il calore che aiuterà a bruciare le kcal in eccesso. Purtroppo però, tale sistema non è sempre valido: una persona che tende a essere in sovrappeso ha difficoltà a sviluppare il TID facoltativo, ed è per questo che spesso si consiglia di assumere molti pasti al giorno e in quantità ridotte.

Attenzione: è bene tener conto che non è possibile dimagrire, bruciare grassi o aumentare la massa magra semplicemente tramite il metabolismo basale e la termogenesi indotta, ma è estremamente necessario svolgere attività fisica costante, incrementando di volta in volta la difficoltà degli esercizi.

Quante calorie ci sono nel cibo?

Seguire una dieta varia ed equilibrata non è soltanto utile a introdurre numerose varietà di micronutrienti, come sali minerali e vitamine, ma è necessario anche per assumere quantità di calorie differenti. Infatti, ogni cibo possiede un’energia diversa, ed è importante conoscerla affinché si possa impostare un regime alimentare adeguato.

Su internet potrete trovare molte tabelle che riportano le dosi di kcal per tutte le tipologie di alimenti, tuttavia, è bene sapere che quel dato non corrisponde sempre alla verità, poiché può cambiare in base alla cottura, ma anche a seconda del grado di digeribilità. Per esempio: alcuni individui non tollerano alcune verdure, come le melanzane o i broccoli, dunque, è altamente probabile che il corpo non assimilerà tutte le kcal presenti in tali cibi, ma soltanto una parte.

Inoltre, il corpo umano non digerisce delle tipologie di proteine o di fibre, facendo diminuire la quantità di calorie presenti in un dato alimento. Molto probabilmente avrete sentito dire che le kcal si differenziano a seconda dei macronutrienti, tuttavia ciò non è esatto: quelle contenute nel cibo sono tutte uguali, ma di contro possiamo affermare che non è possibile, né tantomeno indicato, assumere soltanto quelle provenienti dai lipidi o dai carboidrati, poiché questi non presentano un apporto di micronutrienti adeguato al benessere dell’organismo.

 

Come distribuire le calorie nell’arco della giornata?

Dopo aver calcolato il fabbisogno energetico in base al sesso, al peso, all’età e alle eventuali patologie, è importante capire in che modo le calorie devono essere distribuite durante la giornata, affinché queste non vengano tutte immagazzinate aumentando la massa grassa.

Gli specialisti sconsigliano di saltare la colazione, poiché non solo sembra essere il pasto più importante, che ci dà la giusta carica per affrontare il lavoro, l’attività fisica o lo studio, ma alimenta quello che gergalmente viene chiamato “snacking”, ovvero l’alimentazione fuori casa tramite merendine e succhi di frutta. Piuttosto, meglio prolungare le ore di digiuno: in questo modo il corpo andrà a recuperare le energie accumulate nella massa grassa, bruciandole e aiutando a dimagrire. 

Attenzione: non mangiare nulla per giornate intere non fa assolutamente bene all’organismo, dunque per impostare con cura un regime alimentare in cui sono presenti delle pause, importante farsi consigliare da uno specialista. Molto meglio invece, effettuare piccoli pasti più volte al giorno. Per esempio: 400 kcal a colazione; 100 kcal a metà mattina; 800 kcal a pranzo; 100 kcal il pomeriggio; 700 kcal a cena.

 

Come calcolare le calorie?

Per calcolare in modo preciso la quantità di calorie da assumere giornalmente, è possibile adoperare alcune formule matematiche. Tuttavia, è bene ricordare che, pur trattandosi di equazioni, il sesso, l’età, eventuali patologie, e la quantità di attività fisica svolta sono considerate variabili, dunque il risultato potrebbe non essere del tutto attendibile.

Equazione di Harris-Benedict

Per uomo: 13,397 x W + 4,799 x H – 5,677 x A + 88,362

Per donne: 9,247 x W + 3,089 x H – 4,330 x A + 447,593

 

Equazione di Mifflin-St Jeor

Per uomo: 10 x W + 6,25 x H – 5 x A + 5

Per donna: 10 x W + 6,25 x H – 5 x A – 161

 

Equazione di Katch-McArdie

370 + 21,6 x (1- F) x W

Oppure: 370 + 21,6 x LBM

Legenda: H = altezza in cm; W = Peso corporeo in kg; A = età; F = percentuale di massa grassa; LBM = massa magra in kg

 

La dieta zig zag

Samreedhi Goel, una famosa nutrizionista e personal trainer indiana, ha ideato una particolare tipologia di dieta che evita che il corpo possa assuefarsi alla quantità di calorie imposte. Non serve eliminare i carboidrati, ma basta introdurne ogni giorno piccole dosi, facendo salire e scendere la somma delle kcal. Gli alimenti salutari come frutta e verdura sono sempre preferibili a discapito di quelli molto grassi, ma attenzione: tali oscillazioni potrebbero provocare inizialmente un dimagrimento, ma anche un rallentamento del metabolismo. Per questo riteniamo sia sempre opportuno farsi seguire da un nutrizionista.