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Come saranno le Olimpiadi di Tokyo 2020?

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Durante questo periodo alquanto sfortunato per molti, anche lo sport ne ha risentito. I vari eventi organizzati senza pubblico e il rischio di contagio del Covid per gli atleti hanno messo i bastoni tra le ruote persino alle Olimpiadi di Tokyo 2020

 

Nel film animato Akira, tratto dal manga di Katsuhiro Otomo e realizzato alla fine degli anni ‘80, nella Tokyo del 2020 (Neo-Tokyo) il governo giapponese conduce esperimenti segreti su bambini e ragazzi dotati di ESP (poteri extrasensoriali), in modo da poter ricreare una devastante arma umana. Una delle ‘location’ più importanti dell’anime è proprio uno stadio allestito per ospitare le olimpiadi. 

Forse è stata una casualità, forse uno scherzo del destino, ma quelle Olimpiadi ‘predette’ da Otomo in Akira si sarebbero dovute davvero tenere a Tokyo l’anno scorso. La visione del futuro dell’artista (come molti autori di fantascienza) non era certo tra le più rosee, e anche se il Covid-19 non è la Terza Guerra Mondiale non ha comunque permesso l’organizzazione delle Olimpiadi del 2020. Grazie ai vaccini si prospetta un futuro decisamente migliore ma in ogni caso le Olimpiadi di Tokyo sono slittate al 2024.

 

Un’Olimpiade sfortunata

Come tutti i Paesi, il Giappone sta provando con grande fatica a risollevarsi dopo la pandemia, cercando di migliorare la campagna vaccinale e abbattendo così la soglia dei contagi per poter tornare alla normalità. Le Olimpiadi estive del Sol Levante prima hanno subito il posticipo di un anno, con i vari conseguenti costi economici, poi ci sono stati vari problemi con l’organizzazione che hanno portato anche alle dimissioni di Yoshiro Mori, il presidente del comitato organizzatore, a causa di alcune frasi sessiste. 

E proprio su queste Olimpiadi moderne che il Paese vuole puntare per abbattere le barriere tra i generi, con un occhio di riguardo anche per la diversità. Nonostante le sue modernità infatti, in Giappone il ruolo della donna è ancora marginale, se non addirittura ‘subordinato’. Con queste Olimpiadi si cercherà di proseguire verso il cambiamento cominciato durante la bolla economica degli anni ‘80, quando le donne sono riuscite ad accedere alle università e a coprire varie posizioni lavorative.

La partenza della Torcia Olimpica lo stesso giorno del disastro nucleare di Fukushima non è stata proprio ‘gloriosa’ in quanto avvenuta a porte chiuse e con uno sparuto gruppo di giornalisti e organizzatori a seguire l’evento che, inoltre, ha dovuto fermarsi più di una volta a causa del traffico cittadino della zona. Insomma, non un inizio sfavillante per quelli che saranno i primi giochi olimpici a tenersi a porte chiuse. 

 

Una gara senza pubblico

Gli eventi pubblici sono ancora un lontano miraggio, ma se i concerti e le performance teatrali sono state praticamente bloccate dal Covid, in realtà lo sport è riuscito in qualche modo a procedere, un po’ per le possibilità economiche delle varie organizzazioni, un po’ per la possibilità di controllare più facilmente i contagi tra gli atleti e il personale. 

Sebbene però campionati e gare sportive abbiano continuato a disputarsi, il tutto è avvenuto senza pubblico: le sedie vuote di palazzetti e stadi sono state le uniche spettatrici dei vari match che le persone si sono potute godere solo davanti alla televisione.

Per i giochi della XXII Olimpiade verrà usato lo stesso principio, con un’eccezione: il pubblico giapponese potrà assistere alle gare. In questo modo gli atleti potranno esibirsi davanti a spettatori in carne e ossa che, ovviamente, dovranno fare un tampone preventivo nel caso non siano già vaccinati. Assolutamente vietato invece l’ingresso per il pubblico straniero, d’altronde il Giappone ha già chiuso le frontiere a causa del Covid e, con i suoi attuali 2.000 e passa casi al giorno, non vorrà sicuramente correre rischi. Queste misure di sicurezza saranno probabilmente controproducenti per l’economia del paese, d’altronde le Olimpiadi sono sempre un ottimo modo per sfruttare anche il turismo. Un duro colpo per il Giappone ma, come ribadito dalla ex pattinatrice e vice ministro degli esteri Seiko Hashimoto, la volontà c’è ma sono le possibilità che mancano. 

Alla perdita economica preventivata, si aggiunge quella del rimborso dei biglietti venduti all’estero con largo anticipo (ancora prima che scoppiasse la pandemia). Si calcolano almeno 900.000 biglietti acquistati da appassionati sportivi che avrebbero assistito volentieri alle Olimpiadi, ma che dovranno farlo da casa. Guardare le gare in TV, però, potrebbe diventare la molla per gli spettatori per decidere di praticare un po’ più di sport e allora vi consigliamo di dare un’occhiata a questo sito: https://sportivoeinforma.it/ per trovare tanti suggerimenti sia sulle attività sia sugli accessori da acquistare.

 

I giochi giapponesi e gli atleti

Per le Olimpiadi il Giappone adotterà uno strettissimo sistema di controlli, anche nel villaggio Olimpico. Per questo gli atleti potrebbero venire tracciati tramite un’app e dovranno eseguire ripetuti tamponi di controllo. Si rivelerà probabilmente un’esperienza molto faticosa, oltretutto è probabile che il Governo Giapponese imponga una quarantena di quindici giorni agli atleti e al personale sportivo all’arrivo nel paese. Questo potrebbe dare qualche problema a livello logistico, specialmente per alcune gare o eventi. Molti sportivi si sono detti comunque entusiasti di poter partecipare, altri invece sperano di poter essere vaccinati il prima possibile per poter accedere all’evento senza alcun rischio. 

I giochi cominceranno il 23 luglio e finiranno l’8 agosto, quindi in teoria, stando a quanto dichiarato, per quella data in Italia la campagna vaccinale dovrebbe essere arrivata al termine, o almeno avvicinarsi a una percentuale alta di persone vaccinate. 

Saranno Olimpiadi un po’ particolari, forse diverse, ma va comunque premiata la costanza del Giappone nel voler comunque prendersi il rischio di ospitare un evento di così grande portata, addossandosi anche le varie ripercussioni economiche subite a causa del posticipo e della pandemia. Si può solo sperare che con l’aumento delle vaccinazioni il virus venga indebolito, cosa che potrà sicuramente giovare all’organizzazione dell’evento. 

 

 

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