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Indice di massa corporea. Cos’è e come si calcola

Ultimo aggiornamento: 25.04.24


RISULTATO

 

L’indice di massa corporea è un valore che può tornare utile per chi pratica sport in generale e per il bodybuilding in particolare. Analizziamo insieme le sue origini e i sistemi per calcolarlo.

 

Passato e presente dell’antropometria

Matematica e statistica si sono occupate nel tempo non solo di numeri e valori astratti, indirizzando il proprio sguardo e la propria attenzione anche sull’uomo. È nata addirittura una scienza, denominata antropometria, il cui obiettivo è stato proprio quello della misurazione del corpo umano nel suo complesso o nelle sue diverse componenti. 

Si tratta di un contributo che ha arricchito le conoscenze e i progressi in campo statistico e anche a beneficio dell’antropologia. Se si analizza la stessa origine del nome si capisce subito il ruolo preminente dell’uomo e della misura, ovvero la raccolta di dati numerici e stime precise che possono servire da riferimento. 

Alle origini dell’indice di massa corporea

Già nel 1831, un matematico e statista di origine belga, Adolphe Quetelet mise in stretta relazione due parametri essenziali come il peso e l’altezza umana nella determinazione dello sviluppo e della crescita. La relazione tra le due misure prese il nome di indice Quetelet ed è definita come quel valore per cui il peso cresce con il quadrato dell’altezza. 

Poco più di cento anni dopo, spetterà ad Ancel Keys, un fisiologo e biologo americano (che dedicò gran parte della sua vita allo studio della dieta per la salute umana), confermare e riconoscere nell’indice di massa corporea uno degli strumenti più efficaci per determinare e individuare i vari gradi di obesità.

Questo dato biometrico, che mette in stretta correlazione il peso e il quadrato dell’altezza di un individuo, ha vissuto fortune alterne arricchendosi anche di altre e importanti variabili.

Le vecchie tabelle di un tempo presentavano infatti peso e altezza, mentre si è visto che altri elementi e informazioni possono rendere ancora più precisi il risultato e l’esito finale. Oltre al sesso della persona esaminata, altri fattori concomitanti per una corretta misurazione sono anche la larghezza delle spalle, l’ampiezza delle ossa del bacino, il rapporto tra la lunghezza delle gambe e quella del tronco.

Si capisce dunque che, vista la grande varietà morfologica dei soggetti, è un insieme ricco e vario di cose che deve essere racchiuso nella sigla IMC (acronimo che sta ovviamente per Indice di Massa Corporea). La corporatura dei soggetti gioca un ruolo chiave, insieme al rapporto tra massa magra e massa grassa dell’individuo preso in esame.

 

Il calcolo in termini pratici

In maniera sintetica, si può calcolare questo valore attraverso una divisione. Il primo parametro da inserire è quello del proprio peso corporeo espresso in chilogrammi. 

Questo va diviso per il quadrato dell’altezza che viene invece espressa in metri.

Schematicamente riportiamo qui sotto come calcolare l’indice di massa corporea.

IMC = massa corporea (Kg) : statura (m2)

Le categorizzazioni dell’OMS

Da parte sua, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha raccolto in una tabella le quattro categorie in base ai valori e ai risultati ottenuti da questa divisione. Vediamole qui di seguito, in modo da darvi immediatamente un’indicazione della vostra situazione. 

Con un IMC inferiore a 19 si rientra nella categoria sottopeso, mentre se l’esito rientra in un numero tra 19 e 24 si parla di medio peso. Con valori che raggiungono poi 25 e 30 si considera la persona in sovrappeso, mentre con un IMC al di sopra di 30 si parla di obesità.

È bene precisare che l’indice di massa corporea è un sistema di riferimento utilizzabile su individui che hanno raggiunto e superato i 18 anni di età. Nei bambini e negli adolescenti bisogna far riferimento alle curve di crescita. Un discorso simile riguarda anche le donne in gravidanza e gli anziani che hanno raggiunto 70 anni. Per queste due categorie è bene far riferimento ad altre misurazioni più specifiche.

 

Misurazione rapida

Per chi è curioso di verificare e controllare questo indice abbiamo creato un sistema semplice e intuitivo per il calcolo online. Tra le voci da inserire troviamo l’età, il sesso, l’altezza e il peso. Se volete dunque avere un primo sguardo sull’IMC non vi resta altro che compilare gli appositi spazi con i vostri dati e premere calcola.

 

Pro e contro dell’IMC

Da quanto avete visto il calcolo dell’indice di massa corporea è un’operazione relativamente semplice. Si inseriscono certi dati e si va a leggere nella tabella di riferimento in quale gruppo si rientra. C’è da dire però che la varietà e la complessità umana sono molto più ampie e diversi fattori ed esami possono offrire un maggiore spettro di risultati. Col passare degli anni infatti il rapporto tra massa magra e massa grassa tende a modficarsi, per cui in persone anziane si è vista una naturale e fisiologica diminuzione del peso corporeo. 

Questo primo esame può dunque e deve essere visto all’interno di un quadro generale che va approfondito con altre misurazioni e calcoli. Massa magra e massa grassa, così come lo spessore delle ossa e i liquidi, sono variabili di cui tenere conto e i cui esami possono fornire ulteriori informazioni riguardo questi elementi. 

IMC e massa grassa

Nell’insorgenza e nello sviluppo di malattie croniche un valore importante che spesso non si calcola in modo adeguato è quello relativo alla massa grassa. L’indice di massa corporea degli atleti a volte può essere più alto anche in virtù di una muscolatura più potenziata rispetto a chi invece non pratica attività fisica con una certa frequenza o sport come il bodybuilding che tendono ad accrescere nel tempo la massa in tal senso.

Sul fronte opposto, la massa grassa di un individuo può essere un indicatore importante di un certo sovrappeso o di un’obesità più o meno sottolineata. La misura del girovita e il rapporto vita/fianchi, sono tra le misurazioni più utilizzate per determinare certe anomalie nella struttura fisica dell’utente. Il livello di forma fisica del paziente e la sua storia precedente, eventuali patologie come una familiarità a prendere peso o il diabete, entrano in gioco nel rappresentare un quadro complesso e in cui ogni persona fa storia a sé. Un calcolo del solo indice di massa corporea presenta dunque da un lato un’indubbia semplicità e rapidità, ma questi valori devono poi essere inseriti e contestualizzati all’interno di una cornice più ampia e ricca di sfaccettature. 

A livello di salute, e quando non sono presenti patologie pregresse, la pratica e l’attività sportiva rivestono un ruolo molto importante, quasi come e a volte anche più del semplice peso corporeo. Questo per dirvi che una vita attiva, deve sempre comprendere al suo interno il movimento, anche se a bassa intensità e una costanza capace di tenere in forma il corpo e la mente a qualsiasi età.

 

Considerazioni finali 

Abbiamo ripercorso un poco la storia della sigla IMC, un valore numerico che nel passato ha segnato certe specifiche e delle tabelle di riferimento che via via si sono perfezionate. Da quanto si è visto e letto, calcolare l’indice di massa corporea è un’operazione pratica e comoda, che non richiede troppi sforzi se non una divisione o l’inserimento dei dati in una tabella che fa il lavoro al posto vostro. 

Precisiamo però che si tratta di un risultato da prendere con le giuste cautele e che sono numerose le variabili e la complessità della struttura di ognuno di noi. Siamo esseri in continua evoluzione e la nostra età e stile di vita contano tanto quanto un valore numerico di riferimento.

L’invito che vogliamo farvi è questo: partite se volete dal calcolo dell’IMC ma approfondite la questione anche con professionisti che si occupano di salute, alimentazione e misurazioni più approfondite di tutta la complessa macchina umana. Più ricco e diversificato il quadro di riferimento, migliore sarà il lavoro e le azioni da mettere in campo per cercare di migliorare la situazione. Quando si tratta di salute, non si è mai troppo scrupolosi.

 

 

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